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Emergenza cinghiali, ieri riunione della Consulta faunistica regionale

CATANZARO – Si è tenuta nella Cittadella regionale di Germaneto la riunione della Consulta faunistica regionale. All’incontro hanno partecipato il Consigliere delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri, il Dirigente Generale del Dipartimento “Agricoltura e Risorse agroalimentari” Giacomo Giovinazzo, il Responsabile dell’Ufficio Caccia Rocco Stranieri, l’esperto faunistico e consulente della Presidenza Lorenzo Vitari, il neo dirigente del settore Affari Generali Giorgio Piraino, i rappresentanti del mondo venatorio, delle associazioni di categoria, del Corpo dei Carabinieri Forestali, dell’Enci, Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e i rappresentanti della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Introducendo i lavori della Consulta, D’Acri ha salutato tutti i presenti, sottolineando il particolare interesse della Regione nei confronti del settore venatorio.

«Ribadisco il massimo impegno di questa amministrazione – ha affermato- nell’individuazione e nella ricerca di ogni possibile soluzione, in quanto il comparto della caccia in una regione come la Calabria riveste un ruolo fondamentale.  Lavoreremo e vigileremo  – ha aggiunto – affinché vengano messe in atto tutte le azioni necessarie per supportare adeguatamente questo settore».

Il Dirigente Generale Giacomo Giovinazzo, dal canto suo, ha spiegato che l’Ufficio Caccia ed il patrimonio faunistico faranno capo al settore Affari Generali del Dipartimento Agricoltura e che la Consulta Faunistica sarà convocata con cadenza mensile, precisando che l’Ufficio Caccia subirà una profonda riorganizzazione.

Durante la riunione si è discusso di pianificazione venatoria e la Regione ha spiegato che ha già iniziato a programmare l’utilizzo delle risorse che provengono dal mondo venatorio e che dovranno essere finalizzate ad interventi di miglioramento ambientale che agevolino, contemporaneamente, l’esercizio dell’attività venatoria. Il Dipartimento inoltre, ha precisato il Dg Giovinazzo, si sta adoperando per effettuare tutte le liquidazioni delle rendicontazioni agli Atc, Ambiti Territoriali di Caccia, alle Associazioni venatorie, alle Commissioni d’esame per l’abilitazione all’esercizio venatorio ed agli enti pubblici.

Tra le problematiche più urgenti attualmente sul tappeto è stata affrontata la cosiddetta “emergenza-cinghiali”.

Nel corso dell’incontro è stata prospettata, tra l’altro, l’ipotesi che la Regione, per fronteggiare l’aumento esponenziale della popolazione dei cinghiali sui territori regionali, potrebbe autorizzare la caccia ai singoli cacciatori anche nelle zone non assegnate a squadre precostituite, mediante una modifica del disciplinare regionale della caccia al cinghiale. Ipotesi condivisa dai presenti al tavolo. La Regione, inoltre, sta valutando anche alcune soluzioni innovative per affrontare questo problema. Il 31 agosto scorso si è concluso il piano di selezione per la caccia ai cinghiali. Adesso la Regione attuerà metodi ecologici di prevenzione dei danni. Una volta sperimentati i metodi ecologici, la Regione metterà  nuovamente in atto un piano di controllo numerico della specie per fronteggiare l’emergenza.

 

Sentenza Consulta, Wanda Ferro raggiante: «Vittoria dei calabresi»

CATANZARO – «La decisione della Corte Costituzionale non rappresenta una mia vittoria  personale, nonostante abbia affrontato questa battaglia di legalità con un forte senso di solitudine, e non è soltanto la vittoria delle migliaia di cittadini che mi hanno votato e che si sono visti negare il diritto di essere rappresentati in Consiglio regionale, ma è la vittoria dei Calabresi tutti, che hanno il diritto ad essere amministrati da organismi pienamente rispondenti ai principi di legalità costituzionale, e che soprattutto hanno interesse ad avere una opposizione capace di essere controllo e stimolo di chi governa, e ciò può essere garantito soprattutto dalla presenza nell’organismo consiliare di chi ha guidato la coalizione arrivata seconda, come avviene in ogni regione d’Italia». Raggiante Wanda Ferro commenta la sentenza della Consulta che le ha aperto le porte del consiglio regionale. «Sono felice che la forza della Carta Costituzionale abbia prevalso sui giochi di palazzo, restituendo dignità e valore alla volontà popolare. Oggi la Consulta ha confermato l’illegittimità della legge elettorale nella parte in cui escludeva incredibilmente il miglior perdente dal Consiglio regionale, in palese violazione del principio democratico che affida al leader della coalizione sconfitta la responsabilità di guidare l’opposizione. Voglio ricordare che è quello l’unico punto della legge che ho voluto impugnare, avendo scelto di non contestare l’intera norma per senso di responsabilità verso una Regione che ha bisogno di essere governata e per rispetto della chiarissima volontà popolare di affidare questo compito a Mario Oliverio. Mi dispiace che il governatore abbia deciso di costituirsi contro di me con i legali della Regione, su una questione che riguarda la composizione dell’opposizione in Consiglio. Ringrazio comunque Mario Oliverio per la cortese telefonata di auguri che mi ha fatto questa sera, appena appresa la notizia della decisione della Consulta. Un ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto devo rivolgerlo agli avvocati Francesco Saverio Marini e Angelo Clarizia, che mi hanno rappresentato davanti alla Corte Costituzionale, e agli avvocati Valerio Donato e Francesco Pullano, che mi hanno difeso davanti al TAR della Calabria. Oggi mi sento ripagata dei sacrifici di una campagna elettorale faticosa ma entusiasmante, che due anni fa mi ha portato in ogni angolo della Calabria ad incontrare migliaia e migliaia di cittadini perbene, che credono ancora nella possibilità di una Calabria diversa. La loro fiducia è stata la mia più grande forza. Nel loro nome ho combattuto questa lunga battaglia, e soprattutto a loro spero di riuscire a dare voce e rappresentanza. Con lealtà e trasparenza, dedicando tutta me stessa, senza risparmiarmi, come ho dimostrato di fare in tutta la mia storia politica e amministrativa».

 

Wanda Ferro vince il ricorso alla Consulta

ROMA – Wanda Ferro ha il diritto di entrare in consiglio regionale. La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge elettorale regionale della Calabria nella parte in cui escludeva dall’elezione in Consiglio il miglior candidato a presidente sconfitto. Ad investire la Corte Costituzionale era stato il Tar Calabria cui era ricorsa Wanda Ferro, di Forza Italia, candidata alla presidenza nelle elezioni del novembre 2014 e risultata la miglior perdente dietro l’eletto Mario Oliverio. La Ferro chiedeva di essere ammessa, escludendo il candidato eletto col minor numero di voti delle liste di Fi, Cdl e Fdi. La nuova legge calabrese aveva soppresso il riferimento all’art. 5 della legge costituzionale 1/99 che, in via transitoria, prevede, l’elezione a consigliere del miglior perdente alla carica di Presidente. La Consulta ha eccepito che la legge calabrese è stata approvata il 12 settembre 2014, quando il Consiglio regionale era in regime di prorogatio per le dimissioni di Giuseppe Scopelliti, rassegnate il 29 aprile e comunicate il 3 giugno. Wanda Ferro ha espresso soddisfazione per il dispositivo emesso dalla Suprema Corte, mentre il suo avvocato Francesco Saverio Marini ha chiarito le conseguenze di questa sentenza: «La decisione della Corte Costituzionale sull’articolo 1 della legge elettorale della Regione Calabria accoglie in toto la nostra tesi e a questo punto a Wanda Ferro spetta di diritto il seggio in consiglio regionale – ha spiegato il legale – Ora, dopo la decisione della Consulta la causa sarà riassunta dal Tar, che su istanza della Ferro aveva inviato gli atti alla Corte Costituzionale. Ma la decisione dei giudici amministrativi è puramente formale e quindi scontata: Ferro entrerà in consiglio regionale. A quel punto, sotto un profilo puramente tecnico, chi si è opposto potrebbe fare appello ricorrendo al Consiglio di Stato, ma dopo la decisione della Corte Costituzionale, non avrebbe alcuna chance». Quanto ai tempi, »questi dipendono dal Tar, ma credo ci vorrà comunque qualche mese e probabilmente per l’ammissione in consiglio regionale si passerà al 2017».

La Consulta respinge il ricorso della Dc. Il consiglio regionale resta in piedi

ROMA – La Corte Costituzionale ha deciso di non trattare il ricorso incidentale presentato dalla Democrazia Cristiana, rappresentata da Eraldo Rizzuti, per dichiarare nulle le elezioni regionali della Calabria del novembre 2014. Secondo la Dc le elezioni erano illegittime poiché svoltesi sulla base di una legge elettorale varata al fotofinish sul finire della legislatura in un momento nel quale il Consiglio poteva occuparsi solo di ordinaria amministrazione, essendo in regime di prorogatio a causa delle dimissioni del governatore Giuseppe Scopelliti. La Consulta ha stabilito che la Democrazia Cristiana non aveva titolo ad intervenire in questo procedimento poiché nessuna lista di candidati è stata presentata dalla Dc per quella tornata elettorale. Per cui, secondo gli ermellini, nessun pregiudizio o danno è stato arrecato alla Democrazia Cristiana tale da giustificarne la presenza nel procedimento. «Questa decisione ci amareggia – ha detto Eraldo Rizzuti – Perché la Dc non ha preso parte alle elezioni regionali 2014 proprio in virtù del fatto che la nuova legge elettorale della regione penalizzava i piccoli partiti. Il nostro era un ricorso di natura politica, in difesa dei cittadini e del loro diritto di voto». Dunque viene scongiurato, almeno per ora, il pericolo dello scioglimento anticipato del Consiglio regionale. Intanto la Corte si è ritirata per decidere sul ricorso di Wanda Ferro, candidata alla presidenza del centrodestra. La competitor di Mario Oliverio è rimasta fuori dalla massima assise calabrese e reclama un seggio al posto dell’ultimo degli eletti, Ennio Morrone. La sentenza è attesa entro la fine di novembre. Il senatore Paolo Naccarato ha così commentato la decisione della Consulta: «Malgrado gufi, rosiconi e vampiri, per decisione della Corte Costituzionale è calato il sipario su tutte le voci di scioglimento del Consiglio regionale della Calabria. Infatti la richiesta della DC, con apposita ordinanza, è stata ritenuta tecnicamente inammissibile, come avevo ripetutamente sostenuto e come avrebbe appreso chiunque si fosse soffermato a leggere le carte. Resta da approfondire il comportamento di chi ha alimentato per mesi tale illusoria aspettativa e soprattutto per quali “nobil” motivi lo ha fatto. Per quel che capisco, nella peggiore delle ipotesi – aggiunge il senatore – la sentenza della Corte Costituzionale che sarà resa nota più o meno fra 40 giorni potrà dichiarare una “incostituzionalità limitata” della legge elettorale approvata in regime di prorogatio del Consiglio regionale, limitatamente all’attribuzione del seggio al candidato presidente miglior perdente. Termina così la macabra danza – conclude Naccarato – sul futuro del Consiglio regionale ed ancor più su quello di Mario Oliverio, al quale rivolgo il più risoluto incitamento ad andare avanti senza avere riguardi per nessuno per conseguire un più deciso riscatto e rilancio della nostra regione».

Lamezia, incontro sulla sanità

LAMEZIA TERME (CZ)- Domani, sabato 19 marzo, alle 10 nella sede regionale del Partito democratico a Lamezia Terme, si terrà un incontro richiesto dal coordinatore regionale della Consulta sulla Sanità, Leofranco Rizzuti, anche a seguito dei provvedimenti assunti dalla struttura commissariale. All’incontro saranno presenti il segretario regionale del Pd Calabria, on. Ernesto Magorno, i parlamentari, i consiglieri regionali e i segretari. All’ordine del giorno il documento della Consulta presentato all’Assemblea regionale del Pd del 28 novembre 2015. Il documento è frutto delle analisi elaborate dalla Consulta, in cui emerge principalmente che “fino ad ora in Calabria la sanità non è mai stata gestita adeguatamente”. Strutture vetuste, inadeguate, con problemi strutturali emergono nei territori, interni inadeguati, una situazione alberghiera da terzo mondo dove operatori instancabili riescono nonostante tutto a dare spesso risposte di qualità. “Occorre un monitoraggio del sistema della sanità calabrese che deve essere fondato sulla qualità dell’esistente e sulla validità del servizio, anche per scongiurare l’ulteriore incremento dell’emigrazione sanitaria– afferma Leofranco Rizzuti -.

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Non si può che esprimere un giudizio negativo sui decreti emessi dall’ufficio del commissario. Ha ragione il presidente della Regione, Mario Oliverio, quando dice che è molto grave che si approvi l’adeguamento della rete ospedaliera regionale senza alcun confronto con la Regione: la rete ospedaliera è atto programmatorio di primissimo livello e costituisce l’ossatura strategica per un rilancio del Sistema sanitario calabrese. Non è accettabile, pertanto, che ciò avvenga in spregio alle Istituzioni democratiche regionali. Risulta necessaria la revoca di entrambi i decreti per promuovere tempestivamente una azione di concertazione con le Aziende Sanitarie pubbliche e con le parti sociali al fine di pervenire a modifiche coerenti con una efficace azione di riorganizzazione della rete ospedaliera pubblica e privata”. Suggerimenti e proposte che saranno al vaglio della riunione di domani con al centro il documento dove comunque emerge la necessità di mettere il cittadino utente al centro del sistema, con i suoi bisogni ma anche come elemento condizionante il sistema stesso. “Gli errori commessi in passato – si legge nel documento che sarà illustrato domani – non possono ricadere sulle spalle dei cittadini Calabresi che hanno come gli altri il diritto alla salute, elemento indispensabile alla base della vita democratica del paese. Ripartiamo da queste idee, da questa nuova politica in Italia e nella nostra Regione per cambiare verso alla sanità calabrese”.

Lotti tiene a battesimo la consulta dei sindaci del Pd

CATANZARO – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti, tiene a battesimo la Consulta dei sindaci del Partito democratico. Il terzo organismo collegiale del partito guidato dal segretario regionale Ernesto Magorno – costituito dopo le Consulte di legalità e sanità – si è insediato questo pomeriggio nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro. Un appuntamento importante che coincide con la visita del premier Matteo Renzi, stamattina a Mormanno e Cosenza, e che secondo Lotti non è affatto casuale. “I sindaci hanno un ruolo e un compito importante per il Pd e per la politica – ha detto Lotti – siete la nostra linfa, la nostra base, i primi ascoltatori del territorio. Il sindaco è il punto di riferimento, il primo cittadino anche di quelli che non l’hanno eletto. Siate sentinella importante, il Governo vi è vicino”. La Consulta dei sindaci del Pd sarà guidata da Anna Maria Cardamone, primo cittadino di Decollatura: “Questo organismo deve essere capace di rrobustire il dialogo tra istituzioni e realtà territoriali – ha affermato Anna Maria Cardamone -. Sta a noi riuscire a trovare la formula giusta per farla funzionale, e non farne una camera di compensazione di interessi che non trovano spazio. I cittadini e le loro istanze vengono prima di tutto”. A fare gli onori di casa Enzo Bruno, nella duplice veste di segretario provinciale del Partito democratico di Catanzaro e presidente dell’Ente intermedio del Capoluogo di Regione. Bruno saluta il sottosegretario Lotti definendolo “amico della Calabria”. Sono i fatti e la costante presenza nella nostra regione a suggerire una grande attenzione ai calabresi di Lotti che “non manca di ascoltare, sostenere e dare risposte alla Giunta regionale, ai consiglieri e alla deputazione in campo per risolvere i problemi atavici di una terra per troppo tempo marginalizzata. Ed è significativo – dice Bruno – che Lotti sia qui per tenere la Consulta dei sindaci, il terzo organismo collegiale costituito dal Pd per riaprire il confronto con i cittadini. Anche nella visione della nuova Area Vasta i sindaci sono i protagonisti della sfida che abbiamo davanti: cambiare la Calabria. Per troppo tempo siamo stati considerati un peso piuttosto che una risorsa: il premier Renzi ha il grande merito di aver rimesso lo sviluppo della Calabria in cima all’agenda politica. Questa mattina a Mormanno ha ripreso e rilanciato i grandi temi dell’agroalimentare, del porto di Gioia Tauro e dell’alta velocità come opportunità di crescita per agganciare la Calabria all’Europa. Rappresentiamo la Calabria pulita, quella che lotta per la legalità e contro le mafie, per una sanità giusta, per un futuro migliore accanto al segretario regionale Magorno e il presidente Oliverio. Da qui – conclude Bruno – vogliamo ripartire per il nostro grande riscatto”. Al tavolo della presidenza anche il presidente del consiglio regionale Nicola Irto che plaude alla costituzione della Consulta come “possibilità di un partito che riesce ad incontrarsi di nuovo, a confrontarsi, soprattutto con la parte di frontiera”. Parlando con i sindaci dei ruolo, della funzione e delle attività dei sindaci il pensiero di Irto corre ai tanti amministratori che anche nelle ultime ore sono stati colpiti da intimidazioni: la Consulta dei sindaci vuole amplificare la loro voce e fare quadrato attorno alle tante battaglie per la legalità. “Stasera si insedia la terza consulta tematica del Pd – ha aggiunto il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale –  la scelta della guida è ricaduta su un sindaco donna, caratterizzando in positivo il Pd che decide di occuparsi delle amministrazioni e dei sindaci, primo elemento di frontiera e livello di ascolto”. Tra gli interventi quello del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, del collega di Pizzo Gianluca Callipo, di Castrovillari Mimmo Lo Polito, e di Satriano, rappresentante dell’Anci piccoli Comuni, Michele Drosi; ma anche quello del presidente della Consulta della sanità, Leofranco Rizzuti. A parlare dei sindaci “presidio del territorio” anche il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che li definisce anche “servitori dello Stato”. “Le consulte servono a dare voce ai cittadini,  non sono inutili organismi ma i aiutano a ritrovarci uniti e non a coprire inutili caselle – dice Magorno –L’idea della Consulta nasce proprio  come una mediazione tra i sindaci, le proposte e il governo della regione. Un grande partito come il nostro deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità: dobbiamo fare in modo che il Pd sia unito in ogni territorio della nostra regione e sono i sindaci per primi a dover alimentare unità. I rappresentanti istituzionali hanno il dovere di indicare la strada dell’unità e il rispetto delle regole”. Il segretario regionale democratico ha anticipato la costituzione di altre due consulte: la prima sulla agricoltura, che sarà costituita da Nicodemo Oliverio, e la seconda sulle infrastrutture. “Procederemo quindi a fare gli stati generali del Pd – conclude Magorno e e chiederemo a Matteo come segretario nazionale del Pd di presiedere. Il  vuole camminare unito perché unito ce la farà”. “Oggi è stata una bella giornata, ha segnato concretamente quello che è l’impegno del Governo nazionale per la Calabria – ha detto il presidente Oliverio -. Si apre una fase impegnativa che ci dovrà vedere dispiegare una azione di governo che non ripeta gli errori del passato:  abbiamo bisogno di costruire una forte sinergia la Giunta e il sistema delle autonomie locale, i comuni e le forze sociali. La sfida che abbiamo davanti è difficile, la vinceremo se ognuno, chiamato a fare la propria parte per crescita, sarà consapevole di questa responsabilità. Che non significa ‘pensiero unico’, ma confronto e poi sintesi, per decidere e andare avanti”.

Sarà un segno del destino, ma non è un caso che Renzi sia stato in Calabria il giorno dell’insediamento della Consulta dei sindaci Pd. Parola del sottosegretario Luca Lotti che assicura: “Non siamo venuti a farci vedere, ma siamo venuti a portare un idea diversa che c’è nei confronti della vostra regione”. Lotti si complimenta con Magorno per la scelta di istituire le consulte come “strumento per mettere attorno ad un tavolo coloro che vogliono discutere”. Parla anche di sanità, dimostrandosi informato su quanto accade in questi giorni per via del provvedimento sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: “Il commissario alla sanità Scura non risponde a Lotti o a Gelli, ma deve rispondere ai calabresi, al ministro e al governo”. “Se ci sono problemi, come è chiaro che ci siano, mi farò carico di riferirlo al ministro Lorenzin”, ha aggiunto Lotti. Poi è tornato sull’importanza del ruolo del sindaco che con il proprio modo di fare, il realizzare quelle che sembrano promesse ma diventano fatti concreti, restituisce credibilità alla politica.

Magorno annuncia l’imminente Consulta dei Sindaci del PD

CATANZARO – Il Partito Democratico calabrese si prepara a varare la Consulta dei Sindaci, dopo quelle legate alla sanità e alla legalità. A dichiararlo è stato Ernesto Magorno, segretario regionale del partito, in occasione dell’imminente insediamento della Consulta della legalità, previsto per il prossimo venerdì pomeriggio a Lamezia Terme, alla presenza del sottosegretario Marco Minniti e di Davide Ermini, responsabile nazionale Giustizia del Partito Democratico. A coordinare la Consulta dei Sindaci sarà Anna Maria Cardamone, primo cittadino di Decollatura.

“Le consulte sono il luogo in cui discutere in maniera collegiale delle questioni e delle problematiche vere, più sentite dalle nostre comunità. Il luogo deputato a strutturare una progettualità concreta a sostegno dell’operato amministrativo del presidente della Regione, Mario Oliverio” ha aggiunto l’onorevole Magorno, riferendosi alla necessità e all’importanza del coivolgimento diretto delle istituzioni che più sono a contatto con i territori, quindi i Comuni e i Sindaci che li rappresentano, nella lotta alla ‘ndrangheta.

Piena soddisfazione per la scelta di Anna Maria Cardamone è stata espressa da Enzo Bruno, in qualità di segretario provinciale del Partito Democratico, che ha fatto sue le parole dello stesso Magorno, sostenendo la necessità di “coordinamento tra territorio e comunità”, aggiungendo che la Cardamone, già quotidianamente impegnata nell’amministrazione di un territorio non facile, “saprà rappresentare non solo il collante di un organismo collegiale che vuole essere di supporto all’azione politico-programmatica del presidente della Regione, ma stimolo attento e sensibile nella direzione di un lavoro sinergico a sostegno delle istituzioni locali che guardano a Partito democratico come riferimento di governo”.

Paola, presentazione della consulta comunale per i festeggiamenti di S. Francesco

PAOLA (COSENZA) Ieri, nella sala del Consiglio comunale di Paola, la conferenza stampa per presentare i componenti. Al tavolo: Il sindaco della città di Paola,Basilio Ferrari; l’On. Giuseppe Aieta, Presidente della Commissione regionale per le celebrazioni del VI centenario di San Francesco di Paola; l’assessore allo sport e allo spettacolo, Francesco Sbano e la Presidente della III Commissione di Paola, Maria Pia Serranò.

Si tratta di un organo consultivo aperto a tutti – annuncia il Sindaco Ferrari – lavorerà in piena sinergia con la Commissione regionale – e continua – Il nostro obiettivo è quello di lasciare una traccia concreta nella comunità. Invito, dunque, tutti coloro che vogliano partecipare a dare il loro contributo alla consulta, un organo che registrerà le proposte e le istanze di tutti i cittadini”.

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A confermare la collaborazione con la Commissione regionale per le celebrazioni dell’evento, la presenza del Presidente Aieta:”La parola d’ordine, per il VI centenario dalla nascita di San Francesco sarà sobrietà- spiega – Il nostro compito, come istituzione regionale, sarà quello di celebrare il messaggio sociale del nostro patrono. Sono felice di essere qui – aggiunge – questa consulta, nata nella città di Paola, aiuterà fattivamente il dibattito che abbiamo aperto in Regione. Condivido pienamente il taglio culturale della proposta e l’impegno della Consulta a diffondere nelle nuove generazioni la figura di San Francesco”.

Un fitto cartellone che esordirà ufficialmente il 27 marzo e che si protrarrà fino a dicembre 2016. Il VI centenario dalla nascita di del Santo patrono della Calabria rappresenta un importante evento, non solo dal punto di vista religioso e spirituale ma anche turistico e culturale. A presiedere la Consulta comunale: il Sindaco di Paola, Basilio Ferrari, coadiuvato dall’assessore allo sport e allo spettacolo Francesco Sbano e dalla Presidente della III Commissione di Paola, Maria Pia Serranò. Sarà lei a coordinare i lavori della Consulta:” La squadra è in work in progress – spiega nel suo intervento la Serranò – siamo aperti a nuove adesioni. Lanciamo un messaggio a tutte le associazioni del territorio e al terzo settore. Il nostro obiettivo è quello di allargare il dibattito pianificando una serie di eventi che puntino i riflettori sul territorio e soprattutto sulle giovani generazioni”. Una squadra di 43 componenti, esperti nel settore della cultura, dell’arte e del turismo e del terzo settore.

L’obiettivo della Consulta, istituita dall’amministrazione comunale di Paola, sarà quello di preparare al meglio le celebrazioni del VI centenario dalla nascita di San Francesco di Paola. Un’opportunità di crescita per il settore del nostro turismo religioso. Eventi che saranno programmati, in perfetta sinergia, con le altre istituzioni territoriali impegnate nell’organizzazione delle celebrazioni a livello regionale. Un programma che darà spazio soprattutto ai talenti e alle nuove energie del territorio. Tra le proposte su cui lavorerà la Consulta: l’istituzione di borse di studio, rassegne teatrali e cinematografiche, itinerari turistico-religiosi, mostre d’arte ed eventi sportivi. Un programma ancora in divenire, dunque, anche se è stata rivelata alla stampa qualche anticipazione. Lo stilista Claudio Greco, infatti, realizzerà per le celebrazioni il Saio di San Francesco che farà poi dono alla città di Paola. Così, come il giovane maestro orafo, Domenico Tordo consegnerà alla città una sua opera ispirata alla vita di del Santo.

L’anno 2016, dunque, sarà un’importante occasione per puntare i riflettori sulla grande figura del Santo Patrono della Città di Paola, della Calabria e delle genti di mare.

Castrovillari, una consulta permanente per il lavoro

OLYMPUS DIGITAL CAMERACASTROVILLARI (CS) – Nella Sala di Rappresentanza, al primo piano di Palazzo Gallo, sede temporanea del Comune di Castrovillari, si è svolta una riunione convocata e organizzata dal Sindaco Domenico Lo Polito, con le capacità imprenditoriali, sindacati e organizzazioni di categoria nonché più parti sociali del territorio al fine di costituire una Consulta comunale permanente per il lavoro, le attività economiche e produttive e per il sostegno al reddito. “Lo scambio d’idee e di valutazioni a più voci, con i soggetti presenti e in sussidiarietà richiesta, è stata un primo giro d’ascolto in cui erano presenti anche l’assessore alla Programmazione Economica Giovanna Leonetti (la quale ha ricordato che la stabilità finanziaria vuol dire anche sviluppo), i consiglieri – ha spiegato Lo Polito-, per cercare di trovare possibilità di risposte alle attese urgenti della comunità che assorbono la realtà quotidiana e rendono la nostra Terra tanto bisognosa tra patrimonio, ambiente, agroalimentare, cultura,turismo, risorse e per rideterminare elementi di crescita senza tralasciare svantaggi, disagio e precariato in sofferenza.” “Questa è la scommessa che ho prospettato in un momento storicamente difficile ma non impossibile – chiarisce il primo cittadino – recependo spunti per una traccia di lavoro, partecipato e condiviso, fondamentale per svolgere un approccio d’insieme, ciascuno a partire dalla propria specificità e con i propri strumenti, su un cammino che interessa la nostra collettività tra i punti nevralgici che si scontrano giornalmente con i problemi di ciascuno e con le giuste domande che provengono da questi anche sul perché accettare i sacrifici di cui, oggi, tutti sottolineano la necessità.” Una bella sfida che deve vedere tutti all’unisono per una crescita effettiva nella quale la sinergia e fare rete sono elementi sostanziali e irrinunciabili. Il Sindaco Lo Polito dopo aver ricevuto la disponibilità di tutti i soggetti intervenuti ha riferito che preparerà una bozza di regolamento e atto costitutivo dell’organismo che sottoporrà al più presto alla loro attenzione per un ulteriore arricchimento e per varare la Consulta permanente entro fine settembre.