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Tagliano 376 piante di leccio, due persone denunciate

ORSOMARcorpo foresta legna taglio abusivoSO (CS) – Due persone sono state denunciate in stato di libertà dal personale in servizio al Comando di Campotenese del Corpo forestale con l’accusa di danneggiamento e furto. I provvedimenti scaturiscono da controlli effettuati in contrada Aamarotonda di Orsomarso, nell’area ricadente nel Parco del Pollino, durante i quali è stato scoperto che i due si sarebbero resi responsabili del taglio di 376 piante di leccio in un terreno di proprietà del Comune. Il legname ricavato dal taglio delle piante, per un totale di duecento quintali, che è stato sequestrato, è stato trovato ammassato, pronto per essere trafugato e venduto.

Cosenza, operazione Black Out. Sgominata banda del rame. 13 ordinanze restrittive (NOMI)

gang del rame 1COSENZA – Sono in tutto 13 le misure cautelari eseguite stamane a conclusione di un’indagine congiunta di Polizia di Stato e Corpo Forestale dello Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, contro un’organizzazione che riciclava rame rubato grazie alla complicità di imprenditori del settore che mettevano a disposizione le loro aziende per la ricettazione di metallo di provenienza furtiva. L’operazione è scattata all’alba. Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Cosenza e dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza hanno portato questa mattina all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per 4 persone, e all’esecuzione di ulteriori 9 misure cautelari per altrettante persone. Sono stati contestati i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere. La complessa indagine, coordinata dal Procuratore capo Dario Granieri, dal Procuratore aggiunto Marisa Manzini e dai sostituti procuratori Salvatore Di Maio, Domenico Assumma e Domenico Frascino, è durata diversi mesi. Secondo gli inquirenti, All’interno delle aziende “Autodemolizioni Franco Carriere srl” e “F.lli Bartucci Snc” di San Pietro in Guarano (cs) , confluivano ingenti quantitativi di cavi in rame rubati a società operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni, materiale che veniva poi destinato alla ditta Ecotek srl di San Pietro Lametino (Cz). La refurtiva veniva conferita alle aziende da personaggi, alcuni dei quali destinatari delle misure cautelari, organici all’organizzazione. Il rame, sia “pulito” che bruciato, riciclato è stato quantificato dagli investigatori, grazie ad attività di videosorveglianza e intercettazioni, in decine di tonnellate. Il metallo veniva sigillato in containers e sistemato sotto uno strato di pneumatici fuori uso o nascosto all’interno dei veicoli da demolire accatastati all’interno dei piazzali delle aziende per poi essere caricato a bordo di mezzi dove veniva nascosto sotto gang del rame 3altri tipi di rifiuti e inviato alla Ecotek di Lamezia Terme (Cz) che provvedeva a inserire il materiale nel mercato legale. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza, sono stati costantemente monitorati nel tempo dagli investigatori della Polizia di Stato e dl Corpo Forestale. Il giro d’affari è stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro. Questa mattina è scattato IMG-20160329-WA0027il sequestro di numerosi beni aziendali, dei mezzi utilizzati per il trasporto e sono state eseguite tredici misure cautelari personali a carico di Franco Carriere, 43 anni, Francesco Bartucci 44 anni, Silvio Ciardullo, 33 anni, Raffaele Carlini, 56 anni, Marco Mauro, 32 anni, Francesco Bevilacqua, 23 anni, tutti di Cosenza; Fabio Angelo Perri, 44 anni, Giuseppe Lucchino 34 anni, Rosario Bandiera, 34 anni, Giovannino Gallo, 32 anni, tutti di di Lamezia Terme; Daniel Adam 34 anni e Andrei Cotet 35 anni, entrambi romeni; Marcello Munegato 42 anni, di Castiglione Cosentino. Nel corso delle operazioni sono state eseguite perquisizioni all’interno delle aziende coinvolte. IMG-20160329-WA0025

Stalla abusiva posta sotto sequestro a Petilia Policastro

Petilia Policastro ( Rc) – Un capannone abusivo destinato al ricovero di bovini è stato scoperto e sequestrato a Petilia Policastro dal Corpo forestale dello Stato. Un allevatore della zona è stato denunciato per violazione della normativa urbanistico-edilizia.
Nel corso di un servizio di controllo, gli agenti, dopo avere notato che una pista sterrata era stata ampliata in località San Demetrio, hanno trovato il capannone destinato a stalla. Da una verifica compiuta nell’ufficio tecnico del Comune di Petilia Policastro è emerso che il manufatto è privo di qualsiasi autorizzazione. Inoltre, è stato accertato che la costruzione è stata realizzata in area soggetta a vincolo idrogeologico.

Sequestrata area adibita a discarica

area sequestrataCALOPEZZATI (CS) – Gli uomini del Corpo Forestale durante un servizio mirato alla prevenzione e repressione di illeciti ambientali, hanno posto sotto sequestro una area nel Comune di Calopezzati. All’interno di essa sono stati rinvenuti diversi rifiuti urbani e speciali pericolosi e non accumulati nel tempo. Tale area ricade in una zona classificata area SIC Natura 2000 (Sito di Importanza Comunitaria denominato “Fiumara Trionto”), e pertanto sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e idrogeologico. Gli uomini del Comando Stazione di Rossano, che hanno condotto le indagini in merito, hanno sottoposto l’area a sequestro penale deferendo alla Procura della Repubblica di Castrovillari il proprietario dell’area. Altra operazione è stata svolta in località “Rubrica” di Rossano Calabro dove un uomo del luogo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale

Trebisacce (Cs): Sequestrato un immobile e sei cavalli

cavUna operazione congiunta di Carabinieri e Corpo Forestale ha portato nei giorni scorsi al sequestro di sei cavalli ed al deferimento all’autorità giudiziaria di un uomo di Trebisacce. In particolare il personale operante a seguito esecuzione di un’ordinanza di sgombero del Sindaco di Trebisacce è intervenuto presso i locali dell’ex mattatoio comunale della cittadina ionica. L’immobile è risultato occupato abusivamente ed al suo interno erano presenti i sei cavalli tra cui un pony. Si è quindi provveduto ad effettuare lo sgombero dell’area ed a verificare lo stato di condizione degli equidi. CarabinieriGli animali sono stati trovati sprovvisti di documentazione identificativa e alloggiati all’interno di una struttura priva dei necessari requisiti igienico sanitari.  Il controllo, a cui ha partecipato anche personale dell’Asp, ha riscontrato carenze sia dal punto di vista sanitario che in relazione al benessere degli animali. Si è pertanto provveduto al sequestro della struttura e dell’area di pertinenza oltre che degli animali rinvenuti al suo interno. Al proprietario dei cavalli sono stati contestati i reati di occupazione abusiva di edifici pubblici, gestione illecita di rifiuti costituita da materie fecali, abuso edilizio e detenzione negli animali in condizioni incompatibili con la loro natura.

 

Roggiano (cs) – Sequestrata discarica abusiva

 

unnamed (1)Deferito il proprietario di una ditta edile per smaltimento illecito. Continua, su disposizione del Comandante provinciale del Corpo forestale, Giuseppe Melfi, il controllo del territorio mirato all’attività di repressione delle discariche abusive ed al controllo dello smaltimento dei rifiuti. Nei giorni scorsi l’ennesimo sequestro ad opera degli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo del Corpo Forestale di Cosenza, che a Roggiano Gravina hanno posto i sigilli ad una area di circa mille metri quadri adibita a discarica aziendale da una ditta che opera nel campo dell’edilizia e che usava tale area per smaltire illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti costituiti principalmente da residui, fanghi  e scarti provenienti dalla lavorazione del marmo, , rifiuti ferrosi, rifiuti plastici provenienti da imballaggi nonché rifiuti provenienti da attività di demolizione edile, tutti miscelati tra loro. I rifiuti erano dislocati sull’area in cumuli, con un’altezza media di due metri Nel corso delle indagini è stato accertato che il titolare dell’impresa, un uomo del luogo di 68 anni attraverso i suoi dipendenti smaltiva, bruciandoli ingenti quantitativi di materiale plastico derivante da imballaggi. Per tale reato l’uomo dovrà rispondere del reato di discarica abusiva e combustione illecita di rifiuti. Il sequestro è stato convalidato dalla procura della Repubblica di Cosenza

Corpo Forestale: deferito uomo che praticava attività venatoria in area protetta

COSENZA  – Nel corso dei servizi di controllo del territorio  il personale del Comando Stazione di Acri (CS) del Corpo forestale dello Stato ha deferito all’Autorità Giudiziaria un cinquantacinquenne di Bisignano (cs) sorpreso nell’esercizio dell’attività venatoria illegale in località “Sambuco” a Santa Sofia D’Epiro (cs) , all’interno della “Riserva Naturale Regionale del  Lago di Tarsia e della Foce del Crati” sito d’importanza comunitaria (Sic)  per la rete Natura 2000. Il personale Forestale  insospettiti da un automezzo in sosta a margine di strada, notavano il cacciatore con il fucile in atteggiamento di caccia provenire dall’interno della riserva naturale a protezione integrale.  Nell’immediatezza bloccavano l’uomo e procedevano al controllo documentale delle autorizzazioni e del  veicolo,  all’interno del quale rinvenivano esemplari di avifauna abbattuta, nonché nell’abitacolo appoggiate ed incustodite sul sedile lato passeggero un centinaio di cartucce calibro 12 .  Si è quindi proceduto oltre al deferimento dell’uomo presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari per esercizio venatorio in area protetta e per l’omessa custodia di munizioni anche al sequestro del fucile calibro 12 e delle relative munizioni. Gli aspetti amministrativi sanzionati hanno principalmente riguardato la mancata annotazione sul tesserino della avifauna abbattuta, cacciabile nel periodo di attività venatoria,  ritrovata nel veicolo, quali Tordi, Bottacci e Ghiandaia.

Furto di inerti nel fiume Crati

COSENZA – Indagini accurate da parte del Corpo Forestale dello Stato hanno portato nei giorni scorsi al deferimento di tre persone per reati ambientali e al sequestro preventivo di un cantiere disposto dal Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura. L’operazione coordinata dal Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e Forestale di Cosenza, in collaborazione con diversi Comandi Stazione della zona ha determinato in località “Coretto” di Montalto Uffugo il sequestro di un cantiere di lavorazione inerti, il cui materiale veniva prelevato abusivamente con l’ausilio di un  autocarro, posto anch’esso sotto sequestro,  nel demanio fluviale del Fiume Crati. Per tale attività, particolarmente monitorata nel tempo dagli uomini del Corpo Forestale  sono state deferite per furto aggravato all’autorità giudiziaria tre persone residenti a Rose e Luzzi. Durante l’attività delegata dalla Procura si è anche provveduto al sequestro d’iniziativa di un piazzale di 1500 metri quadri creato sopprimendo un bosco sottoposto a tutela paesaggistica presente proprio nell’alveo del fiume e per la quale creazione sono stati prelevati  oltre 45000 metri cubi di inerti accumulati sul posto e pronti per essere trafugati. Per tale attività un uomo di Rose dovrà rispondere di distruzione di bellezze naturali, soppressione di bosco vincolato paesaggisticamente e realizzazione del piazzale senza le autorizzazioni previste dalla normativa edilizia.

Autostrada A3: seqeustrato terreno utilizzato per smaltimento illecito di rifiuti

NOCERA TERINESE (CATANZARO) – Il personale del Corpo forestale dello Stato ha sequestrato a Nocera Terinese un terreno di 30 mila metri quadrati utilizzato per lo smaltimento illecito di rifiuti della demolizione di opere in cemento armato provenienti dai lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. I rifiuti sono interrati nell’area demaniale fluviale del fiume Grande.