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Elezioni Cosenza, a spasso nel centro storico con l’europarlamentare Cozzolino

IMG_5899COSENZA – Piano di investimenti e accesso al Fondo Junker per rilanciare il centro storico di Cosenza. Un’idea condivisa da Andrea Cozzolino, vice presidente della commissione Sviluppo regionale al Parlamento europeo e dal candidato a sindaco di Alleanza civica progressista, Carlo Guccione. Entrambi hanno percorso i quartieri popolari della città vecchia di Cosenza, a partire da Santa Lucia, luogo simbolo del degrado urbano degli ultimi anni. “Iniziamo dai resistenti – ha affermato Carlo Guccione, candidato a sindaco di Alleanza civica progressista – della città vecchia, da coloro che non mollano e vanno avanti fra mille difficoltà. Uno di questi è Faustino, proprietario di un negozio di alimentari, che è diventato uno dei piccoli eroi della città nascosta. Quella città lontana dai riflettori che sarà al centro dell’azione amministrativa della Grande Cosenza. Il centro storico sarà una priorità dei primi cento giorni della nostra esperienza di governo. Abbiamo il dovere – ha precisato Carlo Guccione – di ascoltare questa gente. Abbiamo la necessità di fare tesoro delle esperienze personali di persone come Pino. Proprio sottoIMG_5856 la “Ficuzza”, storico luogo di socialità di Cosenza, Pino mi ha raccontato la sua militanza con l’avvocato Martorelli e il suo impegno per la mensa dei poveri a San Francesco d’Assisi. Questa è la città che ci indica la strada da percorrere. Ripartire dai bisogni essenziali e migliorare le condizioni di vita di chi è costretto ad abitare nel degrado. Fra edifici pericolanti e sporcizia diffusa, molti cittadini combattono la loro personale battaglia. Ecco, la Grande Cosenza combatte questa battaglia insieme a loro. Il centro storico di Cosenza – ha sottolineato l’europarlamentare Andrea Cozzolino – mostra una bellezza sorprendente. Sono sicuro che Carlo Guccione riuscirà a invertire la rotta e restituire alla città questo gioiello culturale e architettonico”.

La Grande Cosenza di Carlo Guccione per il Centro Storico con l’europarlamentare Cozzolino

COSENZA –  Domani, venerdì 13 maggio alle 17:00, la Grande Cosenza di Carlo Guccione percorrerà a piedi le strade del centro storico di Cosenza.  La carovana delle idee di Alleanza civica progressista sarà presente nella città vecchia accompagnata dall’europarlamentare Andrea Cozzolino, vice presidente della commissione Sviluppo regionale, e da Carlo Guccione, candidato a sindaco di Cosenza.

Il tour di ascolto e condivisione inizia a piazza dei Valdesi per poi continuare nel quartiere popolare di Santa Lucia.

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“Il centro storico torna ad essere – afferma Carlo Guccione – argomento fondamentale del governo della città di Cosenza. Anni di abbandono e di problemi irrisolti hanno penalizzato la sua bellezza e amplificato le sue contraddizioni. La gente vive e ama questi vicoli, ma è costretta a convivere con difficoltà che si trascinano da troppo tempo. Sono quelle difficoltà ignorate completamente da chi aveva il dovere di dare delle risposte. Abbiamo deciso di ripartire da qui, camminando insieme a chi vuole condividere con noi questo nuovo percorso”.

La presenza dell’europarlamentare del gruppo S&D, Andrea Cozzolino, testimonia la direzione intrapresa dal candidato a sindaco di Alleanza civica progressista. Gli obiettivi tematici di Azioni innovative urbane, programma di finanziamenti europei, sono lo specchio di alcuni problemi ormai strutturali  che affliggono il centro storico di Cosenza: povertà urbana, con un focus attento per i quartieri più disagiati,  integrazione di rifugiati e migranti, lavoro e competenze per favorire l’economia locale.

Due temi particolarmente sentiti da chi abita nella parte vecchia di Cosenza sono inclusione sociale e lotta alla povertà, aspetti di particolare urgenza e individuati nel anche programma Urbact III

Il tour di Cozzolino e Guccione proseguirà su corso Telesio, con una tappa davanti al Duomo, luogo che ha rappresentato per anni la rinascita del centro storico avviata dalle politiche lungimiranti dell’ex sindaco, Giacomo Mancini. Una rinascita culturale e intellettuale, che ha lasciato il segno.

Morto per overdose a Rende, indagato il pusher che fornì la dose letale

COSENZA – Francesco Ianni, 49 anni, disoccupato, arrestato dai carabinieri lunedì 14 marzo con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti è indagato per la morte di Pierpaolo Liparoti, il 39enne trovato senza vita nel suo appartamento di Rende domenica sera. Il pm di turno Giuseppe Cozzolino, che coordina le indagini assieme al procuratore capo Dario Granieri, ritiene Ianni responsabile del decesso di Liparoti ai sensi dell’articolo 586 del codice penale che punisce coloro che causano la morte o gravi lesioni in conseguenza di altro delitto. Durante una perquisizione nell’abitazione di Ianni, che ha precedenti di polizia, i militari hanno trovato otto involucri contenenti complessivamente 4,6 grammi di eroina e un bilancino. All’interno poi di un’automobile in uso allo stesso Ianni sono state trovate, inoltre, tre confezioni con cinque grammi di metadone cloridrato. E’ stato lui, in assenza però di un legale, a raccontare spontaneamente ai carabinieri di aver fornito una dose di eroina a Liparoti che sarebbe morto per overdose. Nel pomeriggio di martedì è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Liparoti da parte del medico legale Silvio Cavalcanti.

Cosenza, inflitti 18 anni di carcere all’assassino di Stanislao Sicilia

COSENZA – La Corte d’Assise di Cosenza ha condannato a 18 anni di carcere Carmine Cristini. Il 31enne di Montalto Uffugo, noto alle forze dell’ordine e già collaboratore di giustizia, è accusato di aver ucciso Stanislao Sicilia, il 29enne freddato nel dicembre del 2014 nella piazza del centro dell’area urbana cosentina. L’ex pentito è stato giudicato con rito abbreviato e ha sin da subito confessato le sue responsabilità. Il pm Giuseppe Cozzolino aveva chiesto la pena di 20 anni di reclusione. Cristini, nella precedente udienza, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee in cui ha ribadito di aver sparato perché era stato aggredito. Sarebbe stata, quindi, legittima difesa. Per questo i suoi legali gli avvocati Elena Montesano e Giuseppe Manna avevano chiesto il minimo della pena tenendo conto della confessione e della legittima difesa. Il presidente della Corte, Giovanni Garofalo, al termine della camera di consiglio ha emesso la sentenza di condanna a 18 anni di carcere e al pagamento di 30mila euro a favore dei familiari della vittima.

Neonato morto in ospedale. Salgono a cinque le persone indagate

sala-partoCOSENZA – Salgono a cinque le persone indagate per la morte del neonato di lunedì pomeriggio in sala parto nell’ospedale di Cosenza. Si tratta di due ginecologi, una neonatologa e due ostetriche. Il dott. Silvio Cavalcanti, medico legale, ha eseguito l’autopsia sul corpicino del piccolo alla presenza dei consulenti di parte nominati dagli indagati. Bisognerà adesso attendere sessanta giorni per conoscere l’esito dell’esame. Una delle ipotesi avanzate è che il feto fosse già morto al momento del parto. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Dario Granieri e affidate al pm di turno Giuseppe Cozzolino, dovranno chiarire se la donna, al momento del suo arrivo presso il nosocomio bruzio, avesse già eseguito dei tracciati e con quale esito. Sequestrata la cartella clinica della mamma del neonato, una 33enne di Fagnano Castello. La giovane è in buone condizioni di salute ed era alla sua terza gravidanza. Intanto, proseguono gli accertamenti dell’Azienda ospedaliera che, nell’immediatezza dei fatti, ha avviato un’indagine interna, mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha disposto l’invio degli ispettori all’Annunziata per verificare quanto accaduto.