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La Startup Altrama Italia per favorire il turismo

COSENZA – È stato sottoscritto un accordo nazionale con la Startup calabrese Altrama Italia, con l’intento di favorire la digitalizzazione delle piccole e medie imprese del turismo, rendendo accessibile sugli smartphone e sul web. Sarà possibile visionare bar, ristoranti e attività ricettive italiane, in modo da promuovere lo sviluppo dei territori turistici e delle imprese che in essi operano.

“ViaggiArt” è un’applicazione per dispositivi mobili che permette di scoprire i luoghi dell’arte, della cultura, dell’eccellenza gastronomica-paesaggistica – ambientale e della cultura. Il servizio digitale supporta gli utenti  nell’organizzazione  del proprio viaggio, ed in base alla loro scelta, altramasuggerire i luoghi e gli eventi culturali a loro più vicini, oltre al percorso e ai mezzi con i quali raggiungere la meta prestabilita. Altrama Italia è una startup turistica italiana che già annovera, tra i propri partner, Telecom Italia, Europcar, Aeroporti di Roma, Napoli e Lamezia Terme.

Attraverso questo accordo di collaborazione le parti si sono impegnate a favorire la visibilità delle imprese sul mondo digitale, cercando di portare valore aggiunto a quelle aderenti a Confesercenti. L’accordo prevede per le imprese associate a CONFESERCENTI un accesso semplificato alla piattaforma, tariffe agevolate e corsi di formazione per permettere agli imprenditori di usufruire di tutte le possibilità offerte dai nuovi strumenti digitali. “Questo accordo – affermano – riteniamo possa rivelarsi fondamentale per valorizzare il territorio e gli operatori che vi operano, senza fare distinzioni tra grandi e piccole strutture, ma dando la stessa dignità a tutti”.

Ulteriori informazioni e dettagli possono essere richiesti agli uffici Confesercenti.

 

Confesercenti: Negativo il saldo delle imprese per il primo trimestre 2015

Serve una politica di rilancio e sostegno delle Pmi. Luci ed ombre per quanto riguarda i dati del primo trimestre del 2015 dell’Osservatorio Nazionale di Confesercenti per le imprese calabresi dell’Alloggio (hotel, alberghi ed affittacamere), della Ristorazione e del Servizio Bar. I dati del primo trimestre del 2015 registrano in regione, così come è avvenuto per l’intero Paese, un saldo negativo per il settore dell’Alloggio che ammonta a 15 (4 iscrizioni contro 19 cessazioni). confesercentiMa occorre considerare che il primo trimestre dell’anno è tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese a causa del concentrarsi di queste ultime, in particolare delle cessazioni d’ufficio. Sempre per lo stesso periodo il numero delle imprese ammonta a 1250, con una variazione positiva rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato di 0,48.Nel settore della Ristorazione per lo stesso trimestre preso in esame il saldo negativo (iscrizioni 85, cessazioni 159) è ancora più pesante ed ammonta a 74. Il totale delle imprese ammonta per lo stesso periodo a 5963 con una variazione positiva, 2,21 rispetto al trimestre dell’anno scorso. Negativo (-54) anche per il settore del Servizio bar il saldo tra iscrizioni (67) e cessazioni (121), mentre il numero delle imprese (4613) sempre per il trimestre del 2015, registra rispetto al primo trimestre dell’anno scorso una variazione positiva dell’1,63 che corrisponde ad una variazione assoluta di 74. Per quanto riguarda la città di Reggio Calabria, nel settore della Ristorazione il totale delle imprese al 31 marzo di quest’anno ammonta a 1653 con una variazione percentuale positiva rispetto a marzo del 2014 dello 0,55. Il numero delle iscrizioni è di 15 mentre le cessazioni sono 34, con un saldo negativo di 19. Per il Settore alloggio (alberghi, hotel, affittacamere) il totale delle imprese fino a marzo 2015 è di 223 con una variazione percentuale positiva rispetto allo stesso periodo del 2014 di 2,76. Il saldo risulta in pareggio con una iscrizione ed una cessazione. Per il Servizio Bar il totale delle imprese, sempre per lo stesso periodo preso in esame, è di 995; la variazione percentuale, positiva, rispetto al trimestre del 2014 è del 5,63. Positivo anche il saldo(3) tra iscrizioni (13) e cessazioni (10). Marcianò, presidente di Confesercenti Reggio Calabria, ritiene che “ è necessario recuperare i ritardi della “politica”  e avviare una seria  programmazione dei Fondi UE oltre ad adeguati interventi a sostegno del credito ed degli incentivi occupazionali. Non vorremmo più lanciare allarmi ma vorremmo confrontarci ed essere ascoltati per concorrere alle scelte che riguardano il futuro delle nostre imprese”.

 

 

La solidarietà di Confesercenti e SOS IMPRESA a Mimmo Nasone

REGGIO CALABRIA – In una nota stampa, la Confesercenti Provinciale di Reggio Calabria e SOS IMPRESA esprimono  la massima solidarietà a Mimmo Nasone, referente di Libera, per l’intimidazione ricevuta: “È sul fronte delle battaglie civili e per la costante battaglia nei confronti dell’illegalità e della violenza mafiosa che abbiamo percorso strade analoghe, e leggere le brutalità di quelle parole indirizzate ad uno degli esempi più apprezzati di onestà, correttezza ed impegno sul fronte dell’antimafia ci colpisce in maniera drammatica. Paradossalmente la struttura del messaggio lascia attoniti e sconcertati. Segnali come questo rendono ancora più consapevoli che la strada da percorrere è tanta, e, pur comprendendo l’irreale stato d’animo che attanaglia Mimmo, restiamo sempre più convinti che la strada da perseguire è unica ed irrinunciabile. Tenere dritta la barra e muoversi, tutti insieme, contro questo spregevole sistema che umilia l’uomo, è questo il sentimento che nasce in noi, ancora più forte, ancora più consapevole. Siamo accanto a te ed a tutti gli imprenditori liberi, ancora di più adesso.”

Crisi e saldi invernali

CATANZARO – Il 4 gennaio prenderanno il via in Calabria i saldi invernali, con sconti iniziali a partire dal 40-50%. Secondo le stime Fismo-Confesercenti, la spesa media durante i saldi si attesterà sui 155 euro a persona.

“I prossimi saldi – dice il presidente regionale dell’associazione degli esercenti, Michele Marcianò – saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile. Oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali in linea con tutto il territorio nazionale”.

“I saldi invernali – continua Marcianò – aiutano a sostenere sia i bilanci dei negozi che hanno risentito di una calo delle vendite, sia di quelle famiglie strette dalla crisi economica: per questo non vanno di certo deregolamentati, ma tutelati, a partire dall’istituzione di una data davvero unica per tutta Italia. La liberalizzazione – afferma ancora – condurrebbe di fatto alla fine dell’effetto positivo del saldo, che resta un’importante opportunita’ per dare respiro ai commercianti”.

Secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti, il 2013 termina, a livello Italia, con la cessazione di oltre 11.900 imprese (circa 500 nella sola provincia di Reggio Calabria) della distribuzione moda, al ritmo di 1000 negozi chiusi ogni mese.

La Confesercenti aderisce alla Giornata di mobilitazione contro la violenza sulle donne

REGGIO CALABRIA – La violenza sulle donne è una piaga che l’umanità non è ancora riuscita a sanare. Nonostante il passare degli anni, i ricambi generazionali, il varo di nuove leggi, ancora oggi milioni di donne subiscono violenze di ogni tipo. Per questo motivo, nella giornata del “25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” la Confesercenti si schiera a fianco del Coordinamento reggino ed aderisce, quindi, alla mobilitazione per contribuire a porre l’attenzione su questo gravissimo problema e per sensibilizzare uomini e istituzioni di tutto il mondo. “Una lotta che nella nostra regione assume un sapore particolare – aggiunge Antonino Marcianò, presidente di Confesercenti Calabria – dal momento che la condizione delle donne, in un contesto dove ancora i pregiudizi e le discriminazioni, avvalorati da numerosi episodi riportati quotidianamente dalle cronache, stenta ad emergere e ad affermarsi. Perché alle parole devono corrispondere con forza, politiche adeguate per fermare la violenza di genere. Invitiamo tutte le nostre socie ad aderire alla manifestazione per dare un segno tangibile non solo di solidarietà, ma di impegno concreto.

CONFESERCENTI: Abi e imprese, nuovo accordo per il credito alle PMI .

Accordo per il credito 2013” sottoscritto l’1.07.2013 da ABI e Associazioni delle

imprese e proroga al 30 settembre 2013 della moratoria in corso.

Per un pronto riferimento si allega l’Accordo di cui all’oggetto.

Il nuovo accordo, reso necessario dalla gravissima situazione economica che ha determinato l’accentuarsi del credit crunch e l’appesantirsi delle tensioni finanziarie per le imprese, ha aggiornato e ampliato le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti previsti dai precedenti accordi.

Si è, tra l’altro individuato il target su quelle PMI che, pur economicamente sane, manifestano problemi connessi alla riduzione del fatturato, alla diminuzione del margine operativo rispetto al fatturato, all’aumento dell’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato e alla flessione delle capacità di auto finanziamento aziendale.

Gli interventi finanziari previsti per le imprese sono di tre tipi:

Operazioni di sospensione dei finanziamenti.

In questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”.

Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario imprese che non abbiano già usufruito di analogo beneficio concesso ai sensi delle “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012. È dunque possibile sospendere nuovamente finanziamenti già sospesi con l’Avviso Comune del 3 agosto 2009. Le operazioni di sospensione sono realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario.

Operazioni di allungamento dei finanziamenti.

È prevista la possibilità:

a) di allungare la durata dei mutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo;

b) di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili;

c) di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione.

Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione ai sensi dell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 e dell’accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012, mentre possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione.

Le operazioni di allungamento dei mutui se accompagnate da un rafforzamento patrimoniale o da processi aggregativi sono effettuate a condizioni contrattuali invariate, negli altri casi comunque la variazione del tasso d’interesse originario non potrà essere superiore all’incremento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’erogazione originaria del finanziamento e si terrà conto della presenza di eventuali garanzie aggiuntive.

Operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.

Anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale le banche si impegnano a valutare la concessione di un finanziamento proporzionale all’aumento dei mezzi propri realizzati dall’impresa.

 

Le richieste di attivazione delle operazioni sopradescritte dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2014, o entro il 31 dicembre 2014 per i mutui che al 30.6.2014 dovessero trovarsi in fase di sospensione, mentre le domande a valere sulle “Nuove misure del Credito alle PMI” del 28.02.2012 potranno essere presentate fino al 30 settembre 2013. Occorre segnalare che, all’interno del nuovo Accordo è, inoltre, individuata una serie di temi strategici di interesse comune per favorire lo sviluppo delle relazioni banca-impresa, da definire nei prossimi mesi, con  nuove e specifiche intese e di avanzare al Governo e alle altre Istituzioni competenti proposte condivise, quali:

–       i consolidamenti a medio termine delle esposizioni bancarie a breve;

–       misure di rilancio del Fondo di Garanzia;

–       valorizzazione dei Confidi;

–       provvista BEI, FEI, e BCE per aumentare i canali finanziari per le PMI;

–       rafforzamento patrimoniale delle imprese;

Considerato che il precedente Accordo ha comportato la sospensione di 95.435 finanziamenti  è di tutta evidenza l’esigenza per le imprese  di continuare ad utilizzare le opportunità fornite dal nuovo “Accordo per il credito 2013”.

 

CONFESERCENTI  resta a disposizione per ogni eventuale chiarimento e  informa che ha  attivato un punto  di riferimento per tutte le problematiche connesse all’applicazione pratica dell’Accordo per il Credito 2013, a cui   possono riferirsi tutti i soci e le imprese interessate direttamente al numero 0965  23031 – 27014.

 

Fismo – Calabria: Confesercenti a fianco dei negozianti rispettosi delle regole

REGGIO CALABRIA –  Sono tantissime le segnalazioni  ricevute da Confesercenti da parte di commercianti che si lamentano del fatto che diverse attività commerciali  come ogni anno, hanno anticipato i saldi “di fine stagione”, comunicandolo con gli sms, con le e-mail e addirittura con il posizionamento dei cartelli nelle vetrine e della pubblicità nei giornali. Raccogliendo e condividendo il malumore di quei commercianti che rispettano in pieno le regole, Confesercenti non può accettare che si continui, anno dopo anno, a non rispettare il D.G.R. 578 del 2011 che ha stabilito:

Le vendite straordinarie, eccetto quelle di liquidazione per cessazione o cessione d’attività, hanno inizio per i SALDI INVERNALI il primo sabato del mese di gennaio sino al 28 Febbraio  e per i SALDI ESTIVI il primo sabato di luglio sino al 31 agosto.

Pertanto i SALDI  ESTIVI  in CALABRIA avranno inizio sabato 6 luglio 2013 sino al 31 agosto 2013.

Confesercenti invita inoltre
tutti i commercianti a una sana competizione commerciale fatta di assistenza, qualità, cortesia evitando la slealtà nei confronti ci chi rispetta le regole.

 

Completata la squadra regionale di Confesercenti

LAMEZIA TERME – Il presidente della Confesercenti calabrese Nino Marcianò ha completato la propria squadra di componenti di giunta nelle persone dei dirigenti Viapiana, Anania, Schiavello, Ceravolo e Farina. Direttore è confermato Pasquale Capellupo, mentre Rosario Antipasqua vice direttore; alla vicepresidenza è stato chiamato Mimmo Bilotta con delega alle politiche fiscali e tributarie.

Ciascun componente avrà nel quadriennio 2013-2017 una precisa delega e sarà chiamato ad interpretare il proprio ruolo di dirigente regionale per tutto il territorio calabrese in una visione della proprie funzione con adeguata attenzione ai bisogni delle imprese locali.

La giunta regionale Confesercenti esprime la soddisfazione dell’organizzazione per le misure adottate dal governo in materia di riscossione: la protezione dell’abitazione principale, l’allungamento delle rateazioni e la tutela dei beni aziendali sono argomenti sui quali la Confesercenti calabrese si è sempre esposta, anche anticipando con proprio proposte le decisioni governative.

Il prossimo appuntamento è ora quello del confronto con gli enti impositori locali, dai Comuni all’Ente Regione. Non può infatti tollerarsi l’assoluta disomogeneità dei singoli regolamenti comunali che prevedono in materia di rateizzabilità dei tributi locali condizioni da ente ad ente assolutamente diverse.

 

 

La Confesercenti con il presidente Marcianò fa il punto sulla crisi del sistema produttivo

REGGIO CALABRIA – Il Presidente della Confesercenti provinciale di Reggio Calabria Antonino Marcianò fa il punto sulla crisi del sistema produttivo diffondendo il presente documento:

“La crisi ha bruciato quasi 100 miliardi di reddito disponibile per i consumi. Recessione e pressione fiscale continuano a distruggere redditi, lavoro ed imprese. Occorre voltare pagina al più presto. Il protrarsi della recessione, i cui effetti stanno colpendo tutti i territori e tutti i settori economici, sta riducendo allo stremo le imprese dell’artigianato, del terziario di mercato e l’impresa diffusa che vivono sulla propria pelle il peso insostenibile dell’eccessiva pressione fiscale, del crollo dei consumi senza precedenti, del difficile e costoso accesso al credito, dell’annosa questione della riscossione dei crediti vantati nei confronti della P.A. la crisi sta cancellando la parte più vitale del nostro sistema produttivo.  Nel  2013, 26,6 Miliardi in meno di PIL, 22,8 Miliardi in meno di consumi, 249 mila chiusure di attività commerciali  e artigianali.  Sulle spalle degli imprenditori non c’è solo la recessione, c’è il fardello sempre più pesante di TASSE record, CREDITO Latitante, BUROCRAZIA opprimente e una politica inconcludente.

Ecco perché la ripresa diventa un miraggio. Ecco perché gli imprenditori hanno perso la pazienza e stanno perdendo la speranza. Ma il destino non è segnato. Le imprese del terziario, dell’artigianato  e dell’impresa diffusa, che nel nostro paese producono il 58% di PIL e danno lavoro al 62% degli occupati, non ci stanno!

Reagire alla crisi si deve e si può. Proseguendo nella linea di forte denuncia della drammaticità della situazione per il nostro sistema di imprese, culminata nella Giornata di Mobilitazione del 28 gennaio scorso,organizzata da RETE IMRESE ITALIA   CONFESERCENTI indica alcune inderogabili priorità:  DARE CREDITO ALLE IMPRESE,  Le MPMI e l’impresa diffusa hanno sempre più difficoltà di accesso al credito e sempre meno capacità di fronteggiare il loro fabbisogno finanziario. È quindi necessario: • sfruttare il via libera dato dalla Commissione Europea per risolvere definitivamente il problema dei pagamenti della PA identificando modalità operative semplici, veloci e di impatto immediato (come la compensazione secca e diretta tra i debiti degli enti pubblici verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese verso lo stato);

• al fine di contrastare il credit cruch in atto che colpisce principalmente le MPMI che ricorrono in modo quasi esclusivo al credito bancario per le loro necessita’ finanziarie, promuovere un intervento concertato con gli altri Stati Europei presso le Istituzioni Europee e, in particolare presso la BCE, affinche’ quest’ultima eroghi speciali finanziamenti alle banche con vincolo di destinazione a favore del credito alle imprese. In tal modo si aiuterebbe il sistema bancario a reperire la  liquidita’ necessaria a tassi favorevoli che pero’ dovrebbe essere obbligatoriamente utilizzata per fornire supporto al sistema delle imprese (quanto meno per le necessita’ finanziarie a breve termine).

BLOCCARE, in un periodo di consumi al collasso, l’inaccettabile aumento della aliquota Iva al 22% prevista per luglio che deve invece tornare indietro all’originario 20% SVILUPPARE LE IMPRESE SOSTENENDO IL MERCATO DEL LAVORO

Quanto al mercato del lavoro serve una inversione di rotta rispetto ai continui incrementi dei costi diretti ed indiretti sul lavoro, che seguono il progressivo arretramento dello Stato dalla spesa sociale e dai servizi al lavoro. Occorre pertanto:

• intervenire su costo del lavoro non solo con incentivi a breve, importanti ma non sufficienti, ma con un piano di interventi strutturali da realizzare in un tempo definito e con una riprogrammazione della spesa pubblica;

• garantire il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto l’anno 2013, individuando le risorse in risparmi di spesa e non come ancora si pensa, utilizzando i contributi che le aziende destinano alla formazione continua da realizzare con i fondi interprofessionali;

• sviluppare gli incentivi per l’assunzione di giovani e favorirne l’ingresso nel mercato del lavoro anche come imprenditori;

• al fine di creare nuove opportunità lavorative bisogna consentire alle imprese di utilizzare tutte le forme contrattuali, nel rispetto delle norme di legge, ma senza penalizzazioni”.

Abi: proroga di tre mesi della moratoria sui crediti

REGGIO CALABRIA – Riceviamo e pubblichiamo. L’Abi comunica la decisione di prorogare di altri tre mesi, fino al 30 giugno, la moratoria sui crediti nei confronti delle piccole e medie imprese. Lo ha stabilito il comitato esecutivo dell’Associazione delle Banche Italiane. In particolare le aziende potranno richiedere la sospensione per un anno per i finanziamenti che non hanno già usufruito di precedenti moratorie e avranno tempo fino a fine giugno per presentare le domande.

Una misura che si è resa necessaria a fronte della permanenza di una situazione di difficoltà che richiede il mantenimento di misure di sostegno in favore delle imprese e che, oltre a certificare la volontà di proseguire sul terreno del dialogo e della collaborazione tra le imprese e il sistema bancario, rappresenta certamente un efficace strumento per dare ossigeno alle imprese stesse, soprattutto quelle del commercio, del turismo, del terziario e dell’artigianato sempre più schiacciate dal prolungarsi della crisi.

E’ comunque necessario che Abi e le organizzazioni delle imprese lavorino insieme da subito anche per individuare soluzioni e strumenti alternativi alla moratoria e utili ad affrontare l’emergenza credito e le tensioni sul fronte della liquidità delle piccole imprese che ancora oggi sono tra i principali fattori di ostacolo all’attività di impresa.

Gli uffici Confesercenti Reggio Calabria  sono disponibili per  offrire a tutte le imprese ogni strumento e collaborazione per poter fruire di questa opportunità.