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Regione, al via i lavori del nuovo Consiglio

REGGIO CALABRIA – Con l’avvio della prima seduta del Consiglio regionale eletto lo scorso 4 ottobre, si apre ufficialmente la XII Legislatura regionale con il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto.

All’ordine del giorno dei lavori l’elezione dei componenti dell’Ufficio di Presidenza.

Al banco della Presidenza siede “il consigliere regionale più anziano di età tra i presenti”, Francesco Afflitto, eletto con il Movimento 5 Stelle.
Presidente dell’assemblea dovrebbe essere eletto, salvo sorprese, Filippo Mancuso, in quota Lega – Salvini Premier. Inoltre l’Aula dovrà eleggere, come indicato al secondo punto dell’ordine dei lavori, i due vice presidenti, uno in quota alla maggioranza, l’altro all’opposizione. Analoga ripartizione riguarderà l’elezione dei due segretari-questori, punto conclusivo della seduta.
Secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento interno del Consiglio regionale, le votazioni, separate per ciascuna carica, si svolgono a scrutinio segreto. Per l’elezione del presidente, è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei Consiglieri regionali. Nel caso in cui anche dalla terza votazione non dovesse scaturire la maggioranza, si procede al ballottaggio fra i due candidati che nel precedente scrutinio hanno ottenuto il maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto il più anziano d’età.
Per le successive elezioni, sempre con votazioni separate ed a scrutinio segreto, si procede all’elezione, dei due Segretari-Questori. Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti, ed a parità di preferenze viene eletto il più anziano d’età.
    

Unical, con Alfano si amplia la rappresentanza di Sud al Consiglio del Diatic

RENDE (CS) – Con D.R. n.1766 del 7 Novembre 2019, il Rettore Nicola Leone ha decretato la nomina di Salvatore Alfano come nuovo rappresentante degli studenti del Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica – DIATIC.

Alfano, subentrato al rappresentante di RinnovamentoèFuturo, Pierfrancesco Micieli  «decaduto dalla carica in quanto ha effettuato quattro assenze non giustificate nei primi quattro consigli di dipartimento – si legge nella nota di Sud -, si aggiunge alla squadra di rappresentanti della Lista Noi, classificata prima lista nel dipartimento in questione alle elezioni studentesche dello scorso Maggio».

«Dopo il duro lavoro messo in campo al servizio degli studenti in questi anni di associazionismo – ha commentato entusiasta Alfano – e durante l’ultima campagna elettorale che ci ha visto protagonisti, non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura e spendere tutto me stesso a difesa dei diritti dei miei colleghi. Ringrazio l’associazione Sud e l’intera lista Noi che mi hanno dato l’opportunità di crescere e ringrazio gli oltre 50 studenti del Diatic che hanno creduto in me votandomi; la vostra fiducia verrà ripagata!».
Soddisfatta l’associazione in cui il nuovo rappresentante milita, l’associazione studentesca Sud e in generale l’intera coalizione Noi che ora potrà contare su un aiuto in più, anche e soprattutto in Consiglio degli Studenti.

Guccione: «Nullo il Piano Strutturale approvato dal consiglio comunale di Cosenza»

COSENZA – «Non avevamo dubbi. La verità trionfa sempre. E ora arriva anche la conferma ufficiale: avevamo ragione sulla illegittimità della procedura di adozione del Psc-Reu di Cosenza». E’ quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere comunale di Cosenza, Carlo Guccione, coordinatore della coalizione Grande Cosenza. «Abbiamo sostenuto infatti – prosegue Guccione – che il Piano strutturale comunale inviato al Genio civile nel 2015 dal comune di Cosenza per il parere obbligatorio, fosse diverso da quello adottato dal consiglio comunale il 29 giugno 2017. Ora arriva la lettera della Regione Calabria (ex Genio Civile di Cosenza) da cui si evince che qualsiasi variazione apportata al Psc/Reu invalida il precedente parere rilasciato dal Genio Civile. Di conseguenza il provvedimento è nullo. Qualcuno ora dovrebbe trarne le conseguenze e dimettersi, almeno per manifesta incapacità». Guccione aveva presentato, lo scorso mese di novembre, un esposto-querela in Procura per fare chiarezza sull’adozione del Psc. «La Regione (ex Genio Civile) conferma – prosegue Guccione – che le variazioni degli indici territoriali di perequazione e compensazione al Psc-Reu sono da considerare “Variante allo strumento urbanistico” in corso di approvazione. Adesso il Comune dovrà trasmettere la documentazione alla Regione (Genio Civile di Cosenza) riguardante il Psc del Comune di Cosenza modificato, così come previsto per legge, per l’eventuale rilascio del nuovo parere geomorfologico e contestualmente convocare la Conferenza di pianificazione al fine della Riadozione del Piano. Si ricomincia tutto daccapo. L’amministrazione comunale – conclude Guccione – ha commesso una grave illegittimità facendo adottare dal consiglio comunale di Cosenza a maggioranza un Psc diverso da quello che la giunta Occhiuto aveva depositato nel 2015». 

Cosenza, Paolini lascia il consiglio. Subentra Lo Gullo

COSENZA – Colpo di scena in consiglio comunale a Cosenza. Nel corso della seduta Enzo Paolini, competitor di Mario Occhiuto per la carica di sindaco nel 2016, ha rassegnato le proprie dimissioni. Da tempo si era allontanato dalla politica e dalle istituzioni, tanto da disertare buona parte delle sedute consiliari, compresa quella dell’insediamento. «Non è che non vi sia politica, ce n’è tanta nel Paese, l’abbiamo visto il 4 dicembre dello scorso anno quando la difesa del senso profondo della convivenza civile, rappresentata dalla nostra Costituzione, ci ha spinti ad una partecipazione intensa, convinta, motivata e informata – ha scritto Paolini sul proprio profilo facebook spiegando i motivi della decisione – Dunque la politica e la passione civile vivono nella nostra città e nelle nostre case, ma non sono qui non sono più nelle istituzioni arbitrariamente composte da organismi alieni alla democrazia nelle quali sediamo noi come inconsapevoli o compiacenti strumenti di chi ha abusivamente occupato le stanze delle decisioni politiche. Le ha occupate – e le occupa – senza diritto e senza mandato popolare.
La politica, quella fatta in nome del popolo, è altro, ed allora, fermo restando il rispetto e l’ammirazione personale per quanti di voi si battono valorosamente in nome di una propria idea o di un proprio ideale, io penso di essere fuori posto, o meglio, che questo non sia il mio posto». 
A Paolini subentrerà il primo dei non eletti, Massimo Lo Gullo, vicino alle posizioni del sottosegretario Antonio Gentile. 

Avvocati, il consiglio dell’ordine di Cosenza ha eletto Gallucci presidente

Nonostante la lista “Libera avvocatura brutia” abbia riportato il maggior numero di voti ed eletto nove consiglieri su ventuno, le cariche del nuovo consiglio dell’ordine forense di Cosenza sono state attribuite agli esponenti delle tre liste perdenti, protagoniste di un accordo unitario che ha permesso loro di contare su una maggioranza di dodici voti a nove. Sono stati così eletti Vittorio Gallucci alla carica di presidente e Laura Facciolla a quella di vicepresidente. Segretario è stato eletto Sabato Carlo Paduano mentre Francesco Calvelli è il nuovo tesoriere. 

Guccione, «Sulla vicenda Sorical occorre una discussione urgente in consiglio regionale»

COSENZA – «Potrei benissimo riavvolgere il nastro e tornare al maggio del 2017. Sulla vicenda Sorical e acqua pubblica il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, non ha mantenuto gli impegni presi ufficialmente. Io avevo già sollevato la questione e Oliverio aveva risposto prendendo impegni importanti. Importanti per tutti i calabresi che sono stanchi di una gestione quantomeno discutibile della Sorical nel corso degli anni. Oliverio aveva promesso di discuterne in un consiglio ad hoc con una sua informativa prima dell’estate. Adesso siamo in autunno e tutto tace. E’ arrivato il momento di discutere della questione in un consiglio regionale ad hoc sulla Sorical. I tempi sono maturi per sapere cosa è stato fatto negli anni passati». E’ quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Carlo Guccione. «Due strade – afferma Carlo Guccione – possono essere intraprese: una è quella di mettere una pietra tombale su quello che è stato fatto in questi anni dalla Sorical; l’altra è andare fino in fondo rispetto a quanto prodotto dalla Sorical. Io penso che la seconda strada è quella che i cittadini calabresi chiedono alla politica di intraprendere.  Fino ad oggi l’assetto del sistema idrico integrato in Calabria ha prodotto e produce un grave e strutturale deficit economico per gli enti locali. L’efficienza della rete calabrese non ha subito miglioramenti e, addirittura, dalla nascita di Sorical risulta inferiore alla media nazionale.  In questi anni in Calabria è stato fatto un vero e proprio buco nell’acqua». «Avevo chiesto – puntualizza Carlo Guccoine –  e ribadisco la richiesta della istituzione di una commissione regionale di inchiesta sul sistema idrico integrato in Calabria e sulle attività della stessa Sorical. La società partecipata della Regione ha accumulato una grande massa debitoria. Perché devono sempre pagarne le conseguenze i cittadini? Mentre i privati accumulano fortune sulle spalle dei calabresi”. Non si può pensare di rivoluzionare il sistema idrico integrato in Calabria senza un’operazione pulizia e un’analisi accurata di quello che è stato fatto in passato. Un passato carico di errori gravi. Forse qualcuno vuole nascondere la polvere sotto il tappeto. Ancora oggi in questo settore la Calabria accumula ritardi e inefficienze. Come succede nel caso delle opere e degli interventi per le reti idriche di distribuzione urbana, per la manutenzione ordinaria e la riduzione delle perdite delle cinque città capoluogo di provincia della nostra regione. Fondi stanziati con il Fesr 2007/2013 per un importo di circa 30 milioni di euro e che ancora ad oggi non si sono trasformati in cantieri». «La proprietà – sostiene Carlo Guccione –  del sistema infrastrutturale (oggi in concessione a Sorical fino al 2034), delle dighe, dei potabilizzatori, di 6mila chilometri di condotte e 900 serbatori appartiene alla Regione Calabria. Questo dato di fatto non deve essere mai dimenticato».

Schema di Bilancio, al via la prima seduta del Consiglio provinciale

COSENZA – Il Consiglio provinciale è stato convocato dal Presidente Franco Iacucci per la prima seduta della sessione di Bilancio, che si terrà mercoledì 18 ottobre prossimo con inizio alle ore 11:00 nella Sala delle Adunanze dell’Ente. All’Ordine del Giorno l’approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) e l’adozione dello Schema di Bilancio e relativi allegati. Previste anche, in apertura dei lavori, comunicazioni del Presidente e approvazione verbale del Consiglio Provinciale del 28 settembre 2017. La riunione del Consiglio si terrà in seduta ordinaria e in prima convocazione. L’eventuale seconda convocazione è fissata per giovedì 19 ottobre, alle ore 12:00.

Unical, Bando Tasse 2017/2018, negativo il parere del Consiglio degli Studenti

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il Consiglio degli Studenti riunitosi ieri, in seduta straordinaria, con all’Ordine del Giorno l’analisi della bozza del Bando Tasse e Contributi 2017/2018, ha preso atto delle disposizioni dell’ultima Legge di stabilità che, per la prima volta, entra pesantemente nelle disposizioni tasse di tutti gli Atenei italiani. La legge stabilità del Dicembre 2016 ha introdotto grandi novità, un azzeramento della contribuzione sotto i 13000 di ISEE ed una forte decontribuzione nella fascia che va dai 13.000 ai 30.000. L’Università della Calabria vede due studenti su tre rientrare nella fascia al di sotto dei 30.000 e quasi la totalità si ritrova al di sotto di 46.000. L’introduzione della NO TAX AREA viene presa favorevolmente dal Consiglio ed il conseguente aumento della soglia a 15000 euro rispetto ai 13000 euro risulta come azione necessaria per rendere efficace questa riforma. Questa novità amplia considerevolmente il numero di studenti che sarà esente dalla tassazione, anche se non risolve completamente i problemi strutturali del diritto allo studio e della contribuzione studentesca. Il Consiglio, ha deliberato, dopo un’ampia discussione e numerose proposte migliorative in merito alla bozza di bando, che la soluzione al mancato gettito delle tasse, in maniera maggiore rispetto allo scorso anno, non può essere quella di gravare interamente sulle tasche degli studenti. Lo sforzo compiuto dai presenti nell’analisi del documento ha comportato il ritrovarsi dinanzi ad un Bando totalmente stravolto rispetto agli anni precedenti. Quello che emerge è la volontà della governance di prelevare più denaro possibile dalle tasche degli Studenti, sia dal punto di vista della contribuzione, sia per l’introduzione di nuovi costi circa ogni atto della carriera universitaria dello studente. Pare ovvio quindi il parere negativo del Consiglio degli Studenti rispetto alla bozza di bando contributi e tasse 2017/2018 ricevuta. Il Consiglio degli Studenti contestualmente ha inviato le proposte elaborate e ritenute necessarie per migliorare la vita degli studenti di questo Ateneo, si riservato  altresì di avanzare altre proposte per scongiurare questo aumento delle tasse, previa visione del bilancio e ogni documento necessario per avanzare proposte concrete. Si è infine ritienuto necessario avanzare un’azione politica forte e una forte presa di coscienza da parte degli organi dell’ Ateneo e di procedere al di fuori della mura dell’Unical, ai vari livelli delle istituzioni, con un’opera di sensibilizzazione sulle politiche messe in atto ormai da troppi anni, volte all’impoverimento dei fondi destinati all’istruzione, alla ricerca e al diritto allo studio. Alla seduta erano  assenti tutti i rappresentanti della Lista Unidea. Hanno partecipato ai lavori i rappresentanti di RèF e Athena. Presenti anche il Collettivo Azadi, le associazioni Sogno e Unica e tanti altri movimenti studenteschi dell’ateneo.

Guccione su Tpl: «Bene revoca della delibera regionale sui trasporti minimi essenziali»

REGGIO CALABRIA – «Giorni fa avevo chiesto pubblicamente la revoca della delibera sulla “Determinazione del livello dei servizi minimi nell’ambito del Trasporto pubblico locale”. Una delibera che lascia a piedi i calabresi tagliando milioni di chilometri, isolando i territori, in particolare quelli in cui abitano i cittadini delle aree interne della nostra regione». E’ quanto afferma Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico. «E proprio ieri – sottolinea l’esponente del Pd – ho appreso che la giunta regionale ha accolto la mia richiesta di revoca della delibera sui livelli minimi del Tpl. Una notizia che ho appreso durante un incontro organizzato dal Comune di Cerchiara e al quale ho partecipato insieme al sindaco di Cerchiara, al Vescovo di Cassano, all’assessore regionale all’Ambiente  Antonella Rizzo e al consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. Lo stesso assessore regionale Rizzo ha manifestato pubblicamente l’intenzione della Regione di procedere alla revoca della delibera. Si pone fine così – sostiene Carlo Guccione – a un tentativo maldestro di non garantire i servizi minimi non solo in materia sanitaria ma anche per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Non si può criticare il commissario per l’attuazione del Piano di rientro quando taglia i servizi sanitari e poi comportarsi allo stesso modo nel settore della mobilità, con tagli che mettono in discussione un diritto costituzionale. Deve essere riconosciuto e tutelato il diritto inviolabile alla mobilità per tutti i cittadini. Adesso è il momento – precisa Carlo Guccione – di avanzare un percorso di coinvolgimento di tutti gli operatori del settore dei trasporti per mettere in campo una scelta politica precisa che eviti gli sprechi affinché si trovino le risorse necessarie per rilanciare il Tpl nella nostra regione. Il Trasporto pubblico locale non è da intendere soltanto come un diritto alla mobilità ma anche come motore dello sviluppo economico dei nostri territori. Avevo accolto con favore la legge varata nel 2015 sulla riforma del Trasporto pubblico locale. Una Riforma di sistema dopo 20 anni di immobilismo. Eppure, a distanza di due anni, quegli adempimenti previsti dall’articolo 13 che impongono un cronoprogramma preciso, sono stati fino ad oggi disattesi, rischiando di vanificare il processo di riforme previsto dalla stessa legge».

Unical “ateneo Sostenibile”, la proposta di Marco Inzillo ieri in Consiglio Studenti

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Dopo la seduta ordinaria del Consiglio degli Studenti di ieri 14 Giugno 2017, su richiesta del Consigliere e Presidente della commissione Marco Inzillo è stata presentata la proposta di far diventare l’Università della Calabria una università Sostenibile richiesta così illustrata:

« Il Consiglio degli Studenti Unical vuole sottoporre all’attenzione degli organi di Governo di questo Ateneo l’opportunità di aderire alla “Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile” RUS, progetto nato su impulso della CRUI che impegna oltre cinquanta Atenei sino ad ora aderenti a  mettere in atto azioni, progetti e buone pratiche che perseguano politiche vituose in tema di ambiente e sostenibilità. Il nostro Ateneo ha da tempo mostrato sensibilità verso questi temi, avendo peraltro investito risorse economiche in progetti orientati al risparmio energetico e potrebbe rilanciare ulteriormente la propria vocazione alla sostenibilità energetica attraverso la sottoscrizione di questo protocollo». 

Tra gli  obbiettivi istituzionali della RUS  ci sono:

-Armonizzare le attività istituzionale e migliorare la gestione degli aspetti ambientali;

-sviluppo della dimensione educativa transdisciplinare dei programmi universitari al fine di contribuire a far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile

-sviluppo della dimensione educativa transdisciplinare dei programmi universitari al fine di contribuire a far crescere la cultura dello sviluppo sostenibile)

«Riteniamo che la RUS rappresenti, per un Ateneo come il nostro vocato alla sostenibilità ambientale, una opportunità ottima per condividere e finalizzare ancora meglio gli investimenti non solo economici volti ad ammodernare gli impianti energetici di cui è ricca la nostra università. A questo si affianca la necessità di perseguire le buone pratiche del risparmio energetico, la razionalizzazione delle risorse idriche e la gestione oculata dei rifiuti. Tutto questo trova perfetto inquadramento da un lato nella funzione sociale, che l’Ateneo svolge sul territorio e dall’altro un naturale inquadramento nelle finalità della RUS. L’ Università della Calabria possiede tutte le competenze necessarie per mettere in atto queste politiche e contribuire in modo concreto a diffondere la cultura del rispetto verso l’ambiente, tema attuale nel panorama politico. Siamo coscienti anche del ruolo che riveste L’UNICAL in una regione come la Calabria, ricca di risorse, ma ancora povera di una cultura orientata alla salvaguardia dell’ambiente. Pertanto rivolgiamo agli organi di indirizzo politico della nostra Università l’invito ad accogliere favorevolmente questa richiesta, affinché l’adesione dell’ Università della Calabria alla rete delle Università per lo sviluppo sostenibile rilanci ,anche nel contesto universitario nazionale, l’immagine positiva di un Ateneo sensibile a temi che tanto riguardano il nostro futuro».