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‘ndrangheta, catturato il boss Marcello Pesce

ROMA – E’ stato catturato dalla Polizia di Stato a Rosarno il latitante Marcello Pesce, boss della ‘ndrangheta ricercato per associazione di stampo mafioso. Marcello Pesce, detto “U Ballerinu”, fa parte dell’omonima cosca guidata da Antonino Pesce, operativa nella Piana di Gioia Tauro e con propaggini in Lombardia e tutto il Nord Italia. Era ricercato dal 26 aprile 2010, quando sfuggì alla cattura nell’operazione “All inside”. Marcello Pesce, al momento dell’irruzione degli agenti dello Sco e della squadra mobile di Reggio Calabria, era in camera da letto e non era armato. Non ha opposto resistenza ed è stato arrestato insieme a due uomini, padre e figlio, che erano nell’appartamento con lui. Condannato in appello a 16 anni e 8 mesi di reclusione per associazione mafiosa, Marcello Pesce è ritenuto dagli investigatori il capo strategico dell’omonima cosca, una delle più potenti dell’intero panorama ‘ndranghetista. Pesce era tra i latitanti di ‘ndrangheta più importanti ancora liberi. «Un uomo molto particolare, anche molto colto – ha commentato il procuratore di Reggio Calabria Gaetano Paci – Sono stati trovati libri di Proust e Sartre nel covo dove si nascondeva. E’ inevitabile che sia stato trovato a casa sua – ha aggiunto il procuratore Paci – Un latitante che è anche capo operativo, in questo caso anche capo strategico, deve stare nel suo territorio e deve avere il controllo della situazione».

Condanne ad esponenti del clan Pesce

tribunalePALMI (RC) – Sedici le persone che sono state condannate nel processo contro gli esponenti della cosca della ‘ndrangheta dei Pesce di Rosarno.

Le pene inflitte variano dai 2 ai 18 anni. La condanna più alta è stata inflitta a Giuseppe Pesce, figlio del boss Antonino.

Durante la lettura della sentenza, emessa dai giudici di Palmi, si sono verificati momenti di tensione con alcuni parenti degli imputati che sono svenuti ed altri che urlavano.

Indagini su Triplice Omicidio Riaperte dopo 18 anni

cosca PesceROSARNO (RC) – Giuseppina Pesce, cugina di Francesco Pesce reggente dell’omonima cosca della ‘ndrangheta, ha collaborato nella riapertura del caso di triplice omicidio avvenuto a Genova il 18 marzo del 1994.

La collaboratrice di giustizia, nella sua deposizione, ha dichiarato che alcuni esponenti della cosca sono i colpevoli dell’omicidio di Maria Teresa Gallucci, di sua madre Nicolina Celano e della nipote delle due donne Marilena Bracaglia, 22 anni

Ex concorrente del Grande Fratello indagata per favoreggiamento nei confronti della cosca Pesce

PALMI (REGGIO CALABRIA) –  Rosa Stagnitti di Taurianova, ex concorrente del Grande Fratello 5, e’ indagata per favoreggiamento aggravato nei confronti di presunti affiliati alla cosca Pesce di Rosarno. La donna, chiamata dalla difesa di Antonio Pesce a testimoniare nel processo contro la cosca, ha scoperto solo oggi di essere indagata. Dopo aver ricevuto la seguente notizia la Stagnitti, consultatasi con un legale d’ufficio, si e’ avvalsa della facolta’ di non rispondere.