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Stretta collaborazione tra il nuovo questore Conticchio e l’Università della Calabria

ll nuovo questore di Cosenza, Giancarlo Conticchio ha fatto visita questo pomeriggio all’Università della Calabria al magnifico rettore, Gino Mirocle Crisci. L’incontro, svoltosi in un clima cordiale ed informale, ha costituito l’occasione per un primo scambio di opinioni sulle reciproche realtà. Rettore e Questore, inoltre, hanno manifestato la volontà di rafforzare la collaborazione fra le rispettive istituzioni anche attraverso una serie di iniziative culturali che saranno messe a punto nelle prossime settimane.

Detenuto consegue la laurea in Scienze dell’educazione. Gli auguri del rettore Crisci

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Nella giornata di oggi un detenuto del carcere di Paola ha conseguito la laurea in Scienze dell’educazione. A lui porgo le mie congratulazioni e colgo questa occasione per ricordare che il nostro Ateneo è particolarmente sensibile ai temi sociali, convinti che la cultura rappresenti, per i detenuti, una grande opportunità di riscatto e di acquisizione di responsabilità e di autonomia». Lo dichiara il rettore dell’Unical Gino M. Crisci a margine della seduta di laurea, che si è celebrata questa mattina nell’aula Fac 2. «Proprio per garantire, ai soggetti in stato di detenzione, l’effettiva fruibilità del diritto allo studio universitario – spiega il rettore -ho voluto costituire, qualche mese fa, un Comitato scientifico che si occupi della costituzione di un Polo universitario penitenziario, che accompagni i detenuti che intendono seguire i nostri corsi di laurea, nell’iter che li porta dall’iscrizione fino alla laurea. Tutto, naturalmente, in accordo con i direttori degli istituti penitenziaridel sistema carcerario calabrese e lucano. Fanno parte del Comitato i professori Pietro Fantozzi, che è anche mio delegato in materia, Ciro Tarantino, GiulianaMocchi e Franca Garreffa. Grazie al loro lavoro e a quello dei tanti volontari che ogni giorno si spendono per questa causa, già nello scorso mese di giugno abbiamo avuto i primi due detenuti laureati, entrambi reclusi presso la Casa di reclusione di Rossano». «Oggi, invece, – continua Crisci – un altro studente ha potuto raggiungere questo importante obiettivo, ribaltando quella che è l’idea di base del percorso universitario tradizionale: non è l’allievo che si presenta nel luogo e nei tempi definiti dall’istituzione universitaria, bensì è l’Università che si rende disponibile a entrare in contatto con lo studente nei tempi e luoghi stabiliti dall’Amministrazione penitenziaria. Un obiettivo non facile da raggiungere ma di alta funzione sociale, per il quale il professor Fantozzi si sta impegnando con grande determinazione, tanto che ha intenzione, nei prossimi mesi, di visitare tutte le carceri calabresi per promuovere la rete di collaborazione necessaria a far nascere il Polo universitario penitenziario dell’Università della Calabria».

 

Guarasci nuovo direttore del dipartimento Lise, gli auguri del rettore

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Rivolgo le mie congratulazioni al professor Roberto Guarasci, nuovo direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione». E’ il messaggio che il rettore Gino Mirocle Crisci rivolge al neo direttore del Lise, eletto con ampia maggioranza, nella giornata del 16 marzo scorso. «Al professor Guarasci, docente di lunga esperienza e di riconosciuta preparazione – aggiunge Crisci – rivolgo gli auguri di buon lavoro e un invito alla collaborazione, affinché insieme agli altri Dipartimenti, possa essere raggiunta quella sinergia indispensabile per il rilancio dei singoli settori e dell’Ateneo nel suo complesso».

Il Rettore Crisci esprime soddisfazione per i risultati raggiunti dal Cnr di Rende

RIZZUTI

 

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il Rettore dell’Unical, Gino M. Crisci, esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti dagli studi contro il tumore al pancreas, condotti dall’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Rende (Cs), in collaborazione con l’Università della Calabria e varie unità di ricerca spagnole, tra cui le università di Elche e di Saragozza, il Centro di malattie epatodigestive di Madrid e il Cancer Center di Marsiglia. «Siamo particolarmente fieri che la sinergia tra il nostro Ateneo e i centri di ricerca del Cnr che ospitiamo – ha detto Crisci – portino a risultati così brillanti, che offrono speranza per la cura di malattie ancora molto difficili da combattere. Ringrazio il professor Bruno Rizzuti e i suoi collaboratori per l’impegno che ha portato a tale brillante risultato. Il professor Rizzuti si è formato ed ha sempre lavorato all’interno del dipartimento di fisica dell’Unical, nel laboratorio di Biofisica Molecolare, diretto dal professor Luigi Sportelli, che si occupa di studi su proteine e su membrane cellulari con applicazioni anche in campo medico e nanotecnologico, insieme alle professoresse Rita Guzzi e Rosa Bartucci. Il prof. Rizzuti è anche professore aggregato presso lo stesso dipartimento di Fisica, dove è titolare del corso di Biofisica Computazionale». «L’intera ricerca per lo studio in questione, pubblicato su Scientific Reports – sottolinea il Rettore – si è svolta proprio qui, all’Unical, presso il laboratorio Licryl del Cnr-Nanotec, dove da tempo si studia l’interazione tra proteine e farmaci o altre molecole di interesse per la salute. Al momento anche altre tre tesiste si stanno occupando di studi in tale direzione. Concetta Cozza sta esaminandoun’altra proteina disordinata chiamata IF7, Alexa Guglielmelli sta approfondendo nuovi aspetti della stabilizzazione dell’albumina ad opera dell’ibuprofene, ed Erika Aloi lavora su membrane e su energia di legame di piccole molecole». «Tra le collaborazioni tra Unical e Cnr- prosegue il Rettore – vanno citate anche quelle con le dottoresse Pina Ioele e Fedora Grande, del dipartimento di Farmacia, diretto dal professor Sebastiano Andò. Altre collaborazioni sono attive a livello internazionale (soprattutto con Spagna, Francia e Stati Uniti) per studiare proteine coinvolte in malattie metaboliche.Dopo questo primo successo, il professore Bruni sarà per tre mesi ospite presso il Cerm (Centro Europeo di Risonanze Magnetiche) di Firenze per studiare altri sistemi proteina-farmaco». «Questi sono segnali incoraggianti – conclude Crisci – di come il lavoro e l’approfondimento scientifico svolto in stretta collaborazione tra l’Unical e le sedi del Cnr che l’Ateneo ospita da anni, portino a grandi risultati e servano a favorire la cooperazione e la crescita, non solo all’interno dell’Ateneo, ma dell’intero settore della ricerca a livello nazionale ed internazionale».

Mattarella all’Unical, Rettore Crisci: «Ateneo presidio culturale al Sud»

RENDE (CS) – «La Calabria, prima della nascita delle sue attuali tre università, ed in particolare di questo ateneo, rappresentava una regione che potremmo paragonare ad un terreno desertico, dove non cresceva nulla per mancanza di un suolo fertile. Era necessario preparare il terreno per la semina, per offrire ai giovani la possibilità di crescere in un ambiente produttivo». Lo ha detto il rettore dell’Università della Calabria, Gino Crisci, nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Crisci ha ripercorso la storia dell’ateneo ed «il suo ruolo attivo nel processo di sviluppo della Calabria e del Meridione. Un presidio culturale che ha consentito di accedere al sapere anche ai giovani delle famiglie di ceto medio-basso, in una fase storica in cui lo studio era legato al censo, come ripeteva più volte il primo rettore, Beniamino Andreatta, del quale – ha ricordato Crisci – ricorrono i dieci anni dalla scomparsa ed al quale è dedicata l’Aula magna che ci ospita. Molto si è investito nella internazionalizzazione del nostro ateneo e abbiamo assistito ad un aumento del numero di iscritti stranieri che conferma il trend costantemente positivo degli ultimi anni. Le domande di ammissione sono passate da 440 a 585, in prevalenza in arrivo dall’Asia e dall’Africa, ma anche dall’America e dall’Europa. Al di là dei numeri ognuno di questi ragazzi rappresenta una testimonianza di vita che ci arricchisce, favorendo la nostra stessa propensione allo scambio culturale». Il Rettore ha ricordato il bando realizzato insieme al Ministero degli Interni ed alla Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, per mettere a disposizione 10 borse di studio per studenti con asilo politico o protezione sussidiaria. «L’Unical non è un’isola – ha sostenuto Crisci – anche nel rapporto con gli enti pubblici. E’ stato recentemente sottoscritto un accordo di programma con la Regione Calabria per un progetto strategico di alta formazione, con un investimento complessivo di 128 milioni di euro di risorse del Por Calabria 2014/2020». In chiusura il rettore ha richiamato l’attenzione del Capo dello Stato sul taglio del Fondo di Finanziamento ordinario e sulle modalità di ripartizione delle risorse che penalizzano, a suo giudizio, le università meridionali. «Una parte significativa del fondo – ha detto Crisci – continua ad essere assegnata non tanto guardando alle esigenze delle università o alla qualità della didattica e della ricerca, ma su una base “storica” rispetto alla quale gli atenei più giovani, come il nostro, risultano sistematicamente penalizzati. Non ci fa paura la competitività, né la sfida con gli altri atenei, ma una gara si fa partendo tutti dalla stessa linea e non 50 metri dietro rispetto agli altri».

Unical in coda alle classifiche, Crisci: «Parametri distorti»

RENDE (CS) – Scivola di sei posizioni l’Università della Calabria, raggiungendo il poco lusinghiero penultimo posto nella speciale classifica tracciata dal Sole 24 ore. Il quotidiano economico disegna annualmente il livello di qualità degli atenei italiani, prendendo in esame alcuni parametri certamente non esaustivi, ma indicativi del grado di competitività offerto da ogni singolo istituto. Insieme a quello registrato dall’Università Mediterranea, l’arretramento del campus di Arcavacata è il più significativo su scala nazionale. Alcuni indici senza dubbio penalizzano l’Unical. L’ateneo è in coda a livello di attrattività di studenti da fuori regione, un dato abbastanza scontato per una questione logistica. Negativo anche l’indice relativo all’assegnazione di borse di studio assegnate agli studenti in difficoltà economiche. Anche qui ci sarebbe da discutere, poiché il basso reddito delle famiglie calabresi determina una vasta platea di aspiranti borsisti. Paradossalmente quindi, l’Università della Calabria si classifica alle spalle di atenei che assegnano meno borse di studio, riuscendo però a coprire l’intero fabbisogno del territorio. Positivo invece il giudizio dei laureandi sui corsi di studio. Secondo il rettore Gino Crisci, l’Unical gode di buona salute e la classifica stilata dal quotidiano milanese, basata su parametri sbagliati, offre un quadro distorto all’opinione pubblica. «I parametri che usa il Sole 24 Ore sono palesemente spostati a favore del Nord. Infatti c’è solo una università del Sud tra le prime venti, quella di Salerno, che ha il parametro degli studenti da fuori regione che l’aiuta – ha dichiarato Crisci – Ma questo vale anche per le università con facoltà di medicina, perché i posti sono ripartiti a livello nazionale. Per esempio, ancora, non si dà il punteggio più alto a chi offre più borse di studio – dice ancora il rettore – ma a chi copre tutti gli aventi diritto. In Lombardia però gli aventi diritto sono pochi, mentre al Sud, dove siamo più poveri, sono moltissimi e non riusciamo a coprirli tutti, anche se diamo il doppio delle borse di studio di altri atenei. A noi sembra che si vogliano avvantaggiare per forza le università piccole e del Nord. I ranking internazionali – conclude il rettore dell’Unical – calcolati diversamente, ci mettono invece in buona posizione». Nella prossima settimana comunque, saranno resi disponibili tutti i documenti utilizzati per condurre l’indagine. E si avrà un quadro della situazione più chiaro.

Unical, approvato il bilancio di previsione 2017. Crisci: «È orientato sulla ricerca e la didattica»

RENDE (CS) – Il Consiglio di amministrazione dell’Università della Calabria ha approvato questa mattina, all’unanimità dei presenti, il bilancio di previsione 2017.

«Si tratta di un bilancio dalla logica prudenziale – ha spiegato il rettore Gino M. Crisci – solido e ben strutturato, votato dopo il parere favorevole del Collegio dei Revisori, preso atto del parere del Senato accademico e tenuto conto di tutte le osservazioni e delle richieste da esso avanzate, con lo spirito di collaborazione che deve esistere tra i diversi organi istituzionali».

«Il bilancio approvato, oltre alla parte ordinaria, è fortemente orientato verso investimenti nel campo della ricerca e della didattica. Abbiamo destinato un milione di euro – spiega ancora il rettore – in assegni di ricerca, per offrire concretamente la possibilità ai giovani di costruirsi un futuro professionale e abbiamo ritenuto opportuno premiare i progetti Prin (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) risultati idonei. Inoltre ci siamo formalmente impegnati, in presenza di ulteriori stanziamenti che dovessero sopraggiungere nel prossimo anno, di finanziare progetti legati ai vari Dipartimenti e alle Biblioteche».

Crisci tiene, infine a sottolineare come, nel corso del Consiglio di amministrazione, siano state esaminate tutte le istanze arrivate dal Consiglio degli studenti, la maggior parte valutate positivamente e che potranno essere accolte al più presto.

 

Unical, la verità di Crisci sullo stato dell’Ateneo

RENDE (CS) – Bolla la contestazione nei suoi confronti come una sceneggiata il Rettore dell’Università della Calabria Gino Crisci. E al documento di sfiducia votato a margine di una manifestazione organizzata dall’ex prorettore Guerino D’Ignazio e dal professor Nuccio Ordine, suoi principali oppositori, il Magnifico contrappone dati che, a giudizio di Crisci, certificano il risanamento dei conti e la crescita della didattica e della qualità della vita all’interno del Campus. Numeri e cifre illustrate nel corso di un’articolata conferenza stampa, organizzata da Crisci per trarre un bilancio a metà del suo mandato. Il rettore ha ricordato le fonti di finanziamento a cui l’ateneo calabrese attinge. Le risorse erogate dallo Stato con il Fondo di Finanziamento Ordinario, sono tra le più basse rispetto alle altre università italiane, in rapporto al numero degli studenti e sono quasi per intero assorbite dalle spese per il personale. In particolare, tra il 2010 ed il 2015 le entrate sono calate di oltre dieci milioni di euro, con un abbattimento in termini reali del 30%. All’Unical non giungono contributi da privati e le tasse universitarie, agganciate al reddito Pil espresso dalla Calabria, generano un gettito più basso rispetto alla media nazionale. Il risultato è un netto squilibrio tra i fondi su cui può contare una università media del nord rispetto all’ateneo di Arcavacata. Crisci ha parlato di situazione critica al suo insediamento, dovuto proprio alla mancanza di fondi. In questi primi tre anni secondo il Rettore, si è posto rimedio alle carenze infrastrutturali, con importanti interventi di manutenzione sui cubi e sugli ascensori, oggi tutti corredati dal certificato di agibilità. E’ stato inoltre promosso il risparmio energetico, con l’installazione di pannelli solari e di una centrale geotermica. Crisci ha parlato poi dell’incremento relativo alle immatricolazioni: coperti quasi per intero i posti messi a bando, e secondo i dati imparziali offerti da osservatori internazionali, l’Unical può contare su ottimi piazzamenti nei rating mondiali. Il rating quello del Censis conferma il terzo posto, dietro Perugia e Pavia. Quelli internazionali certificano ottimi piazzamenti su scala mondiale in particolare sul piano della qualità della ricerca. Infine Crisci ha sottolineato il rapporto costruito con la Regione che ha consentito di intercettare risorse pubbliche attinte dai Fondi per lo Sviluppo e la coesione e dai Por, con un quota importante da destinare alla ricerca e alle borse di studio. Preannunciato anche l’arrivo di una stazione mobile dei carabinieri per garantire maggiore sicurezza e la sottoscrizione di un accordo sindacale per risolvere il problema del precariato. «Abbiamo tre teatri – ha aggiunto Crisci parlando della cultura – di cui uno, Il Piccolo, messo a disposizione del territorio gratuitamente. Qualsiasi iniziativa ritenuta di qualità viene ospitata senza corrispettivi. Presto inoltre avremo due sale cinematografiche di 250 posti. Il mio programma vale per sei anni – ha concluso – e fra tre anni sarò ancora qui, felice di andarmene perché l’esperienza è faticosa anche se esaltante».

Pistola all’Unical, Crisci: «Il sistema di controllo funziona»

RENDE (CS) – «L’arma ritrovata dalla Guardia di Finanza, nei giorni scorsi, nei pressi del campus dell’Unical è la dimostrazione che i servizi di sorveglianza sono stati intensificati e che stanno dando i loro frutti». Lo afferma il rettore dell’Unical Gino Crisci, congratulandosi con i Finanzieri per l’ottimo lavoro svolto in tema di prevenzione e lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. «Il ritrovamento e il sequestro della pistola – commenta il rettore –  non può essere interpretato come motivo di allarmismo, ma al contrario, deve essere visto come risultato di un sistema di controllo che funziona e che è ancora più serrato negli ultimi mesi, per garantire la sicurezza dei nostri studenti e del nostro personale».

Il rettore Crisci tiene infatti a far sapere che sta riorganizzando con grande attenzione la gestione della sicurezza, affinché non solo gli studenti, ma anche tutto il personale che frequenta quotidianamente il campus, possano studiare, vivere e lavorare in una cittadella quanto più sicura possibile. In questi giorni si sta procedendo a una ricognizione sull’intero impianto di videosorveglianza, per garantire una maggiore efficienza del sistema. Nei prossimi giorni, inoltre, il rettore dell’Università incontrerà il nuovo comandante della stazione dei Carabinieri di Rende, Sebastiano Maieli, per concordare i termini di una futura collaborazione che assicuri maggiori controlli, da parte dei militari dell’Arma, all’interno del campus di Arcavacata. Un ulteriore passo in avanti per la prevenzione e la lotta alla microcriminalità e per un campus sempre più sicuro.

Unical e Referendum, il Comitato per il NO chiede al Rettore chiarezza

RENDE (CS)_Il Comitato UNICAL per il NO nel Referendum Costituzionale ritiene necessario rendere pubblico un avvenimento preoccupante e non edificante, oltre che poco chiaro e antidemocratico.                                     Lo scorso 6 ottobre, infatti, il Comitato ha richiesto con regolare istanza al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria Prof. Gino Mirocle Crisci la possibilità di allestire con cadenza regolare un banchetto informativo all’interno del campus, in modo da informare gli studenti riguardo l’importante appuntamento referendario del 4 dicembre e con lo scopo di favorire una più ampia partecipazione democratica.

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                             Lo stesso Rettore, tuttavia, ha ritenuto di non concedere gli spazi per tutti i giorni richiesti, autorizzando solo due giorni per l’intero mese di Ottobre.                                                                                                                                     Si sottolinea, inoltre, l’assenza di chiarezza da parte del Magnifico Rettore, che non ha reso note le motivazioni, né ha richiamato alcuna normativa che potesse giustificare la sua decisione.                               Tutto questo nonostante negli ultimi giorni egli avesse dichiarato ad una nota testata giornalistica locale l’impegno nel garantire a tutti i dovuti spazi per la campagna referendaria all’interno dell’Ateneo.               Per questi motivi, il Comitato esprime preoccupazione, in quanto tale limitazione appare arbitraria e senza alcun senso.                                                                                                                                                                         Si ritiene infatti che l’allestimento di un banchetto informativo negli spazi pubblici del Campus sia fondamentale per informare un alto numero di studenti, essendo tra l’altro un metodo poco invasivo e rispettoso delle regole democratiche.                                                                                                                                Il Comitato, inoltre, vuole sottolineare come la serenità del confronto sia stata già seriamente compromessa in precedenza dallo stesso Rettore, il quale si è schierato apertamente con il fronte del Sì partecipando in qualità di Rettore (e non a titolo personale) alle iniziative referendarie del 22 settembre e del 3 ottobre organizzate da alcune correnti del Partito Democratico all’interno dell’ateneo. Questa presa di posizione così netta, unita ai fatti riportati, desta il timore di non poter svolgere la campagna referendaria nel migliore dei modi a causa delle limitazioni imposte.                                                                                                                           Il Comitato, dunque, auspica che il Rettore riveda la propria decisione riguardo gli spazi assegnati affinché possano essere garantite adeguatamente il pluralismo delle idee e la democraticità. Crediamo infatti che la campagna informativa sul Referendum Costituzionale sia un’importante forma di espressione culturale e civica, e in una vera e propria culla della cultura quale dovrebbe essere l’Università della Calabria, essa non può assolutamente venire a mancare.                                                                                                                          Piero Calamandrei, Padre costituente che contribuì alla elaborazione del testo costituzionale del 1947, parlando una volta ai giovani studenti, negli anni ’50, ha avuto modo di sostenere che “la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”; non vorremmo che in molti studenti inizi a breve ad avvertirsi la sensazione che l’aria “cominci a mancare”.