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Processo Tesi, il 21 gennaio la sentenza

tribunale cosenzaCOSENZA – E’ attesa per il prossimo 21 gennaio la sentenza del collegio giudicante del tribunale di Cosenza, presieduto dal giudice Angela Lucia Marletta, in merito alla posizione degli imputati nel processo Tesi. L’inchiesta riguarda i rapporti tra la società operante nel settore dell’informatica e Fincalabra, la finanziaria della Regione Calabria. Negli anni scorsi il filone dell’indagine era stato stralciato dall’inchiesta Why Not e inviato al tribunale di Cosenza perché competente per territorio. Lo scorso 19 novemnre il pubblico ministero ha chiesto la condanna per Salvatore Perugini, ex sindaco di Cosenza (2 anni di carcere); Filomeno Pometti (3 anni), Luciano Vigna, attuale vicesindaco di Cosenza (2 anni), Michelangelo Spataro, attuale consigliere comunale di Cosenza (3 anni), Francesco Capocasale (2 anni), Michele Montagnese (3 anni), Gianluca Bilotta (2 anni), Luigi Vacca (2 anni), Nicola Costantino (3 anni), Renato Pastore (2 anni), Saverio Fascì (2 anni), Francesca Gaudenzi (2 anni), Antonio Gargano (3 anni e 9 mesi), Pietro Macrì (3 anni e 9 mesi), Antonio Viapiana (3 anni e 3 mesi). E ha chiesto, invece, l’assoluzione per Pasquale Citrigno (amministratore della società) per non aver commesso il fatto. Gli imputati devono rispondere, tra gli altri, del reato di bancarotta. Accuse fortemente respinte dalle difese che hanno chiesto l’assoluzione degli imputati. Come detto, è stata già fissata la data della prossima udienza, il 21 gennaio, quando dovrebbe essere emessa la sentenza.

Accusato di rapina: emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere

Nella mattinata di oggi, la Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza di misura della custodia cautelare in CRISTIANI Manuel Giovannicarcere, emessa il 16 novembre 2015 dal Gip del Tribunale di Bologna, nei confronti Manuel Giovanni Cristiani, 21 anni, ritenuto responsabile, in concorso, dei reati di rapina, detenzione illegale di armi e ricettazione. Cristiani, nello scorso luglio, era, infatti, responsabile con un’altra persona di rapina ai danni del Credito Operativo della Romagna Occidentale di Mordano (BO), costringendo i dipendenti dell0istituto creditizio a consegnare la somma totale di 11 mila euro, 550 franchi e 50 sterline, per poi allontanarsi dal luogo del reato a bordo di un motociclo rubato.

Di nuovo, in settembre, Cristiani si era reso responsabile di una successiva rapina ai danni della Banca di Imola, filiale di Solarolo (RA). Per quest’ultimo reato, era stato arrestato insieme a un complice e già stava scontando la misura cautelare degli arresti domiciliari a Cariati, nella sua abitazione. Al momento dell’esecuzione della misura cautelare, il personale del Commissariato operava una perquisizione domiciliare con esito negativo.

Picchiava il padre da tre anni: arrestato 44enne

th-75-300x187SERSALE (CZ) – Un uomo, M. M., 44 anni, è stato arrestato oggi dai Carabinieri di Sersale con l’accusa di maltramenti in famiglia, minacce, estorsione e lesioni personali ai danni del padre. Sin dal 2012 andavano avanti ai danni del genitore. L’arresto è avvenuto a seguito di un’ordinanza emessa dalla sezione Gip-Gup del Tribunale di Catanzaro. L’uomo è stato scortato al carcere di Siano.

 

Confermata la condanna a ex preside accusato di avances a una professoressa

CATANZARO – La Corte di Cassazione ha confermato, rendendola definitiva, la condanna tribunalea due anni di reclusione per Pietro Catanzaro, ex preside di una scuola di Cropani, che era stato accusato di concussione per le avances sessuali a una professoressa dell’istituto. I fatti in questione risalgono all’anno scolastico 2007-2008. La vittima, Patrizia Aiello, ha dichiarato, soddisfatta della sentenza, che “la giustizia esiste ancora”. La notizia è stata resa nota dal suo compagno, Giuseppe Candido, sindacalista della Gilda.

 

Assolto il polacco accusato di furto aggravato in un supermercato rossanese

tribunaleCASTROVILLARI (CS) – Il giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari ha assolto il 37enne polacco M. B., residente a Rossano, dall’accusa di furto aggravato, accogliendo in questo modo la tesi difensiva degli avvocati Ramona Rugna e Giuseppe Vena. L’uomo era stato deferito presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari perchè il 6 marzo 2009 a Rossano, per trarre profitto, si era impossessato di merce alimentare e di bevande, sottratti agli scaffali di un noto supermercato rossanese. I prodotti prelevati erano stati nascosti sotto la camicia, a sua volta coperta da un giubbotto. Tuttavia, l’uomo era stato scoperto e poi fermato dai lavoratori dell’esercizio commerciale e quindi arrestato in flagranza di reato.

Il Pm aveva contestato all’uomo, oltre al furto, anche le aggravanti previste per la legge, per aver commesso il fatto agendo su prodotti esposti per consuetudine e destinazione alla pubblica fede. In ogni caso, all’udienza dibattimentale gli avvocati difensori avevano spiegato al giudice, nel corso dell’arringa, che il loro assistito non poteva essere punito, avendo agito per bisogno chiedendo, pertanto, l’applicazione della previsione normativa della tenuità del fatto e quindi l’assoluzione.