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“Tra Le Note e Le Stelle”, tutto pronto per la prima edizione

CASSANO ALLO JONIO (CS) –  Nei giorni 07/08/09/ settembre 2018 si terrà la prima edizione de “ Tra Le Note e Le Stelle” a Cassano Allo Ionio presso il Santuario Abbazia Madonna Della Catena.Una Rassegna di giovani – Ensemble e cori – in un viaggio itinerante sotto il cielo di Cassano,a cura dell’Associazione musicale” The Voice of soul “.

Patrocinato dall’Associazione musicale The Voice of soul e dalla Diocesi di Cassano all’Ionio. L’amore per la musica e per il proprio territorio ha portato la neo-associazione a promuovere una manifestazione musicale presso il Santuario dove sarà arricchita da una Masterclass e laboratorio di canto con il grande soprano Rosaria Buscemi . L’artista originaria di Spezzano Albanese si esibirà con il “Bel canto ”.Sarà emozionante far conoscere al paese la tradizione musicale italiana da un esteta eccezionale.

Il coro The voice of Soul nasce nella culla dell’ Eiano dall’iniziativa spontanea di Suor Caterina Croci con un gruppo di giovani cassanesi con l’intento di promuovere, diffondere e annunciare il vangelo e i valori etici della vita attraverso l’arte della musica.

La direzione del coro è affidata alla giovane Elvira Roberta Gaetani, con il supporto di altri musicisti provenienti dal Conservatorio di Cosenza di Musica “Stanislao Giacomantonio”. Il coro, oggi divenuto Associazione musicale, con presidente Sr. Caterina Croci è affiancato dalla guida spirituale di Don Annunziato Laitano. Le notti stellate di inizio settembre ospiteranno, nei luoghi dell’Abbazia, musicisti, cori ed ensemble, che accompagneranno lo spettatore in un viaggio itinerante alla scoperta del luogo e dei talenti che si esibiranno. La manifestazione “Tra le note e le stelle” si concluderà con la serata di gala, concerto del soprano Rosaria Buscemi e degli allievi che parteciperanno alla sua Masterclass.
Anna Maria Schifino

Festival d’Autunno, un successo di pubblico “Il giorno dei Cori”

CATANZARO – La sacralità ed il rigore musicale del coro Aurorae, le commoventi emozioni offerte dal coro U.I.C. (Unione Italiana Ciechi), infine la travolgente energia del gospel con New Vision Gospel Choir: il sabato sera in centro città si è tinto di musica e note, con “Il giorno dei cori”, una produzione originale del Festival d’Autunno che ha riscosso un notevole successo di pubblico. Un folto gruppo di spettatori si è lasciato condurre, infatti, lungo il percorso musicale tracciato dai cori, un concerto itinerante che si è sviluppato dalle 18 in poi, nelle tre chiese tra le più suggestive del centro storico, il Ss. Rosario, la Chiesa del Monte dei Morti e, per concludere, la Basilica dell’Immacolata.

PRIMA TAPPA PER “IL GIORNO DEI CORI”: I TEMI SACRI DI “AURORAE

Diciotto voci –quelle del coro Aurorae- dirette magistralmente da Roberto Nadiani, tenore catanzarese classe 1986, hanno aperto “Il giorno dei Cori” con un concerto interamente a cappella, dedicato alla musica sacra. Tra i tre cori ed i tre differenti generi proposti, “Aurorae” rappresentava il coro di carattere altamente sacrale, sebbene abbia in repertorio anche brani di carattere profano. “Quello di Aurorae –ha spiegato il direttore, M° Nadiani- è un laboratorio corale, frutto di un importante impegno sul piano tecnico-vocale. Molto del nostro tempo è destinato alla formazione, agli esercizi di respirazione e dinamica dei brani. Ci occupiamo inoltre di esplorare le culture di appartenenza di brani musicali che eseguiamo, avvicinandoci quanto più possibile alle sonorità autentiche –dal ‘300 al contemporaneo- grazie all’esecuzione in lingua originale”. Con soli tre anni di attività, il giovane coro Aurorae vanta diverse e notevoli esibizioni nel suo curriculum, cui si aggiunge la straordinaria e suggestiva esibizione per il Festival d’Autunno, al cui pubblico ha omaggiato in apertura una meravigliosa “Ave Maria” di Arcadelt, per proseguire con “In monte oliveti”(Bruckner), “Stabat Mater” (Kodaly), “Panicus Angelicus” (Buondonno), “O quam amabilis” (Cericola), “If ye love me” (Tallis), “Locaus iste” (Bruckner), “Regina Coeli” (Lotti).

DALLE 19, GRANDI EMOZIONI NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETA’ CON IL CORO DELL’UIC

Allo scoccare delle 19, un’altra chiesa gremita di pubblico, quella del Monte dei Morti, ha accolto la seconda “tappa” del “Giorno dei Cori” dedicata ad un repertorio di carattere pop dai testi prettamente solidali: è stata la volta del coro dell’Unione italiana Ciechi.

Nato nel 2006 per volere della presidente di sezione Luciana Loprete, il coro U.I.C. vanta notevoli qualità artistiche e ancor più forti doti umane, frutto di una mission importante di carattere riabilitativo-funzionale ma sopratutto di aggregazione solidale. Accompagnato alle tastiere dal giovane e talentuoso Guglielmo Sità, il coro U.I.C. ha regalato al pubblico un repertorio di musica leggera ma dai testi sempre “impegnati” sui temi della fratellanza, della solidarietà e dell’amore, tra cui “Da fratello a fratello” di Franco Fasano, “Ti penso e cambia il mondo” di Adriano Celentano, “Ti lascio una parola” dei Nomadi, “Nei giardini che nessuno sa” di Renato Zero, “Stella” di Antonello Venditti. Lunghi e commossi applausi per la solista Lidia Travaglio con “Un amico è così”.

GRAN FINALE IN BASILICA CON IL TRAVOLGENTE GOSPEL DEI NEW VISION

Ultima e travolgente tappa per “Il giorno dei Cori” quella con il gospel di “New Vision Gospel Choir” tra le navate della Basilica dell’Immacolata.

La contagiosa energia di Sara Spinzo, che dirige i giovani di “New Vision Gospel Choir”, si è diffusa empaticamente a tutto il pubblico del Festival, invitato a partecipare cantando e battendo le mani ai ritmi del gospel afroamericano. In un clima di festosa sacralità, la Basilica dell’Immacolata si è riempita di gioia e di colore per trasmettere il messaggio di fede e amore che è comunque la mission di questo coro.

Cosenza, X e la testa al Como

Una partita blanda, con poche occasioni da gol e a reti inviolate, con i portieri (eccezion fatta per un’occasione) mai DSC_3292veramente impegnati: questo il riassunto di Cosenza – Martina Franca, il ritorno al San Vito di Biccio Arcidiacono come punto focale di un match che non ha davvero nulla da dire.

Roselli sceglie il turnover in vista dell’impegno di mercoledì e schiera Saracco tra i pali (Ravaglia, influenzato, non è neanche in tribuna), Blondett, Tedeschi, Magli e Zanini in difesa, Fornito, Corsi, Arrigoni e Tortolano a centrocampo, De Angelis e Cori in avanti.

Al 7′ occasione per il Cosenza: punizione di Arrigoni sulla quale stacca Tedeschi, Bleve non trattiene ma Blondett viene anticipato dal portiere classe ’95 per il tap – in vincente; gli ospiti rispondono al 17′ con un tentativo da fuori di De Giorgi che termina alto sulla traversa. Al 24′ salvataggio di Samnick che scivola su un tiro di Cori a pochi metri dalla porta, risponde la squadra ospite al 40′ con un tiro dalla distanza che Arcidiacono non riesce a deviare bene,
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consentendo l’intervento facile a Saracco; l’ultima occasione di un noioso (eufemisticamente parlando) primo tempo è un tiro dal limite di Tortolano che non inquadra la porta.

La ripresa inizia con uno scatenato Arcidiacono che mette in mezzo dal limite sinistro dell’area piccola, interviene Tedeschi che manda in angolo in scivolata; stesso esito per il traversone di De Giorgio che viene deviato da Blondett con Saracco che controlla benché sia fuori posizione; è lo stesso Saracco a salvare il risultato ad occhiali al 21′ quando spedisce in corner con un riflesso felino il colpo di testa di Patti. Il Cosenza avanti dorme, e allora risveglia la partita ancora il Martina con una botta di Memolla da dentro l’area che va a lambire l’incrocio dei pali, ma è l’ultima occasione di una sfida che si trascina stancamente sino al 48′: il Cosenza prende un altro punto e conserva il nono posto, in attesa della Vigor impegnata domani sul non facile campo di Barletta: mercoledì sta arrivando, lo spumante è in frigo e la testa, inutile dire bugie, è solo lì.

Francesco La Luna

Ph: Ludovica Scalzo

COSENZA – MARTINA FRANCA 0 – 0

COSENZA: Saracco; Ciancio, Magli (10′ st Ciancio), Tedeschi, Blondett; Fornito, Corsi, Arrigoni, Tortolano (34′ st Statella); De Angelis (8′ st Cesca), Cori. A disp: Puterio, Novello, Criaco, Chidichimo. All: Roselli.

MARTINA: Bleve; De Giorgi; Samnick (34′ st Pivkovski) Fabiano, Patti; De Giorgi, Tomi, Bucolo, De Lucia, Memolla (44′ st Kalombo); Pepe (38′ st Diop), Arcidiacono. A disp: Modesti, Brunetti, Caruso, Guadalupi. All: Imbimbo.

TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. PietroPaolo di Modena; I Ass: Sig. Sbrescia di Castellamare di Stabia; II Ass: Sig. Vitello di Torre del Greco.

CALCI D’ANGOLO: 1 – 6

RECUPERO: 1′ pt; 3′ st.

Cosenza – Reggina (CI), le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: seminoperoso per 120′, da’ sicurezza alla squadra e si esalta nei tiri dal dischetto, neutralizzando i penalty di Rizzo e Di Lorenzo. Protagonista assoluto quando conta.

Ciancio voto 6,5: molto, molto meglio, estremamente propositivo e capace, risponde alle critiche successive alla sconfitta di sabato sul campo, tramite una prestazione decisamente superiore alle precedenti. Resta da sconfiggere quest’altalenarsi di prestazioni.

Blondett voto 6,5: molto bene anche il centrale genovese, capace palla al piede ed, all’uscita di Mosciaro, capitano che fa sentire la propria voce. Rientra da leader e vuole tenere il posto, il ballottaggio sarà con Magli.

Tedeschi voto 7: strepitoso il salvataggio con il quale inchioda sullo zero a zero il risultato nei primi minuti della ripresa, quando Viola salta Ravaglia e calcia a botta sicura. Vale un gol e 120′ di agonismo.

Bertolucci voto 6: sufficienza piena e qualcosa in più per l’ex Venezia, anche lui vittima dell’incostanza. Salva su Viola il quale si ritrova il pallone tra i piedi quasi per errore e corre molto. Da rivedere le uscite difensive.

Corsi voto 6,5: in mezzo al campo è il solito gladiatore, ed arriva sempre prima di altri su tutte le palle a due. Prende calci e ne da’ a iosa, ormai è un punto fermo della squadra che dovrà ripartire anche dalla sua grinta per mantenersi in Lega Pro.

Fornito voto 6,5: nei 90′ regolamentari dispensa giocate di classe impressionanti, smarcando i compagni con lanci millimetrici e riuscendo a liberarsi per il tiro in più di un’occasione. Sfiora la segnatura due volte, poi cala ma si mantiene sempre lucido. Sfortunato sulla punizione al 120′.

Criaco voto 5: prima partita negativa per il trottolino biondo platino, che forse sente troppo la pressione di una partita con esagerate (ma non esasperate) connotazioni personali. Buona (ma lenta) la sua punizione deviata in angolo dal numero uno avversario. Gli subentra Alessandro, voto 5: ancora non pervenuto, segna il primo rigore della serie.

Calderini voto 5,5: i suoi break sono sempre belli da vedere, peccato che giochi troppo spesso spalle alla porta e non riesca a farne chissà quanti. Avrà giornate migliori (e ne siamo certi), specie se giocherà slegato da moduli. Al suo posto entra Zanini, voto 6,5: però, mica ce lo aspettavamo. Bastava solo un po’ di fiducia per il giovane terzino (oggi ala), che Roselli ha già allenato a Pavia.

Mosciaro voto 5,5: l’impegno c’è, manca la forma fisica e l’appoggio del pubblico, che lo fischia al momento dell’uscita dal terreno di gioco. Lui, dal canto suo, viene spesso dietro a prendere palla, ma non riesce a rendersi pericoloso. Barlumi di classe nel passaggio illuminante sprecato da Tortolano. Lo rileva Cori, voto 6,5: è quel giocatore che al Cosenza serviva da una vita: la squadra lo segue nel gioco e lui la aiuta. Sfiora anche la marcatura in due occasioni.

Tortolano voto 5: troppo scostante per essere vero, passa da azioni personali in cui salta tre, quattro giocatori a momenti in cui stacca la spina ed incespica sul pallone in maniera autonoma. Esulando la pagella dello scorso sabato, è un peccato che sia stato fermo per così tanto tempo, benché negli allenamenti fosse sempre uno dei più positivi.

De Angelis voto 6,5: buona la prima per il nuovo vice dei Lupi, che prende decisioni anticonvenzionali ma esatte, come la scelta di porre Zanini in un ruolo nuovo (ala destra). E soprattutto abbiamo visto un cambio prima del 70′. Chi ben comincia…

Francesco La Luna

Matera – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: salva in due occasioni: la prima sull’uno a zero, con una parata spettacolare (mano di richiamo su tiro di Madonia); la seconda su colpo di testa del neoentrato Cuffa, togliendo praticamente il pallone da dentro la porta con un colpo di reni inspiegabile fisicamente: questa la giusta risposta a chi lo riteneva inadeguato per la categoria.

Blondett voto 6,5: concede molto poco e sbaglia praticamente nulla, coprendo la sua fascia e (assoluta novità) sovrapponendosi in più di un’occasione. Inspiegabile il cartellino rosso che gli viene sventolato sotto il naso: se non protesta il capitano, chi può protestare?

Tedeschi voto 7: il solito muro, decisivo in più di un’occasione, come riesca a contenere Albadoro solo lui lo sa: probabilmente questo giocatore è un lusso per la Lega Pro, ma ce lo teniamo stretti stretti.

Magli voto 6,5: vicino a Tedeschi anche l’ex Brescia esprime una certa tranquillità, e non si fa impressionare dalle uscite palla al piede di Iannini, contrastandolo vigorosamente.

Ciancio voto 6: su quella che non è la sua fascia non si può chiedere chissà cosa, ma anche lui oggi fa il suo compito in maniera ordinata e pulita. Peccato per l’autogol che ne cala la valutazione.

Criaco voto 7: a parte la corsa (oggi a dire il vero leggermente inferiore alle altre volte) oggi trova anche due assist, entrambi per Cori, che finalmente si sblocca. Credo di aver finito gli aggettivi per il trottolino di Reggio, trovateli voi.

Corsi voto 6,5: è il solito gladiatore in mezzo al campo: insaltabile, instancabile, ed oggi neanche tanto male coi piedi. Si becca un giallo per proteste quando Calderini resta a terra ed il Matera pareggia, da’ il via all’azione del raddoppio, stringe il centrocampo lucano in una morsa dalla quale non ci si divincola.

Fornito voto 6: molto positiva la prestazione del furetto di Trebisacce, il quale sfiora (per la terza domenica di fila) la prima marcatura in campionato con un tiro abbastanza difficile da controllare che però si spegne sul fondo. Il rosso con cui viene punito per il fallo di mano è un peccato di gioventù, anche se l’arbitro era in totale stato confusionale.

Alessandro voto 6: forse il meno incisivo di quelli davanti, deve come al solito fare doppio lavoro. Si sacrifica molto in fase difensiva, e pertanto manca di lucidità davanti la porta, come quando dimentica il pallone nell’azione dello 0 – 2. Ma ormai lo conosciamo, è fatto così e sinceramente non ci dispiace. Cappellacci lo toglie per inserire Zanini, s.v.: fa quello che deve fare, e vorremmo vederlo più spesso sul rettangolo verde.

Calderini voto 7,5: man of the match, insieme a Cori, forse più di Cori. I suoi break sono la fortuna delle farmacie di Matera, nelle quali stasera i vari Daiello e Di Noia si recheranno per chiedere scorte semestrali di medicinali per l’emicrania. Riesce a spaccare la partita in almeno tre/quattro occasioni: tutto nasce dalle sue incursioni, compresa la prima segnatura. In una parola, immarcabile. Deve uscire per affaticamento, e lo rileva Caccetta, voto 6: gioca venti minuti di sostanza ed esperienza, ramazzando palloni lontano dall’area e coadiuvando Corsi nel compito di mediano.

Cori voto 7,5: chi non sa cosa voglia dire un “attaccante boa” ha sempre e solo criticato il centravanti proveniente dal Venezia, che oggi risponde con una doppietta imperiosa e, sinceramente, anche di pregevole fattura, specie per quanto concerne l’uno a zero. Ha il merito di chiudere la partita nel momento più delicato dei 90′. Al 40′ st ne prende il posto Mosciaro, s.v.: sbaglia un gol assurdo e prova ad inventarne uno impossibile. Risultato: nullo.

Cappellacci voto 7: la sua arma è il contropiede, e queste sono le partite delle sue squadre. Tre gol a Matera, contro una squadra che punta alla promozione, sono una stella al merito dei ragazzi ma anche di chi, in barba alle critiche, ha messo in cascina la prima vittoria della stagione.

Francesco La Luna