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Rischio esondazione Crati, Cassano chiede l’intervento delle autorità

CASSANO ALLO IONIO (CS) -Con particolare riferimento al rilevato innalzamento dei livelli del Fiume Crati, sul versante comunale, con conseguente pericolo di esondazione, il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Cassano All’Ionio, ingegnere Luigi Serra Cassano, con una formale comunicazione ha chiamato in causa le competenti autorità regionali, provinciali e locali affinché intervengano con celerità monitorando costantemente il sito fluviale predisponendo anche un eventuale pronto intervento. Nella comunicazione trasmessa al Prefetto di Cosenza, al Presidente f.f. della Giunta Regionale della Calabria, agli Assessori Regionali all’Ambiente e alle Infrastrutture, De Caprio e Catalfamo, alla Protezione Civile della Calabria, all’ArpaCal, alla Provincia di Cosenza e per conoscenza al sindaco di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, è stato esplicitato che l’iniziativa è stata dettata dall’esito di un sopralluogo effettuato dai tecnici comunali sugli argini del fiume Crati, che dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni, soprattutto allaltezza del ponte ferroviario linea Taranto – Reggio Calabria, hanno rilevato che le acque del Crati hanno già invaso le aree golenali, arrivando fino alla sommità dellultimo argine.

Una sollecitazione, quindi, a intervenire, ricordando la tragedia datata 18 gennaio 2013, quando a causa delle incessanti piogge verificatesi nel periodo di riferimento il Crati esondò allagando completamente, fino a farla scomparire sotto migliaia di metri cubi di acqua e fango, tutta l’area archeologica dell’antica Sibari. Per cui, è importante prevenire in tempo utile con i dovuti interventi per scongiurare il ripetersi di disastri ambientali e culturali come quelli già vissuti.

 

Esondazione Crati, Coldiretti, «Situazione gravissima a Corigliano-Rossano»

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) «Con le prime luci del giorno si appalesa gravissima la situazione dopo che alle prime luci dell’alba, rompendo gli argini per l’ondata di piena,  è esondato il fiume Crati in località “Ministalla” nel comune di Corigliano Calabro. Da una prima ricognizione effettuata dalla Coldiretti risultano allagati da più di un metro d’acqua oltre 1000 ettari di agrumeti in piena produzione, circa mille pecore sono morte annegate, alcune decine di bovini e naturalmente ci sono decine di  famiglie evacuate e danni ad abitazioni e strutture. Una situazione di estremo disagio che   ha costretto la Protezione Civile ad intervenire con mezzi fluviali per mettere in sicurezza le persone». E’ questo quanto riportato in una nota di Coldiretti.

«Immediatamente, il Consorzio di Bonifica di Trebisacce – informa poi Coldiretti – si è messo a disposizione della Protezione Civile  attivandosi con uomini, mezzi e risorse proprie per le immediate opere di messa in sicurezza dell’argine e così di ridurre il rischio residuo ed evitare ulteriori tracimazioni e danneggiamenti a seguito di un eventuale nuove ondate di piena».

«Ormai è un bollettino quotidiano, la conta dei danni sarà fatta e si aggiungerà a quella delle ultime settimane  – commenta il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – si ripetono tragedie legate alla fragile situazione idrogeologica, accentuata da eventi meteorologici sempre più violenti, questo – continua- ci obbliga a ribadire la necessità di un grande piano per la manutenzione del territorio, perché la sicurezza da frane, alluvioni e cedimenti del terreno è il primo intervento infrastrutturale, di cui abbiamo bisogno. È importante, a questo punto, che si attivino tutte le forze per prestare soccorso alla gente che vive in questi luoghi  nonché – sottolinea Coldiretti –  le  procedure idonee per affrontare l’emergenza, così come gli Enti che controllano il territorio pongano in essere provvedimenti necessari alla messa in sicurezza del territorio e alla pulizia e manutenzione dei fiumi».

Esonda il fiume Crati, evacuate circa 50 persone a Corigliano

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – Paura nella notte in località Thurio, nel comune di Corigliano – Rossano, dove il fiume Crati, a causa delle forti e incessanti piogge degli ultimi giorni, è esondato, costringendo circa 50 persone, tra cui dei bambini, a lasciare le proprie abitazioni. L’acqua ha invaso terreni e case.

Già ieri sera gli uomini della Protezione Civile di Corigliano- Rossano, insieme al commissario prefettizio hanno messo in atto tutte le procedure necessarie per le operazioni di messa in salvo e sicurezza delle persone. Immediatamente è stato allestito un centro di prima accoglienza nelle Scuole medie di Cantinella dove oggi le lezioni sono state sospese.

Sul posto sono immediatamente giunte le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, e una squadra del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

 

Immagine di repertorio

Interventi di bonifica in città e sui fiumi Crati e Busento

COSENZA – Si è conclusa in mattinata un’importante operazione di pulizia, iniziata alle prime luci dell’alba, che ha interessato l’intero tratto di via Padre Giglio. La strada in questione è stata oggetto di un massiccio intervento di disinfestazione, sgrassaggio e lavaggio. Il Nucleo decoro urbano della Polizia Municipale di Cosenza, con l’essenziale collaborazione dell’ingegnere Elvira Azzato del settore Ambiente, ha dapprima  effettuato un accurato sopralluogo e poi avviato con urgenza l’iter burocratico del caso.
Mezzi speciali della ditta Ecologia Oggi sono giunti sul posto bonificando l’intera area.

INTERVENTI DI BONIFICA ANCHE SUI FIUMI BUSENTO E CRATI

E sono iniziate oggi le bonifiche sui fiumi Busento e Crati da parte dell’Amministrazione comunale. Come si ricorderà, il disciplinare del nuovo servizio appena affidato alle Cooperative prevede la manutenzione continua e costante degli argini dei fiumi. Inoltre sono in fase di procedura di gara i progetti per la navigabilità dei fiumi e per l’estensione della riqualificazione degli argini con opere strutturali di ingegneria naturalistica su tutti i tratti.

Cosenza e l’alluvione del ’59, una giornata studio al Rendano

COSENZA – Il 24 novembre del 1959 la città di Cosenza venne colpita dall’improvvisa alluvione del fiume Crati. Sull’imbrunire, una folla attonita di cittadini assistette inerme ad un nuovo e tragico straripamento del Crati. Nonostante tutte le risorse impegnate per la realizzazione degli argini e dei nuovi ponti sui due fiumi, la città fu costretta a fronteggiare un’altra imponente esondazione. Le precipitazioni a carattere eccezionale, incessanti sin dal giorno prima, con la massima piovosità nell’alto bacino del Crati, fece registrare, al Ponte di San Lorenzo, una portata di 720 metri cubi al secondo e una velocità media pari a 50 km/h. Rotti gli argini, quello destro in Contrada Caricchio e Casa Donato e il sinistro presso le contrade Caruso e Castagna, straripato sulle altre barriere di contenimento esistenti a monte e all’interno della città, il Fiume Crati in piena si riversò a destra nei quartieri posti alle pendici di Colle Triglio, e, a sinistra, lungo il Pancrazio, tra le piazze dello Spirito Santo e dei Valdesi, distruggendo per intero il mercato popolare di Lungo Crati Luigi De Seta e danneggiando l’allora Jolly Hotel. Il livello delle correnti superò, in alcuni punti, di oltre due metri quello delle strade. Molto ingenti furono i danni arrecati alle abitazioni, ai negozi e alle botteghe delle vie rionali, invasi da uno spesso strato di fango e da enormi tronchi d’albero.
Dell’alluvione del ’59 si tornerà a parlare giovedì 21 dicembre, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, per iniziativa dell’Associazione Idrotecnica Italiana (Sezione Calabria) che, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria e al Comune di Cosenza, ha promosso un incontro pubblico che è insieme un’occasione di studio e di approfondimento sull’evento naturale di quasi sessant’anni fa. L’appuntamento è per le ore 16,00. Il programma degli interventi sarà aperto  dai saluti del Sindaco Mario Occhiuto e del prof.Giuseppe Frega, Emerito di Costruzioni idrauliche e Presidente dell’ Associazione Idrotecnica Italiana. Seguiranno  le relazioni del Prof.Paolo Veltri, del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università della Calabria, su “L’alluvione del ’59 fra ricordi e conseguenze” e dell’ing.Pietro Vittorio Olivito (già funzionario direttivo dei Vigili del Fuoco) che interverrà proprio sull’importante contributo dato dai Vigili del Fuoco in occasione dell’alluvione. La ricostruzione virtuale dell’evento sarà poi a cura del Prof.Francesco Macchione, del dipartimento di Ingegneria per l’ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica dell’Università della Calabria. Il dottor Alfredo Salzano commenterà, subito dopo, le immagini fotografiche dell’epoca, soffermandosi su quelle giornate di grande impegno e di solidarietà dei cosentini e di tutta la nazione, quando sul panoramico piazzale antistante il complesso monumentale di San Francesco di Paola, la folla, incredula, fu testimone dello straripamento del Crati.
“Gli interventi di sistemazione del Crati e del Busento tra l’800 e il ‘900” sarà il tema della successiva relazione del Prof.Francesco Calomino, del Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università della Calabria. Seguiranno altre testimonianze e le conclusioni del Prof.Paolo Veltri.

Cosenza, traffico chiuso su Lungo Crati per lavori

COSENZA – Mercoledì 15 febbraio, dalle ore 6,00 alle ore 18,00, sarà chiuso al traffico Lungo Crati De Seta, nel tratto compreso tra Piazza dei Valdesi e piazza Vittime civili di Guerra. Nella stessa fascia oraria e nello stesso tratto non sarà consentita la sosta su ambo i lati.  Il provvedimento della Polizia Municipale si è reso necessario per consentire l’esecuzione di lavori di ripristino del Ponte Galeazzo di Tarsia.

Drone sul fiume Crati Parte la campagna di sensibilizzazione ambientale

bambino digitaleSelfiamo  il Fiume Crati:  è questa  la campagna  promossa dal  Coordinamento  del Contratto  di  Fiume Crati  che vede,   quali  partner  istituzionali,  il Provveditorato  agli Studi  di  Cosenza e  le istituzioni scolastiche della  Valle  del Crati,   finalizzata  a  diffondere  tra  le giovani generazioni la  cultura  ambientale, delle  acque e  dei  territori in una  prospettiva  formativa e   di  sbocco professionale.

L’ambiente, invero, è prioritariamente la “Casa delle future generazioni”, che deve essere preservata, custodita e valorizzata dagli adulti di domani.

Il partenariato, costituito con la sigla  del Protocollo di  intesa  del Contratto di  Fiume Crati  in data 14 dicembre 2015,  vede la formale adesione di  60 attori tra soggetti pubblici e privati, di cui oltre 30 Comuni della Valle del Crati, UNICAL, UNIRC, CNR, Scuola di Rigenerazione Urbana dell’Università Telematica Pegaso,  queste  ultime  ponte  virtuale per le scuole  nell’azione  di orientamento  degli studenti  per  nuove  prospettive formativo-professionali.

La diffusione della cultura ambientale si  svilupperà  attraverso  interventi mirati alla conoscenza delle dinamiche del suolo,  delle acque,  dell’aria, della pianificazione fluviale e  territoriale nonché degli aspetti giuridici  e  tecnici  in un linguaggio nuovo perché condiviso  e trasversale cosi’ come  è  l’ambiente.

L’obiettivo è anche quello di innalzare  il livello  di consapevolezza  dei  giovani  sino a   farne  interlocutori   delle istituzioni, propositivi  e  responsabili  per una gestione condivisa della res publica.

In ossequio al principio  di  sussidiarietà e di coesione  territoriale, tanto caro al  Contratto di Fiume Crati e particolarmente al suo Coordinatore, avv. Paola Rizzuto, si va  nella direzione  di una pianificazione partecipata e attenta  alle  vocazioni  territoriali.  Di qui la  sinergia operativa con le  scuole  voluta  fortemente dall’Ufficio Scolastico  Provinciale,   nel  quadro  di una  politica scolastica attenta  ai bisogni  del  territorio.  “La sfida culturale lanciata dal Coordinamento del Contratto  di Fiume Crati per trasformare i ‘nativi digitali’ in ‘nativi ambientali’  per un futuro di sviluppo sostenibile, è  stata  raccolta con entusiasmo dalle scuole  coinvolte  nella  campagna  denominata “I Nativi Ambientali, selfiamo il Fiume Crati”  – sottolinea   il Dirigente  dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza Luciano GRECO –  al fine di creare una sinergia operativa con le Scuole per  strutturare un evento di  promozione utile ad arricchire l’offerta formativa degli istituti coinvolti” .

“Tanto assume maggiore importanza per dar  seguito alla nota di plauso del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti resa      a margine della  sottoscrizione del  protocollo  di intesa del CdF   Crati” ,  rimarca  l’avv.  Paola Rizzuto .

Paola  Rizzuto  per il Contratto  di Fiume Crati, raccoglie quindi l’invito del Ministro  che  sul tema   si  è  così espresso : “Trasmettere la conoscenza dell’ambiente ai ragazzi,  è un invito che spero diventi tra i punti principali del mio Ministero. Voglio dei nativi digitali che siano anche dei nativi ambientali. Se riuscissimo a far passare questo messaggio, gran parte dei problemi… non li avremmo più. E’ un investimento a lungo periodo, ma bisogna iniziare a farlo, l’ambiente è centrale anche per lo sviluppo e l’occupazione“.

Martedi  22 marzo alle  ore 15.00,  presso  il Castello  Svevo  di Cosenza,  individuato come punto di  ritrovo,  gli studenti, selezionati  dalle scuole  aderenti  di cui è capofila  il Liceo Classico B. Telesio,  saranno  diretti  dal regista Adolfo Adamo nella realizzazione di uno  short-movie, che  li vedrà  protagonisti  insieme  al Fiume Crati per il lancio dell’iniziativa.  Lo spot  sarà realizzato  con immagini  riprese con un drone che  ritrarrà,  tra le altre,  la città di Cosenza,  quale città capoluogo che  sorge  sulla confluenza  di due  fiumi (Crati  e Busento), peculiarità  unica  per il Sud Italia  e  per i Contratti  di  Fiume.

Tra le azioni programmate è previsto  un concorso  che premierà il miglior  selfie realizzato dagli studenti  sul tema del Fiume Crati e l’ambiente.

Aderisce  al progetto Keystore One Apple, unico centro in  Calabria,  ad emblema dell’universo digitale che,   per voce del  Suo Direttore  Generale,  Emanuele Ruvio,  da  sempre  sensibile ai temi dell’ambiente e del territorio, premierà  il miglior  lavoro con un  Ipad.

                 Il progetto  si concluderà  con un evento  finale  previsto per il mese di maggio  che si svolgerà presso l’Auditorium  Liceo Classico B. Telesio “A. Guarasci” della Provincia di Cosenza.

Dell’iniziativa si  è data  notizia  attraverso  i  microfoni  di Radio Sound che vuole sperimentare nuovi  modi di fare radio perché dove è stato impiantato il seme del  digitale possa germogliare una  novella sensibilità ambientale.

Tansi sul maltempo: “siamo riusciti ad affrontare le criticità”

Catanzaro ( Cz) -“Come previsto con largo anticipo, e certificato dai bollettini di allerta meteo diramati per tempo dalla Protezione Civile regionale, nella giornata del 13 febbraio scorso si sono verificate abbondanti precipitazioni che hanno determinato situazioni di grave criticità per frane ed esondazioni soprattutto sul territorio della provincia di Cosenza.Le zone più colpite sono state quelle relative ai territori comunali di Orsomarso, Paola, Montalto Uffugo (Fraz. Taverna), Tarsia e San Martino di Finita, dove il personale della  Protezione Civile regionale, nonostante il numero ridotto di unità con qualifica tecnica, ha effettuato numerosi sopralluoghi per verificare situazioni si rischio per la pubblica incolumità e per supportare i sindaci nella delicata fase della gestione dell’emergenza. Nella giornata del 16 febbraio la Protezione Civile regionale è intervenuta invece a Vibo Marina, Maierato, Rossano e Corigliano. Tra le situazioni di elevata criticità va poi segnalata in particolare quella del F. Crati nell’intero tratto compreso tra la città di Cosenza e la foce”. E’ quanto si legge in una nota del dirigente regionale della Protezione Civile Carlo Tansi.
“La piena registrata nelle ore serali del 13 febbraio presso la stazione idrometrica di Crati a Sibari, per come certificata dal Centro Funzionale Multirischi ARPACAL, – prosegue la nota- ha raggiunto il livello massimo di 4.52 m rispetto allo zero idrometrico dello strumento. Il valore è del tutto paragonabile, anzi leggermente superiore, al livello raggiunto nella notte tra il 17 e il 18 gennaio 2013 nel momento in cui l’argine in sinistra ha ceduto inondando l’area archeologica di Sibari. E’ opportuno evidenziare il fatto che gli argini ricostruiti all’indomani dell’esondazione del 2013 in questo caso hanno protetto con efficacia gli scavi archeologici di Sibari a dimostrazione che quando si realizzano opere, progettate sulla base di rigorosi studi scientifici del territorio interessato, i rischi si riducono  drasticamente e si mette in atto virtuosamente e concretamente il principio della prevenzione.Nonostante lo scampato pericolo per gli scavi archeologici di Sibari, la piena del Crati ha fatto tuttavia registrare numerose criticità tra cui, la più grave, nella contrada rurale di Piano Scafo del comune di Cassano allo Ionio nella quale, a scopo precauzionale, è stato disposto lo sgombero temporaneo di  60 nuclei familiari. Sul posto, per coordinare le operazioni di emergenza e soccorso, si sono recati S. E. Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao ed il Direttore della Protezione Civile regionale, Carlo Tansi che hanno coadiuvato il Commissario Straordinario del Comune di Cassano allo Ionio, Vice Prefetto Emanuela Greco, alla quale sono doverosi i più sentiti ringraziamenti per l’impegno e la professionalità con i quali ha gestito questa delicata fase emergenziale. Altra situazione critica relativa alla piena del Crati si è verificata nei pressi del viadotto della SP 239 a Bisignano Scalo dove è stato necessario il ripristino in urgenza dell’argine destro. Anche in questo caso i tecnici della Protezione Civile regionale hanno supportato la struttura tecnica comunale nell’esecuzione dei lavori che sono andati avanti per tutta la notte con l’ausilio di torri faro fatte appositamente trasportare sui luoghi”.
“In conclusione- si legge ancora-  si deve constatare che, seppure tra mille difficoltà, si è riusciti ancora una volta a far fronte con risultati soddisfacenti, ad una criticità che tutto sommato può considerarsi di carattere ordinario.Un ringraziamento sentito va rivolto in particolare a tutti i funzionari, tecnici e non, della Protezione Civile regionale che, con spirito di abnegazione e grandi sacrifici personali, hanno moltiplicato i propri sforzi per sopperire  alle carenze strutturali di un servizio di importanza vitale per la nostra regione, così esposta ai rischi naturali. Le polemiche, spesso strumentalmente amplificate da alcuni, che hanno coinvolto nei giorni scorsi la Protezione Civile regionale non devono in alcun modo coinvolgere e mortificare l’impegno e la professionalità della stragrande maggioranza dei dipendenti che si dedicano al loro lavoro con passione e ben oltre i normali impegni contrattuali. Sono stati fatti degli errori in passato e l’intero sistema necessità di una complessa ristrutturazione e di un riefficientamento, ma questo non comporterà alcuna penalizzazione per il personale interno ma semmai la sua valorizzazione e riqualificazione”.

Allerta meteo: il Parco Archeologico di Sibari preservato dall’allagamento

ROSSANO (CS) – Le condizioni meteo avverse che si sono abbattute nelle scorse ore sulla nostra regione hanno determinato l’esondazione del fiume Crati in almeno tre punti. Fortunatamente, però, il Parco Archeologico di Sibari, spesso soggetto a fenomeni di allagamento in passato, non ha subito alcun danno. Infatti, già nel 2013 l’area era stata completamente sommersa dall’acqua e, in seguito allo spiacevole accaduto, erano stati ricostruiti gli argini del fiume che n questa occasione hanno retto preservando il sito. Carlo Tansi, direttore della Protezione Civile calabrese, ha sottolineato che “questo e’ l’esempio concreto degli effetti della buona prevenzione. Quando si realizzano opere sui studi scientifici del territorio e con la consapevolezza di fare prevenzione, i rischi vengono annullati. Rimane assurdo che nel 2016 si trovino agrumeti nell’alveo dei fiumi, nonostante quello che e’ accaduto in passato”.

Maltempo nel cosentino, esonda il fiume Crati. Massima allerta della Protezione Civile: il peggio deve ancora venire

Crati esondato alla foceCOSENZA – Il Crati è esondato in più punti a causa delle abbondanti piogge delle ultime ore e torna a minacciare l’area archeologica degli scavi di Sibari. Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile.  ingenti i danni provocati alle coltivazioni agricole nelle campagne di Tarsia, a valle della diga. Chiusa la Via dell’Argine, la provinciale che collega i comuni di Tarsia, Santa Sofia d’Epiro e Bisignano. Le acque del Crati hanno trascinato di tutto. Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, ha evidenziato che «le principali criticità  sono dovute alla presenza nel fiume di rifiuti ingombranti oltre a detriti e pezzi di alberi». Sul versante ionico la zona maggiormente colpita dal maltempo è quella di Cassano allo Ionio dove sono state evacuate, a scopo precauzionale, sessanta famiglie residenti tra Sibari e Lattughelle a ridosso della sponda destra del Crati. Il direttore della protezione civilProtezione Civilee regionale, Carlo Tansi, ha effettuato un sopralluogo nella zona dove «le zone rurali e gli agrumeti sono già allagate. Abbiamo azionato le pompe idrovore per far defluire le acque ma era necessario evacuare queste sessanta famiglie anche in virtù delle pessime condizioni previste per le prossime ore». I tecnici della protezione civile hanno effettuato anche controlli in località Gergeri a Cosenza dove si registra un  ingrossamento del livello del Crati, in particolare nell’area che ospita il cantiere per la realizzazione del ponte di Calatrava. Numerose frane e smottamenti sono segnalate nei comuni cosentini di Orsomarso, Paola, Tarvena di Montalto Uffugo, Tarsia e San Martino di finita. I vigili del fuoco e la protezione civile hanno effettuato molti interventi principalmente nelle zone rurali. Nella fascia tirrenica della Calabria si sono verificate mareggiate. A Paola Frana cimitero di Paolauna zona del cimitero comunale è stata chiusa perché alcuni loculi sono crollati. Intense raffiche di vento, con pioggia a tratti, anche a Catanzaro dove i vigili del fuoco sono intervenuti in diverse zone della città per degli alberi sradicati e cornicioni pericolanti. E il peggio deve ancora venire perché la morsa del maltempo non si allenterà. Molti sindaci hanno invitato i residenti ad avere prudenza negli spostamenti.