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Cosenza, irreperibile un condannato per omicidio

COSENZA – Walter Gianluca Marsico, esponente di primo piano della cosca della ‘ndrangheta dei Lanzino di Cosenza, da questa mattina è ufficialmente irreperibile. I carabinieri che dovevano eseguire la sentenza a 30 anni di carcere emessa il 20 aprile scorso dalla Cassazione non lo hanno trovato nella sua abitazione. Le ricerche sono già iniziate. La Corte di Cassazione aveva confermato la condanna a 30 anni per l’omicidio di Vittorio Marchio avvenuto nel 1999. Marsico viene considerato dagli inquirenti un personaggio centrale nello scacchiere delle cosche cosentine, a lui, secondo quanto raccontato da alcuni collaboratori di giustizia, sarebbe stata affidata la gestione dell’usura a Cosenza, a seguito del patto siglato nel carcere di Catanzaro tra le cosche facenti capo a Francesco Perna e Gianfranco Ruà. L’imputato si trovava in libertà, anche se la Dda e la Procura generale avevano chiesto alla Corte d’Assise d’appello di Catanzaro di ripristinare la misura cautelare in attesa della pronuncia della Cassazione. L’istanza era, però, stata rigettata.

Condannato cinquantaseienne coriglianese per violazione di domicilio

CASTROVILLARI (CS) – Il Tribunale di Castrovillari, accogliendo pienamente la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato coriglianese Giuseppe Vena difensore della parte offesa R.R , costituita parte civile nel procedimento penale a carico del cinquantaseienne coriglianese S.P., ha inflitto a quest’ultimo una condanna ad anni uno di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali nonché il risarcimento dei danni morali in favore della persona offesa da stabilire con un apposito giudizio per la quantificazione. TRIBUNALE CASTROVILLARI

I fatti risalgono all’anno 2011 quando la persona offesa, a bordo della sua autovettura, stava rientrando nella sua casa a Corigliano e nel mentre compiva la manovra di ingresso nella corte, l’imputato vi si introduceva all’interno ove parcheggiava la donna , senza alcuna autorizzazione e motivazione.

Durante l’arringa difensiva, durata oltre un’ora, l’avvocato Vena , difensore della parte civile, ha ricostruito punto per punto tutte le azioni poste in essere dall’imputato, rimarcando come a carico di quest’ultimo  si era configurato a pieno il reato della violazione di domicilio oltre allo spavento patito dalla persona offesa e dai suoi familiari, richiamati dalle urla, per l’introduzione dell’estraneo; concludeva quindi per la richiesta di una esemplare condanna penale per l’uomo  con richiesta di quantificare il risarcimento dei danni morali della propria assistita , persona offesa, in separata sede dinnanzi ad altro giudizio da instaurare.

Il Giudice si ritirava in camera di consiglio e dopo aver vagliato tutto l’incartamento processuale, accoglieva totalmente le richieste dell’avvocato Vena.

Condannato Alberto Sarra, sottosegretario alla Regione Calabria

REGGIO CALABRIA  – Il gup di Reggio Calabria ha condannato Alberto Sarra, attuale sottosegretario alla Regione, a 3 anni e 8 mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per bancarotta fraudolenta. Sarra era imputato perché ritenuto socio di fatto nella Farmacia centrale di Reggio, fallita nel 2006. ”Le sentenze – ha commentato il suo avvocato, Antonio Managò – non si possono commentare sino alla lettura delle motivazioni. Dopo ricorreremo in appello e vedremo”.