Archivi tag: Conte

Governatori regioni arancioni scrivono a Conte: «Subito i ristori»

CATANZARO – I presidenti delle cinque regioni finite ieri in zona arancione, tra cui il calabrese Nino Spirlì, hanno inviato una lettera congiunta al Governo con la quale chiedono rassicurazioni circa l’immediata messa in campo dei relativi ristori economici.La missiva, oltre che da Spirlì, è stata sottoscritta dai presidenti Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Nello Musumeci (Sicilia) e Luca Zaia (Veneto) ed è indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri Roberto Speranza (Salute), Roberto Gualtieri (Economia e Finanze), Francesco Boccia (Affari regionali) e Federico D’Incà (Rapporti con il Parlamento).

LA LETTERA

I cinque presidenti di Regione – consapevoli del fatto che la disposizione relativa alle nuove zone arancioni «è stata adottata in base ai dati elaborati dalle autorità scientifiche e alle indicazioni della Cabina di regia che si è riunita l’8 gennaio a fronte della preoccupante diffusione del virus Covid-19» –, nel prendere atto della decisione, sottolineano che «non si può fare a meno di rimarcare quale ricaduta drammatica il provvedimento abbia su imprenditori e operatori impegnati in attività produttive, commerciali, ricettive, turistiche, gastronomiche, sportive e ricreative».«Il provvedimento impone, infatti – spiegano –, ulteriori restrizioni alla mobilità dei cittadini e alla normale conduzione delle attività economiche dei tessuti produttivi, già duramente messi alla prova e segnati da un punto di vista finanziario, economico e operativo da precedenti provvedimenti restrittivi e dal lungo lockdown primaverile».«Alla luce di questa situazione di profondissima crisi in cui si dibattono migliaia e migliaia di imprese dei nostri territori – continuano i presidenti di Regione –, siamo pertanto con la presente a chiedere che il Governo ci fornisca doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e della loro quantificazione, onde evitare ulteriori penalizzazioni a queste categorie e affinché venga scongiurato il rischio – assai concreto – che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni».

Conte incontra i sindaci calabresi. Chiesta la fine dell’esperienza commissariale

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Ministro della salute, Roberto Speranza, hanno incontrato questo pomeriggio a Palazzo Chigi una delegazione di sindaci della Regione Calabria. Fra loro i sindaci delle città capoluogo di provincia e quello di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. Un’altra, più nutrita delegazione, è stata invece ricevuta al Ministero della Sanità. 

«Abbiamo sottoposto al premier Conte e al Ministro Speranza una serie di questioni ineludibili, a cominciare dalla necessità di mettere la parola fine al commissariamento della sanità in Calabria che dura da troppo tempo. Undici anni sono veramente tanti e non hanno portato nulla di buono», racconta il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. «Sul punto siamo stati rassicurati e, anche se l’emergenza in corso non potrà che essere gestita da un commissario, Conte e Speranza hanno assunto, in prospettiva, l’impegno di considerare l’esperienza commissariale assolutamente a termine. Anche rispetto alla necessità di ripianare il debito ingente accumulato durante la lunga fase del commissariamento della sanità calabrese, il governo ha assunto degli impegni che ci rassicurano. Un’altra richiesta che abbiamo avanzato con forza è stata quella di pervenire prima possibile ad una ripartizione più equa delle risorse finanziarie destinate alle varie regioni e di rivedere i criteri sui quali si fonda l’attuale ripartizione che genera una discriminazione a tutto svantaggio della Calabria. La spesa sostenuta dal governo per la sanità in Calabria è storicamente la più bassa di tutto il Paese. E questa iniqua ripartizione di risorse, che non riescono a garantire i livelli essenziali di assistenza, non fa altro che aggravare un quadro già abbondantemente compromesso da altri fattori, rispetto ai quali la Calabria è assolutamente carente: personale sanitario insufficiente, ospedali chiusi, indebitamento fuori controllo. Abbiamo offerto, infine, la nostra disponibilità come Sindaci a fornire supporto a chi si occupa di sanità sui territori per interagire, anche in questa delicatissima fase emergenziale, con una interlocuzione più diretta che ci metta anche al riparo da azioni che possono essere recepite come “invasioni di campo”.
Mi sono poi soffermato lungamente con il Presidente Conte sulla situazione in cui versa l’Ospedale di Cosenza e sulla gestione della sanità sul territorio ringraziandolo per la celerità con la quale il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha risposto alla mia richiesta per l’allestimento dell’Ospedale da campo a supporto dell’Ospedale dell’Annunziata. Questo il resoconto di Occhiuto.
«404 sindaci dei comuni calabresi, di ogni estrazione politica, si sono ritrovati compatti a Roma per dialogare col governo, chiedere e ottenere tre cose: il superamento al più presto del commissariamento della sanità calabrese, le risorse economiche per sanare il debito, una piattaforma di concertazione permanente e la condivisione delle scelte che riguardano la sanità calabrese coi sindaci. Adesso, rientriamo nelle nostre città consapevoli che la sera fa un po’ meno paura. Nel momento forse peggiore per la nostra regione, i sindaci hanno dimostrato unità.

Nessuno provi a sporcare e strumentalizzare con beghe partitiche e polemiche politiche l’iniziativa di oggi. Nessuno provi a mettere cappelli.
I sindaci rappresentano i territori e i cittadini, tutti». Ha scritto su Facebook il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Fase 2, Santelli: «incontro cordiale e propositivo con Conte»

COSENZA – «Ho appena avuto un incontro cordiale e propositivo con il Presidente Conte. Al centro della discussione la Calabria e le sue reali necessità. Abbiamo parlato di sblocco delle opere pubbliche, di sanità, di Fase 2. Abbiamo parlato di una Calabria nuova, che ha grande voglia rilanciarsi, ripartire e stupire. Per questo ho chiesto un’attenzione particolare che purtroppo in tutti questi anni spesso è mancata.
Dobbiamo recuperare anni di sviluppo mancato e dobbiamo farlo presto, anche attraverso una costruttiva sinergia tra Governo e Regione. Non c’è più tempo». Così con un posti su Facebook Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Conte: «Inizia la Fase 2 ma dobbiamo continuare a mantenere la distanza di sicurezza»

«Inizia la fase 2, ora la convivenza con il virus. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, la distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro». E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze».

Si riparte il 4 maggio con i prezzi delle mascherine calmierati

«Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro» per la «ripresa, per cambiare tutto ciò che non va.  Via l’Iva sulle mascherine in un prossimo decreto», ha confermato Conte.

E ancora: «Sono allo studio interventi» sulle imprese. «L’Italia non riparte se non ripartono l’imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati».

Quello che sarà consentito dal 4 maggio

«Consentiamo il rientro nel proprio domicilio o residenza – ha spiegato il premier – . Darà permesso anche «’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza».

Dal 4 maggio via libera alla ristorazione con asporto. Il premier ha così spiegato che «si entrerà uno alla volta e il cibo si consuma a casa». «La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto».

«Nel dpcm della fase 2 si dà il via libera a chi vuole rientrare nel proprio domicilio». Il premier ha precisato che rimarranno in vigore le autocertificazioni e che «comunque sia le nuove misure non rappresentano un “libera tutti».

Per quanto riguarda le messe e le cerimonie funebri Conte sottolinea che c’è «stata una fitta interlocuzioni con il comitato tecnico-scientifico che non ha nascosto la propria rigidità», spiegando la proroga delle restrizioni per le messe e l’apertura, ad un massimo di quindici persone tra i congiunti, delle cerimonie funebri, “«possibilmente all’aperto e mantenendo il distanziamento sociale».

Per il 18 maggio prevista poi la riapertura del commercio al dettaglio e anche di mostre, musei e allenamenti delle squadre. Per giugno si pensa invece alle attività per la cura della persona, vale a dire parrucchieri, centri estetici, barbieri e centri di massaggio

Il ruolo delle Regioni 

«Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio ma c’è un meccanismo in cui le Regioni – ha aggiunto Conte -, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture». 

Reggio, il CdM approva il DL Sanità Calabria e lo “sblocca-cantieri”

REGGIO CALABRIA – Il Consiglio dei Ministri riunitosi eccezionalmente oggi a Reggio Calabria ha dato il via libera al decreto per affrontare l’emergenza sanitaria della regione e ha approvato in maniera definitiva il decreto sblocca cantieri.

«E’ un decreto – quello relativo alla Sanità – unico nel suo genere e speciale che risponde ad una misura emergenziale. Una situazione unica che arriva dopo dieci anni di commissariamento».  Queste le dichiarazioni del Ministro della Salute Giulia Grillo al termine del CdM.

Approvato anche il decreto sblocca – cantieri. Il premier Conte ha riferito che lo stesso già domani sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. «Oggi siamo qui non per risolvere tutti i problemi, che sarebbe velleitario, sarebbe una presa in giro e sarebbe impossibile. Ma non siamo qui neppure per una mera passerella».

Come riporta poi RaiNews 24 Conte, in particolare, si è soffermato a discutere con un lavoratore ex Lsu-Lpu della Calabria, che ha prospettato al premier la sua preoccupazione per il futuro: “Sono 25 anni che lavoriamo praticamente gratis, ogni anno dal governo arrivano 50 milioni ma – ha rimarcato l’uomo – non bastano per 4500 persone, a ottobre tra l’altro ci scade il contratto e rischiamo di andare tutti a casa e può immaginare cosa succede”. Il premier ha risposto: “Devo dire la verità, questa questione è oggettivamente difficile, siete 4.454 persone, bisogna riconoscerlo Ma qualcuno ha fatto domanda di reddito di cittadinanza?”. Il precario ha risposto spiegando che “non possiamo fare la domanda per il reddito di cittadinanza perché abbiamo un contratto a tempo determinato”, con il premier che a sua volta ha chiosato: “Ah, giustamente, vediamo”. In generale, sollecitato da altri cittadini, il presidente del Consiglio ha infine detto: “Oggi siamo qui non per risolvere tutti i problemi, che sarebbe velleitario, sarebbe una presa in giro e sarebbe impossibile. Ma non siamo qui neppure per una mera passerella. Soprattutto, siamo qui per conoscere i problemi del territorio, che è la prima cosa per poter intervenire, la ragione per cui – ha concluso Conte – ho voluto anche un Consiglio dei ministri qui. Quello su cui oggi sicuramente siamo concentrati sono già misure concrete per la sanità calabrese”. 

Fonte e foto http://www.rainews.it

Premier Conte: «Consiglio dei ministri a Reggio sarà operativo»

ROMA – «Come avevo anticipato qualche giorno fa domani il Consiglio dei ministri si riunirà a Reggio Calabria. Non si tratta di un’iniziativa esclusivamente simbolica ma di un atto concretamente operativo che porterà all’approvazione di misure urgenti in tema di sanità». E’ quanto ha twittato il premier Giuseppe Conte che ha anche aggiunto: «In Calabria persistono situazioni non più sostenibili alle quali cercheremo di porre rimedio con la massima determinazione».

Il prossimo 18 aprile Consiglio dei Ministri in Calabria

ROMA – E’ fissata per il 18 aprile la programmata riunione del Consiglio dei Ministri in Calabria. E’ quanto si è appreso da fonti di governo.

Non si sa ancora dove si terrà la riunione. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, nelle settimane scorse, aveva annunciato che la riunione si sarebbe tenuta a Gioia Tauro, ma al momento non ci sono conferme in tal senso.

Nel corso della riunione, secondo quanto è stato anticipato, dovrebbe essere approvato un decreto per la Calabria.

Fonte Ansa

La proposta di Perrotta e Di Natale a Conte: «Consiglio dei ministri a Paola»

PAOLA (CS) – Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e il presidente del consiglio comunale, Graziani di Natale, hanno indirizzato una lettera al premier Giuseppe Conte per rivolgergli la proposta di scegliere, quale sede per tenere l’annunciato Consiglio Dei Ministri in Calabria, la Città di Paola, terra di San Francesco.

La lettera:

«Gentilissimo Presidente,
Le scriviamo dopo aver appreso della Sua volontà di convocare un Consiglio dei Ministri in Calabria. L’iniziativa,oltre che essere lodevole per i tanti problemi presenti nella nostra Regione, rappresenta un’occasione unica per la Città di Paola (Cs).
Come Lei saprà Paola è la Città di San Francesco patrono della Calabria. Quest’anno ricorre il V Centenario dalla sua canonizzazione e sarebbe davvero un bel segnale scegliere la Città di Paola quale sede per tenere l’annunciato Consiglio dei Ministri.
Crediamo sia il giusto riconoscimento per una Regione in cui ndrangheta e malaffare troppo spesso offuscano la terra natale del Santo dei miracoli patrono della nostra Calabria.
Siamo certi che Lei coglierà il senso e l’importanza del mio invito.
Voglia gradire i nostri più cordiali saluti.»

Il premier Conte annuncia: «Consiglio dei ministri in Calabria»

ROMA – «Vi anticipo che ho intenzione di far svolgere un Consiglio dei ministri in Calabria, perché la Calabria è una delle Regioni del Sud più abbandonate a se stesse e il Consiglio avrà un valore simbolico ma anche operativo». Lo afferma il premier Giuseppe Conte incontrando gli studenti alla università Luiss di Roma nelle conversazioni su “Europa e futuro”.

«In Calabria ci sono tanti problemi, una sanità disastrata, una criminalità insidiosissima. Con il Consiglio dei ministri porteremo delle misure concrete – sottolinea Conte che aggiunge – Sulla sanità stiamo pensando ad intervento straordinario, risolutore».

Regione, incontro a Roma col governo Conte sul decreto “Sblocca Cantieri”

ROMA – L’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno ha partecipato, oggi, ad un  incontro  a Palazzo Chigi tra i vertici del Governo nazionale e i Presidenti delle Regioni Italiane, delle Province autonome e i rappresentanti di ANCI.

Per il Governo erano presenti il premier Giuseppe Conte, il suo vice Luigi Di Maio e il Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli. Nell’incontro sono stati anticipati i contenuti del decreto legge “Sblocca cantieri” di prossima approvazione che include provvedimenti per lo snellimento delle procedure amministrative connesse alle opere pubbliche, al fine di accelerarne la cantierizzazione. Nel suo intervento, l’assessore Musmanno ha chiesto di conoscere la posizione del Governo riguardo alla possibilità di introdurre nel decreto legge anche norme per la semplificazione delle procedure di autorizzazione sismica. «Misure di questo genere – ha evidenziato Musmanno – erano già previste nel decreto ‘Semplificazioni’ ma sono state poi espunte. La Regione Calabria – ha specificato – ha approvato di recente  una norma in tal senso, ma la legge è stata impugnata dal Consiglio dei Ministri per aspetti di dettaglio. Inoltre, nelle motivazioni dell’impugnativa sono state date indicazioni per un’applicazione delle norme ancora più stringente rispetto a quanto accade oggi.  La legge regionale ha la finalità di semplificare e velocizzare le procedure tecnico-amministrative per l’autorizzazione sismica salvaguardando il rigore delle verifiche in termini di sicurezza. Attualmente la complessità della materia genera spesso ritardi, aggravando le difficoltà dei privati cittadini, ma anche degli enti locali impegnati a realizzare opere pubbliche»

«L’impugnativa – ha ribadito ancora Musmanno – è basata sulle osservazioni dell’Ufficio legislativo del Consiglio dei Ministri che richiede che le verifiche sui progetti riguardino anche gli elementi non strutturali. A titolo esemplificativo questo comporterebbe che gli uffici regionali autorizzassero anche lo spostamento di un termosifone. Ciò evidentemente comporterebbe un grave appesantimento delle procedure e riflessi negativi per l’attività edilizia e delle costruzioni in generale, settore già sofferente nella nostra Regione».

L’assessore Musmanno infine ha espresso soddisfazione anticipando che il Governo nel decreto “Sblocca cantieri” introdurrà le misure, proposte dall’assessore, per la semplificazione del rilascio delle autorizzazioni sismiche.Si ricorda che la norma è il risultato di un intenso lavoro svolto dalla Regione in collaborazione con i rappresentanti degli Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geologi della Calabria nonché di ANCE Calabria, tutti in qualità di componenti di un Tavolo tecnico istituito dal Dipartimento regionale lavori pubblici.