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Alfredo Porcaro nuovo vice presidente della Scuola regionale dello sport CONI Calabria

COSENZA – Il presidente della FIN Calabria Alfredo Porcaro è stato nominato all’unanimità vice presidente della Scuola regionale dello sport del CONI Calabria.

Istituita nel Gennaio del 2008, la Scuola è un’agenzia di servizi formativi ed informativi per tutti gli operatori che interagiscono in ambito sportivo.

L’obiettivo primario è quello di migliorare la qualificazione con attività di supporto mirate all’aggiornamento e alla formazione di allenatori, istruttori di vari ordini e gradi, tecnici, dirigenti ed operatori sportivi. Formazione, promozione,documentazione, ricerca, sono le finalità della Scuola dello Sport CONI Calabria. Una scelta quella del presidente regionale del CONI nonché presidente della Scuola Regionale dello Sport del CONI, Maurizio Condipodero e dell’intera Giunta ricaduta in Alfredo Porcaro, che in passato aveva ricoperto l’incarico di Vice Presidente Vicario del CONI Calabrese.

Molto soddisfatto io massimo dirigente della FIN Calabria: “Una nomina che mi onora e mi inorgoglisce – sottolinea Alfredo Porcaro – e di questo voglio ringraziare il Presidente Maurizio Condipodero e tutti i componenti della Giunta per il ruolo affidatomi. Posso garantire che non mancherà il mio massimo impegno per questo incarico che mi spinge a fare sempre di più e meglio per la crescita del CONI Calabria”. Una nomina che ha trovato tutti d’accordo verso un uomo di sport e un dirigente che negli anni si è fatto apprezzare per il lavoro portato avanti con la FIN e il CONI. La conferma nelle parole del Presidente Regionale del CONI. “Una giusta scelta di cui siamo tutti soddisfatti – commenta Maurizio Condipodero – verso una persona con la quale lavoro da tempo a stretto contatto e mi fa enormemente piacere continuare ad averlo al mio fianco. Una persona che tanto ha fatto e continua a fare per lo sviluppo dello sport della nostra regione. Alfredo Porcaro con una esperienza ultra decennale ha confermato negli anni di essere un ottimo dirigente, dimostrandolo sia come presidente del Comitato Regionale Calabro della FIN che come vice presidente vicario del nostro organismo sportivo. A lui gli auguri personali e dell’intero CONI per un proficuo lavoro”.

Cosenza ha celebrato il Giubileo degli Sportivi

COSENZA – Nella magnifica cornice della Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta – di cui quest’anno si celebrano gli 800 anni di storia – lo scorso martedì 5 aprile si è tenuto il Giubileo degli Sportivi organizzato dal Comitato Regionale del CONI.

Due i momenti significativi della giornata

In un primo momento, il corteo degli Sportivi, che si è radunato in Piazza Parrasio, ha visitato il Museo Diocesano, potendo apprezzare la sua splendida stauroteca, per poi attraversare le vie del centro storico di Cosenza, la Porta Santa, fino a giungere alla meravigliosa Cattedrale della città bruzia dove è stato accolto da S.E. Mons. Francesco Antonio Nolè. Qui, dalle 18, l’Arcivescovo Metropolita della diocesi Cosenza-Bisignano ha presieduto la SS Messa. 
 
A partecipare al Giubileo degli Sportivi, nel rispetto delle limitazioni delle normative antiCovid, oltre ai Presidenti di federazione, Eps, Ab, Cip, Sport e Salute, diversi atleti e alcuni dirigenti. Importante anche la presenza della consigliera Luciana De Francesco in rappresentanza della Regione, di Eugenio Aceto per la Provincia di Cosenza, di Francesco Turco per il Comune ed il vicario del Questore.
 
«Dopo due anni di lontananza a causa della pandemia era importante dare un segnale di vicinanza a tutto il mondo dello sport. Le attività del CONI non si sono mai fermate ma la vicinanza, la socialità e tutti i valori che lo sport porta con sé sono un qualcosa che non può essere trasmesso attraverso computer e smartphone. Vedere la Cattedrale di Cosenza colorata da dirigenti, tecnici e, soprattutto, giovani atleti è stata un’emozione incredibile. Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo significativo evento che mi auguro possa essere un primo passo verso una normalità riacquisita». Così il presidente del CONI Calabria, Maurizio Condipodero, che ha fortemente voluto e sostenuto l’evento.
«Un ringraziamento caloroso deve andare a tutti i presenti, a don Matteo, a Giorgio Porro e al Presidente Condipodero per aver, ancora una volta, fatto vivere alla mia città e provincia questo bel momento. Grazie, come sempre, allo staff tecnico e a tutti i fiduciari del territorio per il lavoro costante», ha aggiunto Francesca Stancati, delegato provinciale Coni Cosenza.
 

Sostegni allo sport, botta e risposta Coni Calabria – Comitato regionale Fin

COSENZA – “Credevamo fosse uno scherzo. E invece è tutto tristemente vero. La Regione Calabria, con il bando “ad federationem” per la FIN che discrimina tutte le altre discipline sportive ha fatto, è il caso di dirlo, un enorme buco nell’acqua”. È quanto ha affermato nei giorni scorsi  il presidente del CONI Calabria, Maurizio Condipodero. “Non possiamo non farci portavoce dell’intera comunità sportiva calabrese – ha aggiunto il n.1 dello sport calabrese – che è indignata per l’ennesimo provvedimento della giunta Spirlì che interviene sullo sport senza coinvolgere il nostro mondo, ma soprattutto assegnando ingenti risorse a una sola federazione”. Il presidente del Comitato olimpico regionale ha poi precisato: “Nulla contro la FIN, federazione prestigiosa a livello nazionale e regionale, che rappresenta una colonna del CONI calabrese e che continua a tenere alto il nome della nostra regione con campioni del calibro di Giovanni Tocci. I rapporti con la FIN calabrese sono non ottimi, ma eccellenti. Ma non possiamo accettare che le ASD affiliate a federazioni ed enti di promozione, ovvero una platea di migliaia di società, vengano escluse. È molto grave, inoltre, che un provvedimento di carattere generale come un avviso pubblico possa essere quasi ‘costruito su misura’, ledendo tutti i più basilari principi di imparzialità e correttezza della pubblica amministrazione. Mi auguro che dopo questo ennesimo, gravissimo errore la giunta Spirlì, che devo riconoscere essere lontanissima dalla capacità di ascolto dimostrata dai governi regionali di Oliverio e Santelli, agisca in autotutela, revocando l’avviso, per evitare di danneggiare il mondo dello sport ma soprattutto di compiere atti discutibili in termini di diritto”.

La replica di Alfredo Porcaro (Fin Calabria)

In risposta il presidente della FIN Calabria, Alfredo Porcaro, si è detto rammaricato per avere appreso dagli organi di stampa e dai social, le dichiarazioni del presidente del CONI Calabrese, Maurizio Condipodero. “Mi dispiace – sottolinea il massimo dirigente della FIN Calabrese – di non essere stato coinvolto preventivamente nonostante il sottoscritto faccia parte della Giunta Calabrese del CONI. Il Presidente Regionale del CONI e tutti i Presidenti che che hanno applaudito per le esternazioni, dimenticano che ad oggi in base ai DPCM Covid la Federazione Nuoto è l’unica ad avere le piscine chiuse che probabilmente riapriranno il primo Luglio e dimenticano che le società affiliate alla FIN dislocate sul territorio forniscono alla nazione una visibilità sportiva che poche altre riescono a dare. In ambito sportivo le piscine e le società che le frequentano sono state le più penalizzate dai provvedimenti di chiusura decisi dalle autorità per la lotta alla pandemia. Tutto lo sport è stato penalizzato e le attenzioni che il governo ha riservato all’intero comparto è stato del tutto insufficiente”. “Le piscine – prosegue Porcaro – per i costi di gestione e per il loro necessario mantenimento sono state massacrate dalla chiusura e dalla conseguente assenza di praticanti e fruitori. A questo disastro finanziario va aggiunto l’onere relativo all’attività di allenamento e partecipazione alle competizioni degli atleti che ugualmente le società hanno provveduto a sostenere. Tutte le discipline sportive praticate dalle società vanno sostenute, ma è indubbio che quelle acquatiche hanno sofferto maggiormente proprio per le peculiarità e gli oneri che le caratterizzano. Ora non si capiscono le esternazioni del Presidente del CONI regionale riguardo l’iniziativa della Regione Calabria di dare un sostegno alle società di nuoto e fra esse anche le paralimpiche che hanno attraversato e attraversano difficoltà enormi. Diverso invece sarebbe stato da parte del Presidente del CONI Regionale spingere in modo propositivo le autorità competenti, compresa la Regione Calabria, ad intervenire ulteriormente con contributi mirati a favore delle attività delle società sportive di altre discipline, stabilendo parametri idonei a fronteggiare la crisi e le diverse peculiarità. Ma aprire una polemica e mettere all’indice le società della Federazione Italiana Nuoto come fossero privilegiate mentre invece sono state le più penalizzate è cosa disdicevole e scorretta”. “Ritengo pertanto ingenerosa la polemica del Presidente del Coni Calabria. Nonostante questo resto fedele al mio ruolo di componente di giunta impegnandomi come ho sempre fatto a portare avanti tutte le istanze a favore dello sport calabrese”.

 
 
 
 

Tocci a Tokyo, Condipodero: «È una grande gioia per lo sport calabrese»

COSENZA – «È una grande gioia per lo sport calabrese e italiano». Il commento del Presidente del Comitato calabrese del Coni, Maurizio Condipodero, non può che esprimere soddisfazione per la bella qualificazione di Giovanni Tocci ai Giochi di Tokyo nel trampolino 3 metri sincro in coppia con Lorenzo Marsaglia. 
«Poco male per il podio appena sfiorato nella gara di Coppa del mondo disputatasi nella capitale nipponica – prosegue Condipodero -: l’obiettivo era conquistare l’Olimpiade ed è stato centrato! A nome del CONI calabrese, della Giunta e del Consiglio, mi congratulo con Giovanni e gli rivolgo il più sincero “in bocca al lupo”, augurandogli le più grandi gioie nel solco della straordinaria tradizione tecnica e agonistica della FIN calabrese e in particolare del nuoto cosentino».

Soddisfazione è stata espressa anche da Francesca Stancati, delegato provinciale Coni Cosenza: «Grandissimo. Sono orgogliosa di te».

Finanziamento associazionismo sportivo, Coni Calabria: «Dalla Regione freno a mano tirato»

REGGIO CALABRIA – Riceviamo e pubblichiamo: 

«Non è lecito parlare di vittoria, né corretto plaudire l’attività della Regione Calabria per il finanziamento legato all’associazionismo sportivo, strettamente limitato al circa 40% dello sport calabrese; il Presidente Jole Santelli non avrebbe voluto che andasse a finire così.

La Regione Calabria ha erogato quasi 1,5 milioni di euro tra più di mille associazioni calabresi, circa 1.100 tra associazioni e società sportive dilettantistiche attraverso l’intervento rientrante nel programma di contrasto alla pandemia di Coronavirus per il settore sport e politiche giovanili, in seguito all’avviso pubblico “Sport in Calabria”, approvato il 13 agosto 2020.

Fare la conta dei mesi sarebbe riduttivo ma analizzare lo status e la vita delle oltre 1600 società sportive rimaste fuori spetta al CONI Calabria. Spetta al Comitato, infatti, puntare il dito contro una macchina organizzativa con il freno a mano tirato, una fase attuativa a rilento, un temporeggiamento che lo sport non può permettersi.

La compianta presidente Jole Santelli, sin dal primo incontro con il quadro dirigenziale del CONI Calabria (29 Maggio 2020) tra cui i vice presidenti Alfredo Porcaro e Aldo Calzona e il delegato CONI Point di Catanzaro Giampaolo Latella, aveva mostrato determinazione e celerità nell’intraprendere un vero e proprio cammino di salvataggio per lo sport calabrese, elemento strutturante dell’economia regionale, in netta difficoltà per l’emergenza coronavirus.

Il presidente facente funzioni Nino Spirlì non può e non deve ritenersi soddisfatto per il risultato ottenuto poiché la distribuzione di un importo già in tasca non può prevedere tempistiche bibliche.

Ciò che mi rattrista fortemente è la mancata presa di posizione da parte della Regione nei confronti degli esclusi, di chi non ha avuto diritto al finanziamento per restrizioni scellerate di un bando d’élite, per il quale si dovrebbe intervenire, previo dialogo con il mondo dello sport calabrese che mi onoro di presiedere, per rimodularlo da cima a fondo.

Mai dalla parte dei vincenti, mai sul quel carro ma sempre e comunque dalla parte dei sofferenti, di chi non ce la fa, di chi sta morendo, di chi ha chiuso battenti e di chi merita rispetto per umiltà, dedizione e voglia di sopravvivere».

 

Il Presidente C.R. CONI Calabria

Maurizio Condipodero

 

Il 2020 dello sport calabrese, Condipodero: «Serviva più elasticità. Nel calcio i nostri club si riprenderanno»

COSENZA – Fine anno, come di consueto, tempo di bilanci: anche per lo scellerato 2020. A fare una valutazione dell’anno difficilissimo che sta per concludersi e per indicare la strada da percorrere per il 2021 dello sport è per ottoetrenta.it il presidente del Comitato Regionale del Coni Calabria Maurizio Condipodero, che ha da poco annunciato la sua candidatura per un ultimo mandato. E la massima autorità sportiva calabrese non ha mancato di offrire spunti interessanti su sport, politica e territorio – dai rigidi protocolli per la pandemia alle implicazioni per il dilettantismo, dal rinnovamento delle federazioni sportive al fondamentale apporto delle donne nello sport – e, naturalmente, sull’anno olimpico che verrà.

LA NOSTRA INTERVISTA Malagò e Condipodero

È stato un anno molto difficile per lo sport e per le società sportive calabresi. Come fotograferebbe la situazione attuale?

Assolutamente sì, soprattutto per le società sportive dilettantistiche. Gli aiuti concreti per l’associazionismo sportivo, non solo in ottica contributiva, hanno iniettato una leggera dose d’adrenalina all’intero apparato; se solo si fosse operato con maggiori attenzioni e con un’oculata elasticità per le società, con protocolli mirati che avrebbero potuto e dovuto garantirne l’attività, si sarebbero certamente ascoltate sui i media più notizie confortati. A tal proposito, avrebbero rappresentato elementi chiave in termini di supporto, tutti i sistemi di controllo della medicina dello sport: magari, così facendo, il blackout totale sarebbe stato evitabile.

Preso atto delle difficoltà da dove ripartire per il 2021?

Di primo acchito, la lettura tra le righe si sintetizzerebbe in un freddo problema economico, risolvibile con l’ennesima manovra che alimenterebbe la macchina dello sport ma non è così o, meglio, non completamente. Gli aiuti di natura prettamente economica sono fondamentali per l’associazionismo sportivo ma non dimentichiamoci che lo sport è vita, è emozioni, è sentimento. I veri protagonisti dello sport non sono gelide macchine ma soprattutto giovani che rischiano di alimentare quel drop out che svuoterebbe i campi da gioco, le palestre, le piazze, gli oratori. Il vero problema è la disaffezione dei ragazzi contrastabile solo attraverso percorsi alternativi da attuare il primo possibile.

Non dimentichiamoci poi che il 2020 doveva essere l’anno delle Olimpiadi di Tokyo, rimandate alla prossima estate. Quale sarà il conto che pagheranno in questo senso atleti e società calabresi o, più in generale, italiani?

Potrebbe essere un conto salato oppure no, difficile dirlo adesso. Solo dopo i giochi potremo stabilire se ci sarà stato un calo oppure un miglioramento. Di certo come ci siamo fermati noi, si sono fermati anche gli altri… Fortunatamente a livello nazionale hanno staccato il pass per Tokyo già 230 atleti circa e speriamo di poterne confermare una decina dalla Calabria.

E a proposito di atleti calabresi, nonostante tutte le difficoltà di contesto, anche quest’anno sono arrivati successi importanti: dalla riconferma di Tocci campione italiano di tuffi in tutte le specialità al secondo titolo consecutivo di Tobia Loriga nei welter (boxe)

È stato un anno di successi. Nei tuffi i nostri Tocci, Porco, Bilotta ormai dettano legge sia a livello nazionale che internazionale. In particolare ricordiamoci che Tocci è sesto al mondo nella sua disciplina. Non è facile mantenersi ad un livello alto con tutte le regole e restrizioni in atto ma i nostri atleti ci stanno riuscendo alla grande.

Anche per il calcio è stato un anno importante: Crotone in A, Cosenza e Reggina in B. Tuttavia adesso le squadre calabresi stanno vivendo un periodo delicato. Come uscirne?

Recentemente il presidente del Cosenza Guarascio nel corso di una trasmissione sportiva in cui eravamo ospiti mi ha fatto notare una cosa: giocare in uno stadio a porte chiuse, senza pubblico, senza i tifosi meridionali molto calorosi, che costituiscono proprio il cosiddetto 12° uomo in campo, a mio avviso, sta condizionando ancor più le nostre squadre in un momento per loro già difficile. Io sono fiducioso: il Crotone sta cominciando a risalire la china, merito della famiglia Vrenna che ha investito sui giovani e sulla struttura della società. Il recupero ci sarà anche in B per Cosenza e Reggina. Noi siamo una delle poche regioni d’Italia ad avere tutte le squadre delle nostre città nei professionisti e credo che presto i tempi potranno essere maturi per avere due squadre calabresi in A e le altre tre in B perché anche il Catanzaro e la Vibonese lo meriterebbero. Ecco questo è il mio augurio per il futuro alle squadre calabresi, soprattutto perché hanno una classe dirigente di altissimo livello. In questo ci siamo molto evoluti. 

Chiudiamo sul Coni: in questi ultimi mesi diversi comitati calabresi di federazioni CONI hanno svolto le loro assemblee elettive regionali rinnovando i propri vertici. Che dire in merito?

È avvenuto un rinnovamento di grande qualità, oltre che anagrafico, per ultimo in seno alla Fib con l’elezione di D’Ambrosio, sebbene anche il suo predecessore avesse fatto un buon lavoro. In qualità di presidente del C.R. CONI Calabria sono onorato di avere al mio fianco nel mondo federale moltissime donne pronte a ricoprire con dedizione il ruolo di delegato, più del 30% oggi e pronti al 50% domani. Nello specifico, all’interno del Comitato sono tre le donne su cinque delegati provinciali. Ritengo che questo sia un segnale di grande crescita per il territorio.

Cambiano le generazioni, cambiano i modi di vedere lo sport e le diverse sfaccettature per interpretarlo, per queste ragioni le riforme, anche se drastiche, creano virtuosismi come l’ampliamento del professionismo femminile. Il fattore determinante rimarrà sempre l’indipendenza dello sport dalla politica, solo così vivremo in sintonia con il Cio e non mineremo le fondamenta delle Olimpiadi.

Per quel che concerne le basi del mondo dello sport, io credo fermamente nel fattore culturale, in quel bagaglio alimentabile solo attraverso la mente fresca di atleti, tecnici e dirigenti che non hanno voglia di arenarsi a delle conoscenze spicciole. Qui interviene la Scuola Regionale dello Sport Calabria, di concerto con le FSN, DSA, EPS ed AB e la programmazione calata sul territorio e stimolata dallo stesso per rimanere all’avanguardia.

 

 

CONI Calabria, arriva il sostegno concreto allo sport calabrese

COSENZA – “Il Coni Calabria destinerà una larga parte delle risorse economiche che ha risparmiato in questi anni a sostegno delle associazioni sportive in difficoltà”. L’annuncio arriva dal presidente Maurizio Condipodero all’indomani della riunione della Giunta nazionale che ha autorizzato lo sblocco di una parte del patrimonio dei comitati regionali per far fronte all’emergenza covid-19.

“È un risultato concreto che, in attesa di sapere cosa intendono fare le istituzioni a cominciare dalla Regione Calabria, mettiamo al servizio dello sport. Stiamo parlando di risorse ingenti a fondo perduto che, per il tramite delle Federazioni regionali, motore dello sport calabrese, saranno destinate in maniera trasparente e oggettiva alla platea di asd e ssd calabresi. Mai nella storia è stato fatto qualcosa del genere. Ringrazio il presidente nazionale Giovanni Malagò, sempre vicinissimo e attento ai territori, tutta la Giunta nazionale e l’amico presidente siciliano Sergio D’Antoni, deus ex machina di questa brillante operazione che rafforza il nostro ruolo. Mentre gli altri parlano, il Coni fa i fatti”.

Si è tenuta, infatti, ieri pomeriggio al Foro Italico la 1101ª riunione della Giunta Nazionale CONI in video-audio conferenza con dei punti all’ordine del giorno molto importanti tra cui: l’approvazione da parte del Parlamento della Legge Olimpica per Milano Cortina 2026, con estrema soddisfazione da parte del CIO.

La vittoria per il mondo sportivo calabrese e italiano risiede nello sblocco della Giunta Nazionale di una quota parte del patrimonio netto al 31 dicembre 2018 dei Comitati Regionali nell’ammontare massimo del 50% per iniziative a sostegno delle società dilettantistiche nel territorio.
Una proposta per la quale la Giunta Regionale del C.R. CONI Calabria presieduta da Maurizio Condipodero, assieme a tutti i presidenti regionali del CONI si è battuta fortemente, promuovendo l’iniziativa al Presidente Nazionale del CONI Giovanni Malagò e alla Giunta Nazionale.
Sarà un algoritmo meritocratico a organizzare la distribuzione dei fondi, ancora una volta condiviso dalla Giunta Regionale per strutturare al meglio un sistema che intervenga prontamente nel mondo sportivo calabrese, attraverso una minuziosa operosità dei Comitati Regionali di FSN, DSA ed EPS, arrivando così all’associazionismo sportivo, cuore pulsante dello Sport.

Sul piano nazionale la Giunta del C.R. CONI Calabria assieme alle altre realtà regionali vince una battaglia importante per la salvaguardia dello sport in un momento di estrema difficoltà.

Manifesto dello sport calabrese, le richieste del Coni Calabria alla Regione

COSENZA – Nel periodo di emergenza cui siamo sottoposti e nelle misure di ristrettezza legate a tutti gli ambiti di natura produttiva, sociale, relazionale anche il mondo dello sport calabrese continua a lottare per la sopravvivenza.
«Sarebbe inconcepibile – si legge nelle premesse del Manifesto sportivo del Coni Calabria, sottoscritto dalla Giunta regionale del Comitato regionale per una rinascita culturale ed economica dello sport calabrese – chiudere gli occhi e far finta di nulla, lasciare perire, in agonia, l’intero tessuto sociale sportivo della Calabria, che ha dato tanto alla nostra terra, sia sotto il profilo agonistico, sia sotto il profilo sociale, sia sul versante economico».
«Abbiamo apprezzato – prosegue la nota -, in occasione della seduta del Consiglio regionale della Calabria dedicata al bilancio, l’attenzione della Politica al nostro mondo e il tentativo di tutelare lo sport della nostra terra.
Ma tutto si è fermato alle buone intenzioni. Di fatto, nel bilancio della Regione Calabria non è stato stanziato un solo euro a favore dello sport».
Dopo questa premesse, è stato ribadito che «il Coni Calabria in tutte le sue articolazioni stigmatizza inoltre il sapore propagandistico di alcune proposte che, nella migliore delle ipotesi, avevano come fine il finanziamento a pioggia, di natura clientelare, di società o gruppi di società, scavalcando Comitato Olimpico e Federazioni sportive. Non è di mancette che ha bisogno lo Sport calabrese.Lo Sport calabrese, semmai, ha bisogno di una rivoluzione culturale da parte della Politica. E di un investimento serio, congruo, trasparente e concertato con il Coni di risorse da mettere a disposizione della vigente Legge regionale, sulla scorta di virtuosi modelli già avviati in altre regioni, come la vicina Sicilia.

Per analizzare criticità e problemi e per individuare possibili soluzioni, si è concluso, pochi giorni fa, il ciclo di audizioni avviato dal C.R. CONI Calabria, su iniziativa del Presidente regionale Maurizio Condipodero, e diretto a tutte le realtà sportive del nostro territorio tra cui: FSA, DSA ed EPS.
Sono stati, infatti, coinvolti tutti i presidenti regionali attraverso delle videoconferenze on line, ai quali è stato chiesto di mostrare, attraverso un format ideato dalla Giunta Regionale del CONI Calabria, quali fossero le reali problematiche di natura generale, specifiche per la disciplina, in riferimento all’impiantistica e con un focus economico sui contraccolpi legati ai tesseramenti e alla vita stessa delle società sportive affiliate».

Di seguito, alcune delle principali proposte emerse dal ciclo di audizioni.

SOSTEGNO ECONOMICO

Necessaria estensione al mondo sportivo del regime di sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali, con conseguente sospensione dei termini per il pagamento di canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali, con conseguente rateizzazione ad hoc.
Da prevedere, inoltre, specifiche forme di sussidio a favore delle federazioni e società che devono assicurare la sopravvivenza degli animali che partecipano alle attività agonistiche.
Andrebbero, altresì, prolungate le concessioni, con particolare attenzione a tutti quei soggetti che hanno investito nell’impiantistica sportiva.
Aiutare FSN, DSA ed EPS con i rispettivi Comitati Regionali salvaguarderebbe una miriade di società sportive per le quali andrebbero ridotte drasticamente anche le spese riguardanti le tariffe energetiche (acqua, luce, gas e telefono) tenendo conto della regolare affiliazione e conseguente iscrizione al Registro CONI.
Nel ribadire la difficile situazione del mondo sportivo, si sottolinea l’enormità del “lavoro sommerso”, con numeri angoscianti per la Calabria, paralizzata oggi per tutti quei collaboratori sportivi che non hanno potuto beneficiare del bonus dei 600 euro stanziato al Governo e per i quali si richiede prontamente un intervento della Regione per l’erogazione dell’indennità di pari grado.
Aiuterebbe l’impresa sportiva una maggiore attenzione del Fondo di Garanzia per l’impiantistica e del Fondo speciale per la concessione di contributi gestiti dall’Istituto per il Credito Sportivo, permettendo il rilancio del sistema sportivo.
Andrebbero, inoltre, garantiti dei voucher per i Comitati Regionali di FSN, DSA ed EPS così da ammortizzare il dispendio economico delle società sportive in termini di tesseramenti e affiliazioni.
Con la futura ed auspicabile ripresa delle attività di natura sportiva sia individuale che di squadra, andrebbero supportate le famiglie degli sportivi, attraverso la distribuzione di un “bonus ripresa” così da intervenire nei problemi di lentezza legati al rilancio dello Sport.

SANIFICAZIONE

La riapertura delle attività di natura sportiva presuppone la preventiva “sanificazione” degli ambienti, ecco perché risulterebbe fondamentale creare le condizioni per la sanificazione di qualsiasi tipologia di centro sportivo, tenendo conto delle specifiche disposizioni ufficiali dettate in generale dall’Istituto Superiore di Sanità per gli ambienti indoor e outdoor.
Tra i rapporti dettagliati dell’ISS sui vari temi di interesse sanitario si prende in considerazione n. 5/ 2020 “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2” del 23 marzo 2020 e del rapporto n. 7/2020 “Raccomandazioni per la disinfezione di ambienti esterni e superfici stradali per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2” del 29 marzo, redatti rispettivamente dal Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell’aria indoor e dai Gruppi di lavoro ISS Biocidi COVID-19 e Ambiente e Rifiuti COVID-19.
Analizzando quanto espresso nei rapporti di cui sopra, sarebbe necessario creare un “fondo sanificazione” in modo tale da supportare il mondo dello Sport calabrese a tener conto delle disposizioni della Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, che prevede preliminarmente la pulizia con acqua e sapone (o detergenti comuni a pH neutro) e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1%.
Inoltre, il “fondo sanificazione” aiuterebbe i Comitati Regionali di FSN, DSA ed EPS a intervenire direttamente sulle rispettive società affiliate per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale nei luoghi della pratica sportiva, proteggendo i collaboratori sportivi, dirigenti e atleti dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi), includendo l’acquisto di detergenti mani e i disinfettanti.

SPORT ON LINE

Fronteggiando l’emergenza del coronavirus, il mondo dello Sport, emblema della relazionalità, della comunità, della socialità e dello stare insieme rischia di naufragare, minando fortemente quei legami intersoggettivi, oggi, distrutti.
Sarebbe fondamentale, visto il protrarsi dell’emergenza, garantire l’accesso gratuito ai Comitati Regionali di FSN, DSA ed EPS a delle piattaforme on line cosi da infittire il legame con le rispettive società affiliate, implementando l’offerta dei Servizi di streaming video, alimentando giocoforza il monitoraggio degli atleti delle attività dirigenziali nella formula del webinar.

SPAZIO – SPORT

Sarebbe un errore impedire burocraticamente la capacità di valorizzazione delle potenzialità (non solo fisiche) delle persone che lo praticano ma anche ambientali.
Si dovrebbero creare le giuste condizioni per l’affidamento di nuovi spazi da concedere al mondo sportivo; contesti come spiagge e parchi verdi che si trasformerebbero in occasioni valorizzanti per le competenze dei collaboratori del mondo sportivo, nel rispetto delle misure di prevenzione, riguardanti nello specifico i problemi di distanziamento sociale.
Perdere altro tempo sarebbe un errore imperdonabile, considerando il muoversi rapido e repentino delle altre Regioni d’Italia, pur non possedendo le meraviglie del nostro contesto che permetterebbe negli oltre 800 km di costa la costruzione di stadi naturali utili a tutte le discipline sportive, non solo d’acqua, per praticare nel rispetto delle norme vigenti, lo Sport ai tempi del coronavirus.
Sport che dovrebbe trovare nella Regione Calabria il proprio garante, potendo accedere con aperture mirate, ai parchi di montagna presenti sull’intero territorio, offrendo così la soluzione alle problematiche di distanziamento sociale, da osservarsi con scrupolosità massima.

SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT

Nel processo formativo rivolto a tutti i protagonisti del mondo sportivo, agli Enti Locali e a chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita culturale non solo in termini sportivi, anche attraverso la collaborazione diretta degli Ordini Professionali, la Scuola Regionale dello Sport Calabria deve rappresentare un punto di riferimento importante per l’intera Calabria.
In una fase storica particolarmente delicata, in cui la fragilità sociale potrebbe rappresentare una delle problematiche sostanziali dell’attanagliarsi societario, la SRdS Calabria costituisce istituzionalmente lo strumento principe in ambito formativo, quale punto di riferimento delle Direzioni tecniche e dei Centri studi delle Federazioni sportive nazionali, delle Discipline sportive associate e degli Enti di Promozione Sportiva, contribuendo ad alimentare la cultura sportiva del nostro territorio.
Il programma 2020 – 2021, in considerazione del fattore pandemico, qualora le istituzioni locali dovessero sostenerne l’azione, proporrebbe un’offerta in coerenza con le necessità del mondo sportivo, prevedendo corsi e seminari tecnici per le attività di alta prestazione, altri specifici dedicati ad approfondimenti per i Direttori Tecnici delle FSN, DSA ed EPS, non sottovalutando l’approccio emotivo, coinvolgendo ancora una volta l’Ordine degli Psicologi della Calabria, costituendo un punto di riferimento importante per l’intero mondo dello sport, oggi in difficoltà.

L’APPELLO DEL CONI CALABRIA

Nell’invitare la Regione Calabria a prendere contezza della crisi del mondo sportivo, analizzandone le criticità dirette e indirette, legate giocoforza agli aspetti relazionali e formativi connessi alla pratica sportiva si attende una risposta chiara e precisa sulle modalità di approccio che si intendono adottare al fine di garantire la sopravvivenza dello Sport in Calabria.
Il C.R. CONI Calabria, la Giunta e il Consiglio Regionale ribadiscono, ancora una volta, la piena disponibilità istituzionale a confrontarsi con le Istituzioni, intervenendo direttamente sulle problematiche reali dell’interno mondo sportivo, dando voce ufficiale ai singoli interpreti, proponendo delle azioni risolutive, sottolineando l’importanza di rappresentare la voce ufficiale e unica dello sport all’interno della nostra Regione e dell’intero paese attraverso i rispettivi Comitati Regionali, espressioni del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

Judo, a Reggio Calabria i Campionati Italiani Assoluti 2020

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio Nazionale di Settore della FIJLKAM, (Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate, Arti Marziali), ha comunicato al Comitato Regionale settore Judo della FIJLKAM Calabria, presieduto dal Maestro Enzo Failla, l’assegnazione delle “Finali Nazionali del Campionato Italiano Assoluto 2020”, stabilito nel programma dell’Attività Agonistica Federale, da svolgersi a Reggio Calabria il 6 e 7 Giugno 2020.

Nel segno di Matteo Pellicone, personaggio e dirigente sportivo di grande spessore e rilievo internazionale, per tanti anni “Presidentissimo” della stessa Federazione Nazionale, la Città dello Stretto si prepara ad accogliere l’evento judoistico, all’interno del Palacalafiore, struttura eccellente tra le diverse presenti nel Sud Italia.

Già all’opera il Comitato Organizzatore dell’evento, si pregia della presenza fondamentale del Prof. Giuseppe Pellicone, Presidente Onorario della Federazione e a capo dei più importanti organismi mondiali del Karate nella sua carriera. A ricoprire ruoli determinanti sono inoltre: il Presidente del C.R. FIJLKAM Calabria, Maestro Gerardo Gemelli, il responsabile regionale del Settore Lotta, Dott. Antonio Laganà, il Commissario Regionale Ufficiale di Gara, Gianfranco Pizzimenti, la responsabile telematica gestione gare, Dott.ssa Tiziana Malara e i responsabili degli aspetti tecnico-organizzativi e della comunicazione, Editore Paolo Falzea ed Arch. Pietro Currò.

L’avvenimento si avvarrà, altresì, del prezioso supporto del C.R. CONI Calabria, presieduto dall’Avv. Maurizio Condipodero, sceso in campo assieme al suo staff, fin da subito, per collaborare alla più ampia e migliore riuscita della competizione.

La decisa volontà di collaborazione delle varie parti è stata suggellata in un incontro di qualche settimana fa, al quale, tra gli altri, ha partecipato il reggino Domenico Falcone, Presidente Nazionale della FIJLKAM.

Saranno circa 2000 le presenze all’evento con 600 Judoka accompagnati da allenatori, addetti ai lavori e sostenitori che contribuiranno a tutelare l’immagine vincente della Calabria e della Città Metropolitana di Reggio Calabria in particolare, alimentandone il prestigio sportivo e turistico in termini mediatici.

Sono queste le motivazioni che spingono il Comitato Organizzatore a ben sperare nella fattiva collaborazione con il mondo delle Istituzioni, dalla Regione Calabria alla Città Metropolitana di RC, alle aziende calabresi e a tutti gli operatori turistici chiamati in causa.

L’evento, seguito da Rai Sport con una trasmissione dedicata, rappresenterà un’opportunità di crescita e valorizzazione del nostro contesto d’appartenenza, per il quale la Calabria ci auguriamo risponderà “presente”!

 

CONI Calabria, Condipodero, «Viola Basket è la di rivalsa di un’intera città»

REGGIO CALABRIA – Sulle sorti della squadra di pallacanestro reggina interviene il presidente del Coni Calabria Maurizio Condipodero : «Inammissibilità del reclamo, esclusione dal campionato di Serie B, sogni infranti dei ragazzi della palla a spicchi, un coro silenzioso che tuona tra le mura di un palazzetto vuoto. Non è morta la pallacanestro né, tantomeno, lo sport cittadino deve volgere i pensieri in queste direzioni. Non è questo il momento della pancia, non è questo il momento per colpevolizzare vecchie e nuove gestioni e non è questo il momento di arrendersi». 

«La pallacanestro per Reggio Calabria e per la Calabria – prosegue – ha da sempre rappresentato un movimento coinvolgente, trainante e dai risvolti positivi in termini di operato, quell’operato costruttivo portato avanti dalle società, dai tecnici che lavorano nei settori giovanili, trasmettendo quotidianamente passione e voglia di crescere. Questo è il momento dei sentimenti positivi, del desiderio di rivalsa, del volersi riprendere quella storicità societaria tutelata da buona parte della tifoseria, coinvolgendo le forze economiche sane, le istituzioni che hanno da sempre mostrato vicinanza al mondo sportivo e tutti coloro che hanno voglia di ripartire. Accertate le responsabilità di una vicenda buia, l’augurio è che possa risplendere la luce neroarancio attraverso l’amore e la passionalità di una tifoseria che merita rispetto».