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Nuova questione meridionale mediterranea, i commenti dell’Associazione Civica Calabria Valori e Lavoro

valori e lavoroRiceviamo e pubblichiamo un estratta del comunicato stampa dell’Associazione Civica Calabria Valori e Lavoro sulla “Nuova Questione Meridionale Mediterranea”:

“Noi crediamo che intanto il buon Renzi, assieme alla classe politica meridionale, dovrebbe sedersi a un tavolo e dare le risposte giuste al Mezzogiorno. Oggi, la Calabria, produce pochissimo e non c’è un progetto per il futuro. Vorremmo avanzare qualche proposta partendo dalla cultura. Non è vero, come diceva un Ministro, che con la cultura non si mangia e lo dimostrano i dati delle economie avanzate. Negli Stati Uniti, ad esempio, il 50 percento della forza lavoro è impiegata nel campo dell’informazione, informatizzazione e comunicazione. C’è un progetto culturale in Calabria in grado di creare lavoro? No! Questa è la nostra triste risposta. Siamo convinti che una delle soluzioni potrebbe essere l’istituzione di una città della cultura: Cinecittà 2, per produrre film, telefilm, documentari, spot pubblicitari e informazione. Il secondo elemento cruciale è il turismo. Noi denunciamo che ormai decine di chilometri di litorale servono per scaricare le acque fognarie. Vogliamo qui ricordare, che l’anno scorso l’Organizzazione Mondiale del Turismo, in uno studio, sosteneva che nei prossimi 10-15 anni nel Mediterraneo raddoppieranno i turisti, cioè da 350 milioni passeranno a 700. Ma la Calabria, il Mezzogiorno, l’Italia hanno pronto un progetto per indirizzare almeno cento milioni di questi turisti verso le nostre coste? La nostra risposta è No! Come accennato, in questo millennio bisogna parlare di “Questione Meridionale Mediterranea”. Crediamo che tutto il Mezzogiorno unito in una macroregione potrà confrontarsi in modo produttivo e tracciare un futuro prospero per il Mediterraneo. Soltanto quest’area, esclusi i paesi oltre il Sahara, produce il 10 percento del Pil mondiale. È un grande supermercato che attira investimenti da tutto il mondo e che può risolvere la vecchia e stantia Questione Meridionale. Serve urgentemente un progetto per il Mediterraneo e per i Paesi oltre il Sahara. Pensiamo che sia l’ultima opportunità per far uscire la Calabria e il Mezzogiorno dalla crisi. Vorremmo, infine, accennare al Piano Solare Mediterraneo (Psm), secondo cui il 10 percento dell’energia mondiale ricavata dal sole e dal vento può venire da quest’area che potrebbe soddisfare i nostri bisogni. Questa energia per la Calabria e il Mezzogiorno, è un’enorme ricchezza. Tuffiamoci! Ci vien da dire, a questo punto, perché non copiare la Francia che dal 1973 convoca una conferenza per conoscere meglio il Mediterraneo e i Paesi africani? L’iniziativa servirebbe per avviare rapporti sempre più stretti nel settore economico e culturale, nell’interesse reciproco. Politici di buona volontà, almeno provateci! I giovani calabresi ve ne saranno grati.”

Presentati i dati di mercato della Provincia di Cosenza

grafico 3 - saldoCOSENZA – Dalla nota trimestrale relativa al primo trimestre 2015 dell’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto Demoskopika, emerge che nel primo trimestre dell’anno 2015 il saldo complessivo tra nuove assunzioni e uscite in provincia di Cosenza è pari a 7.342 unità, in miglioramento rispetto a un anno fa. Per trovare un dato migliore, pari a 8.125 nuovi ingressi, occorre tornare al secondo trimestre del 2014, ma in grado di recuperare solo una parte della notevolissima perdita (-15.212 unità) registrata nell’ultimo trimestre del 2014.

«La prima nota trimestrale dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Cosenza, che sarà disponibile presto sul nostro sito istituzionale – dichiara il dirigente del settore del Mercato del lavoro della Provincia di Cosenza, Giuseppe Nardi – fornisce un’approfondita base informativa e analisi sulle principali dinamiche occupazionali e sulle recenti tendenze del mercato del lavoro locale osservate per il primo trimestre 2015 e l’anno 2014. Le variabili monitorate rappresentano la congiuntura della domanda di lavoro, quindi l’analisi della forza e debolezza del sistema economico cosentino, espressa dalle assunzioni o cessazioni di lavoro da parte delle imprese. Inoltre, – conclude Giuseppe Nardi – la nota informa sul livello di iscrizioni alle liste di disoccupazione e mobilità che indicano il quadro complessivo dell’offerta di lavoro disponibile all’impiego».

Le maggiori richieste di lavoro delle imprese locali riguardano principalmente figure di basso livello professionale (il 59,9%) tra cui spiccano i braccianti agricoli con il 45,63% del totale (9.900 in valore assoluto) e i bidelli con il 4,85% (1.052). Seguono le professioni esecutive del lavoro di ufficio (13%), le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (6,3%) e gli artigiani, operai specializzati e agricoltori (5,8%). In questo livello di qualificazione, tra le figure emergenti con il maggior numero di rapporti di lavoro avviati, troviamo i centralinisti (968 avviamenti, il 4,46%), gli addetti alla vendita telefonica di beni e servizi (862, il 3,97%) e gli impiegati amministrativi (787, il 3,63%). Il livello di qualificazione più alto assorbe, infine, il 15% delle figure più richieste;grafico 1 riguarda in particolare le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, tra cui spicca il dato degli insegnanti di scuola elementare (1.660 avviamenti) e gli insegnanti di scuola materna che, rispettivamente con il 7,65% e il 5,59% rappresentano, dopo i braccianti agricoli, le figure professionali più richieste e con il maggior numero di avviamenti. Gli ingressi a tempo determinato (pari a 26.075) si confermano la tipologia contrattuale prevalente nel primo trimestre 2015 prevalente, ma con una incidenza che è risultata in lieve flessione dal 71,3% al 68,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I nuovi contratti a tempo indeterminato sono risultati 5.029, l’incidenza è ancora bassa, pari al 13,3% del totale assunzioni, anche se tende a salire leggermente rispetto al I trimestre 2014 (10,9%).

“Amici dell’Università della Calabria” : a sostegno della crescita del Territorio regionale

unicalRapporti internazionali dell’Associazione “Amici dell’Università della Calabria” a sostegno della crescita economica, sociale e culturale della Calabria – L’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, rappresentata dal suo Portavoce, Franco Bartucci, su delega del Presidente, Aldo Bonifati, è intervenuta nel ridotto del Teatro Rendano, dove la Commissione Cultura del Comune di Cosenza, presieduta dal consigliere, Claudio Nigro, ha conferito al prof. Michael Lettieri, dell’Università di Toronto, un premio di riconoscimento al merito per essersi distinto all’estero, dando lustro anche alla Calabria, nelle arti, nella cultura e nella professione.

Uomo di notevole spessore culturale, nativo di Celico con residenza nel Comune di Cosenza durante il periodo della sua infanzia, emigrato in Canada si è distinto negli studi presso l’Università di Toronto, dove ha percorso una brillante carriera di docente ed amministratore fino a ricoprire l’incarico di presidente del dipartimento di scienze del linguaggio presso il campus universitario di Mississauga, divenendone anche Autorità morale incaricata di valutare e decidere delle azioni e dei comportamenti di qualunque membro dell’Università di Toronto, a cui fa riferimento il campus di Mississauga.Niccoli-Lucentedue

Michael Lettieri, autore di saggi e monografie su Pietro l’Aretino, Corneille, Vittorio Alfieri, Antonio Liruti da Udine ed altri ancora, vanta ottimi rapporti con personaggi del mondo della cultura italiana, come Umberto Eco e Dacia Maraini, ed è stato tra gli artefici recentemente del conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Toronto a Roberto Benigni e alla moglie, l’attrice Nicoletta Braschi.

Consegna Premio NiccoliAd illustrare la personalità, la tempra ed il bagaglio culturale del prof. Michael Lettieri durante la cerimonia, prima della consegna del riconoscimento, sono intervenuti il consigliere comunale, Mimmo Frammartino, la vice presidente della Commissione, Maria Lucente, e due testimonial di riguardo: Arturo Tridico, editore del mensile degli imprenditori d’America “La Voce”  (www.lavoce.ca), e Franco Bartucci, amico personale di Lettieri, già responsabile dell’ufficio stampa dell’Università della Calabria ed oggi Portavoce dell’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, che fin dagli anni ottanta collaborò con il Rettore, Pietro Bucci, e successivamente con il Rettore, Giovanni Latorre, nel creare le migliori condizioni di un rapporto stretto di collaborazione tra l’Ateneo di Arcavacata e le Università canadesi dell’Ontario (Toronto, York, Waterloo, St. Jerome’s), nel cui ambito il prof. Lettieri svolse un ruolo di apertura e sostegno al progetto.michael lettieri con roberto benigni

Una storia ed una esperienza di scambi culturali tra l’Università della Calabria e le Università canadesi dell’Ontario ben rappresentata nell’opera editoriale “La Storia dell’Università della Calabria, dalla legge istitutiva alla sua realizzazione – Un sogno che si avvera” di Aldo Bonifati, pubblicata dalla Pellegrini editore, che ha portato il portavoce dell’Associazione “Amici dell’UniCal” ad avanzare una richiesta ufficiale alla Commissione cultura del Comune di Cosenza affinché valorizzi e dia un significato più ampio al riconoscimento conferito al prof. Michael Lettieri, punta di diamante di un patrimonio culturale calabro-canadese, estendendo lo stesso titolo ad altrettante figure rappresentative, di origine calabrese e cosentine, come; l’ex rettore dell’Università di Toronto e giudice della Corte Suprema del Canada, on. prof. Frank Iacobucci; Gabriel Niccoli, docente di letteratura comparata all’Università di Waterloo e vice console onorario d’Italia in Canada, fino ad accarezzare la possibilità di avere in Calabria il prof. David Johnston, attualmente Governatore generale del Canada, che sottoscrisse in qualità di Presidente dell’Università di Waterloo, insieme alla Fondazione culturale Calabro – Canadese, nella fine del mese di novembre duemila, un accordo di collaborazione e scambi con l’Università della Calabria, guidata all’epoca dal rettore, Giovanni Latorre, che diede il via al programma “Origini” con la partecipazione di un nutrito gruppo di studenti universitari calabro – canadesi iscritti alle 4 università.

Confcommercio e Fincalabra discutono di misure per la crescita ed il rilancio economico

Screenshot_2015-05-29-23-12-56-1Crescita ed occupazione: questi i temi affrontati oggi a Cariati, durante il seminario informativo organizzato da Confcommercio in collaborazione con la Regione Calabria e Fincalabra S.p.A. Al centro del workshop il Fuoc, il Fondo unico per l’ occupazione e la crescita, uno degli strumenti messi in campo dalla Regione per contrastare la recessione e far decollare leconomia. Gestito da Fincalabra S.p.A., il Fuoc immette sul mercato regionale ingenti liquidità, con formule agevolate indirizzate anche ai soggetti più svantaggiati. Gli operatori cariatesi hanno partecipato numerosi allincontro, e con estremo interesse hanno approfittato dell’imperdibile chance di conoscere, valutare ed approfittare di risorse nuove, agevolate, ma in primis concrete. A dare il benvenuto alla folta platea, il Presidente dell’Associazione Territoriale Confcommercio di Cariati, Domenico Nigro Imperiale, che ha esordito portando i saluti del Presidente provinciale Klaus Algieri: Dobbiamo attivarci ed aiutare le nostre imprese a superare il difficile momento. I cariatesi hanno bisogno di occasioni, di un nuovo slancio. Al seminario è intervenuto anche il responsabile dellarea capacità istituzionale Fincalabra, Carlo di NoiaÈ spettato poi agli esperti Finacalabra, Adele Cascio, Francesco Gatto e Tiziana Pellegrino, il compito di illustrare nel dettaglio le agevolazioni oggetto del seminario e di fornire le necessarie delucidazioni ai partecipanti. Notevoli le potenzialità del Fuoc, che prevede la creazione di circa 3 mila nuovi posti di lavoro attraverso limmissione di 57 milioni di euro (fondi europei) sul mercato regionale. I prestiti vengono concessi a tasso zero attraverso tre linee d’intervento: il Fondo Microcredito, volto a sostenere l’imprenditorialità e l’auto-impiego soprattutto di soggetti svantaggiati, ed a favorire il sostegno alle microimprese non bancabili; il Fondo Approdo, finalizzato a concedere prestiti a giovani donne professioniste e il Fondo per l’Occupazione che promuove nuove assunzioni stabili da parte delle imprese. 

Giustizia Minorile: 130 presenza, campo-scuola in Aspromonte

 

REGGIO CALABRIA – L’Aspromonte luogo e occasione formativo-esperienziale di solidarieta’, legalita’, responsabilita’ per 80 minori di area penale e 50 operatori volontari provenienti da Calabria, Basilicata e Sicilia che in queste ore stanno raggiungendo la localita’ Cucullaro di Gambarie in Santo Stefano d’Aspromonte per il consueto campo-scuola annuale realizzato dal Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile.  Il campo-scuola, curato in particolare dal vice-direttore USSM Stefano Fazzello e dall’intero staff USSM, e’ un’occasione di scambio e condivisione di emozioni alla presenza di testimoni/esperti nazionali e regionali provenienti da diverse realtà associative e istituzionali.  L’Ufficio Servizio Sociale per Minorenni di Reggio Calabria diretto da Giuseppina Garreffa, in collaborazione col Centro Giustizia Minorile Calabria e Basilicata diretto da Angelo Meli e l’Associazione Euro di Palermo. L’esperienza aspromontana e’ innanzitutto un’azione socializzante con la creazione di spazi, luoghi reali e metaforici, che permettono di “dare espressione” alle esperienze radicate nella storia di ciascun ragazzo autore di reato, al fine di rendere significativi gli imprevisti, le battute di arresto, le deviazioni per costruirne dei sani e positivi modelli di crescita e di inserimento sociale. Durante il campo-scuola, mercoledì 4 settembre, si svolgerà il convegno “Un nuovo modello d’intervento della Giustizia Minorile: costruzione di percorsi condivisi funzionali ad un sistema incentrato sulla sicurezza dinamica” alla presenza dello stesso Capo Dipartimento e di altre Autorità istituzionali e sociali non solo del comprensorio reggino.

Affluenza record di visitatori presso il Museo delle Arti di Catanzaro

 

CATANZARO – Un’affluenza record di visitatori nel mese di agosto, ha consentito al MARCA, il Museo delle Arti di Catanzaro, di superare ogni precedente e di imporsi come una tappa tra le più gettonate del turismo culturale calabrese. Nonostante sia ormai aperta dallo scorso 4 maggio, la mostra “Bookhouse – Le Forme del Libro” continua ad attrarre calabresi e turisti.  Mai prima d’ora si era infatti registrato un afflusso così costante nella stagione estiva, nonostante Intersezioni, con la sua sezione al chiuso, abbia sempre e comunque convogliato al MARCA un notevole numero di visitatori. Il commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro commenta: ““Proprio per questa ragione un dato particolarmente significativo e  interessante,  il MARCA infatti si è sempre giovato nella stagione estiva, della campagna di pubblicità e comunicazione collegata ad Intersezioni. Per la capacità propria di attrazione ormai conquistata dal MARCA e per la notorietà del museo anche ai cittadini non calabresi, l’afflusso è stato addirittura superiore e di molto a quello degli anni precedenti”. Continua il Commissario e afferma che questo è un risultato che  lenisce in parte l’amarezza per non aver potuto dare seguito alla ottava edizione di Intersezioni deludendo le attese di tanti, e che nel contempo ci sprona a continuare il nostro lavoro perché il MARCA si   confermi mese dopo mese, come una delle realtà culturali più vive e attive del nostro paese. Infine conclude il commissario: “I conti li faremo per bene alla chiusura di Bookhouse, prevista per il prossimo 5 ottobre, ma il trend di crescita è chiaro e deve essere un motivo di soddisfazione e di orgoglio per tutti i cittadini della provincia catanzarese. In questi anni è stato fatto tanto anche in ambito culturale e il mio impegno e quello di tutta l’amministrazione provinciale di Catanzaro è quello di lavorare perché tutto quanto realizzato, con il museo MARCA, la mostra Intersezioni e il Parco Internazionale della Scultura, che costituiscono probabilmente il più grande investimento culturale nella storia della nostra provincia,  venga adeguatamente  preservato e valorizzato anche da chi verrà dopo di noi”.

L’Immacolata di chi lavora

COSENZA –  «Tempo di demolire, tempo di costruire», «tempo di guadagnare, tempo di perdere» è scritto in Qohèlet: un tempo per ogni cosa. Ma di questi tempi si aggira lo spettro – piuttosto consistente – della crisi, si allunga l’ombra della recessione, dilaga la sfiducia: è tempo di «crescere», ripetono come un mantra tecnici e politici. Non c’è tempo da perdere: bisogna rimboccarsi le maniche. Chi non ci sta è un fannullone, chi si lamenta denigra la buona fortuna di avere un lavoro. Eppure c’è una festa segnata in rosso: l’Immacolata. Sarebbe un tempo di rito, perdersi per ritrovarsi. Magari in famiglia. Parlarsi tanto per parlarsi, senza dirsi niente di importante. Fermarsi, fare il punto, stare al mondo. Ma sono lontani i tempi delle «otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire» (conquiste d’altri tempi perduti). Anche all’Immacolata si lavora. Più degli altri giorni. E non solo negli ospedali, nelle caserme dei vigili del fuoco o nelle stazioni dei carabinieri. Si lavora pure nei call center e nei negozi.

 

Sette dicembre

In fila al supermercato. La signora del banco dei salumi: «Lavoriamo anche domani». Un angolo della bocca si piega all’ingiù, lo sguardo si abbassa. La cliente risponde: «Non me ne parlare… quando arriva Natale, non vedo l’ora che questo mese passi». La signora ha un negozio di scarpe. Ricorda i tempi in cui «il lavoro era lavoro e la festa era festa». «Ma sì, erano gli anni ’90…» le fa eco l’altro addetto ai salumi.

 

Otto dicembre

In un centro commerciale. «Ma io dico: nessuno deve andare a cucinare?». La domanda la pone una signora in un bar. Davanti a lei sfilano donne, uomini, bambini, anziani. Chi vuole l’acqua, chi un caffè. Chi va di fretta, chi si siede. Nella sua voce un accenno di stizza. Come a dire: non se ne possono stare a casa? No, non se ne stanno a casa. Le commesse, intanto, sorridono. Anche se uno degli angoli della bocca tenta di opporre resistenza. Due uomini trasportano i carrelli della spesa lungo la scala mobile. Si parlano. Il corpo proteso in avanti tradisce la fretta. Di andarsene.

 

Rita Paonessa