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Identità arbereshe, San Bendetto Ullano si racconta in un corto

SAN BENEDETTO ULLANO (CS) – Promuovere e valorizzare il patrimonio storico-culturale ed identitario di San Benedetto Ullano – in arbëreshë Shën Benedhiti, terra del tritone alpestre -, unico caso nel Sud Italia, tra le comunità italo-albanesi presenti in Calabria che maggiormente resistono al trascorrere del tempo e continuano a mantenere saldo il rapporto con le origini e la tradizione. È, questo, l’obiettivo del cortometraggio Me Shëndet (Con salute) che il Comune ha commissionato ad un binomio creativo e professionale d’eccezione: Davide Imbrogno e Marco Caputo.

Dimostrando grande entusiasmo sul progetto di marketing territoriale, comunicazione strategica e turismo esperienziale, volto a zoomare sulle suggestioni, sui riti e sulle tradizioni, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Rosi Capparelli finanzierà le riprese, in co-produzione con la Imbrogno Comunicazione. 

La realizzazione di questo shortfilm, con una regia a 4 mani, fa seguito ad importanti sinergie già avviate da Imbrogno e Caputo. Tra tutte e forse quella più entusiasmante per i risultati ottenuti, la realizzazione del corto L’attesa, girato da Caputo, sceneggiato da Imbrogno, ambientato tra New York e la Città d’Arte di Altomonte, prodotto dalla famiglia Barbieri e candidato al David di Donatello. L’altro lavoro, L’imbarcadero, fu invece girato interamente in Sila.

Operante nel campo della pubblicità e apprezzato scrittore, Imbrogno che è originario proprio di San Benedetto Ullano, ha curato soggetto e sceneggiatura. Caputo, invece, curerà, insieme ad Angelica Mazza, la direzione della fotografia grazie all’esperienza di video-maker che lo ha portato a vivere importanti collaborazioni internazionali.

I primi sopralluoghi sono stati già effettuati e la fase di pre-produzione è in piena attività. Il cast tecnico prevede tutte maestranze calabresi, professionisti che vantano esperienze nel settore in ambito nazionale e internazionale. Sarà dato particolare risalto agli elementi ed ai tratti distintivi della cultura arbëreshë, che si riscontrano nell’architettura del borgo, nei ricchi e preziosi costumi d’epoca, nei riti e nelle tradizioni bizantine che si rinnovano di generazione in generazione. Nel cast del cortometraggio saranno presenti Raffaella Reda, Alessandro Castriota Scanderbeg e Josh Gaspero, scrittore ed editore statunitense di fama internazionale. 

 
 

Da domenica on line Viol@, il cortometraggio con protagonista Denise Sapia

CORIGLIANO- ROSSANO(CS) – Sarà online da domenica 26 Agosto “Viol@”, il cortometraggio contro la pedofilia la cui protagonista è l’attrice rossanese Denise Sapia. Un progetto nato per sensibilizzare sul tema, esortando le vittime a denunciare, ma soprattutto le famiglie a vigilare di più sui figli adolescenti e sul tempo che trascorrono su internet. Il corto che sarà presentato ai festival nazionali ed internazionali, è prodotto da Funny Dreamers, con il contributo di Link Motors Bari e Lapesa Crew, diretto dai registi Carlo De Santis ed Eros D’Antona e con la direzione fotografica di Kateryna Korchynska.

LE PAROLE DELL’AGENTE DI DENISE

«Un’interpretazione magistrale quella di Denise – commenta l’agente Eugenio Piovosa – che con pochissime battute, anche in questo caso, riesce a comunicare emozioni, toccando l’anima allo spettatore. Una dote non comune quella della giovane attrice, che con le sue espressioni incisive riesce sempre a bucare lo schermo, penetrando nella coscienza di chi la guarda. Un corto – conclude Piovosa – che promuove un importante messaggio sociale, che da domenica sarà fruibile online e che personalmente consiglio di vedere».

 

IL CORTOMETRAGGIO

La quattordicenne Viola è alla fermata dell’autobus quando all’improvviso un’auto viene a prenderla. Al telefono, un misterioso personaggio le tiene compagnia per tutto il viaggio ma Viola pare molto intimorita da tale situazione. Chi sta per incontrare?

 

 

La giovane attrice Denise Sapia protagonista di un cortometraggio contro la pedofilia

MOLA DI BARI (BA) La rossanese Denise Sapia protagonista di un cortometraggio contro la pedofilia, girato in Puglia, a Mola di Bari. L’attrice è stata scelta nei giorni scorsi per il corto-denuncia che sarà presentato ai festival nazionali ed internazionali e a breve verrà divulgato anche sul web. A darne notizia è l’agente della giovanissima artista, Eugenio Piovosa, ancora una volta orgoglioso del cammino artistico dell’attrice. «Denise è sempre disponibile alla chiamata – commenta Piovosa – anche nel periodo più caldo dell’anno, quando tutti i suoi coetanei trascorrono le giornate tra mare e vacanze. Lei ha sempre la valigia pronta dietro la porta della sua stanzetta, per infilarci in fretta lo stretto necessario ad affrontare i giorni di set e le sfide che le si presentano.  Non c’è cosa più appagante in questo mestiere – continua – che ricevere i ringraziamenti da parte degli addetti ai lavori per l’interpretazione degli attori proposti ai registi. In questo caso specifico, la straordinaria interpretazione di Denise in un lavoro di pochi minuti che richiedeva il massimo dello sforzo e della professionalità. Proprio perché quando ci sono poche battute è li che deve uscire fuori il talento dell’attore. Quando i registi hanno poco tempo per raccontare la loro storia e usano gli attori come uno “strumento” per trasmettere emozioni e stati d’animo, per ottenere il risultato da loro pensato per catturare l’attenzione dello spettatore».

IL COMMENTO DI DENISE SAPIA

«Non è stato facile girare questo corto – precisa Denise Sapia – perché lo abbiamo fatto nei 2 giorni più caldi dell’estate, non solo per le riprese esterne, ma anche per quelle interne, dove abbiamo girato chiusi in una stanza con tapparelle abbassate senza alcun tipo di climatizzatori, proibiti per i fonici, perché basta un minimo rumore per invalidare l’audio e naturalmente il girato. Ma alla fine credo ne sia valsa la pena. Mi sono sentita ripagata nel vedere i due registi entusiasti di gioia mentre rivedevano le scene al monitor prima di annunciare il ciak buono. Il mare e le vacanze possono attendere –conclude Denise –  queste occasioni invece bisogna coglierle al volo. Possono essere irripetibili, perché se non fossi stata io, sarebbe stata certamente un’altra attrice».

 

 

“Ciak week end”, un cortometraggio che racconti Altomonte

ALTOMONTE (CS) – Un corto che racconti Altomonte e i giorni del Festival Euromediterraneo. È questo il concorso lanciato per l’edizione 2018 (che verrà presentata in conferenza stampa venerdì 27 luglio alle ore 12 nella Sala degli Stemmi del Palazzo della Provincia in piazza XV Marzo a Cosenza), del Festival Euromediterraneo di Altomonte da Officine delle Idee e la redazione del portale dedicato al viaggio e alla scrittura www.leggoscrivo.com, con il patrocinio del Comune di Altomonte.

Al video vincitore andrà un premio in denaro di 400 euro. Ma il Festival Euromediterraneo vuole premiare tutti coloro che parteciperanno con un ingresso gratuito a tutti gli eventi che si terranno a partire dal 12 agosto. “Ciak week end – Paesaggi culturali: docufestival e storytelling – Festival Euromediterraneo di Altomonte 2018” nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale: il paesaggio, luoghi, i personaggi, le storie, gli eventi, le narrazioni potranno partendo dal territorio e dalle peculiarità di Altomonte promuovere il patrimonio culturale materiale e immateriale anche dei territori limitrofi e di tutta la calabria attraverso un racconto filmico, di genere libero (cortometraggio, video art, documentario, breve spot).

I soggetti che intendono partecipare dovranno realizzare il proprio elaborato, della durata massima di 3 minuti, fra giorno 1 agosto e 5 agosto ad Altomonte. Il tema dei lavori dovrà riguardare la narrazione i paesaggi culturali calabresi, del territorio del comune

Altomonte, dei territori limitrofi e del festival. È richiesta la compilazione e l’invio della domanda di iscrizione al concorso Paesaggi culturali scaricabile dal sito www.leggoscrivo.com, all’indirizzo e-mail: info@leggoscrivo.com. L’oggetto della mail dovrà essere “Iscrizione concorso video Altomonte Divino Jazz estate”. La scadenza per l’invio del materiale video è fissata per giorno 9 agosto 2018 entro le ore 23.59. Al primo classificato verrà assegnato un premio in denaro pari a 400 euro e l’accesso libero a tutti gli eventi del Festival Euromediterraneo di Altomonte. A tutti i partecipanti è assegnato un ingresso gratuito a tutti gli eventi del Festival Euromediterraneo di Altomonte a partire dal 12 agosto 2018.

Mormanno protagonista del cortometraggio “Superstizione fatale”

MORMANNO (CS) – Promuovere il territorio, valorizzarne le potenzialità in ogni ambito e contesto. Trasformare la città di Mormanno in un set cinematografico, anche se per pochi giorni, è un’idea sposata da subito con entusiasmo dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco, Giuseppe Regina, che ha accolto la richiesta della Loading Production, società impegnata nelle riprese del cortometraggio “Supertizione fatale” per la regia di Salvatore Romano. La città del bocconotto e della lenticchia, insieme ad altre località dell’entroterra del Pollino, sarà il set scelto dalla troupe per le riprese del film che vede al suo interno, tra i protagonisti, diversi attori calabresi. Finanziata dal nuovo Imaie la produzione ha l’obiettivo di promuovere il territorio entro il quale si gireranno le scene del cortometraggio che sarà distribuito a livello nazionale ed internazionale. Protagonista della pellicola sarà Antonio Tallura, attori di origine locrese, affermato anche a livello teatrale. Accanto a lui il reggino Giacomo Battaglia, conosciuto dal grande pubblico nel duo Battaglia e Miseferi; il cosentino Marcello Arnone; Caterina Milicchio giovane attrice affermata a livello nazionale di San Marco Argentano; Davide Fasano giovanissimo attore emergente di Mormanno.

SUPERSTIZIONE FATALE

La storia del corto racconta di un uomo superstizioso che ad un bivio incrocia un gatto nero e si ferma in attesa che passi qualcun’altro. Ciò darà luogo ad una serie di comportamenti limite e il personaggio affronterà le sue paure e i suoi pregiudizi, mettendolo a confronto con gli altri personaggi che incontrerà nel suo cammino. Il film sarà girato anche grazie al contributo ed al patrocinio del Comune di Mormanno.

 

“Bismillah” di Alessandro Grande vince il David di Donatello categoria corti

CATANZARO – Il corto “Bismillah” diretto dal regista Alessandro Grande, cineasta catanzarese, ha vinto il Premio David di Donatello 2018 nella categoria corti. A decretare il vincitore della cinquina finale è stata la giuria dei cortometraggi presieduta da Andrea Piersanti. “Bismillah”, produzione nata a Catanzaro e che vede coinvolti oltre al regista la Indaco Film di Luca Marino, con il supporto della Fondazione Calabria Film Commission e del Comune di Catanzaro accanto a Rai Cinema, affronta il tema dell’immigrazione e racconta la vicenda della piccola Samira, 10 anni, che vive illegalmente in Italia con il padre e il fratello. La pellicola di Grande, selezionata tra 265 titoli partecipanti, rappresenterà l’Italia nella corsa come miglior cortometraggio agli Oscar del prossimo anno. «Sono profondamente emozionato – ha detto Grande commentando il risultato – nel ricevere questo riconoscimento che ripaga i grandi sacrifici fatti in questi anni. Ringrazio quanti mi hanno affiancato in questa avventura» (Fonte foto calabrianews.it).

“Delta”, il corto di due giovani amanteani al Festival di Cinematografia di Praga

AMANTEA (CS) – Testimonianze di impegno che restituiscono l’immagine di una generazione che non ha paura nell’affrontare nuove sfide, che riesce a muoversi liberamente per il mondo e che ricerca il successo esprimendo al massimo la propria personalità, bene intellegibile quanto mai unico e prezioso. Viviana Lorelli, nella veste di aiuto regista, e Salvatore Alfano, in quelle dell’attore, hanno così non solo realizzato uno dei propri sogni, ma glorificato in un terreno non ancora appieno battuto, quale l’arte cinematografica, l’intera comunità amanteana. Entrambi, infatti, hanno preso parte al cortometraggio “Delta” che, nei giorni scorsi, è stato proiettato nella capitale della Repubblica Ceca, nell’ambito del festival internazionale “In Breve: giovani registi italiani”, organizzato dalla Fondazione Eleutheria. Difficile capire le emozioni che hanno potuto provare all’alzarsi del sipario: in quei minuti sullo schermo non scorreva soltanto il divenire della storia, ma anche la speranza di credere nell’avvenire. La pellicola, per usare un termine caro agli appassionati, è stata diretta dal 21enne Yari Saccotelli, originario di Trani, ma anch’esso radicato ad Amantea, considerata la sua duplice partecipazione in alcuni eventi televisivi che hanno avuto luogo nel comune tirrenico. Viviana Lorelli sembra essere nata dietro una macchina da presa, districandosi perfettamente tra cinema e fotografia. I suoi studi presso la Rome University of Fine Arts le hanno consentito di raggiungere un elevato grado di conoscenza del mezzo tecnico, ma anche di declinare i paradigmi dell’organizzazione, tanto che a partire dal 2018, condividerà l’esperienza di direttore artistico della Grotta dei desideri, il fashion contest che si svolge ad Amantea e che si appresta a celebrare la quattordicesima edizione. Salvatore Alfano ha un talento innato per il teatro: nonostante la giovane età è in grado, come pochi, di caratterizzare i personaggi che interpreta, rendendoli vivi e semplici agli occhi dello spettatore. Non importa la rilevanza del palco: la sua bravura si mostra con costanza, nella pura essenza dell’applauso da parte del pubblico. Completano il team di lavoro gli attori Marco Golinucci e Sara Mennella. Il cortometraggio “Delta” ha superato una selezione durissima tra oltre 230 opere presentate ad una commissione di nove esperti di arte e cinema, rientrando poi nelle dieci scelte per la rassegna cinematografica internazionale che si è tenuta a Praga lo scorso fine settimana. I film sono stati proiettati in italiano, con sottotitoli in ceco e inglese, nella suggestiva cornice del “Theatre Royal”.

LA TRAMA

“Delta” parla di Anna, una ragazza di ventidue anni affetta da un disturbo compulsivo della personalità. Un giorno viene invitata a cena da due ragazzi con cui ha avuto dei trascorsi poco piacevoli. Inizialmente rifiuta, poi deciderà di invitare entrambi a casa sua. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando i due cominceranno a rinfacciarle fatti accaduti nel passato, attraverso scherzi di cattivo gusto. Il gruppo che si è venuto a formare per questa occasione è già pronto a rimettersi in gioco. Sono già iniziate, infatti, le attività preliminare per la realizzazione di una nuova opera. Ed è probabilmente questo il lato più emozionante: un gruppo di ragazzi, con esperienze e imprinting diversi tra loro, comprendono la necessità di stringersi e di impegnarsi, senza condizionamenti e facendosi forza a vicenda. Per loro il futuro non potrà che essere roseo

“Penalty”, il regista crotonese Aldo Iuliano premiato a Venezia

VENEZIA – Un altro grande successo per lo short-film “Penalty” del giovane regista crotonese Aldo Iuliano, questa volta all’interno della 74° Mostra del Cinema di Venezia. “Penalty” si aggiudica Miglior Cortometraggio 2017 al concorso “I Love GAI – Giovani Autori Italiani”! Kermesse nata da un’iniziativa SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori in collaborazione con Lightbox. Iuliano è stato selezionato tra i diciannove nomi emergenti nel panorama del nuovo cinema italiano, tutti under 40. La kermesse si è conclusa ieri, 1 settembre, al Palazzo del Cinema durante la 74° Mostra del Cinema di Venezia. “Penalty”, sostenuto nella fase di promozione dalla Calabria Film Commission, dopo essere stato selezionato nella cinquina dei Nastri d’Argento 2017, ha già ottenuto il prestigioso Globo d’Oro per il miglior cortometraggio 2017. Il merito principale di Penalty sta proprio nella volontà di utilizzare il calcio come metafora di una lotta per la sopravvivenza estremamente attuale, quella di un gruppo di ragazzi africani che devono sfidarsi nel silenzio crudele di un luogo deserto.

In attesa del gran finale, ModaMovie premia il cinema

IMG_9814ModaMovie si appresta alla sua ventesima conclusione e lo fa attraverso un duo di serate in cui l’attenzione, al cinema, alla moda ma soprattutto alle nuove tecnologie che hanno rivoluzionato anche il modo di goderne, si rivela, più che mai, elevata. Un evento che, anno dopo anno si arricchisce di nuovi dettagli, a dispetto delle avversità e dei cambiamenti, legati inevitabilmente alla politica locale, che rischiano di porne a freno l’evoluzione.

Evoluzione che, più di ogni altro, quest’anno, parla al mondo del digitale e racconta, in maniera dirompente e, in taluni casi, allarmante, la dipendenza e l’eccessivo coinvolgimento da smartphone di cui è afflitta la società “nel presente”. Ad evidenziarlo, nella prima delle due serate evento condotte da Valeria Oppenheimer, è stato Giovanni Enrico Antonio Iusi, con il corto “L’occhio Inanimato”.  Un’opera filmica girata interamente con l’aiuto di un cellulare, tra Cosenza e dintorni, in cui il regista mostra, efficacemente, il vizio, persistente di “riprendersi” in qualsiasi situazione, al punto da perdere qualsiasi inibizione e intimità, dimenticando come all’apparire dovrebbe anteporsi l’essere.  Tra i quattro cortometraggi proiettati e selezionati, particolare apprezzamento è stato riconosciuto anche a quello del giovane Marco Albano, vincitore del premio di Donatello, per il suo “Thriller”. In esso, si racconta il sogno di un ragazzino cresciuto nel mito di Michael Jackson, la cui ambizione e passione si scontra e si incontra, sul finale, con il difficile problema dell’ ILVA, bestia nera della città tarantina. Sullo sfondo, Albano affronta il tema dell’occupazione ma soprattutto quella della malattia che affligge gli operai della fabbrica, assimilandoli, in un video che nessuno potrebbe mai confondere, ai noti zombie dell’ originale “Thriller” che rappresentò per Jackson l’inizio di una carriera d’oro.  Entrambi sono stati selezionati per il festival di Palizzi, rappresentato, nella serata, dal suo sindaco e dall’attore Giacomo Battaglia.

AD6A8866Come in ogni festival che si rispetti, anche quest’anno, ModaMovie ha distribuito riconoscimenti a volontà. Alla proiezione dei quattro cortometraggi, tra i quali si annoverano  “Il regalo di Compleanno di Massimiliano Vergani e Nafplio di Attilio Marasco e Serena Malacco, è succeduta la premiazione  del compositore Paolo Vivaldi e dell’attore Saverio Vallone, figlio di Raf Vallone, per il quale Modamovie ha realizzato un omaggio. Particolamente intensa la pausa musicale di Vivaldi, che ha riprodotto, accompagnato dal sassofonista Mirko Onofrio, due brani tratti dalla fiction “Mennea” e uno dal film “Non essere cattivo” mentre, subito dopo, è toccato a Giulia Zanfino, giornalista e regista del film “La penna di Bruzio”, dedicato a Padula, da un’idea di Mattia Scaramuzzo, un nuovo prezioso omaggio. A concludere la serata, un altro momento musicale, decisamente differente da quello di Vivaldi, live e proposto da Kim Ree Heena. Una performance elettronica “Codex kim” che ha unito la musica alle immagini, proprio come nel più classico dei film.

Ph: Francesco Farina

Lia Giannini

 

 

 

 

 

Margerita tra i finalisti del Sequence Court-metrage

CATANZARO – Margerita, il cortometraggio del regista catanzarese Alessandro Grande, è tra i finalisti della 22/ma edizione del Sequence Court-metrage di Tolosa.

Prodotto dalla Imago di Alessandro Riccardi e dalla Pi.Sa. Film di Andrea Santoro, con la partecipazione dello stesso Grande, il cortometraggio affronta la tematica dell’integrazione dei rom.

Margerita ha ottenuto in soli cinque mesi di distribuzione oltre 60 selezioni ufficiali in tutto il mondo e oltre 20 premi.