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“Made in Facebook”, sequestrati capi di abbigliamento contraffatti

CROTONE – Circa 700 tra capi di abbigliamento ed accessori con marchi contraffatti sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo mobile del Gruppo di Crotone nell’ambito di un’operazione denominata “made in Facebook”.

Gli investigatori sono risaliti a otto persone dedita alla vendita, tramite siti internet e social network, di abbigliamento di vario tipo riportante i segni distintivi di note griffe contraffatte. Nel corso delle successivi perquisizioni domiciliari, i finanzieri hanno sequestrato scarpe, borse, portafogli, cappelli e tute ma anche centinaia di loghi pronti per essere apposti sui prodotti da contraffare.

Vendeva cd musicali contraffatti, denunciato un marocchino

VIBO VALENTIA – I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, impegnati negli ordinari servizi di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, con particolare riferimento all’illecita commercializzazione di articoli contraffatti, nel comune di Filandari (VV), hanno individuato un ambulante, di origini marocchine, dedito alla vendita in forma stabile di CD-ROM, riproducenti opere musicali di vari autori italiani e stranieri, risultati contraffatti e/o esposti per
la vendita in mancanza delle prescritte autorizzazioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche.
La pattuglia, composta da militari specializzati “Antiterrorismo e Pronto Impiego”, comunemente conosciuti come “baschi verdi”, ha proceduto al sequestro della merce ed alla contestuale denuncia a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria dell’autore del reato di contraffazione di opere protette dal diritto d’autore, previsto e punito dagli artt. 171 bis e ter del Codice Penale. Il venditore, inoltre, è stato sanzionato amministrativamente per aver eluso gli obblighi di vendita itinerante, stabilendosi con posto fisso in una pubblica via. L’attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nei
settori della tutela del diritto di autore e del regolare esercizio di attività commerciali.

Contraffazione e mancata emissione scontrini fiscale, denunce nel cosentino

PAOLA (CS) – Numerosi i sequestri di beni contraffatti ed alterati e le verbalizzazioni di mancate emissioni di scontrini fiscali, effettuati Guardia di Finanza di Paola, negli ultimi due mesi estivi, nei settori del contrasto degli illeciti a tutela del consumatore e della lotta all’evasione fiscale.

Con l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio litoraneo paolano l’azione del Corpo mirata alla prevenzione e al contrasto ai traffici illeciti, in particolare la commercializzazione di beni contraffatti e pericolosi per la salute, pattuglie automontate ed appiedate sono state impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di controllo. Un dispositivo di controllo orientato in via prioritaria alla prevenzione e repressione del commercio di beni contraffatti, nonché di prodotti in violazione alla normativa sulla sicurezza e tutela del consumatore e del diritto d’autore. Complessivamente sono stati 426 i beni contraffatti ed alterati sequestrati dalle Fiamme
Gialle Paolane, costituiti da: scarpe, borse, occhiali ed altri capi d’abbigliamento, anche
sportivi, recanti illegittimamente marchi e/o segni distintivi registrati e griffe di note case
produttrici.

Due le persone denunciate per i reati di “detenzione per la vendita di prodotti con marchi o altri segni distintivi contraffatti o alterati” e “ricettazione”, che ora rischiano fino a otto anni di reclusione e la multa fino a 10.329 euro. Diversi altri soggetti si sono dati alla fuga alla vista dei militari.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso la verbalizzazione di 80
cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.
Continua, incessante e costante, l’azione d

Operazione Congiunta Polizia Municipale e Guardia di Finanza_Anti Contraffazione

COSENZA – Un servizio sinergico è stato messo in campo dalla Polizia municipale del Comune di Cosenza guidata dal comandante Giovanni De Rose in collaborazione con il Comando provinciale della Guardia di Finanza diretto da Marco Grazioli.

Si tratta di un’operazione congiunta che proseguirà in maniera intensificata per diversi giorni al fine di contrastare i reati di contraffazione di venditori abusivi sull’isola pedonale del capoluogo bruzio.

«Abbiamo attuato interventi di controllo più capillari in tema di alterazione dei marchi e della loro vendita – afferma il sindaco Mario Occhiuto – Tengo a ringraziare il colonnello Grazioli e i suoi militari, così come pure gli agenti del nostro Nucleo Decoro Urbano, che in un’attività di contrasto e prevenzione a tutela del commercio e della sicurezza rappresentano ai cittadini la presenza dello Stato sul territorio».

 

Abbigliamento contraffatto, maxi sequestro delle Fiamme Gialle

CATANZARO – I Militari del gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro, nell’ambito di un’attività di controllo economico del territorio mirata alla prevenzione ed al contrasto della contraffazione marchi e della circolazione di prodotti insicuri nella provincia, hanno individuato, nei giorni scorsi, una palazzina sita a Davoli,  utilizzata da diversi cittadini extracomunitari quale deposito per materiali contraffatti. Il servizio che ha comportato la perquisizione di un appartamento e di diverse autovetture si concludeva con la segnalazione alla competente autorità giudiziaria di sei  soggetti, e con il sequestro di circa 4.000 prodotti contraffatti costituiti da capi di abbigliamento e accessori, recanti alcuni famosi marchi del settore, pronti per essere commercializzati. Diverse risultano anche le etichette e i loghi, rinvenuti in alcune buste, che apposti a caldo sui capi avrebbero completato il processo di contraffazione. L’operazione evidenzia la costante attenzione posta dai militari della Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti economici e finanziari che minano la sana e leale concorrenza tra gli onesti operatori del mercato a tutto svantaggio del consumatore finale. È opportuno infine rammentare che i prodotti contraffatti vengono confezionati con tessuti di livello scadente che spesso a contatto con la pelle potrebbero arrecare danni alla salute dei cittadini.

Sequestrata merce contraffatta nel corso della tradizionale fiera di San Francesco

PAOLA (CS) – Si è conclusa con il sequestro di beni contraffatti o pericolosi per la salute del consumatore, la verbalizzazione di oltre 70 mancate emissioni di scontrini fiscali e la denuncia di un immigrato risultato clandestino la  fiera di San Francesco a Paola. Questi i risultati del “Dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti” attuato dalla Guardia di Finanza di Cosenza.

Il piano è stato attuato attraverso controlli esterni presso i “punti strategici”, ovvero svincoli stradali, autostazioni e stazione ferroviaria di Paola e l’area interessata dalla tradizionale fiera di San Francesco. Complessivamente sono stati circa 800 i beni sequestrati costituiti da borse, occhiali, orologi (fra i quali “Rolex”) ed altri capi d’abbigliamento recanti illegittimamente marchi registrati e griffe di note case produttrici nonché prodotti detenuti in violazione del Codice del Consumo, in quanto sprovvisti delle etichette contenenti le indicazione sulla composizione merceologica e sul produttore. Gli articoli sequestrati sono stati realizzati con materiali di scarsa qualità e sono risultati pericolosi poiché gli acquirenti, utilizzandoli, sarebbero stati esposti al rischio di contrarre infezioni cutanee.

L’azione di contrasto all’evasione fiscale, inoltre, ha permesso la verbalizzazione di oltre 70 cessione di beni effettuate senza l’emissione dello scontrino fiscale.

Maxi sequestro di prodotti contraffatti nel porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO (RC) – Le fiamme gialle di Gioia Tauro, insieme ai Funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli locali, hanno individuato un container, proveniente dalla Cina, contenente capi d’abbigliamento delle più note marche, quali: “Harmont & Blaine”, “Moncler”, “Dsquared” e “Porsche”.
L’operazione, condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di incroci documentali e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Gioia Tauro, l’individuazione di un carico illecito imbarcato nel porto cinese di Huangpu.
La merce, secondo la documentazione doganale esibita, era destinata formalmente in Albania e risultava costituita da “giubbotti”. Tuttavia i Finanzieri ed i Funzionari Doganali, nel corso dell’ispezione, si sono ritrovati di fronte un numero considerevole di prodotti che apparivano riportare marchi non veritieri.
Nel corso degli accertamenti peritali, i tecnici delle società titolari dei marchi hanno confermato che i prodotti erano contraffatti.
Complessivamente, sono stati sottoposti a sequestro oltre 600 articoli, per un valore complessivo di circa 12.500,00 euro.

Contraffazione, sequestrate 64 tonnellate di detersivo taroccato

CASTROVILLARI (CS) – Sequestrate 11,5 tonnellate di detersivo contraffatto, “copiando” il brand di una nota marca, 53 tonnellate di materie prime e un capannone industriale. Arrestate tre persone e due denunciate. E’ il bilancio dell’operazione “bianco di fino” messa a segno dalla guardia di finanza Rossano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, che hanno scoperto e sequestrato un opificio industriale destinato alla produzione e confezionamento di detersivo contraffatto. I reati contestati sono: contraffazione, turbata libertà dell’industria e ricettazione. All’interno del capannone industriale i baschi verdi hanno scoperto, intenti ad effettuare la produzione e confezionamento del detersivo contraffatto, tre rumeni. Le successive perquisizioni hanno permesso di sequestrare: detersivo  contraffatto, migliaia di fustini già pronti per la commercializzazione, beni strumentali e materie prime utilizzate per la produzione della sostanza destinata alla vendita. Tra queste la “miscela” utilizzata: detersivo di qualità scadente, sale fino da cucina e attrezzature per il confezionamento dei falsi fustini. Le indagini hanno consentito di risalire anche alla rete distributiva: 7 regioni e 17 provincie italiane, consentendo ai finanzieri di togliere dalla circolazione e dal circuito di vendita in modo completo tutti i prodotti contraffatti.

“Tutto quello che sto per dirvi è falso”, informazione a teatro contro la contraffazione

COSENZA – Racket, usura, corruzione sono solo alcune delle temibili piaghe sociali che minacciano quotidianamente il nostro tessuto economico e danneggiano gravemente il lavoro delle tante imprese sane ed oneste.
Di questo problema se ne è parlato al Teatro Rendano di Cosenza, durante lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, l’iniziativa di Confcommercio finalizzata alla sensibilizzazione e all’informazione su tutti i fenomeni illegali che alterano il mercato e la concorrenza. A dare avvio alla manifestazione il Presidente di Confcommercio, Klaus Algieri, insieme ad Anna Lapini, componente di Giunta di Confcommercio Nazionale incaricata alla Legalità e Sicurezza.

Numerose le autorità intervenute: il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, il Capitano dei carabinieri, Jacopo Passaquieti, il Tenente della Guardia di Finanza, Dario Foraci, il Comandante della polizia municipale di Cosenza, Giampiero Scaramuzzo, il Presidente del Consiglio comunale, Pierluigi Caputo. Presenti anche i rappresentanti del mondo delle imprese, dei consumatori e numerosi studenti degli istituti superiori della provincia.  

Nel suo saluto di benvenuto, Algieri ha da subito rivolto ai giovani un accorato invito alla riflessione: «Sappiamo bene quanto fenomeni come l’abusivismo e la contraffazione, negli ultimi anni, abbiano segnato negativamente i nostri settori e quanto, complice la forte crisi economica, se ne siano addirittura acuiti gli effetti. È davvero difficile per un imprenditore fronteggiare quotidianamente la concorrenza sleale di operatori che agiscono all’ombra dell’illegalità e spesso lucrano sull’inconsapevolezza degli stessi consumatori.»

«Il tema del contrasto ad ogni forma di criminalità – ha dichiarato la presidente Anna Lapini – è una delle priorità di Confcommercio, poiché l’illegalità, in tutte le sue declinazioni, ha un effetto diretto e negativo sulla competitività delle imprese. Per aumentare la consapevolezza di quali possano essere le conseguenze dell’acquisto di merci contraffatte, abbiamo quindi deciso di puntare su una comunicazione più immediata, quella del linguaggio teatrale. Lo spettacolo è stato portato da noi in Calabria a giugno a Trame, il Festival dei libri contro le mafie. Al Teatro Rendano si replica, ma con un’attenzione particolare ai ragazzi, gli studenti delle scuole superiori della provincia che avranno modo di confrontarsi con i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, rivolgendo direttamente a loro le domande che scaturiranno dalla visione dello spettacolo.»

Interessanti i dati emersi nel corso della manifestazione secondo cui la contraffazione sottrae oltre 100 mila posti di lavoro regolari all’anno con circa 50 clan coinvolti nel business del falso e delle frodi alimentari. Il fenomeno è tanto più allarmante se si pensa ai gravi danni arrecati ai prodotti del made in Italy: il nostro è infatti il Paese con il maggior numero di prodotti dop e igp che ammontano a 284.

Lo spettacolo teatrale, scritto da Andrea Guolo e interpretato da Tiziana Di Masi, rientra nel “Progetto nazionale di educazione all’acquisto legale e responsabile”, e rappresenta un esempio di teatro civile che affronta il tema della contraffazione in tutte le sue sfaccettature. L’iniziativa, organizzata in più tappe sull’intero territorio nazionale, è stata patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Comunità Europea. La tappa cosentina ha avuto il patrocinio della Camera di Commercio di Cosenza e del Comune di Cosenza riscuotendo un notevole successo tra i numerosi spettatori. Erano infatti più di 850 i presenti, con una vasta rappresentanza del mondo delle istituzioni, delle imprese e della scuola. Alla fine dello spettacolo è stato dato largo spazio agli studenti per un confronto istruttivo-costruttivo con le forze dell’ordine e le istituzioni, con la proposizione di domande, riflessioni e considerazioni sul tema.

 

Confcommercio, a Cosenza uno spettacolo per combattere la contraffazione

COSENZA – Sarà il teatro Rendano il prossimo lunedì 7 novembre, alle ore 10, il luogo scelto per dare il via alla quinta  tappa del “Progetto nazionale di educazione all’acquisto legale e responsabile”. Interverranno all’iniziativa il presidente di Confcommercio Cosenza, Klaus Algieri, e Anna Lapini, componente di Giunta Confcommercio nazionale incaricata per la Legalità e la Sicurezza. L’iniziativa è promossa da Confcommercio -Imprese per l’Italia ed è finalizzata alla sensibilizzazione e informazione di tutti i fenomeni illegali che alterano il mercato e falsano la concorrenza a scapito delle imprese “sane”, con un particolare accento su contraffazione e abusivismo.

Il progetto prevede alcune tappe in giro per l’Italia della rappresentazione dello spettacolo teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, interpretato da Tiziana Di Masi, un esempio di teatro civile che affronta il tema della contraffazione in tutte le sue sfaccettature. La rappresentazione teatrale è la forma scelta per questo tipo di progetto itinerante, in quanto, oltre che a imprese e istituzioni, una particolare attenzione è destinata al mondo della scuola, muovendo dalla convinzione che per la costruzione di una diffusa coscienza etica è utile e necessario lavorare insieme agli studenti, che sono già i consumatori di oggi, ma che saranno anche i cittadini, gli imprenditori e i lavoratori di domani. Il tema del contrasto ad ogni forma di criminalità è una delle priorità di Confcommercio, poiché l’illegalità, in tutte le sue declinazioni, ha un effetto diretto e negativo sulla competitività delle imprese. Per aumentare la consapevolezza di quali possano essere gli effetti dell’acquisto di merci contraffatte, Confcommercio ha deciso di puntare su una comunicazione più immediata, quella del linguaggio teatrale. Lo spettacolo è stato portato in Calabria già nel giugno scorso a Trame, il Festival dei Libri contro le mafie.