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Confapi Calabria lancia l’allarme: «Le banche non danno credito alle imprese»

COSENZA – «Alcune banche non riescono più a erogare il prestito fino a 25 mila euro per le Pmi previsto dal decreto liquidità (plafond esaurito)». È l’allarme lanciato da Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria.

«A distanza di pochissimi giorni dal via libera alla possibilità per le piccole e medie imprese di richiedere agli istituti di credito il prestito di € 25.000 in base al decreto liquidità – scrive Napoli -, sono oltre 100mila le domande complessivamente pervenute ed il plafond messo a disposizione dalle banche è praticamene esaurito».

E ancora: «Il decreto-legge sulla liquidità approvato nel Consiglio dei Ministri del 7 aprile utilizza un meccanismo poco funzionale alla dimensione del problema. Inoltre, il decreto-legge fornisce esclusivamente garanzie statali a fronte dei finanziamenti erogati alle aziende. Pertanto, è compito delle banche il reperimento della liquidità, in un mercato caratterizzato dalle regole di Basilea che impone limiti alle quantità di patrimonio di cui debbono necessariamente dotarsi. Le imprese chiedono, le banche dicono di essere pronte a dare, la vigilanza sollecita a fare in fretta ma sta di fatto che i fondi sono pochi e, inoltre, al danno la beffa, le imprese anche non sono già clienti dell’istituto di credito a cui si rivolgono, non hanno possibilità alcuna di accedere al prestito garantito.

Quindi l’appello di Confapi Calabria è al Governo «perchè intervenga su ABI (Associazione Bancaria Italiana) e si deroghi, in questa situazione di estrema emergenza, a qualunque politica bancaria che privilegi il cliente per l’erogazione del credito.
L’azione di fuoco di 400 miliardi di garanzie statali si è purtroppo rilevata inadeguata a fronteggiare quella che evidentemente è una sofferenza ben più grave delle piccole e medie imprese italiane. Auspichiamo quindi liquidità alle banche senza troppi paletti da parte della BCE, in deroga alle regole di Basilea, e in tempi molto rapidi».

 

Firmata Convenzione tra Unical, Confapi e Tian per migliorare la formazione degli studenti

RENDE (CS) – Un più vigoroso impegno ed una maggiore sinergia finalizzati al raggiungimento di importanti obiettivi di crescita economica e imprenditoriale. Ma anche la sottolineatura che la conoscenza, la ricerca e la formazione superiore universitaria rappresentano condivisi fattori strategici primari e lo sviluppo futuro dei sistemi territoriali, la competitività delle attività produttive e la relativa internazionalizzazione dipendono sempre più dall’esperienza e dall’innovazione. Sono i fondamentali presupposti, rimarcati dal rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, dal Presidente di Confapi Calabria, Franco Napoli, e dall’amministratore delegato di TIAN – Lavoro e Formazione, Antonio Andreoli, che fanno da sfondo al protocollo d’intesa, firmato questa mattina, grazie al quale si aprono concrete opportunità di interazione nel campo della formazione universitaria.

Il presidente di Confapi Calabria ha anche ricordato le possibilità offerte ai figli dei lavoratori metalmeccanici di frequentare, a partire dall’anno accademico 2016/2017, corsi di laurea triennali, grazie a 160 borse di studio finanziate dall’Ente bilaterale metalmeccanici, costituito nel 2013 da Confapi e Fiom-Cgil. Un’iniziativa di cui l’Università di Tor Vergata è capofila e che coinvolge gli atenei di Brescia, Torino, Bologna, Napoli, Bari e l’Università della Calabria.

Confapi calabria:”Occorre una zona doganale franca”

Francesco Napoli e Alfredo LetoGIOIA TAURO (RC) – Lo sviluppo della regione Calabria passa anche dall’avvio di una nuova strategia delle politiche portuali. Ne sono convinti Francesco Napoli, Presidente di Confapi Calabria e Alfredo Leto, Presidente della filiera trasporti dell’associazione datoriale calabrese che, in un recente incontro, hanno avuto modo di confrontarsi con il Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli. “E’ stata una riunione dal clima propositivo – ha spiegato il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli – ma anche un confronto franco sulle problematiche esistenti. Sul tappeto l’organizzazione e lo snellimento delle procedure, dei servizi e degli operatori che operano all’interno delle aree portuali, ma anche l’opportunità di attivare, sulla stregua di altre importanti realtà del Sud Italia, specifiche zone denominate Depositi Doganali” come prevede la disciplina comunitaria, per poter esercitare la Zona Franca – secondo le disposizioni recate dal Regolamento CEE del Consiglio del 12 ottobre 1992 che istituisce un Codice Doganale Comunitario – per l’esercizio di un deposito pubblico di Tipo B. “La costituzione di un Deposito Doganale, secondo le modalità del regime del deposito doganale attiva già al Porto di Taranto, potrebbe portare innumerevoli benefici – ha commentato il Presidente della filiera Trasporti di Confapi Calabria Alfredo Leto. Un provvedimento che mira ad incrementare lo sviluppo dei traffici e del commercio internazionale, incentivare il transito, la spedizione delle merci, le vendite e gli scambi commerciali, ma anche favorire l’insediamento e la localizzazione di nuove imprese che creino occupazione e incentivino lo sviluppo economico”. “In pratica – continua Leto – ciò significa l’esenzione delle imposte doganali e dell’Iva per le merci extracomunitarie (finché resteranno all’interno della Zona Franca Doganale). La Zona Franca sarà così la porta delle merci che saranno inoltrate verso l’Unione Europea. Ma nell’area potranno insediarsi anche imprese manifatturiere, che avranno benefici fiscali. Lo scopo della Zona Franca è attrarre traffici merci nello scalo, ma anche aziende produttive”. All’interno della zona franca possono essere realizzate attività quali: stoccaggio, manipolazioni usuali, trasformazione sotto controllo doganale, perfezionamento attivo, commercializzazione di merci terze. Le merci immesse nella zona franca potranno appartenere ad ogni categoria merceologica ricompresa nella Nomenclatura Combinata. Con l’incremento e lo sviluppo dei traffici e del commercio internazionale, incentivando il transito e la spedizione delle merci, nonché le vendite e gli scambi commerciali con il resto del mondo promuovendo l’insediamento e la permanente localizzazione di nuove imprese che creino occupazione e incentivino lo sviluppo economico incoraggiando i consumi, ottimizzando le condizioni di vita della popolazione.Per il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli L’istituzione del Deposito Doganale – proposta discussa con il Commissario Agostinelli – sarà la prossima sfida della Confapi. Per questo assicuriamo sin da subito al Commissario Agostinelli tutta la collaborazione ed il concreto sostegno della nostra associazione.

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Candida Tucci è il nuovo vice presidente di Confapi Sanità

Francesco NapoliROMA (RM) – Candida Tucci, è il nuovo vice presidente nazionale Confapi Sanità. Già presidente dell’Unione Sanità di Confapi Calabria, l’imprenditrice cosentina rappresenterà a livello nazionale la confederazione nella sua filiera della Sanità, un settore certamente strategico per l’associazione datoriale.La nomina è avvenuta duranti i lavori dell’assemblea svoltasi a Roma.“Ringrazio la dirigenza di Confapi Nazionale per l’incarico che ha deciso di affidarmi e per la fiducia dimostrata nei miei confronti. Un incarico che rappresenta per me una grande sfida ed una grande responsabilità. Da donna del Sud e da imprenditrice- prosegue Candida Tucci – so bene quanta strada ancora abbiamo da fare. Per questo, metterò a servizio di questo incarico tutta la mia esperienza e il mio impegno, portando avanti un confronto costante e sempre propositivo con la categoria”.A Candida Tucci sono giunti gli auguri della dirigenza di Confapi Calabria, nonché del Vicepresidente Nazionale Francesco Napoli. “La Sanità privata è un comparto che più di ogni altro ha una rilevanza sociale ed un impatto sul territorio che richiede una gestione attenta ed oculata. Sono certo che il nuovo vice presidente nazionale Sanità Confapi Candida Tucci farà un ottimo lavoro.”

L’imprenditrice cosentina Candida Tucci nuova vicepresidente di Confapi Sanità

Candida TucciCandida Tucci, imprenditrice cosentina già presidente dell’Unione Sanità di Confapi Calabria, è stata eletta nuovo vicepresidente nazionale di Confapi Sanità. La nomina è avvenuta durante i lavori assembleari svoltisi a Roma. Appena saputo della carica, la Tucci ha dichiarato: “Ringrazio la dirigenza di Confapi Nazionale per l’incarico che ha deciso di affidarmi e per la fiducia dimostrata nei miei confronti. Un incarico che rappresenta per me una grande sfida ed una grande responsabilità. Da donna del Sud e da imprenditrice so bene quanta strada ancora abbiamo da fare. Per questo, metterò a servizio di questo incarico tutta la mia esperienza e il mio impegno, portando avanti un confronto costante e sempre propositivo con la categoria”.

Alla Tucci non sono mancati gli auguri da parte della dirigenza di Confapi Calabria, nonchè da parte del Vicepresidente nazionale Francesco Napoli, che ha affermato: “La Sanità privata è un comparto che più di ogni altro ha una rilevanza sociale ed un impatto sul territorio che richiede una gestione attenta ed oculata. Sono certo che il nuovo vice presidente nazionale Sanità Confapi Candida Tucci farà un ottimo lavoro”.

Il Pres. di Confapi Calabria Napoli eletto Vicepresidente a livello nazionale

COSENZA (CS) – Nell’ambito del rinnovo delle cariche nazionali di Confapi, e su proposta dello stesso Casasco, Francesco Napoli, Presidente diConfapi Logo Final Confapi Calabria e già componente della giunta nazionale, è stato eletto vice presidente del vertice nazionale. In virtù di questo riconoscimento Napoli lavorerà a stretto contatto col Presidente Casasco, facendosi portavoce delle imprese della Calabria e del Sud e dando operatività al cosiddetto “Manifesto della svolta” che a luglio ha portato alla rielezione di Casasco alla guida di Confapi.

“Questa nomina è una attestazione di fiducia e di stima non solo nei confronti della mia persona, ma di tutto il lavoro svolto dalla squadra di Confapi Calabria 2.0 – ha detto Napoli – a partire dalla tante aziende che hanno sposato il progetto. I successi non sono mai del singolo – conclude – e in poco più di un anno di attività sul territorio siamo riusciti a conquistarci uno spazio importante nel confronto istituzionale, rilanciando le prerogative delle imprese, proponendo nuove misure e azioni per ri-creare sviluppo”.

Confapi Calabria:un defibrillatore in ogni azienda

incontro Confapi Calabria UnionmeccanicaCOSENZA(CS)Un defibrillatore in ogni azienda. E’ la proposta lanciata dalla filiera Unionmeccanica di Confapi Calabria nel corso del tavolo operativo con la rappresentanza sindacale calabrese.La necessità di migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro, passando proprio da una attrezzatura così indispensabile, è stata al centro dell’incontro che ha visto al tavolo il Presidente Confapi calabria nonché Vice Presidente Nazionale Unionmeccanica Francesco Napoli e i rappresentanti della Fiom -CGILCalabria, Massimo Covello, della FIM Cisl Ciro Bacci insieme a Francesco Rizzuto e della UILM Antonio Laurenti e Antonio Verduci.Al tavolo erano presenti anche Massimo cundari responsabile Servizi Confapi e il direttore Unionmeccanica Cristina Spadafora.“I dati ci dicono che ogni anno muoiono per arresto cardiaco muoiono circa 60 mila persone -ha evidenziato il Presidente Francesco Napoli. Da qui l’importanza di avere un defibrillatore in ogni azienda, per avviare un percorso nuovo nelle aziende calabresi”. Una proposta che ha trovato piena condivisione nelle sigle sindacali calabresi e sulla quale si sta già lavorando per avviare anche uno screening di verifica sulla sicurezza nelle aziende.Nel corso della riunione si è parlato anche diffusamente dello stato delle imprese del settore che operano sul nostro territorio. In particolare è emersa la necessità di riaffermare con forza la proposta maturata durante la convention promossa nei mesi scorsi da Confapi Calabria sull’utilizzo di una parte dei beni confiscati alla mafia a garanzia dei confidi per il sostegno al credito delle imprese.Il segretario regionale della FIOM -CGIL Massimo Covello, nell’apprezzare la volontà di Confapi Calabria di dare vita a proficue relazioni industriali in un sistema produttivo come quello Calabrese, gracile, asfittico e soprattutto non sostenuto da politiche pubbliche efficaci, ha sottolineato che è indispensabile affrontare i veri problemi della scarsa competitività dell’apparato industriale regionale.Proposte condivise da tutto il tavolo di partenariato che vedrà Confapi Calabria assieme alle sigle sindacali avviare un percorso dentro il sistema produttivo di censimento e certificazione della rappresentanza, di consolidamento degli istituti contrattuali previsti dal CCNL come l’osservatorio, la bilateralità, la mutualità. Soprattutto è stata sottolineata la necessità di aprire un confronto vero con la Giunta Regionale sull’utilizzazione dei fondi Europei Per accrescere, qualificare e riaffermare la qualità della buona impresa e del buon lavoro.

Commercio, firmato protocollo con lo Stato di Albania e la Regione di Valona

imageI rapporti tra Confapi Calabria e la Regione albanese di Valona, storicamente una delle aree dell’Albania maggiormente legate all’Italia, dal punto di vista culturale, linguistico, economico e commerciale si concretizzano con la firma di un protocollo d’intesa che servirà ad avviare scambi economici e imprenditoriali tra le aziende italiane e quelle albanesi, siglato dal Presidente Francesco Napoli e dal Presidente della Regione di Valona Sadrit Danaj, sotto il patrocinio del Vice Ministro dello Sviluppo Economico Albanese Gjon Radovani e del deputato Koço Kokëdhima. Parte così ufficialmente la “missione Albania” delle aziende aderenti a Confapi Calabria che prevede, da subito, la creazione di un portale on-line per la consultazione degli aggiornamenti relativi alla nuova partnership internazionale e una collaborazione tra Confapi Calabria e la Regione di Valona.
“Da questa collaborazione – spiega Francesco Napoli – ci aspettiamo di creare un vero e proprio scambio sinergico. Crediamo che delocalizzare non significhi più chiudere nel proprio paese di origine per spostare la produzione altrove, ma lasciare operativa l’azienda nel paese di origine e investire in un secondo sito produttivo per aumentare la propria produttività. Allo stesso modo un’azienda calabrese che opera nel campo manifatturiero o dei servizi, mantenendo la propria sede nella nostra regione, può individuare nuovi business ed ampliare il proprio plafond aziendale puntando a mercati molto dinamici come quelli albanesi”.
Il 28 ed il 29 settembre, a Tirana, si svolgerà un incontro con i rappresentanti di governo e attività produttive. “In quell’occasione Calabria e Albania si incontreranno per approfondire opportunità di sviluppo, sinergia economica e dare vita ad un concreto canale di cooperazione”.

Confapi Calabria a colloquio dal prefetto di Crotone

Cfoto incontro prefetto di Crotone (1)ROTONE – L’incontro sollecitato da Confapi Calabria al prefetto di Crotone S.E. Vincenzo De Vivo avrà come tematiche centrali la sicurezza e la legalità. Il presidente della datoriale Francesco Napoli, con il direttore Pasquale Mazzuca e il responsabile della filiera trasporti Alfredo Leto si sono soffermati con la massima rappresentanza governativa del territorio di Crotone, sulla particolarità di una provincia che, sul piano imprenditoriale, esprime grandi potenzialità, ma che necessita di un programma di iniziative regionali che diano impulso e visibilità a realtà spesso sommerse. Si è introdotto a questo punto la tematica PON Sicurezza 2014-2020 quale irrinunciabile agenda di azioni a favore della legalità, che richiede – si è detto – la collaborazione del territorio e delle imprese. Confapi si è dichiarata disponibile a candidarsi al ruolo di supporto a tutte quelle iniziative che vorranno valorizzare questo impegno. Il primo atto formale che sancirà la collaborazione sarà imminente firma di un protocollo tra l’associazione più rappresentativa della piccola e media impresa e la prefettura di Crotone. Il presidente confapi Calabria ha inoltre informato il prefetto della presenza all’interno dell’associazione di Biomasse Italia spa, azienda leader nel mercato dell’energia elettrica presente a Crotone e Strongoli con i suoi stabilimenti. Anche il tema dei trasporti è stato affrontato nel corso dell’incontro. “Il porto che si affaccia sul mediterraneo e su aree in forte espansione, lo scalo aeroportuale che pare essere in fase di rilancio – ha spiegato Francesco Napoli – sono due infrastrutture strategiche per creare nuove opportunità di sviluppo”. Sarà impegno di Confapi Calabria puntare l’attenzione su questi due volani economici attraverso un grande evento in programma per il mese di settembre a cui sta già lavorando a filiera trasporti presieduta da Alfredo Leto, imprenditore, e che vedrà Crotone al centro di una manifestazione di respiro regionale e nazionale.

Confapi Calabria: la Regione si faccia carico del credito per le PMI

COSENZA – “È stato un anno impegnativo, ma posso dire che la piccola e media impresa in Calabria ha una casa, rappresentata da un’associazione che partecipa a tutti i tavoli interistituzionali per dare voce al nostro sistema produttivo”. Così il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli, ad apertura della convention organizzata al Teatro Rendano sugli effetti del piano della Banca Centrale Europeae, contestualmente, l’occasione per festeggiare il primo anno della territoriale calabrese di Confapi. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Nicola Mayerà per il Comune di Cosenza, dell’assessore Carlo Guccione per la Regione Calabria e di Fabiola Via presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Cosenza, sul cosiddetto “Bazooka Draghi” si è sviluppata una tavola rotonda, coordinata dallo stesso Napoli, e introdotta dal Sen. Paolo Naccarato, che ha ricordato di essere stato “negli anni ’80 segretario regionale dell’allora Confapi Calabria, una associazione che oggi, con questa nuova governance, ha riconquistato il suo ruolo in una regione che ha bisogno di tante, troppe cose” . Il confronto a quattro voci – tra Massimo Maria Amorosini, direttore generale di Confapi, Pasquale Giustiniani, direttore della confederazione BCC calabresi, lberto Castelli, di Eidos Partners e Fabio Cutrera, Direttore generale di Confapi lombarda Fidi – si è sviluppato su un piano di estrema concretezza, legando gli effetti del piano Draghi sull’economia reale, le imprese e le famiglie. La proposta è che la Regione utilizzi delle risorse per poter integrare le disponibilità del fondo di garanzia nazionale, che sui dati di bilancio lascia fuori tante imprese, costituendo una sezione speciale calabra, che renda meno stringenti i parametri di accesso al credito, tramite i Confidi accreditati a certificare il merito di credito che, in Italia, sono circa cinquanta. La manifestazione è stata conclusa dal presidente Maurizio Casasco che ha avuto parole di grande elogio per la governance calabrese di Confapi che “in appena un anno – ha detto – ha creato un’organizzazione radicata sul territorio lavorando con un impegno ed una determinazione che non ho visto in altre realtà regionali e che, anzi, devono essere prese a modello”. Poi il Presidente si è soffermato su alcuni questioni di estrema attualità, come il Job act “Un’ottima legge – ha detto il presidente Casasco – ma il lavoro si crea con investimenti e nuove commesse. E poi c’è il problema della pressione fiscale troppo alta per creare lavoro”. Infine la proosta del presidente Casasco: “far entrare nei consigli di amministrazione delle banche i rappresentatnti delle PMI”.