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Ex pg di Reggio Calabria assolto da accusa corruzione

CATANZARO – Si è concluso con l’assoluzione il processo con rito abbreviato a carico di Francesco Mollace, ex sostituto procuratore generale di Reggio Calabria ora pg a Roma, accusato di corruzione in atti giudiziari. Il gup del Tribunale di Catanzaro, Pietro Scuteri, ha assolto il magistrato applicando il comma 2 dell’articolo 530 del codice di procedura penale. Secondo accusa che gli veniva contestata, Mollace, difeso dall’avvocato Nicola Cantafora, avrebbe favorito la cosca Lo Giudice non svolgendo l’attività investigativa per verificare le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Maurizio Lo Giudice e Paolo Iannò sulla presunta pervicacia ed esistenza della cosca Lo Giudice. A Mollace veniva contestato, in particolare, di non aver riaperto le indagini sull’omicidio di Angela Costantino, moglie di Pietro Lo Giudice, malgrado i due pentiti avessero fornito nuovi elementi di prova. Sempre secondo gli inquirenti, in cambio di questo presunto “favore”, il magistrato reggino avrebbe avuto la«dazione gratuita dei servizi di manutenzione e rimessaggio» di una barca ormeggiata nel cantiere gestito da Spanò, considerato un prestanome dei Lo Giudice. Tesi contestata dal difensore di Molace, che aveva chiesto l’assoluzione del suo assistito.

Arpacal, presentato il piano triennale anticorruzione

CATANZARO – Si è tenuta a Catanzaro la riunione di presentazione del nuovo piano triennale di prevenzione della corruzione ed il programma triennale per la trasparenza e l’integrità dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), validi per il triennio 2016-2018. L’incontro, presieduto dal commissario Maria Francesca Gatto,al quale sono state invitate a fornire osservazioni e proposte tutte le associazioni di consumatori e portatrici di interessi diffusi, «è stato convocato – spiega una nota – come peraltro previsto dalle normative nazionali e dalle determinazioni dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), al fine di assicurare il più ampio coinvolgimento nella consultazione, appunto per l’acquisizione di eventuali proposte ed osservazioni da parte di tutti gli stakeholder dell’Agenzia». «Riteniamo che la presentazione di questo documento – ha esordito il commissario Gatto – non debba essere inteso come un mero adempimento burocratico, ma uno strumento essenziale e dinamico per fare crescere una buona pubblica amministrazione; per questo ritengo giusto che venga attivato un tavolo permanente che, progressivamente, rafforzi il dialogo tra l’Arpacal e tutti coloro che, a vario titolo, si interfacciano con noi ed i servizi che forniamo alla collettività. Un piano che va interiorizzato anche da dirigenti e dipendenti, affinché si cali nella realtà e non rimanga solo un documento di carta». Diverse le novità presentate, tra cui gli ultimi aggiornamenti introdotti dalla nuova normativa sugli appalti pubblici per i quali, hanno riferito i responsabili del Piano, l’ANAC opererà con controlli più approfonditi grazie all’operatività dei Nuclei regionali Anticorruzione e Trasparenza istituiti presso i Comandi regionali della Guardia di Finanza.

Catanzaro, riunione per il nuoco Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

CATANZARO- Presieduta dal commissario, Avv. Maria Francesca Gatto, si è tenuta questa mattina a Catanzaro la riunione di presentazione del nuovo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione ed il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), validi per il triennio 2016-2018.

L’incontro, al quale sono state invitate a fornire osservazioni e proposte tutte le associazioni di consumatori e portatrici di interessi diffusi, è stato convocato, come peraltro previsto dalle normative nazionali e dalle determinazioni dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), al fine di assicurare il più ampio coinvolgimento nella consultazione, appunto per l’acquisizione di eventuali proposte ed osservazioni da parte di tutti gli stakeholder dell’Agenzia.

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<<Riteniamo che la presentazione di questo documento – ha esordito il Commissario Gatto – non debba essere inteso come un mero adempimento burocratico, ma uno strumento essenziale e dinamico per fare crescere una buona pubblica amministrazione; per questo ritengo giusto che venga attivato un tavolo permanente che, progressivamente, rafforzi il dialogo tra l’Arpacal e tutti coloro che, a vario titolo, si interfacciano con noi ed i servizi che forniamo alla collettività. Un piano, quello che presentiamo oggi, che va interiorizzato anche da dirigenti e dipendenti, affinché si cali nella realtà e non rimanga solo un documento di carta>>.

Il Piano è stato illustrato ai presenti dal Dirigente responsabile del Servizio Anticorruzione e Trasparenza, Ing. Raffaele Niccoli, che, affiancato dal funzionario Avv. Annamaria Grazioso, ha predisposto il documento triennale presentato oggi ufficialmente.

Diverse le novità presentate, tra cui gli ultimi aggiornamenti introdotti dalla nuova normativa sugli appalti pubblici per i quali, hanno riferito i responsabili del Piano, l’ANAC opererà con controlli più approfonditi grazie all’operatività dei Nuclei regionali Anticorruzione e Trasparenza istituiti presso i Comandi regionali della Guardia di Finanza.

<<Questo documento – ha commentato il dirigente del Servizio Anticorruzione e Trasparenza dell’Arpacal, ing. Niccoli – non pretendere di cambiare la cultura della pubblica amministrazione con una rigida applicazione delle normativa ma, piuttosto, vuole veicolare, anche attraverso momenti seminariali, i valori dell’etica del lavoro, lo spirito di servizio ed il senso d’appartenenza all’Ente, che ogni dipendente deve considerare stella polare della propria azione.>>Q

Tra le segnalazioni giunte anche quella della UIL-FPL Calabria che, attraverso il delegato Bruno Ruberto presente alla riunione, ha sottolineato l’importanza del tavolo permanente per un confronto costante, ma anche con una formazione preventiva del personale.

Lamezia Terme, importante incontro sull’anti-corruzione nella PA

LAMEZIA (CZ)- Dopo la prima edizione del 2015, anche quest’anno si è tenuto a Lamezia Terme il corso di formazione sulla disciplina per la prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, che ha impegnato per due giorni i dirigenti e i responsabili amministrativi e sanitari delle varie strutture dell’ASP di Catanzaro coinvolte.

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L’iniziativa, che ha consentito di approfondire ulteriormente un argomento di grande attualità, è stata fortemente voluta dal direttore generale, dott. Giuseppe Perri ed è stata pianificata e organizzata dall’unità operativa Formazione e Qualità diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante. L’obiettivo è di favorire il percorso intrapreso dall’ASP, che ha recentemente riorganizzato l’unità operativa Prevenzione della corruzione, dando rilievo alle attività finalizzate all’adozione di corretti comportamenti, nonché alla diffusione e affermazione della cultura della legalità, per lottare e prevenire i fenomeni corruttivi.
Prezioso il contributo del magistrato Stefano Toschei, del TAR di Roma, già intervenuto nella precedente edizione, che ha offerto ai presenti l’opportunità di acquisire adeguate conoscenze culturali, economiche e giuridiche ai fini di un efficace controllo dei rischi e contrasto al fenomeno della corruzione, ma anche di confrontarsi sulle tematiche sia di carattere generale (contratti pubblici; incarichi e nomine; gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio; controlli; verifiche; ispezioni) che più specifiche (attività libero professionale e liste di attesa; rapporti contrattuali con privati accreditati; farmaceutica e altro ancora).
Sul medesimo tema, di grande rilievo e riconducibile al percorso più complessivo che la Nazione ha avviato nella lotta concreta al fenomeno della corruzione, sono state programmate altre due giornate formative che si terranno tra settembre e dicembre prossimi.

“Riparte il futuro”, campagna contro la corruzione negli atenei italiani

Roma, 2 dicembre 2014 – La Federazione Universitaria Cattolica Italiana, nell’ambito della VII Settimana dell’Università della FUCI, ha deciso di assumersi l’impegno di promuovere la nuova campagna di Libera “Riparte il futuro”, campagna per la ‘Trasparenza nelle Università Italiane’, il più grande e ambizioso progetto digitale italiano dedicato alla lotta alla corruzione nel nostro paese, e che contempla anche una parte dedicata alla trasparenza nelle Università. Iniziativa che nasce dalla richiesta di svariati atenei italiani, che chiedono la firma della petizione per osteggiare la corruzione ed i favoritismi negli atenei, schierandosi dalla parte di chi ha il coraggio di segnalare e denunciare questi meccanismi ( praticando il “whistleblowing”, letteralmente “suonare il fischietto”, concetto introdotto dalla legge anticorruzione datata 2012 e che rimarca appunto il concetto di rompere il silenzio dell’illegalità). La Federazione Universitaria percorre questa strada affiancata da Libera, Gruppo Abele, Cgil, Cittadinanzattiva, LINK Coordinamento universitario, Unione degli studenti, Rete della Conoscenza, Forum Nazionale Giovani, Centro Iniziativa Democratica Insegnanti e Movimento studenti di Azione Cattolica, chiedendo a tutte le figure coinvolte nel contesto universitario di sostenere la causa.

Approvato dalla giunta Piano triennale per la prevenzione della corruzione

LAMEZIA TERME (CZ) – La giunta comunale ha approvato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione relativo al periodo 2014–2016, in osservanza della normativa in materia.

Il Piano anticorruzione individua gli obiettivi strategici per ridurre le possibilità che si manifestino casi di corruzione, stabilisce interventi organizzativi volti a prevenirne il rischio, crea il collegamento tra corruzione e trasparenza e indica le azioni e le misure di contrasto.

Nella predisposizione del Piano si è ovviamente tenuto anche conto che il Consiglio Comunale di Lamezia Terme è stato sciolto per infiltrazioni mafiose per ben due volte in dieci anni e pertanto che tutti i settori dell’Ente possano essere oggetto di permeabilità. Quindi tutte le attività/competenze attinenti ai diversi settori dovranno essere improntate al rispetto delle regole al fine di stabilire interventi organizzativi volti a prevenire il rischio corruzione.

La figura del responsabile della prevenzione della corruzione è stata individuata nella persona del segretario generale.

Sono state così individuate le attività amministrative a rischio. Le misure di contrasto consistono in una serie di verifiche sul lavoro dei dirigenti di settore che dovranno fornire un report delle loro attività a cadenza quindicinale, mensile, semestrale e annuale. È prevista inoltre la rotazione dei dirigenti e anche del personale al fine di limitare disservizi, e l’adozione di un codice di comportamento dei dipendenti.

La giunta su proposta del sindaco e avvalendosi della collaborazione del Nucleo di Valutazione, ha approvato anche il programma triennale per la trasparenza e l’integrità, che definisce le misure, i modi e le iniziative degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi. Tutti i dati e i documenti dovranno essere pubblicati sul portale del comune nella sezione “Amministrazione Trasparente”.

Nel corso del 2014 verrà inoltre organizzata la giornata sulla trasparenza. Il sindaco su proposta del responsabile della prevenzione potrà promuovere incontri tematici su specifici settori o campi di intervento, nei quali l’Amministrazione comunale potrà illustrare e discutere con i cittadini e le loro organizzazioni maggiormente rappresentative i principali temi della vita amministrativa cittadina.

Si intende in questo modo rafforzare un processo partecipativo che, valorizzando anche le esperienze già praticate, rappresenta un’importante apertura di spazi alla collaborazione ed al confronto con la società civile.

Approvato il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

COSENZA – Così come avvenuto in dicembre per i Codici di comportamento, il Comune di Cosenza presenta il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.

La Giunta municipale ha infatti approvato oggi il Piano, predisposto dal Segretario Generale Francesco Grossi, che è anche Responsabile della Prevenzione della Corruzione, con nomina dell’Amministrazione comunale.

Più precisamente, il Piano approvato questa mattina deriva dalle disposizioni della Legge 190/2012. Il Piano è diviso in due sezioni. La prima, dedicata alla prevenzione della corruzione, si compone di 36 paragrafi e due allegati.

Tra i principali obiettivi quello di individuare le attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione; prevedere meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione; prevedere obblighi di informazione nei confronti del responsabile della prevenzione della corruzione, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano; monitorare il rispetto dei termini previsti dalla legge e/o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti amministrativi; monitorare i rapporti tra il Comune di Cosenza e i soggetti che con lo stesso stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti del Comune; individuare specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge. Destinatario del presente Piano è il personale dipendente del Comune di Cosenza.

Particolarmente interessante è la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, il cosiddetto whistleblower. Si tratta di una disciplina che introduce una misura di tutela già in uso presso altri ordinamenti, finalizzata a consentire l’emersione di fattispecie di illecito, contestualmente provvedendo ad evitare discriminazioni di qualsiasi tipo a carico di chi collabora nel fare emergere eventuali illeciti.

La seconda sezione è dedicata al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e si compone di 10 paragrafi.

Un ruolo centrale spetta al Responsabile per la Trasparenza. Ancora, previste azioni di formazione del personale e non manca l’attenzione al coinvolgimento della comunità cittadina.

Il Piano sarà pubblicato sul sito web del Comune nella sezione “Amministrazione trasparente”.

Fenomeno corruzione tra i principali freni alla crescita

SoldiRENDE (CS) – Quasi nove imprenditori calabresi su dieci (89,7%), ritengono il fenomeno corruzione come “uno dei principali problemi nel nostro Paese”.

Lo rivela un ”focus” Demoskopika-Bcc Mediocrati di Rende. Per l’80% degli intervistati, la prassi di chiedere o accettare tangenti da parte dei funzionari pubblici è “abbastanza/molto” diffusa.

Il problema è più avvertito dalle imprese dei servizi (86,2%), seguite da quelle agricole (79,4%) e del commercio (79,3%).

Napoli su scandalo consiglieri regionali Calabria: “necessaria legge anticorruzione”

REGGIO CALABRIA –  ”E’ davvero umiliante, peraltro in un momento di grave crisi quale quello attraversato dal nostro Paese, apprendere che per il Consiglio regionale calabrese oltre 500 mila euro di rimborsi risultano privi di giustificativo e che tra le spese sostenute e giustificate per un altro milione di euro si riscontrano biglietti ‘gratta e vinci’, tasse sui rifiuti, scontrini per singoli caffè e molto altro ancora”. Questo il commento della presidente dell’Associazione ”Risveglio Ideale”, ed ex parlamentare, Angela Napoli a seguito della notizia delle indagini per accusa di peculato mossa a dieci consiglieri della Regione Calabria che avrebbero percepito in maniera illecita rimborsi spese per gli anni 2010 -12. Tra le spese rimborsate rientrerebbero, tra le altre cose, acquisti di biglietti “Gratta e vinci”, viaggi, detersivi e spettacoli di lap dance.
E’ necessario, continua la Napoli, che in una ”una nuova legge sull’anticorruzione venga prevista l’avocazione allo Stato dei profitti politici illegittimi, già da me proposta a suo tempo in Parlamento. Cosi’ come giustamente viene attivata la prevenzione nei confronti dei patrimoni illeciti dei mafiosi, considero necessaria analoga attività nei confronti di tutti quei politici che hanno impinguato illecitamente i loro patrimoni con i soldi pubblici”.

Arrestato per corruzione il comandante della Polizia municipale di Bagnara Calabra

Bagnare Calabra (Rc) – Giuseppe Bellantone, comandante della polizia municipale di Bagnara Calabra è stato arrestato per corruzione dai Carabinieri di Palmi, con l’accusa di aver riconosciuto dei rimborsi ad un’Onlus per spese non effettuate, di aver ricevuto due auto in cambio di omissione di controlli e, ancora, di aver rilasciato false autorizzazione per occupazione di suolo pubblico.