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Parco del Pollino, 4 denunce per traffico di rifiuti

POTENZA – Il Corpo forestale dello Stato ha fermato e denunciato due uomini e due donne di nazionalità con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti durante un controllo in località Piano Prececchia di Viggianello (Potenza), all’interno del perimetro del Parco nazionale del Pollino.
I quattro – residenti in Campania, tra Eboli (Salerno) e Casoria (Napoli) – sono stati scoperti mentre stavano caricando su un autocarro, senza le necessarie autorizzazioni, del materiale ferroso depositato in un cassonetto e vicino ad alcune abitazioni. Inoltre i quattro non sono riusciti a dimostrare la “tracciabilità” di altri rifiuti ritrovati all’interno dell’autocarro. (Foto di repertorio).

Albero di Natale al Centro Visita del Cupone

CAMIGLIATELLO – Nei giorni scorsi presso il Centro Visita del  Cupone del Corpo Forestale i ragazzi dell’istituto Bernardino Telesio di Camigliatello, insieme al personale dell’Ufficio territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza hanno allestito il primo albero di Natale del Centro visita. L’albero, simbolo di rinnovamento e rinascita,  appositamente realizzato dalle dal  personale operaio in servizio presso il suddetto Centro, “diverso” e particolare nella sua semplicità, è stato allestito dai ragazzi dell’Istituto che, con amorevole cura, hanno realizzato per l’occasione diverse tipologie di addobbi. In questa armoniosa cornice Natalizia, ad arricchire ulteriormente questa giornata  è stata la collocazione di un cucciolo di capriolo all’interno di un recinto faunistico. Il cucciolo è  stato consegnato i primi di maggio al personale forestale del Centro Visita da due turisti che, ritenendo erroneamente che lo stesso fosse stato abbandonato, lo hanno prelevato nei dintorni deL lago Cecita. Accudita e nutrita per diversi mesi , non è stata più possibile la sua reimmissione in natura per via dell’imprinting  acquisito dallo stretto contatto con l’uomo.  Mary, questo il nome datole, vivrà all’interno del recinto Accudita dalle amorevoli cure del personale del Corpo Forestale dello Stato e circondata dagli sguardi curiosi e indiscreti di grandi e piccini.

Il Corpo forestale sequestra il depuratore di Donnici

corpo-forestaleDONNICI (CS) – Non si ferma l’attività di difesa e controllo del territorio da parte del personale del Corpo forestale della Provincia di Cosenza relativa alle verifiche ed ai controlli nel campo di depurazione delle acque.  Il personale del comando Stazione di Cosenza ha sequestrato il depuratore comunale di Donnici Superiore. Il sequestro è avvenuto a seguito della segnalazione da parte di alcuni abitanti della frazione relativa alla pessima gestione in cui versa da anni il depuratore. E’ stato infatti accertato che le acque fognarie in arrivo al depuratore, a causa dell’intasamento della griglia di separazione primaria, defluiscono liberamente sul suolo circostante formando degli acquitrini di acque putride e maleodoranti.

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Da ulteriori verifiche si è accertato i maleodoranti reflui fognari sversano nella sottostante area boscata in assenza di qualsivoglia trattamento depurativo. Il depuratore al momento del controllo era fermo e le varie strutture atte alla depurazione delle acque erano intasate da fanghi mai smaltiti e completamente inutilizzate da tempo. Analoga situazione nei letti di stoccaggio dei fanghi di rifiuto, abbandonati da molto tempo e sui quali cresceva una rigogliosa flora erbacea. E’ quindi scattato il sequestro dell’impianto contestando vari reati. Dai successivi controlli è stato inoltre accertato che per il sito non era mai stata rilasciata la necessaria autorizzazione allo scarico, come pure la mancanza degli ulteriori atti amministrativi necessari alla gestione ed alla tracciabilità dei rifiuti fangosi prodotti nel sito. Oltre al sequestro c’è stato anche il deferimento del dirigente del secondo dipartimento tecnico Sviluppo tutela e gestione del territorio del Comune di Cosenza ed i dirigenti dei settori Infrastrutture e Ambiente.

Furto di strobili, cinque operai rumeni denunciati tra Castrovillari e Morano. (VIDEO)

strobili2CASTROVILLARI (CS) – Il personale del Corpo forestale dello Stato di Castrovillari in collaborazione con i reparti di Morano e Civita ha sorpreso cinque cittadini di nazionalità rumena intenti ad asportare strobili da alcune piante di pino senza le dovute autorizzazioni. Due gli interventi che hanno portato all’individuazione dei trasgressori. Il primo a Morano Calabro in località “Mazzicanino” , all’interno del Parco Nazionale del Pollino dove sono stati fermati i primi due uomini intenti a trafugare le pigne, pronte per essere caricate a bordo di un’auto. Inutile la fuga a piedi dei due una volta accortisi della presenza della Forestale,. Sono stati infatti rintracciati e fermati dagli stessi forestali nelle vicinanze del centro abitato. Il secondo intervento in località “Conca del Re” di Castrovillari, dove altri tre rumeni sono stati colti in flagranza mentre raccoglievano gli strobili in una proprietà privata su alcune piante. Per entrambi i casi  si è proceduto al sequestro del materiale trafugato sistemato in alcuni sacchi , oltre 10 quintali, degli automezzi in loro possesso e carichi di tale materiale oltre ad alcune aste uncinate e ramponi, mezzi utilizzati per arrampicarsi sugli alberi e prelevare gli stobili. Per i cinque rumeni, tutti provenienti dal salernitano, è scattata la denuncia a piede libero per furto aggravato.

Taglia abusivamente 150 piante ulivo, Corpo forestale lo sanziona

CASTROVILLARI (CS) – Il Corpo forestale dello Stato ha elevato una sanzione di diverse migliaia di euro ad un uomo di Cassano allo Jonio accusato di avere tagliato abusivamente 150 piante di ulivo. I controlli che hanno portato all’accertamento della violazione sono stati effettuati dal personale del Comando stazione di Castrovillari in località Santa Venere. Il taglio dei 150 alberi, secondo quanto è emerso dagli accertamenti del Corpo forestale, è avvenuto in assenza della preventiva autorizzazione da parte degli organi preposti. Per gli ulivi vige una legge regionale per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria” che ne disciplina l’espianto ed il reimpianto. Un vincolo che limita il depauperamento di questa risorsa e che soprattutto la tutela.

Corpo Forestale, sbancamento abusivo posto sotto sequestro. Deferita una persona

20160705_121228LUZZI (CS) – Continua incessante il lavoro degli uomini del Corpo Forestale dello Stato finalizzato al contrasto dei reati ambientali sul vasto territorio provinciale. Nei giorni scorsi  nella località “Fosso D’Olmo”, vasto comprensorio boscato del Comune di Luzzi (CS) il personale del Comando Stazione di S.Pietro in Guarano ha sequestrato un’area e deferito all’Autorità Giudiziaria una persona del luogo per aver eseguito dei lavori in assenza dei titoli abilitativi previsti. Durante un controllo in questa località è stata infatti constatata la realizzazione ed apertura di 2 piste di smacchio ex novo, di larghezza di circa 4 metri e di lunghezza una 130 m l’altra 230. Per effettuare tali lavori è stato eseguito uno sbancamento di un terreno saldo boscato.  L’esecuzione dell’attività realizzata, necessitava del nullaosta idrogeologico, poiché l’area ricade in unica zona sottoposta a vincolo idrogeologico forestale. I lavori eseguiti senza prescrizione alcuna, e senza che fossero applicate le opere di salvaguardia del territorio, hanno  determinato la denudazione del terreno saldo, la perdita di stabilità e il turbamento della regimazione delle acque.  A causa dello sbancamento realizzato con mezzo meccanico, l’area presenta i primi segni inerenti i fenomeni di ruscellamento superficiale, dilavamento ed erosione meteorica in quanto le piante, con il loro apparato radicale e di chioma, assolvevano alla funzione di conservazione del suolo e prevenzione del dissesto idrogeologico. L’indagato dovrà rispondere anche di deturpamento e distruzione di bellezze naturali.

Denunciato un uomo di Morano per una “tomba” non autorizzata

area sequestrata con animaliCASTROVILLARI (CS) – Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Castrovillari hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria competente una persona di Morano Calabro che dovrà rispondere di “gestione di rifiuti non autorizzata e smaltimento illecito di carcasse di equidi”. L’uomo, dopo la morte di un cavallo e un asino di sua proprietà, ha sotterrato in un fondo agricolo i due animali senza le dovute modalità previste per questi casi dalla normativa sanitaria. Gli uomini del Corpo Forestale sono intervenuti, in località S.Margherita nel Comune di Morano Calabro, a seguito di una segnalazione, verificando nel fondo agricolo la presenza dei due animali sotterrati. Sul posto, oltre al personale del Corpo Forestale, è intervenuto, per i rilievi di competenza, il servizio veterinario dell’Asp di Castrovillari. Si è provveduto, quindi, a dissotterrare gli animali trovati in avanzato stato di decomposizione e ad intimare al proprietario il corretto smaltimento delle carcasse. L’area interessata al reato, su disposizione del Magistrato di turno, è stata posta sotto sequestro. Sono in corso di accertamento le cause che hanno portato alla morte dei due equidi.

Oriolo, sequestrati 16 ettari di bosco. Tre persone deferite

ORIOLO (CS) – Il Corpo Forestale dello Stato negli scorsi giorni ha proceduto al sequestro di ben 16 ettari di superficie boscata di Pino d’Aleppo in località “Destra” del Comune di Oriolo, all’interno di una proprietà privata. Il sequestro dell’area, ricadente nella Zona di Protezione Speciale “Alto Ionio Cosentino”, sito della Rete Natura 2000 e tutelato a livello comunitario dalla direttiva Habitat, è avvenuto per alcuni reati commessi nell’ambito dell’esecuzione dei lavori di taglio boschivo. Il personale dei Comandi Stazione di Trebisacce e Oriolo ha accertato, infatti, che nella superficie boscata di proprietà privata si era proceduto a operazioni di taglio boschivo condotte in modo irrazionale e non consentito dalle norme vigenti, al punto che l’area appariva deturpata sotto il profilo paesaggistico e compromessa nelle sue funzioni idrogeologiche ed ecologiche. Le verifiche del Corpo Forestale hanno inoltre permesso di appurare che il taglio ha riguardato un numero di piante superiore a quello consentito, oltre alla realizzazione abusiva di un reticolo di strade per agevolare l’esbosco del materiale con messi pesanti. Le verifiche condotte hanno accertato, infine, la responsabilità di tre persone, ditta esecutrice e direttore dei lavori, che sono state denunciate per deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento, deterioramento di habitat in un sito protetto e illeciti in materia edilizia in area vincolata paesaggisticamente. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura di Castrovillari.

 

 

 

Recuperato canide in difficoltà nei pressi del Lago Cecita

esemplare canideCELICO (CS) – Un esemplare appartenente alla famiglia dei Canidi, maschio di 4 anni, è stato recuperato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Spezzano Sila in località Colamauci del Comune di Celico in prossimità del Lago Cecita. L’intervento degli uomini della Forestale è avvenuto a seguito di una chiamata al numero di emergenza ambientale 1515 di un cittadino del luogo che ha notato nella giornata di ieri in quella zona l’animale in evidente difficoltà di deambulazione. Giunti sul posto si è provveduto subito a contattare il servizio veterinario, il quale intervenuto ha valutato lo stato di salute prestando le prime cure all’animale che presentava lesioni cutanee su gli arti.  In seguito si è provveduto a trasportarlo presso il Centro Visita del “Cupone” di Camigliatello dell’Ufficio Territoriale Biodiversità del Corpo Forestale dove, dopo le dovute cure,  verranno eseguiti ulteriori esami per stabilire l’appartenenza o meno dell’esemplare alla specie del “canis lupus” o ad un “ibrido”, ossia ad un incrocio tra un lupo e un cane.

Controlli della Forestale, sequestrata area per lavori non autorizzati

IMG-20160414-WA0002COSENZA – Nei giorni scorsi la Guardia Forestale di Acri e  Cosenza è intervenuta in località “Timpa di Sartano” nel Comune di Torano Castello (Cs) dove erano in corso dei lavori di messa in sicurezza idraulica del corso del torrente Salice, effettuati sulla scorta di un’ordinanza di “necessità e urgenza” del Sindaco. Durante il controllo, alla presenza della ditta boschiva incaricata di effettuare i lavori, si è accertato la realizzazione ex novo di una pista della lunghezza di 140 metri circa e larghezza media di 6 all’interno di un’area boscata con conseguente estirpazione delle specie forestali radicate lungo il percorso. Accertata anche la realizzazione di un fosso di scolo delle acque superficiali, con ulteriore estirpazione di ulteriori piante. Da successive verifiche si è accertato anche che tali lavori, realizzati in assenza delle necessarie autorizzazioni,  oltre ad interessare un’area di proprietà comunale avevano interessato anche terreni di privata proprietà. Tali terreni di privata proprietà sono stati oggetto,  oltre che dei lavori edili abusivi, anche del taglio e dell’asportazione di piante forestali radicate. I forestali intervenuti, dopo gli accertamenti  di rito, hanno sequestrato al titolare della ditta boschiva di Acri l’area oggetto di intervento dell’estensione di 5000 mq circa e di parte del legname illecitamente abbattuto e trafugato, contestando i reati di violazione delle norme urbanistico edilizie e paesaggistico ambientali, nonché il reato di furto aggravato. La competente Procura della Repubblica di Cosenza ha convalidato il sequestro in ordine all’ipotesi di reato contestata.