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Troppe ombre sulle primarie, Antonio Palermo ritira la sua candidatura

COSENZA – Il Circolo tematico di SEL, SudAlterno, si dichiara preoccupato e sconcertato rispetto agli effetti negativi di un’organizzazione approssimativa  delle primarie, tenutesi lo scorso 29 dicembre: seggi improvvisati, la mattina stessa del voto, o accorpati, costringendo molti compagni a fastidiosi spostamenti, informazione, a dir poco scarsa, se non addirittura nulla, assenza di coinvolgimento del cosiddetto “popolo delle primarie”, che andava ben oltre il SEL e il PD. Ovviamente da una siffatta organizzazione ne sono scaturiti risultati poco chiari e poco giustificabili, per numeri e distribuzione.

Ora davanti alla corsa spasmodica per un posto in lista, alla Camera o al Senato, possibilmente “in alto” il Circolo tematico di SEL non ci sta. Per questi motivi, SudAlterno, in accordo col diretto interessato, ha deciso di ritirare la candidatura del suo rappresentante, Antonio Palermo, a prescindere dal posto che questi occuperebbe in lista.

Dichiarano fortemente di non farsi da parte così come il 29 dicembre scorso, nella speranza di restituire democrazia e partecipazione alle primarie, così non lo faranno oggi perchè credono ancora nel progetto di SEL e del Centrosinistra.

Le diffuse irregolarità che sono state denunciate in diversi contesti regionali hanno determinato una grande delusione, ma nonostante ciò continueranno a offrire il loro sostegno a una candidata di grande spessore come Ida Dominijanni, giornalista del Manifesto e calabrese d’origine, capolista, con SEL, nella lista per il Senato, che ha sempre conservato e rivendicato un forte legame con questa terra. Sono pronti a offrirle ogni supporto, perché Ida Dominijanni, come Giorgio Airaudo, Pape Diaw, Laura Boldrini, Giulio Marcon, e i calabresi Celeste Costantino e Francesco Forgione, rappresentano quella SEL  per la quale le compagne  e i compagni del Circolo Tematico SudAlterno, ritengono necessario continuare a lottare.

 

Il Sindaco Occhiuto ringrazia i cittadini per il risultato del sondaggio del Sole 24Ore

“Sono molto contento e soddisfatto dell’esito del sondaggio commissionato dal quotidiano IL Sole 24 Ore all’IPR Marketing. Il miglioramento della nostra posizione rispetto al dato di partenza del momento dell’elezione premia il lavoro che abbiamo svolto in poco più di un anno di governo stimolandoci a proseguire sulla strada dell’efficienza. Ringrazio naturalmente i cittadini per l’apprezzamento e la fiducia che ci hanno manifestato attraverso questo significativo risultato. Credo che il loro importante apprezzamento ricompensi oggi la nostra capacità di mirare alla qualità, rimettendo in moto fra l’altro una serie di opere. L’Amministrazione ha infatti puntato sulle buone pratiche urbane e sui servizi agli utenti, con l’introduzione, ad esempio, della raccolta differenziata, con la riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico urbano, con la realizzazione di nuove condotte idriche, con l’intercettazione di finanziamenti europei, con la promozione di iniziative artistico-culturali che hanno contribuito a far tornare Cosenza un luogo di interesse regionale e centro nel quale si attua una forte attenzione al sociale. Ribadisco dunque grande compiacimento per l’analisi che emerge dal sondaggio del Sole 24 Ore riguardo all’Esecutivo, ma tengo tuttavia a sottolineare che io personalmente non sono abituato a governare sulla base delle statistiche o della ricerca spasmodica del consenso. Quando si amministra, è bene ricordarlo sempre, è anche necessario compiere scelte impopolari i cui risultati positivi verranno recepiti solo nel tempo, ed occorre dunque non entusiasmarsi troppo né, viceversa, abbattersi, sulla scorta di numeri soggetti a variabili di diverso tipo”.

Delegazione del consiglio comunale in visita alla Casa circondariale di Cosenza

COSENZA – Una delegazione della Giunta e del Consiglio comunale si è recata in visita ieri mattina alla casa circondariale di via Popilia per portare ai detenuti il saluto del Comune di Cosenza in occasione della Festa dell’Epifania.

La delegazione di amministratori e consiglieri era composta dal Vicesindaco Katya Gentile, dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa e, inoltre, dai consiglieri comunali Lino Di Nardo, Francesco De Cicco, Michelangelo Spataro, Maria Lucente, Claudio Nigro, Pierluigi Caputo e Francesco Spadafora.

La delegazione è stata accolta dal direttore dell’istituto di pena Filiberto Benevento.

Amministratori e consiglieri hanno incontrato gli ospiti della casa circondariale all’interno del piccolo teatro dell’istituto di pena di via Popilia.

Grazie alla convenzione l’Amministrazione comunale metterà a disposizione dei detenuti ristretti nell’istituto penitenziario cosentino alcune opportunità per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Alla casa circondariale il compito, invece, di individuare tra i detenuti quelli provvisti dei requisiti per l’ammissione al lavoro esterno, al regime di semilibertà, all’affidamento in prova al servizio sociale.

La visita di ieri è stata commentata con favore anche dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone che ha auspicato incontri periodici attraverso i quali si possa far percepire agli ospiti della casa circondariale la vicinanza delle istituzioni.

Vicinanza che è stata manifestata ieri anche con un gesto simbolico: la donazione, da parte del consigliere comunale Francesco De Cicco, di otto palloni che i detenuti potranno utilizzare nel corso degli incontri di calcio che si organizzano all’interno della casa circondariale.

Dopo gli interventi istituzionali , amministratori, consiglieri e detenuti hanno assistito allo spettacolo del cabarettista cosentino Emanuele Gagliardi, non nuovo a coniugare la sua vena attoriale e comica con l’impegno nel sociale che lo ha portato già in altre occasioni ad esibirsi davanti ai detenuti. Gagliardi era stato invitato qualche tempo fa in Commissione cultura a Palazzo dei Bruzi dal Presidente Claudio Nigro e in quella sede era maturata l’idea di farlo esibire nuovamente all’interno della casa circondariale di Cosenza.

Al termine dell’incontro, omaggio floreale (rose rosse) dai detenuti al Vicesindaco Gentile, all’Assessore De Rosa e alle educatrici della casa circondariale.

 

Il 10 gennaio inaugura il nuovo cartellone concertistico dell’Associazione Quintieri

COSENZA – È un legame storico quello tra il teatro Alfonso Rendano e l’Associazione Maurizio Quintieri, potrebbe dirsi un vecchio amore, suggellato nel tempo dall’intitolazione della sala del Ridotto, dove da sempre si tiene la stagione concertistica dell’associazione, proprio al musicista cosentino cui è dedicata la bella realtà musicale e anche la più longeva della città.

Il nuovo cartellone concertistico della Quintieri, che inaugura il prossimo 10 gennaio, propone nei suoi primi appuntamenti una contaminazione di generi, musica e poesia, musica e canto, musica che nella parola trova la sua fonte di ispirazione.

Nell’evento inaugurale del 10 gennaio, alle ore 20.15 nella sala Quintieri, è la stessa Isabel Russinova a suggellare la rinnovata collaborazione, partecipando al concerto che vede al pianoforte e al violino Giuseppe Maiorca e Lorenzo Parisi, rispettivamente direttore artistico e presidente dell’associazione Quintieri. “…Quando il Novecento è rosa. Parole e musica al femminile” è il titolo del concerto che ha in programma musiche di Brahms, Beethoven, Bach, Piazzolla, Gardel, Massenet, Legrand. Su queste note l’attrice Isabel Russinova ha scelto di recitare i versi, anche con frammenti in lingua originale, di undici poetesse, le sudamericane Olga Orozco, Alejandra Pizarnik, Maria Mercedes Carranza, Yolanda Pantin; le maghrebine Zyneb Laawady e Amina Said, l’iraniana Anahid Baklu e la russa Marina Ivanova Cvetaeva; le statunitensi Sarah Mayes e Tatum Emerald; la nostra indimenticata Alda Merini. Un viaggio nella poesia di donne che hanno investigato il ruolo della donna nella loro poesia fatta anche di denuncia sociale.

Parola e musica si fondono nel concerto del 28 marzo  – “Donna vorrei morir. Suoni e voci nell’Europa dell’Ottocento – che ha la sua figura femminile nel mezzo soprano Edita Randova; la musica che usa la parola per ispirarsi  e per superarne i limiti e i confini è nel concerto per pianoforte dell’11 aprile – “Apréz une lecture de Dante” di F. Liszt –  che ha come protagonista Antonio Consales.

Completa l’offerta del primo semestre, ed anche questa è una piacevole novità, il concerto del vincitore del Premio Maria Quintieri, la cui prima edizione si è consumata l’ottobre scorso. È il violinista Roberto D’Auria, un autentico virtuoso di appena 18 anni che il 14 febbraio propone un programma dedicato alla scuola violinistica italiana ed ai suoi eredi, accompagnato al pianoforte dal giovane cosentino Andrea Bauleo.

Un’associazione come la “Maurizio Quintieri”, ‘in prima linea’ da trentacinque anni, sa bene come cogliere ed introdurre elementi di innovazione anche nel confezionamento dell’offerta culturale dedicata alla musica classica. Così, la seconda parte di stagione, ad ottobre, presenta CLASSICAL, un Festival in sei appuntamenti dedicato alla musica classica.

Qualche anticipazione sul programma:

l’affermato duo napoletano Alberto Maria Ruta e Antonello Cannavale (violino e pianoforte); Alessandro Crosta e Nadia Testa (flauto/ottavino e pianoforte) con un programma dedicato a trascrizioni operistiche; i giovani talenti calabresi del bel canto, il soprano Angela Bianco ed il basso-baritono Andrea Graziano; gli eclettici Bozen Brass,  un quintetto di ottoni dalla solida formazione musicale che offre uno spettacolo ricco di stili, generi, strumenti e costumi; Michael e Gunilla Süssmann (violino e pianoforte), ospiti di prestigiose istituzioni internazionali.

Parte integrante della rassegna è  il “Premio Maria Quintieri” che nel 2013 è dedicato al pianoforte e soprattutto diventa internazionale.

La Simet mette i saldi

ROSSANO (CS) – È tempo di saldi anche per la SIMET, sono, infatti, 7000 i posti che, acquistabili presso le agenzie della storica azienda calabrese o sul sito www.simetspa.it, consentiranno di viaggiare in tutta comodità, in tutte le direzioni e secondo la destinazione scelta, sia essa nel territorio nazionale o sulle linee internazionali, pagando solo il 50% del biglietto. Partenze e destinazioni. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma fino al 14 MARZO 2013, termine della promozione.

Inoltre raggiungere la Capitale, dalla prossima settimana, sarà, più conveniente con le nuove tariffe low cost. Parola della storica azienda con sede nel centro storico di Rossano che dopo il successo della campagna 2012, conclusasi nel mese di dicembre, continua a venire incontro, soprattutto in questa delicata fase generale di crisi, alle esigenze del Cliente.

Chi salirà a Rossano-Corigliano-Cantinella-Sibari pagherà solo 29 euro. Dal Pollino, invece, la Castrovillari, Lauria, Lagonegro sarà a soli 27 euro. La Campania con fermata a Sala Consilina, costerà solo 20 euro. Ecco le tariffe slow cost da non lasciarsi perdere.

Le tariffe andranno in vigore da LUNEDÌ 14 GENNAIO fino al mese di GIUGNO, e riguarderanno la corsa delle 6 del mattino.

La promozione è soggetta a posti limitati e non è cumulabile con altre promozioni.

 

Presto al Museo dei Brettii e degli Enotri il bookshop e la caffetteria

COSENZA – Entreranno presto in funzione al Museo dei Brettii e degli Enotri il bookshop e la caffetteria. L’Amministrazione comunale ha, infatti, bandito una procedura di gara per l’affidamento per tre anni dei nuovi servizi che la struttura museale cosentina, diretta da Marilena Cerzoso, offrirà prossimamente ai suoi visitatori. Il bookshop e la caffetteria, i cui arredi facevano già parte del Museo dei Brettii, contribuiranno a promuovere ulteriormente l’immagine della struttura del complesso monumentale di S.Agostino, tra i più importanti musei archeologici della regione.La caffetteria del Museo potrebbe candidarsi a diventare punto di riferimento per i cittadini, ma anche crocevia di artisti, musicisti e intellettuali che potranno così contare su un servizio di accoglienza di qualità.

Il bando per la gestione dei nuovi servizi del Museo è stato pubblicato dall’Amministrazione comunale nei giorni scorsi e scadrà il prossimo 28 gennaio.

Gli interessati potranno prendere visione del bando integrale collegandosi alla home page del sito Internet del Comune, all’indirizzo www.comune.cosenza.it , alla sezione bandi di gara in scadenza.

Quando l’électro viens du Sud. Intervista ai Fukada Tree; vincitori del Contest Change the Music

Fukada Tree

Cosenza – I giovani vengono spesso attaccati dalle istituzioni e definiti svogliati, disinteressati, choosy (schizzinosi); in realtà nessuno di questi epiteti è adeguato in quanto la maggior parte dei giovani lotta tenacemente per difendere i propri diritti e mettere in mostra le proprie capacità e, soprattutto, i propri sogni. È un periodo difficile e complesso per la società e ciò si ritorce quasi sempre sui giovani che studiano, lavorano, imparano ma ciò non basta mai; più che schizzinosi ci si sente demoralizzati perché sono più numerose le porte sbattute in faccia che le possibilità concesse.
C’è chi però, nonostante gli ostacoli e i pregiudizi, riesce a far prevalere il proprio talento e il gruppo musicale Fukada Tree ne è l’esempio tangibile. Tre giovani, tre calabresi doc dediti all’elettro-music sono riusciti a trasformare una propria passione in una prospettiva futura. Il gruppo, composto dal budmaster Stanislao Costabile (Spike), dalla cantante Marina Andrielli (Aram) e dal chitarrista Francesco Spadafora (TheLord), è riuscito a sfondare ricevendo riconoscimenti e soddisfazioni fino alla vittoria del Contest Change the Music promosso dall’Edison.

La parola ai Fukada che, nell’intervista, parlano della propria esperienza a dimostrazione che la Calabria non è solo la terra delle tarantelle; con i Fukada Tree si può finalmente dire che l’électro viens du Sud.

Fukada tree è il nome della vostra band nata nel 2009, a cosa è dovuta questa scelta?

Fukada Tree è un sistema di ripresa microfonica, il nome di una configurazione di ripresa per il surround. Lo abbiamo scelto perché il nostro lavoro di composizione e di elaborazione del suono è fatto di registrazioni, campionature, filtri, manipolazioni che richiedono strumentazioni analogiche e/o digitali. Fukada Tree è tutto questo … un lavoro di studio, di sperimentazione, di manipolazione che caratterizza l’electro – music. E’ vero che “in nome nomen”: Fukada Tree è un nome che sa di analagico, di legno che assorbe il suono, di lavoro manuale con gli strumenti.
Se nei live l’impressione è quella di avere davanti un trio la cui musica poggia molto sulle campionature,  invece il tasto “play” sul computer serve a riprodurre i suoni creati e manipolati
in studio direttamente dalla band.

Nella vostra scheda di presentazione dite “La musica elettronica a farla bene, in Italia, sono in pochi. E poi, se non sei nato al centro-nord, è ancora più difficile perché dal sud al massimo uno si aspetta di sentir suonare le tarantelle”. Quanto è stato difficile per voi trovare l’appoggio del pubblico e, soprattutto, quanto è stata dura affermarvi nel campo dell’elettro-music?

Il nostro gruppo viene da realtà musicali differenti, questo ha portato a un mix che ha influenzato il nostro comune denominatore: il Dub. La musica elettronica a farla bene, in Italia, sono pochi, perché non basta avere un sintetizzatore o delle basi campionate per farla. Bisogna avere sicuramente  buone idee ma poi bisogna elaborarle, costruirle, trasformarle in suono e in musica.
I Fukada fanno proprio questo con il lavoro sul suono, che amplificato, registrato e manipolato diventa il carattere distintivo della nostra band. Dub, dubstep, trip-hop sono solo le coordinate principali del nostro gruppo, che nonostante è presente sulla scena musicale da circa tre anni è riuscito a crearsi un sound originale e, soprattutto, riconoscibile fin dalle prima note. L’electro – music in Italia non ha ancora il grande seguito che ha in altri paesi europei, quindi è sicuramente più difficile farsi apprezzare dal pubblico, ma la nostra sia pur piccola esperienza ci fa essere ottimisti. Anche in Italia proprio sull’onda del successo di questa musica a livello internazionale si stanno aprendo grandi possibilità.

Siete tre ragazzi cosentini, la vostra giovane età ha spesso creato pregiudizi oppure è stata il vostro punto di forza?

No l’età non ha affatto condizionato  l’apprezzamento che della nostra musica hanno fatto importanti esperti, com’è successo per l’Edison Contest. E’ vero che, forse, per d’ingresso nel mercato discografico italiano siamo ritenuti ancora “giovani”, ma siamo certi  che la nostra età non abbia creato dei pregiudizi, anzi.!

Nel 2010 avete vinto il M.E.I Tech di Faenza, nel 2011 siete rientrati, con il brano “Desire” , nella Top Ten dei migliori brani dello stesso M. E.I., nel 2012 siete riusciti a vincere il Contest Change the music promosso dall’Edison. Una vera e propria escalation di successi dunque. Com’è stato condividere il palco con 822 band?

Ci siamo accorti che eravamo in 822 a concorrere quando abbiamo saputo di essere tra i primi 20 selezionati. Non abbiamo partecipato al contest con la convinzione di vincere ma pensavamo che fosse importante partecipare per confrontarsi e verificarsi di fronte ad una commissione di esperti qualificati e ad un pubblico scelto. Il palco lo abbiamo condiviso con quei 20 gruppi di finalisti di cui anche noi facevamo parte. Non abbiamo mai sentito competitività, non se ne respirava nell’aria … eravamo tutti dei giovani artisti, ognuno con la propria proposta e con la propria speranza. Ciò non toglie che senza dubbio alcuno, sia il M.E.I  che l’  Edison Contest  siano stati una felicissima sorpresa ed una meritata soddisfazione.

La giuria del contest si è così espressa  “i Fukada Tree con le loro sonorità elettroniche sospese e ipnotiche, la sensuale vocalità femminile e la capacità di creare atmosfere sognanti e suggestive hanno conquistato i giurati con il loro stile ispirato ai suoni trip-hop della terra di Albione”.  Quanto tempo c’è voluto per trovare questa affinità musicale che vi rende estrosi, freschi, vitali, artisti a tutto tondo?

Ognuno di noi ha fatto i conti con le proprie esperienze pregresse, e sulla base di queste ha dato il proprio contributo e Fukada Tree ne è il risultato. C’è profondo rispetto verso le idee di ognuno di noi e cerchiamo di esprimere tutta la nostra capacità nell’elaborare un sound tutto nostro. L’affinità tra generi come l’affinità tra persone non nascono dal nulla, è vero che è necessario un certo feeling, ma c’è anche bisogno di coltivarla nel tempo, alimentandola e facendola evolvere. E’ questo che rende compatto il gruppo e che determina la nostra “vitalità” come la chiami tu.

Come premio per la vittoria del Contest Change the music riceverete la possibilità di aprire i concerti di un importante artista italiano o straniero. Potete darci qualche anticipazione a riguardo?!

Il team di ECTM sta iniziando a organizzare, innanzitutto, il concerto che vedrà riunite sullo stesso palco le 4 band vincitrici del contest, ma sui concerti a seguire ancora non abbiamo informazioni precise.

La voce e la “penna” del gruppo è Aram (Marina Andrielli); quali sono le tematiche che ti stanno più a cuore e quali sono quelle che vorresti trattare ma che ancora non hai avuto modo di mettere in musica?

Scrivo per un senso di liberazione, ma non mi prefiggo tematiche predeterminate. “Clementine”, per esempio, nasce dalla necessità di una denuncia sociale, “Sweet Devil” nasce da un ricordo, in “Temptation” si parla dell’Es, “Don’t ask” è un delirio. Ogni brano attinge da fonti diverse, alcune più consapevoli, altre più inconsce fino al momento in cui non vengono fissate sul foglio.

Il singolo “Clementine” ha avuto una grande successo; è la storia di una donna che fa il mestiere più antico del mondo, la prostituta, una donna che però ha deciso  di arrendersi alla sua “condizione umana”. Nel video del singolo avete deciso di inserire come titoli di coda i dati sulle donne vittime di violenza e quelli sulla prostituzione in Italia. È da poco trascorsa la giornata mondiale contro la violenza sulle donne quanto, secondo voi, le donne continuano a comportarsi come Clementine assumendosi colpe che, in realtà, non hanno? E quanto, secondo voi, la musica può aiutare a rompere i tabù che purtroppo ancora oggi persistono?

Il testo di Clementine nasce,come ho detto prima, da una necessità: dar voce ad una debolezza, che in questo caso è l’arrendevolezza, l’accondiscendenza passiva ad una condizione che Clementine non sente sua ed alla quale però preferisce dire di si, perché non crede in se stessa, alla sua bellezza, alla possibilità che esiste altro solo decidesse di vederlo. Ho voluto associare questo concetto ad una condizione di vita alla quale molte donne sono incatenate ma esistono altre forme di violenza, altrettanto gravi, forse più vicine a noi e più difficili da comprendere perché meno palesi. La violenza su una donna da parte del proprio uomo, quella su una giovane madre che non riceve debiti ausili ma che per contro viene licenziata, quella su ragazze che pur di non aver vergogna non raccontano la propria storia di violenza. Queste sono le donne che continuano ad assumersi colpe che non hanno, al pari di Clementine.
Come ho già detto altre volte, crediamo fermamente nel fatto che sia giusto, doveroso, legittimo ed opportuno dar voce a storie e numeri che mettono i brividi, e diffonderle perché non ci sia più omertosa ignoranza. Riporto una frase, un concetto in cui crediamo fermamente: “La musica non è un’arte fine a se stessa, ma un attivo strumento di comunicazione e rivoluzione.” Abbiamo fatto, facciamo e faremo la nostra parte.

Annabella Muraca

Saracena: il Sindaco occupa la strada che conduce alla discarica di Cassano Ionio

Cosenza –  Il sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi, ha occupato stamattina la strada che conduce alla discarica di Cassano Ionio. La protesta si inquadra nell’emergenza rifiuti che anche il comune di Saracena sta attraversando, stante l’impossibilita’ di conferire la spazzatura nel sito cassanese, a seguito di un’ordinanza del sindaco di Cassano Ionio, Gianni Papasso. Da Saracena si protesta perche’ il comune avrebbe invece un’autorizzazione del Commissario all’emergenza rifiuti della Regione Calabria.

Le farmacie di Rende inserite nella turnazione notturna con Cosenza

Il Sindaco Vittorio Cavalcanti plaude all’iniziativa del Servizio farmaceutico Territoriale dell’Asp di Cosenza, diretto dalla Dott.ssa Marilù Vulnera, che avvicina le due città inserendo le farmacie di Rende nella turnazione notturna con Cosenza. «Che su un servizio così importante per la cittadinanza si sia trovata un’intesa ed una collaborazione tra le diverse farmacie dei territorio di Cosenza e Rende testimonia che evidentemente, lo si voglia o meno, il tema dell’area urbana non può essere eluso, perché, come si usa dire, i fatti hanno la testa dura.». Secondo quanto stabilito da una recente delibera dell’Asp, nella consapevolezza di dover rispondere alle esigenze di una popolazione più ampia, le farmacie di Rende a rotazione saranno aperte in continuo fino alle 22.00, mentre dalle 22.00 alle 8.00 del mattino successivo dispenseranno i farmaci a chiamata. « Di questa iniziativa occorre dare merito all’Asp di Cosenza, ed in particolare della Dott.ssa Marilù Vulnera, Direttore dell’U.O.C. Farmaceutica Territoriale, per la particolare sensibilità dimostrata.Sul tema della sanità – assieme a quello dei trasporti e dei rifiuti  – si dovrà lavorare per avviare concretamente l’unione dei territori». «In particolare, alla luce delle riunioni avute nei mesi scorsi, ci faremo promotori con maggiore forza della discussione sul tema dei trasporti. Il 2013 dovrà essere l’anno in cui, dopo l’individuazione di un bacino unico dei trasporti nell’area urbana di Cosenza, come è stato richiesto mesi fa all’assessore regionale Fedele, si dovrà realizzare un servizio efficiente che colleghi tutti i territori. Ci auguriamo di recuperare una condivisione amministrativa per fornire ai cittadini servizi omogenei in una vasta area che già identificano come “unica”, ma che tale sarà solo se i servizi saranno autenticamente integrati».

L’arte è in… progress

Cosenza – Continua a gonfie vele, e a pennelli spiegati, il progetto “Art in progress. Cantieri del contemporaneo” presentato dalla Provincia di Cosenza che, per dar vita a questo titanico progetto, è stata affiancata da importanti partner tra i quali la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e il Comune di Marano Principato. Si è dunque deciso di produrre un “cantiere” d’arte contemporanea che, fino a Marzo 2013, permetterà di svelare e sviluppare le risorse culturali locali molto spesso dimenticate e sottovalutate a favore di espressioni artistiche nazionali ed internazionali; si cerca di esaltare tutte quelle bellezze da cui si è circondati quotidianamente ma che, per inerzia, stanchezza, disinteresse, molto spesso passano inosservate; si guarda troppe volte al di là del proprio “seminato” senza rendersi conto che, quasi sempre, ciò di cui abbiamo bisogno è dietro l’angolo.

La Galleria d’Arte Provinciale di Santa Chiara e la Galleria Nazionale di Cosenza (Palazzo Arnone) sono i due punti nevralgici che, fino a Marzo, ospiteranno le varie mostre permettendo all’arte di prendere forma e vita; l’arte, in tutte le sue dimensioni e le sue espressioni, diventa così la vera protagonista del progetto.   Sono già in corso due mostre “Punti di Vista” e “Premio Pandosia-I Like Differences”; la prima cerca di mettere in confronto le opere di grandi maestri del passato con quelle contemporanee di 12 giovani italiani; lo scopo è quello di sviluppare un dialogo fervido e serrato tra la pittura tradizionale e le nuove tecniche artistiche che spaziano dalla scultura alle istallazioni fino a sfiorare i “linguaggi” moderni della fotografia e dei video che permettono di esprimere in maniera più adeguata la complessità della vita attuale.

Il premio Pandosia, ormai giunto alla sua XXVI edizione, cerca invece di sostenere tutti quei giovani che, dotati di estro, acume ed ingegno, si avvicinano al difficile e complesso mondo dell’arte; quest’edizione del premio, a differenza degli anni precedenti, non è dedicata solo agli scultori e ai pittori ma è stato trasformato in un premio dedicato alle più disparate forme d’arte come quelle attuali che si avvalgono di nuove tecniche e, soprattutto, di nuove tecnologie. Al concorso hanno partecipato circa 22 giovani e, grazie ad un ex aequo, due di loro, Sebastiano Dammone Sessa con l’opera “Senza titolo” e Giuseppe Colonese con il video “Riflessioni”, hanno ricevuto il premio Pandosia.

Il progetto sarà, tra l’altro, costellato di eventi collaterali; laboratori, convegni, performance, incontri andranno ad arricchire il cantiere artistico permettendo la promozione e la crescita culturale.

L’arte è viva, in continua crescita ed evoluzione, l’arte non è statica ma dinamica, cangiante, è un cantiere sempre aperto e pronto ad innovazioni; l’arte è un costante ed irrefrenabile work in progress.

Annabella Muraca