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Cassano allo Ionio, siglata convenzione per l’uso di beni inutilizzati o confiscati alla mafia

Si ricaverà frumento biologico dal terreno confiscato alla mafia nel cuore del Nisseno dove il piccolo Giuseppe Di Matteo trascorse un periodo della sua prigionia prima di essere sciolto nell'acido su ordine di Giovanni Brusca. Sono appena iniziate, infatti, a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) le operazioni di aratura dei 20 ettari di terreno confiscati al boss Alfonso Scozzari. Successivamente verrà seminato il frumento biologico necessario per produrre la pasta, che sarà commercializzata su scala nazionale. ANSA

CASSANO ALLO IONIO (CS) – L’assessore ai lavori pubblici Salvatore Tricoci, in presenza del sindaco Gianni Papasso, ha sottoscritto a Catanzaro per conto del comune, la convenzione per la “Realizzazione o adattamento di immobili da adibire a laboratori e/o aree attrezzate per l’insediamento di piccole iniziative imprenditoriali con priorità a locali non utilizzati o confiscati alla criminalità organizzata”. Nella fattispecie, si tratta uno dei beni confiscati alla mafia negli anni novanta, ora di proprietà del comune, ubicati in contrada “Tre Ponti”, che secondo il progetto elaborato dall’amministrazione comunale di Cassano All’Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, dovranno essere  adibiti a laboratori e/o aree attrezzate per piccole iniziative imprenditoriali, con particolare riguardo al settore agricolo, che riveste un ruolo fondamentale all’interno del sistema economico e produttivo della Piana di Sibari. Il progetto, nell’ambito del POR Calabria FERS 2007/2013 – Contratti locali di Sicurezza, era già stato approvato e finanziato dalla Regione Calabria per 600.000 euro. Secondo quanto pattuito tra le parti, nel rispetto del crono programma presentato, l’intervento dovrà essere completato entro la data del 30 ottobre 2017.     Con l’intervento che a breve andrà a realizzarsi, anche il terzo, dei beni confiscati a suo tempo dallo Stato al boss Giuseppe Cirillo, potrà essere utilizzato per scopi sociali finalizzati al bene comune. Nella fattispecie, per creare posti stabili di lavoro da offrire a donne, giovani, disoccupati e persone svantaggiate, attivando processi formativi e informativi, destinati al contrato della criminalità organizzata. Per il sindaco Papasso, il finanziamento ottenuto, è frutto di un impegno costante del governo cittadino, in direzione dell’affermazione della legalità, attraverso il recupero e l’utilizzo per scopi nobili e sociali, nonché per offrire ai giovani imprenditori nuove opportunità, di strutture che un tempo non tanto lontano, hanno rappresentato dei simboli della presenza incombente della criminalità organizzata sul territorio.

Acri, convenzione Comune-Università per la ricerca storica nel territorio

ACRI (CS) – E’ stato sottoscritto il protocollo d’intesa che vede coinvolti il Comune, l’Unical e l’Università La Sapienza riguardo lo studio, la valorizzazione e la ricerca storica del territorio di Acri. Le parti collaboreranno alla realizzazione di un progetto di indagini scientifiche su tutto il territorio comunale ed in particolare sui siti di particolare interesse archeologico. Gli interventi dovrebbero partire nel prossimo mese di settembre e dureranno circa un mese e vedranno coinvolti docenti, studenti e ricercatori. Questa prima fase vedrà la ricognizione di superficie nei siti accessibili. Come risaputo, negli anni scorsi, sono stati scoperti e studiati diversi siti di inestimabile valore storico. Attualmente i reperti ritrovati sono allocati presso il Museo di Sibari. La Convenzione prevede anche convegni, seminari, incontri con le scuole e divulgazione dei risultati. Tra gli obiettivi del Comune e delle Università, anche quello di realizzare un Museo archeologico che troverà posto all’interno del Palazzo Falcone e la redazione di una Carta Archeologica del territorio. Le prime importanti ricerche furono effettuate nel 1998, in occasione della costruzione dell’Istituto Tecnico Commerciale di Colle Dogna. Qui sono stati trovati reperti risalenti all’età del rame e del bronzo. Altre importanti scoperte a serra Policaretto, dove sono stati rivenuti reperti del tardo Neolitico, in Sila Greca, Piano del Barone, dove sono stati trovati reperti neo-eneolitici, località Gastia dove è stata rinvenuta, isolata, un’accetta in pietra verde di età neo-eneolitica. Altri siti di interesse sono Timpone della Morte, Carpineti, Pietre Marine Croce di Baffi, Serra Buda, Picitti.

La convenzione è stata stipulata alla presenza dell’assessore comunale alla cultura, Paola Capalbo, del responsabile comunale del settore, Anna Sposato, del prof. Armando Taliano Grasso, per l’Unical, e del il prof. Alessandro Vanzetti per La Sapienza. Giovanni Cofone ed Angelo Vaccaro hanno rappresentato le associazioni Acra e Acri Antica Pandosi. Con loro Damiano Pisarra, dottorando all’Unical.

Firmata Convenzione per concessione di una parte del palazzo Alemanni al FAI

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio e la Presidente del FAI-Calabria Anna Lia Paravati, accompagnata dalla vicepresidente Laura Carratelli, hanno firmato la Convenzione con la quale la Regione provvederà a concedere al Fondo Ambiente Italiano, a titolo temporaneo ed oneroso, per quattro anni, una porzione di palazzo “Alemanni”, di proprietà regionale, di circa ottantacinque metri quadrati, situati al secondo piano dello stabile, in una porzione dell’ex sede degli uffici della presidenza della Giunta. La finalità della concessione è l’uso dell’immobile come sede della Presidenza regionale FAI Calabria e della Delegazione FAI di Catanzaro per l’esercizio dell’ attività ambientale ed educativa. «Il FAI, tra l’altro, s’impegna ad osservare le prescrizioni della Soprintendenza – afferma una nota – e, quindi, ad assicurare la conservazione e la fruizione pubblica dei locali concessi e, nel contempo, la compatibilità della destinazione d’uso con il carattere storico-artistico dell’immobile».

Acri, convenzione tra il comune e l’Anc

Comune di AcriACRI (CS) – Lo scorso 18 maggio, attraverso una Delibera di Giunta comunale, il Comune ha approvato lo schema di convenzione con l’Anc, Associazione Nazionale Carabinieri per supporto funzioni di vigilanza, decoro e tutela dell’area urbana e del patrimonio. Il rapporto ha la durata di tre mesi ed il Comune si impegna ad erogare un rimborso spese. L’atto segna formalmente l’inizio di un rapporto di collaborazione che, in realtà, va avanti già da alcuni anni. Un rapporto che vede l’Anc affiancare le altre forze dell’ordine nelle varie attività, particolarmente in occasione di varie manifestazioni  e anche di eventi emergenziali sul territorio. La presenza sul territorio e il rapporto di collaborazione con l’Anc, ci si augura possa servire anche a debellare i tanti episodi di microcriminalità che in questo ultimo periodo hanno colpito molte famiglie. La convenzione segna l’avvio di un percorso comune che riteniamo debba svilupparsi sempre più proficuamente, nel solco dell’apporto, da parte delle Associazioni di volontariato attive con specifici programmi di intervento, al conseguimento di finalità di interesse pubblico. La convenzione prevede la presenza dell’Associazione in occasione di manifestazioni e iniziative di carattere sportivo, culturale, religioso, che, autorizzate dal Comune, richiedano la presenza di personale di vigilanza. I volontari dovranno inoltre, assicurare servizi di vigilanza su giardini e spazi pubblici. Il Comune, quindi, con questa Convenzione, intende garantire un’attività di prevenzione di illeciti a vario titolo di salvaguardia ambientale, assistenza, osservazione e segnalazione in generale. Si coglie l’occasione, infine, per ringraziare sia le forze dell’ordine che le varie Associazioni presenti sul territorio per il proficuo lavoro che svolgono per l’intera comunità e per uno dei più vasti territori della Regione.

Fondazione Terina, si è riunito oggi un tavolo operativo

CATANZARO- Si è riunito oggi, presso la sede della Vicepresidenza della Giunta Regionale, un tavolo operativo interdipartimentale su Fondazione Terina, alla presenza degli Assessori Barbalace, Roccisano e Viscomi nonché del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, Carmelo Salvino, e del Commissario straordinario di Terina, Tommaso Loiero. E’ stato preso atto che, sulla base di quanto già stabilito dalla Giunta in data 29 aprile 2016, prima dunque dell’avvio dello stato di agitazione dei dipendenti di Terina, il Dipartimento Agricoltura ha adottato, in data 5 maggio, il decreto di trasferimento delle risorse inserite nella legge di bilancio, proposta ed approvata – come è noto – nello scorso mese di dicembre; ciò renderà possibile l’immediato pagamento di almeno due mensilità sulle quattro arretrate, come peraltro già precedentemente assicurato dal Commissario Loiero. E’ stata poi analizzata una versione provvisoria del piano esecutivo, e della relativa bozza di convenzione, per l’attivazione del laboratorio fitopatologico regionale presso la Fondazione Terina. L’auspicio è che detta Convenzione possa essere sottoscritta entro il termine di un mese. L’attivazione del laboratorio segna un primo ed evidente passo per dare seguito alla volontà dell’Amministrazione regionale di riqualificare l’attività della Fondazione in una prospettiva di servizio per l’intero sistema della rete agroalimentare regionale.

Giunta Regionale Calabria

Costituita la “Rete dei Comuni per la qualità urbana e l’ambiente”

Luciano Pugliese, sindaco di Pietrapaola - referente della Rete
Luciano Pugliese, sindaco di Pietrapaola – referente della Rete

Hanno aderito le Amministrazioni comunali di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Pietrapaola, Savelli, Terravecchia alla “Rete dei Comuni per la qualità urbana e l’ambiente”. Un accordo di programmazione territoriale integrata tra l’Associazione nazionale piccola Italia e 11 comuni del basso Jonio cosentino  e della Sila Greca

Dal bisogno oggettivo di creare i presupposti di sviluppo delle aree interne, presso la sede del Comune di Pietrapaola si è costituita, attraverso la sottoscrizione di una convenzione e a seguito degli atti deliberativi di approvazione, La Rete dei Comuni per la Qualità Urbana e l’Ambiente. I soggetti firmatari della Convenzione:  l’Associazione nazionale piccola Italia di Crotone presieduta da Vincenzo Anania e le Amministrazioni Comunali di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Pietrapaola, Savelli, Terravecchia.

 Il “Gruppo Originario della Rete” è rappresentato da Vincenzo Anania, Giuseppe Giovanni Santoro, Sindaco di Bocchigliero, Franco Cesare Mangone, Sindaco di Calopezzati, Umberto Mazza, Sindaco di Caloveto, Agostino Chiarello, Sindaco di Campana, Luigi Lettieri, Sindaco di Cropalati, Antonio Russo, Sindaco di Crosia, Luigi Stasi, Sindaco, di Longobucco, Angelo Donnici Sindaco, di Mandatoriccio, Luciano Pugliese, Sindaco di Pietrapaola, Francesco Spina, Sindaco di Savelli, Mauro Santoro, Sindaco di Terravecchia. I convenuti hanno nominato referente della Rete il Primo cittadino di Pietrapaola, Luciano Pugliese.

Tale Convenzione prevede un accordo di programmazione territoriale integrata tra l’Associazione nazionale Piccola Italia e i comuni partecipanti sotto il duplice profilo dell’analisi e valutazione del Quadro conoscitivo del territorio, dell’ambiente e delle aree urbane di tutti i comuni e della predisposizione, attraverso una metodologia unica, degli strumenti di pianificazione e programmazione. Tali strumenti saranno distinti in una parte generale uguale per tutti i comuni, relativa, in particolare alle tematiche strategiche – ambiente e qualità urbana – e una parte specifica attinente alle scelte di assetto strutturale proprie dei singoli comuni.

È, in sintesi, condivisa l’esigenza di avviare una nuova fase di sviluppo territoriale dei suddetti comuni e dell’intera realtà territoriale: una fase basata su obiettivi ambiziosi, su un coinvolgimento plurale degli attori sociali. Uno degli obiettivi principali della collaborazione tra le Amministrazioni comunali e l’Associazione nazionale piccola Italia consiste nel riuscire a proporre una serie di progetti per la partecipazione ai bandi, già pubblicati e/o di prossima pubblicazione coerenti con le iniziative già avviate e/o da avviare da parte delle Amministrazioni stesse e finalizzate al recupero e alla valorizzazione delle aree urbane e dei centri storici, alla riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato esistente e alla tutela e salvaguardia ambientale. Tale forma di collaborazione rappresenta l’occasione, fra l’altro, per offrire nuove opportunità per un’ulteriore valorizzazione delle aree urbane e dei centri storici, per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, per la tutela e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico -ambientale al fine di dare continuità alle iniziative già intraprese dalle Amministrazioni comunali. Inoltre, consente di definire un quadro logico della programmazione a scala urbana e territoriale attraverso una progettualità in grado di migliorare la funzionalità delle strutture fisiche presenti nel contesto dei centri storici e delle aree urbane limitrofe, ma anche coinvolgere i vettori sociali, culturali ed economici presenti sul territorio. In questo contesto, l’Associazione nazionale piccola Italia e le Amministrazioni comunali che hanno aderito alla convenzione,  manifestano la volontà di condividere un processo che, nella fase successiva alla sottoscrizione della convenzione da parte del “Gruppo originario della Rete”, è aperto alla partecipazione di altri soggetti pubblici per la costruzione di un disegno programmatico per l’intero territorio, con particolare riferimento ai comuni individuati dal Governo nazionale come “Area della Sila – Pre Sila Crotonese e Cosentina”. Gli amministratori comunali riuniti in rete, auspicano che tutti i 19 comuni della suddetta Area, al più presto, possano rientrare nella convenzione stipulata dal “Gruppo originario della Rete”. L’Associazione nazionale piccola Italia e i Comuni aderenti, con la convenzione, intendono manifestare la loro volontà di pervenire alla formalizzazione di un Accordo intercomunale che individuerà vari ambiti tematici, fra cui, reti e sistemi per la mobilità (accessibilità, comunicazione, intermodalità, logistica), filiere e insediamenti produttivi (agro-alimentare, turismo, insediamenti artigianali). Interventi in favore dell’ambiente (protezione, sostenibilità, smaltimento dei rifiuti, risanamento ambientale, valorizzazione delle aree interne e del patrimonio forestale).E ancora: welfare locale (emarginazione, povertà, invecchiamento, integrazione, volontariato); cultura (identità, qualità della vita, decoro urbano, arte, architettura e archeologia). Valorizzazione turistica delle aree costiere, pedemontane e montane, sotto il profilo della tutela e del riequilibrio ambientale, della utilizzazione di un complesso ineguagliabile di risorse economiche e sociali, della difesa e valorizzazione del patrimonio culturale e paesistico. I sottoscrittori della Convenzione, con particolare riferimento alle metodologie ed agli strumenti, si impegnano a condividere il principio che solo attraverso una sinergica e forte azione di tutti i soggetti insediati, pubblici e privati, si possa invertire la tendenza al degrado territoriale/ambientale.  A tal fine si impegnano a operare in un quadro di forte valorizzazione del principio di sussidiarietà attivando tutti gli strumenti partenariali utili al pieno raggiungimento di obiettivi condivisi a costruire un quadro conoscitivo sia delle criticità che dei valori ambientali, paesistici e territoriali, delle politiche e dei progetti locali su cui fondare strategie di intervento;

Convenzione tra Ateneo catanzarese e struttura dell’ex istituto Einaudi

th (11)CATANZARO : “Ritengo molto importante la firma della convenzione siglata dal presidente dell’amministrazione provinciale, Enzo Bruno, e dal magnifico rettore prof. Aldo Quattrone, grazie alla quale si mette a disposizione dell’Ateneo catanzarese la struttura dell’ex istituto “Einaudi” collocato nel quartiere di Mater Domini. Lo svolgimento delle lezioni del corso di laurea di Scienze motorie nell’area centro-nord della città si aggiungo all’attività formativa già programmata dall’università presso i locali ex Villa Bianca. La nuova amministrazione provinciale e l’Università “Magna Graecia” anche attraverso questa intesa si fanno carico dell’esigenza di aiutare a recuperare a nuove funzioni la parte storica della città “riempiendo” contenitori altrimenti abbandonati, attirando studenti e ragazzi per rivitalizzare il cuore del Capoluogo incrementando anche l’indotto che la loro presenza alimenta”. E’ quanto afferma il consigliere provinciale e comunale di Catanzaro, Nicola Ventura, in merito alla firma della convenzione tra Provincia e Università “Magna Graecia” che mette a disposizione dell’ateneo catanzarese l’ex Istituto “Einaudi” per ospitare il corso di laurea in Scienze motorie.“La disponibilità della Provincia di Catanzaro a mettere a disposizione locali di proprietà risulta fondamentale per il rilancio del centro storico della città – afferma Ventura -. Credo che la nuova Provincia, da qui a poco Area Vasta, dovrà sempre più assolvere al ruolo di coordinamento e di regia dell’organizzazione dell’area centrale della Calabria. Ovviamente Catanzaro, per il ruolo e le funzioni che le competono, è destinata ad assumere una valenza di particolare rilevanza. Le strutture di proprietà dell’amministrazione provinciale che da qui a poco saranno fruibili, vedi la caserma sede del comando provinciale dei carabinieri in prossimità di Villa Margherita, saranno ovviamente disponibili per poter essere contenitori di attività che soprattutto il centro storico di Catanzaro ha necessità di recuperare, atteso lo svuotamento dello stesso che purtroppo continuerà con l’imminente trasferimento degli assessorati e delle pertinenze regionali nei nuovi locali di Germaneto. L’amministrazione comunale di Catanzaro – continua l’amministratore comunale e provinciale – sarà certamente chiamata ad essere insieme con la Provincia protagonista delle nuove scelte che dovranno riguardare la parte storica di Catanzaro che non può essere abbandonata ad un definitivo declino”. “L’amministrazione comunale di Catanzaro con sindaco Rosario Olivo attraverso il Piano strategico, la metropolitana di superficie, il Piano della Mobilità e del marketing ha lasciato un importante lavoro che dovrà essere certamente capitalizzato negli interessi della città. Sono certo che il presidente della Provincia Enzo Bruno impegnerà molte delle sue energie per coinvolgere l’amministrazione comunale di Catanzaro in questa direzione di rilancio e rivitalizzazione, ma anche le forze sociali e le diverse articolazioni della città per, finalmente, avviare un percorso nuovo e capace di assicurare attraverso le diverse vocazioni territoriali il ruolo e le funzioni proprie della città capoluogo di regione – conclude Nicola Ventura -. Il successo oggi registrato con il trasferimento di oltre mille studenti all’ex istituto  “Einaudi” di Mater Domini vanno certamente nel senso auspicato. Lo stesso dovrà avvenire per quarto riguarda i servizi sanitari ed ospedalieri che dovranno realizzarsi nell’ambito del territorio cittadino per assicurare alla città e ai calabresi la sanità che merita il Capoluogo di regione. Nella qualità di consigliere provinciale e comunale sono certo che la Provincia nei prossimi giorni valuterà ulteriormente ogni possibilità e ogni proposta per recuperare pienamente le nuove attività che dovranno riguardare in particolare il centro storico di Catanzaro”.

Regione: Lunedì 11 novembre firma convenzione tra sottosegretario Dima e geometri AGePro

Il sottosegretario regionale alla Presidenza con delega alla Protezione civile Giovanni Dima, il prossimo lunedì 11 novembre, alle ore 11.00 nella sede del dipartimento di Catanzaro, località Germaneto, firmerà una convenzione di collaborazione con i Collegi dei geometri e geometri laureati delle province di Catanzaro e Reggio Calabria iscritti all’Associazione nazionale geometri volontari per la Protezione civile.

L’atto – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – è finalizzato alla realizzazione  di un percorso didattico per la formazione di tecnici esperti in materia di “gestione tecnica dell’emergenza sismica, rilievo del danno e valutazione dell’agibilità post-sismica” in grado intervenire, tempestivamente, in siti terremotati per un competente ed omogeneo giudizio sull’agibilità delle costruzioni danneggiate dagli eventi sismici.

Pertanto, il settore regionale di Protezione civile, per l’espletamento delle attività di indagine, verifica, eventuale monitoraggio, presidio territoriale, censimento e catalogazione delle situazioni di rischio, finalizzate alla prevenzione ed alla mitigazione del rischio sismico e per la gestione dell’emergenza, dopo la convenzione già stipulata con gli ingegneri della provincia di Cosenza per la ricognizione del sisma nell’area Pollino, potrà avvalersi anche della collaborazione di queste figure professionali.

Firmata convenzione per la realizzazione della Casa della salute di Siderno

È stata sottoscritta, oggi, tra la Regione e l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, la convenzione per la realizzazione della Casa della Salute di Siderno.

Il protocollo è stato firmato dal responsabile del progetto “Rete regionale Case della salute” Salvatore Lopresti e dalla dirigente generale dell’Asp di Reggio Calabria Rosanna Squillacioti nel corso di un incontro, che si è svolto all’hotel Presidente di Siderno, duranteilquale è stato presentatoilprogetto che è stato definito “ilnuovo pilastro della sanità pubblica”.

La nuova “Casa” sorgerà dalla riconversione funzionale dell’ex ospedale di Siderno. Per la realizzazione è stato previsto un investimento di 9.760.000,00 euro. L’area territoriale di riferimento, oltre a Siderno, comprende nove Comuni: Agnana Calabra, Canolo, Gioisa Jonica, Grotteria, Mammola, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, Roccella Jonica e S. Giovanni di Gerace, per un’estensione territoriale di circa 3.003 kmq. Garantirà la continuità assistenziale e terapeutica nell’arco delle 24 ore, sette giorni su sette.

All’incontro è intervenuto ancheilconsigliere regionale e responsabile del coordinamento delle Case della salute Mario Magno.

Dopoilsaluto del commissario straordinario del comune di Siderno Eugenio Pitaro, hanno preso la parolailcoordinatore locale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Vincenzo Mollica,ilresponsabile del progetto dell’Asp Roberto Mittiga eildirettore amministrativo eildirettore sanitario Vincenzo Scali e Franco Sorica, la responsabile del distretto sanitario Jonica Silvia Falvo. Presenti all’iniziativa anche i consiglieri regionali Salvatore Pacenza, in qualità di presidente della commissione sanità, Candeloro Imbalzano e Pietro Crinò, i quali hanno, a più voci, messo in evidenza “i notevoli sforzi che si stanno compiendo, dietroilforte impulso del  presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, per dare risposte moderne per una sanità di qualità, partendo proprio dalla realizzazione delle Case della Salute”.

Ha introdotto i lavori la dirigente Squillaciotiinformando del rammarico del presidente Scopelliti di non poter partecipare alla sottoscrizione dell’atto “per sopraggiunti e improcrastinabili impegni romani”.

“L’azienda –  ha evidenziato Rosanna Squillacioti – dal 2010 ad oggi, su delega piena del presidente della Regione, ha messo in atto azioni che, nonostanteilpiano di rientro, ci hanno consentito di costruire una buona sanità. Abbiamo consideratoilpiano di rientro come un fatto positivo e ora, con la stipula di questo protocollo, stiamo mettendo un primo tassello per attuare quello che altre regioni hanno già fatto. La Locride – ha messo in evidenza la dirigente –  è un distretto vasto e complesso ed ha necessita di avere un occhio di riguardo in più. Questa attenzione finalmente si sta concretizzando con la riconversione dell’ospedale di Siderno in Casa della salute: un progetto avviato sin dal 2007 ma che noi abbiamo portato a termine, perché ci siamo sempre posti l’obiettivo di avvicinare la sanità alla cittadinanza”.

“Infatti – ha rimarcato Lopresti – nel 2012, per volontà del presidente Scopelliti, che ha creduto fortemente nel progetto,  in un solo anno, in collaborazione conilFormez che ha effettuato gli studi di fattibilità, abbiamo recuperatoilritardo di cinque anni. Insieme a Magno, con la collaborazione dei dirigenti del Dipartimento e delle Asp, siamo arrivati oggi alla firma delle convenzioni. Questo, però, è un punto di partenza e non di arrivo. È l’avvio della seconda fase per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria che ha l’obbligo di offrire servizi sanitari di qualità ai cittadini. Noi puntiamo tutto su questo modello di sanità perché, tra le altre cose, costa un decimo rispetto al ricovero ospedaliero”.

Il progetto, in una sala gremita di sindaci dei Comuni della Locride,  medici e operatori della sanità, alla presenza di Michele Vumbaca, socio fondatore dell’associazione nazionale “Etica e salute”, è statoillustrato dall’architetto Mittiga,ilquale ha parlato di “Casa della salute di tipo C: una grande struttura, cioè, che comprende una popolazione di circa 48 mila abitanti. La superficie complessiva – ha spiegato – sulla quale si andrà ad operare è pari a 8.750 mq.  Si distribuisce su quattro elevazioni oltre ad un piano parzialmente interrato. L’ultimazione dell’opera – ha dichiarato infineilresponsabile del progetto dell’Asp reggina – è prevista entro la fine del 2015”.

Nel concludere i lavori,ilconsigliere Magno ha messo in evidenza che “ilprotagonista principale di quello che oggi si sta concretizzando èilpresidente Scopelliti che  si è sobbarcato l’onere di combattere una cultura basata sul mantenimento di ospedali inefficienti per una cultura che guardasse al territorio. Perciò – ha precisato – oggi siamo qui per dareilvia alla seconda fase della riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Quando si fa rete – ha sottolineato ancora Magno –  i risultati si raggiungono. Oggi, con la firma di questa seconda convenzione, ieri abbiamo sottoscritto anche l’atto per la Casa della salute di Chiaravalle Centrale, prende corpo un cambiamento sostanziale della sanità calabrese che vuole dare valore a tutti gli operatori sanitari qualificati che in Calabria sono tantissimi. La prossima settimana – ha annunciatoilresponsabile del coordinamento Case della salute – firmeremo la convenzione per la struttura di S. Marco Argentano. Poi sarà la volta delle altre cinque previste, su un totale di diciotto Case della salute”.

In Calabria sono stati individuati tre modelli di Case della salute, oltre a Siderno anche a Chiaravalle Centrale e San Marco Argentano. In totale i fondi per le Case della Salute, previsti nel programma ordinario convergenza (poc), ammontano a   67.460.401,00 di euro. Già sottoscritta la convenzione per la struttura di Chiaravalle Centrale finanziata con 8.100.000,00. Per San Marco Argentano è stato predisposto un finanziamento di 8.149.648,89 euro e la firma della convenzione è prevista per la prossima settimana.

I nuovi presidi saranno strutture all’avanguardia anche rispetto all’innovazione tecnologica, con servizi avanzati di telemedicina (teleradiologia, teleconsulto, ecc.) e di controllo a distanza delle attività di assistenza domiciliare integrata. Perciò sono stati stabiliti anche investimenti in tecnologia: 1.362.000,00 euro per Siderno, 1.573.605,00 per Chiaravalle e 1.256.100,00 per S. Marco Argentano.

L’obiettivo delle Case della Salute è di incrementare l’assistenza sul territorio partendo dall’integrazione, puntando su una riorganizzazione collegiale delle cure primarie e promuovendoilcoordinamento tra medici di medicina generale, altri professionisti sanitari della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali e con gli specialisti ospedalieri. Sono pensate per essere luoghi di riferimento per la cittadinanza: strutture sanitarie e socio-sanitarie, nuclei di cure primarie, pensate per essere luoghi di riferimento per i cittadini, luogo di accesso unico, diffuso in modo omogeneo in tutta la regione, dove si sviluppi un maggiore coordinamento tra gli operatori sanitari e una più efficace integrazione dei servizi.

La Casa della salute assume la funzione di Hub delle cure primarie e aderisce ad un modello di erogazione e di fruizione dei servizi altamente qualificato e definito, in grado di filtrare l’accesso alle strutture per acuti e di coordinare ed integrare tutti i servizi assistenziali già oggi presenti sul territorio. In particolare è importante sottolineare che si pone come “punto unico di accesso” del cittadino ai servizi sanitari e che, pertanto, sviluppa la gestione di una banca dati sanitaria unica per ogni cittadino. Un importante obiettivo di questo programma è infatti l’attivazione del sistema di “presa in carico” del paziente supportato da una banca dati che raccolga tutti gli interventi, le cure e le necessità di controlli ed esami per ogni utente, accessibile e visionabile dal “case manager” incaricato del coordinamento delle azioni di cura con attenzione particolare alle condizioni di vita del singolo, evitando inutili e costose ripetizioni, spostamenti e ricoveri. Il “punto unico di accesso” eil“case manager” sono quindi i punti qualificanti dell’offerta di servizio che si svolge nelle case della salute. p.g.

Siglato accordo per la prevenzione del tumore al seno

 

CATANZARO –  L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha sottoscritto in Prefettura una convenzione con la sezione catanzarese della Lega italiana lotta ai tumori, finalizzata a una sempre maggiore collaborazione in ambito sanitario per la prevenzione dei tumori.Il protocollo d’intesa, sottoscritto alla presenza del direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso, del Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, dalla presidente della Lilt Concetta Stanizzi, dal responsabile Antonio Montuoro dell’Asp e dal commissario straordinario della Provincia Wanda Ferro, prevede la concessione in comodato da parte dell’Asp dei locali adiacenti l’ex dispensario di Catanzaro in via Paparo, nonché di un’altra stanza all’interno della struttura, al fine di estendere l’attività d’informazione oncologica. La Lilt invece si impegna ad assicurare lo svolgimento l’attività di screening mammografico, con due sedute settimanali oltre a una terza seduta aggiuntiva, utilizzando un proprio mammografo e potendo contare sulla collaborazione del personale medico e paramedico che già collabora con l’associazione. Tale convezione permette di colmare alcune lacune che l’istituzione pubblica presenta, soprattutto in un momento di crisi economica così profonda. La Lilt si inserisce in questo modo in un meccanismo positivo che ci permetterà di erogare dei migliori servizi sanitari.Il prefetto Reppucci, da parte sua, ha evidenziato come “prevenire è meglio che curare”, sottolineando inoltre che “per far si che avvengano collaborazioni come quella tra Asp e Lilt c’è bisogno di una mano da parte di tutti noi che rappresentiamo lo Stato e tutti noi, dal pubblico al privato, dobbiamo fare la nostra parte per poter raggiungere sempre nuovi traguardi”.