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Coronavirus, la filiera dei trasporti Confapi incontra il presidente Santelli

COSENZA – Il “Coronavirus” sta mettendo a dura prova anche la tenuta economica del tessuto calabrese. Per cercare di individuare le soluzioni migliori per contrastare i tanti problemi che devono affrontare le piccole e medie imprese si sta muovendo anche la Regione Calabria. 

«Ho incontrato una delegazione della filiera trasporti di Confapi Calabria. L’emergenza sanitaria in corso, infatti, ha penalizzato le compagnie di trasporto privato turistico poiché sono state sospese le gite scolastiche in programma – ha reso noto il presidente Jole Santelli – Ho quindi immediatamente trasmesso una nota al Ministro dei trasporti, Paola de Micheli, e al Presidente della Conferenza Stato Regioni, Stefano Bonaccini, affinché si prevedano misure specifiche per tale settore tenendo conto innanzitutto dell’estensione dei benefici già previsti per le aziende di trasporto pubblico. Si tratta di interventi di sostegno economico necessari a fronteggiare le gravi conseguenze delle numerose attività che sono costrette, in assenza dei ricavi previsti, a far fronte comunque ai costi di gestione».

Ha apprezzato l’interessamento per i problemi che sta vivendo il settore Luigi Falco presidente filiera trasporti che ha inteso ringraziare la presidente Santelli per la vicinanza dimostrata nei riguardi dei trasportatori calabresi colpiti dalle cancellazioni a causa dell’epidemia. Soddisfatti dell’incontro il vice presidente nazionale Francesco Napoli e il vice presidente filiera trasporti Vittorio Chiappetta che ha voluto ringraziare tutti gli associati per la fiducia riposta in Confapi. Si lavora dunque per il futuro della filiera.

Coronavirus, Napoli (Confapi): «Il turismo paga il prezzo più alto»

 

COSENZA – «L’emergenza Coronavirus intacca anche la gestione alberghiera. I danni economici non riguardano soltanto i proprietari, c’è un risvolto pesante per tutto il settore. Affitti e gestione diventano insostenibili a causa di disdette e calo delle prenotazioni». Così il vice presidente nazionale e presidente di Calabria Confapi, Francesco Napoli, sul decreto legge che dispone le misure urgenti a sostegno dell’economia nelle zone colpite dal Coronavirus che si estenderà probabilmente a macchia di leopardo.

«Il settore alberghiero in carenza di liquidità per annullamenti e rimborsi delle caparre è in calo del 90%.  Il decreto – prosegue Napoli – prevede la sospensione dei versamenti di ritenute fiscali Irpef e contributi previdenziali Inps per il settore turistico e alberghiero in tutta Italia. Previsti anche voucher per consentire alle agenzie turistiche di rimborsare le disdette sia di alberghi che di voli aerei. Una misura che è molto vicina alle esigenze dei proprietari alberghieri ma al momento, continuano a ingigantirsi i disagi per chi ha in gestione le strutture».

Napoli si è fatto subito carico di questa problematica, tramite l’Unione di Categoria Confapi Turismo, per realizzare nell’immediato una programmazione risolutiva con le forze di governo regionale e nazionale, chiedendo agli organi preposti, misure straordinarie di sostegno anche alle attività che si occupano di gestire le strutture che, più di altri, sono state travolte dall’emergenza Coronavirus.

«Confapi Calabria, coadiuvata dagli associati impegnati nella gestione alberghiera, tra problemi e prospettive, è già a lavoro, seppure con le preoccupazioni contingenti, per realizzare il prima possibile un piano straordinario con interventi di carattere nazionale a sostegno massiccio del settore alberghiero che vadano incontro alle gestione mensile con aiuti per i locatori che altrimenti, dati i costi e gli obblighi dei contratti, le società non riuscirebbero a garantire».

Sanità, impegno Confapi per un miglioramento dal basso

RENDE (CS) – «Prendendo atto della preoccupante condizione in cui versa il settore della sanità in Calabria, Confapi si pone in prima linea per l’ideazione di percorsi attivi di partecipazione per realizzare il riscatto del settore attraverso un impegno diretto. Ciò, grazie al contributo di un gruppo di operatori esperti che mirerà prevalentemente alla formazione professionale, oggi, indispensabile per la funzionalità delle strutture sanitarie pubbliche e private». È quanto si legge nella nota stampa di Confapi Calabria relativa all’incontro pubblico dal titolo “Confapi: sanità, un miglioramento dal basso”, in cui professionisti e operatori del settore hanno fatto rete e dato continuità al lavoro costante che Confapi rinnova sul territorio regionale e nazionale. 

«Confapi, infatti – è scritto ancora nel testo -, presterà la sua opera, attraverso uno “sportello” dedicato».

Durante l’incontro è stato anche affermato che, in riferimento al vigente impianto normativo nazionale e regionale, l’accreditamento definitivo delle strutture sanitarie e sociali include, tra i requisiti, i percorsi formativi inerenti.

È stato inoltre rilanciato il progetto dell’Accademia degli Imprenditori che, in linea con il suo obiettivo primario di diffondere la cultura d’impresa, andrà a sostenere, col suo presidente Rossana Battaglia, questa ambiziosa azione formativa nel campo della sanità, pianificando e realizzando interventi formativi sulla base di una mappatura dei fabbisogni reali delle aziende.
Tutto ciò coinvolgendo dal basso gli operatori e l’utenza.

Alla conferenza sono intervenuti Francesco Napoli, vice presidente nazionale Confapi; Pasquale Mazzuca, direttore Confapi Calabria; Rossana Battaglia, segretario generale Confapi Calabria; Franco Pichierri, già direttore amministrativo istituto di ricerca Calabria; Armando Pagliaro, già dirigente settore autorizzazioni ed accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie-settore risorse umane- medicina convenzionata-formazione personale del servizio sanitario regionale e Salvatore Palazzo, già primario reparto oncologia ospedale Annunziata di Cosenza.
L’obiettivo comune è stato definito: lavorare per un futuro migliore, favorire il benessere e la qualità della vita lavorativa, ampliare le scelte all’assistenza sanitaria.
Francesco Napoli ha inoltre spiegato le strategie per fare welfare aziendale: «Conviene alle aziende e non solo – ha affermato – tutti siamo consapevoli che fare welfare aziendale significa siglare un patto di reciprocità tra azienda e dipendenti. Con Franco Pichierri, Armando Pagliaro e Salvatore Palazzo contribuiremo ad offrire una offerta formativa di qualità alla sanità calabrese».
Il direttore Pasquale Mazzuca ha ragionato su come migliorare la vita privata dei dipendenti: «Occorre valorizzare le risorse umane, per avere miglioramento del clima e del benessere organizzativo; incremento della reputazione aziendale; aumento del senso di appartenenza e di fidelizzazione dei propri dipendenti» oltre che, ha rimarcato «maggiore capacità di attrazione di nuovi talenti, con l’obiettivo finale di incrementare la produttività aziendale».
È stato da tutti e, a più riprese, evidenziato come sia fondamentale, anche attraverso la formazione, un diverso approccio culturale e di carattere dimensionale su queste tematiche. «Le piccole e medie imprese faticano a mettere in atto piani di welfare aziendale perché non adeguatamente strutturate e per gli elevati costi di gestione dei processi. Negli ultimi anni il concetto di welfare è molto cambiato: ha acquistato un significato di grande spessore e molteplici sfaccettature, anche in considerazione delle nuove esigenze del mondo del lavoro».

Premio Alveare di Confapi alle imprese calabresi coraggiose

COSENZA – Lo scorso martedì 30 luglio si è svolta la quarta edizione del “Premio Alveare” organizzata al Castello Svevo dal presidente Confapi Calabria Francesco Napoli.

La manifestazione, condotta dalla giornalista Annarita Callari, ha coinvolto numerose eccellenze del Sud, imprese e giovani start up che si sono distinte negli anni per la qualità delle loro attività.

Due, in particolare, sono stati i premi alla memoria riservati a imprenditori di successo che guidano attività fiore all’occhiello dell’economia regionale: il Premio “Ninetto Quattrone”, alla sua terza annualità, in ricordo dell’indimenticato presidente di Confapi Calabria, e il Premio “Vito Napoli” dedicato al meridionalista ed esponente politico di origine calabrese. Vi è stato, inoltre, un altro premio significativo destinato all’Osservatorio “Falcone Borsellino”.

A “sfilare” sulla passerella dell’incantevole location sono state tredici eccellenze tra cui Legno Sud, Ungaro Ascensori, Carbone srl, Kosenza Cafè, A Pois, Ida Caterini, Egó, Tecno Innovis, Buzzole, Innova Carbon, AON Italia, Rodel Rwcording Studio, Nature Med, Istituto S. Anna di Crotone, Gips Tech, ICure System, Associazione Medici Cosenza Calcio.

La, serata è stata impreziosita da una sfilata originale organizzata dalla stilista Angelica Tufo. Infine, un riconoscimento significativo è andato alla Fondazione “Il cuore in una goccia” del professor Giuseppe Noia accompagnato da Angela Bozzo e Anna Luisa Lateano e che ha ricevuto la targa all’eccellenza calabrese nel mondo insieme a Gianluca Perrelli, influencer marketing di grande successo. Alla Fondazione è andato il ricavato di un gioiello offerto da Scintille Montesanto. «Una mano sul cuore ed una sulla testa – ha evidenziato il presidente Napoli- questo è il Premio Alveare, dedicato a chi nel nostro territorio si è distinto, a chi è partito, a chi è rientrato, a chi ha lavorato seriamente per arricchire di qualità la sua terra di origine».

A Cosenza la quarta edizione del Premio Alveare

COSENZA – Si terrà domani la quarta edizione del “Premio Alveare” organizzato dal presidente Confapi Calabria Francesco Napoli. La manifestazione si terrà alle 19 al Castello Svevo.

A “sfilare” saranno, nel corso della serata, tutte quelle eccellenze individuate nelle scorse settimane dalla casa  delle piccole e medie imprese. 

Saranno tredici le aziende destinatarie del  prestigioso riconoscimento, insieme ad alcune start up che vantano la collaborazione con l’Università della Calabria. La serata sarà anche occasione di incoraggiamento per tutti quei giovani, laboriosi imprenditori impegnati nello sviluppo del territorio. 

Due i premi alla memoria riservati a imprenditori di successo che guidano attività fiore all’occhiello dell’economia regionale: il 
Premio “Ninetto Quattrone”, alla sua terza annualità, in ricordo dell’indimenticato presidente di Confapi Calabria, e il Premio “Vito Napoli” dedicato al meridionalista ed esponente politico di origine calabrese.

Vi sarà, inoltre, un altro premio significativo destinato all’Osservatorio “Falcone Borsellino”. «Oggi – ha sottolineato il presidente Napoli – tantissime imprese conoscono le mafie e la capacità di infiltrazione nel mondo imprenditoriale e istituzionale. Grande è il contributo sulla promozione del protocollo di legalità con la formazione degli operatori della legalità».

 Durante la serata sarà, infine, sorteggiato un gioiello donato dalla gioielleria Scintille – Montesanto il cui ricavato andrà alla Fondazione “Il cuore in una goccia” del prof. Giuseppe Noia che riceverà la targa all’eccellenza calabrese nel mondo insieme ad un  influencer marketing di grande successo. 

Educazione base della democrazia. Presentato a Cosenza il libro “Introduzione alla società della disinformazione. Per una pedagogia della comunicazione”

COSENZA – Grande partecipazione alla presentazione del libro di Mario Caligiuri “Introduzione alla società della disinformazione. Per una pedagogia della comunicazione”, edito da Rubettino, che si è tenuta lunedì scorso a Cosenza presso la sede provinciale dei Consulenti del lavoro.

Nel corso dell’evento l’autore Mario Caligiuri, professore ordinario di Pedagogia della Comunicazione all’Università della Calabria, ha affermato che «oggi la cultura ha subito una trasformazione profonda. Prima per cultura si intendeva la conoscenza del passato ora invece è la giusta preparazione al futuro. 

L’educazione, nonostante tutti i limiti, è ancora oggi fondamentale per costruire la democrazia.

Bisogna investire sull’educazione in quanto per ogni problema che si presenta, dalla mafia ai problemi ambientali, dai rischi dell’intelligenza artificiale allo sviluppo economico, si invoca sempre la ricetta di una maggiore educazione». 
 
L’autore ha sostenuto inoltre che «alla crisi della democrazia bisogna rispondere con una maggiore democrazia ed alla crisi dell’educazione che appare evidente, bisogna rispondere con una maggiore educazione. La disinformazione è l’emergenza educativa e democratica più grave di questo tempo.
L’istruzione è alla base della convivenza civile e del progresso, ma è sempre più in crisi in quanto in un mondo che cambia sempre più velocemente c’è bisogno di inediti riferimenti pedagogici. Oggi le basi dei processi educativi sono messe pesantemente in discussione, poichè nei paesi occidentali a un numero crescente di diplomati e laureati non corrisponde un progresso sociale che attenui le disuguaglianze, che aumentano sempre di più.
Di fatto stiamo assistendo al più grande spreco della storia: quello del capitale umano per il quale non vengono create le condizioni di un proficuo utilizzo, nonostante l’accessibilità al sapere tramite le tecnologie sia alla portata di tutti.
Mai come adesso abbiamo un’abbondanza di informazioni gratuite, ma il sovraccarico dei dati non genera maggiore conoscenza ma confusione. Tutto questo non fa aumentare il livello culturale, nè fa migliorare la democrazia o la convivenza sociale.
Di fronte alle varie emergenze sociali del nostro paese e dell’Occidente, dall’’immigrazione ai rischi ambientali, dall’intrusione delle criminalità alla crisi della democrazia, dai pericoli del cyberspazio all’avvento dell’intelligenza artificiale che è destinata a sostituire, in gran parte, il lavoro dell’uomo, è necessaria maggiore educazione.
Nell’era in cui è connessa più di metà dell’umanità la comunicazione rappresenta sempre di più una fonte di potere. La disinformazione e dell’informazione manipolata si collega con la trasparenza della democrazia e della comunicazione. Per fronteggiare la società della disinformazione è necessario partire dalla ricostruzione delle scienze dell’educazione basata sulla pedagogia della comunicazione».

Nel suo libro Caligiuri ha quindi cercato di dimostrare la necessità di questa proposta, in quanto l’eccesso di informazioni supera la capacità umana di poterle comprendere.

La presentazione è stata organizzata e coordinata dal Vice Presidente nazionale CONFAPI, Confederazione Italiana delle Piccole e Medie Imprese Francesco Napoli, dalla Presidente provinciale dei giovani Consulenti del lavoro Fabiola Via e dal Presidente dei giovani Consulenti del lavoro Roberto Garritano.

Enfea, welfare in arrivo per lavoratori calabresi. Napoli (Confapi): «Importante opportunità»

COSENZA – Un incontro per parlare di bilateralità e welfare aziendale, due parole che il nostro Sud conosce poco, perché poche (anzi pochissime) sono le aziende che si affidano agli enti bilaterali per attuare le prestazioni previste dagli accordi sottoscritti da Confapi e le tre maggiori sigle sindacali. Eppure sono davvero tante e diverse le prestazioni che Enfea garantisce alle aziende e ai lavoratori e lavoratrici: dalla formazione per le dipendenti dopo il rientro dal congedo di maternità all’acquisto di defibrillatori, dalle misure una tantum per i lavoratori in cassaintegrazione a quelle per asilo, scuola materna o baby sitter.

Ma in Calabria su 5 mila imprese che potrebbero godere di questo welfare (perché già applicano i contratti collettivi nazionali Unigec/Unimatica, Unionchimica, Unital, Confapi Aniem, Uniontessile e UnionAlimentari) soltanto poche decine beneficiano delle opportunità garantite dall’adesione a Enfea.

«È impensabile che uno strumento così versatile, così simmetrico nel sostegno a imprenditori e lavoratori, sia perlopiù ignorato dalla schiacciante maggioranza delle aziende e dei loro dipendenti. La bilateralità che caratterizza realtà come Enfea – spiega Francesco Napoli, presidente Confapi Calabria – ha il pregio impagabile di garantire vantaggi tanto ai chi dà lavoro quanto a chi questo lavoro lo svolge. Perché ignorare uno strumento del genere? Cercheremo di capirlo e di capire come correre ai ripari nel corso di questo convegno che si annuncia davvero interessante».

Il convegno

Lunedì 25 marzo, presso l’Italiana Hotel di Cosenza, dalle 14:30 a parlare delle prestazioni di Enfea, l’ente bilaterale nazionale costituito da Confapi, Cgil, Cisl e Uil, ci saranno sindacalisti, consulenti del lavoro, docenti universitari, rappresentanti delle imprese e del sistema bancario.
Gli autorevoli interventi saranno a cura del vicepresidente Enfea, Giuseppe Briano, del direttore generale del Mefop (la Società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi pensione fondata dal Ministero dell’Economia), Luigi Ballanti e di Pasquale Staropoli, responsabile della Scuola di Alta Formazione della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro.

Saverio Sipoli eletto presidente Confapi Unital. Napoli: «Presenteremo progetto per rilancio Calabria Verde»

COSENZA – Sarà Saverio Sipoli, fondatore e amministratore della Legnosud, azienda specializzata nella lavorazione boschiva e produzione di pellets, a guidare la rappresentanza calabrese di Unital – Confapi (Unione Italiana Arredo Legno e affini).

L’investitura è stata formalizzata durante l’assemblea aperta dal vice presidente nazionale di Confapi Francesco Naopoli il quale ha evidenziato la necessità di valorizzare una preziosa risorsa come il legno, invitando le aziende del settore a credere con forza al loro ruolo di spinta all’innovazione.

«La Calabria – ha detto Napoli – vanta una superficie forestale pari a 612 mila ettari, oltre il 40 % dell’intero territorio regionale. Un patrimonio tra i più importanti in Italia, una filiera che potrebbe realisticamente diventare una tessera insostituibile nel mosaico della ricostruzione economico sociale della nostra regione. Presenteremo nei prossimi giorni alla Regione Calabria – ha aggiunto il vicepresidente nazionale di Confapi – un piano per rilanciare Calabria verde sulla pulitura e manutenzione dei boschi, fonte principale delle biomasse». I lavori sono stati chiusi dal direttore Pasquale Mazzuca.

 

Confapi, «Troppi furti nella zona industriale di Rende, urge tavolo in Prefettura»

RENDE (CS) – «Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo nella zona industriale di Rende dove continuiamo a registrare furti e rapine con gravissime alle attività di imprenditori che lavorano onestamente ed in un contesto già difficile». Ad affermarlo è il Presidente di Confapi Calabria Francesco Napoli. «Non si può più ignorare il grido di allarme delle nostre aziende che hanno fatto investimenti importanti nell’area industriale di Rende e che quasi quotidianamente sono vittime di episodi di criminalità. Per questo – continua Francesco Napoli – chiediamo al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, di convocare prima possibile un tavolo con tutti i soggetti interessati per ascoltare la voce di chi subisce e capire lo stato di attuazione del Pon Sicurezza».
E aggiunge: «Con il Pon sicurezza lo Stato ha destinato circa 100 milioni di euro proprio per far fronte a questi episodi di criminalità nelle aree industriali. Altre province della regione, come quella di Crotone, si sono già attivate in questo senso per stabilire modalità e linee di intervento».
E conclude: «Auspichiamo che anche nella provincia di Cosenza – la più grande della Calabria, solo apparentemente meno soggetta alla micro ed alla criminalità organizzata rispetto ad altri territori – si avviino al più presto tutte le procedure necessarie per mettere in piedi tutte le azioni concrete previste dal PON Sicurezza».

Confapi Calabria, domani all’Università Antimafia la consegna del proprio contributo

LIMBADI (VV) – Confapi Calabria, rappresentata dal presidente Francesco Napoli, domani alle ore 10 sosterrà l’iniziativa che si terrà al Centro Studi Nazionale sul fenomeno mafioso “Gerbera Gialla”- Università Antimafia, realizzato nelle abitazioni confiscate al clan Mancuso. In occasione del seminario formativo, sarà consegnata una parte dell’arredo per completare la struttura dell’Università Antimafia.  

«Ringrazio Confapi Calabria e il suo presidente, per la sensibilità dimostrata – ha dichiarato Adriana Musella, Presidente Coordinamento Antimafia Riferimenti – li dove invece non è stata dimostrata dalla politica calabrese e dalle istituzioni, che non hanno risposto neanche ad una nostra richiesta di incontro.  Siamo stati abbandonati dalle istituzioni. Per questo, siamo grati a Confapi che ci aiuta ad arredare il residence per ospitare i ragazzi. Questa iniziativa – continua Musella –  doveva essere il fiore all’occhiello delle istituzioni calabresi per l’impegno culturale antimafia, invece ha avuto il sostegno di istituzioni fuori regione come l’Università Cattolica e di associazioni come Confapi Calabria»).

Essendo parte integrante del progetto “Pedagogie della prevenzione nell’azione di contrasto al crimine organizzato”, promosso dal Coordinamento antimafia “Riferimenti”, il presidente di Confapi, Francesco Napoli, in qualità di associazione che raggruppa piccole e medie imprese, nell’ottica di contribuire a rafforzare ed estendere gli sbocchi di attività professionali nell’economia legale – sia attraverso il sostegno alle aziende esistenti, sia attraverso nuova impresa – si propone di individuare le associate che risultino idonee al fine di assorbire studenti, tesisti, tirocinanti, dottorandi e ricercatori – ovvero i giovani formati.

«Per la prevenzione e il contrasto della criminalità e il ripristino della legalità nell’economia –ha commentato il presidente Francesco Napoli – è stata chiamata Confapi. Siamo onorati di far parte del comitato scientifico dell’Università Antimafia e ci impegneremo per una maggiore sensibilizzazione ed educazione. Quella di oggi, è la prima testimonianza degli associati che contribuendo all’arredo della struttura di Limbadi, danno un segnale importante a favore della cultura della legalità. La cultura da una parte e il lavoro dall’altra – conclude il presidente – per combattere la criminalità organizzata».