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Decoro Urbano, il Commissario Prefettizio ne garantisce la continuità

COSENZA (CS) Il Commissario Prefettizio, Prefetto dott. Angelo Carbone, ha disposto la continuità del servizio “Decoro Urbano”, lo strumento di partecipazione e cittadinanza attiva che assegna ai cittadini un protagonismo diretto nella segnalazione di situazioni di degrado che possono verificarsi sul territorio comunale: dai comuni disservizi, come la presenza di una buca sul manto stradale, agli atti di vandalismo o incuria, alla presenza di un cumulo di rifiuti, alla mancanza di adeguata segnaletica, al degrado di un’area verde, alla presenza di un’affissione abusiva, ecc.

decoro urbano
Attraverso l’applicativo gestionale gratuito web 2.0, denominato “Decoro Urbano”, i cittadini possono, infatti, inviare, con il proprio smartphone o il proprio computer o grazie ad altri dispositivi tecnologici, le segnalazioni riguardanti le situazioni di degrado urbano.  Indispensabile è che il cittadino si registri con le proprie generalità sul sito www.decorourbano.org . Subito dopo può scaricare l’applicazione per il suo smartphone e fotografare ciò che non va e inviare la sua segnalazione attraverso il sistema automatizzato.
Il Comune assicurerà gli interventi in base alle priorità.
Per i cittadini che sono sprovvisti di smartphone o di altri supporti informatici o che non hanno dimestichezza con le nuove tecnologie, è garantita comunque la possibilità di segnalare i disservizi al Comune rivolgendosi direttamente all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) di Piazza dei Bruzi. Un addetto del Comune provvederà a smistare la segnalazione ai settori competenti: per il Verde al Settore Decoro Urbano, per le buche e i rifiuti al Settore Ambiente e Manutenzione, per le perdite idriche e fognarie al Settore Lavori Pubblici e Infrastrutture.

Trasformazione agrumi: l’Assessore all’agricoltura Trematerra risponde ad Oliverio

 

REGGIO CALABRIA – L’assessore all’agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra interviene in merito alle dichiarazioni dell’on. Nicodemo Oliverio, e afferma che “Sulle anacronistiche benchè recenti affermazioni dell’On. Oliverio, circa un altro presunto insuccesso della Giunta Scopelliti nella politica agricola regionale, e segnatamente in ordine alla perdita di risorse comunitarie legate alla trasformazione agrumaria giova subito chiarire che il regime di trasformazione degli agrumi, incardinato nell’’OCM ortofrutta, ha terminato la sua funzione nel 2008, con la riforma del settore che ha comportato  il tanto auspicato disaccoppiamento e la creazione di premi a superficie per i produttori di agrumi, che hanno consentito di mettere fine a distorsive politiche di mercato, in molti casi campo di conquista del malaffare e della criminalità organizzata”. “Negli anni citati, è realmente esistito a livello nazionale un caso Calabria, proprio inerente gli agrumi trasformati, che portò quindi la Commissione, a seguito di visite ispettive relative  agli anni 2005-2006 e 2006-2007, a proporre tagli molto più pesanti. Solo grazie ad un sinergico lavoro  svolto nel rafforzamento dei controlli avviato già da alcuni anni, si è potuti arrivare al ridimensionamento dell’importo finale ed all’attuale normalizzazione del settore”. Pertanto sia l’’interpretazione dei regolamenti che il fattivo lavoro svolto con il Ministero e l’Agea, hanno consentito di mitigare gli effetti della sanzione che per le condizioni iniziali di partenza poteva essere ben più pesante. “Pertanto – conclude Trematerra – se si vuole anche denigrare il buon lavoro fatto in continuità amministrativa per la Calabria, accomodatevi, la lista è folta,  e trova paradossalmente sponda anche oltre i confini regionali. All’on. Oliverio, attento ed appassionato conoscitore dell’agricoltura calabrese, chiediamo di non cadere nell’errore di dover attualizzare a tutti i costi, fatti e colpe che non ci appartengono. Oggi la Regione Calabria sfiora, dati alla mano, l’eccellenza amministrativa, tecnica e finanziaria sia sul PSR che sulla Domanda Unica e sulle altre OCM. E questo anche grazie all’attivazione, fatto unico fra le Regioni del Sud Italia, dell’organismo pagatore regionale, l’ARCEA, entrato in funzione nel 2010 . È su questi dati che siamo disponibili a fare tutti i ragionamenti possibili, non su altro”.