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Non emettono scontrino fiscale. Sigilli a otto negozi

CORIGLIANO CALABRO (CS) – La Guardia di Finanza di Corigliano Calabro in esecuzione di appositi provvedimenti emessi dalla Direzione Regionale per la Calabria dell’Agenzia delle Entrate, ha apposto i sigilli ad otto esercizi di commercio al dettaglio, per la reiterata mancata emissione dello scontrino fiscale. Si tratta di attività commerciali gestite in prevalenza da cittadini extracomunitari, sorpresi in più occasioni ad effettuare vendite senza emettere scontrino fiscale. In tema di sanzioni, la normativa inerente l’obbligo di rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale prevede, nel caso si rilevino quattro violazioni commesse in tempi diversi, anche la sanzione della sospensione dell’autorizzazione amministrativa e quindi la temporanea chiusura dell’attività. L’attività svolta si inquadra in un più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria predisposto, a livello locale, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Vibo Valentia, quindici primari dimissionari per protesta contro il decreto Scura

VIBO VALENTIA – Quindici primari dell’ospedale di Vibo Valentia si sono dimessi oggi. La decisione è in segno di protesta contro il decreto col quale il Commissario per il Piano di rientro della sanità calabrese, Massimo Scura, ha disposto la riorganizzazione della rete ospedaliera. I primari dimissionari hanno comunicato la loro scelta tramite una lettera, indirizzata al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al Prefetto di Vibo, Carmelo Casabona, e all’Azienda Sanitaria Provinciale. Secondo i dimissionari, “il decreto del Commissario Scura conferma un trend di penalizzazione e vessazione nei confronti del presidio ospedaliero di Vibo, gradualmente spogliato dal 2007 ad oggi, di varie strutture complesse”.

Platì, bracciante agricolo ferito con colpi di pistola

PLATì (RC) – Pasquale Grillo, bracciante agricolo di 62 anni, è stato ferito in un agguato da un uomo che gli ha indirizzato tre colpi di pistola, mentre era intento a camminare per strada. L’uomo è stato subito soccorso e accompagnato da uno dei figli all’ospedale di Locri: secondo quanto si apprende, avrebbe riportato ferite all’addome e a una gamba, ma non sarebbe in pericolo di vita. Non si conosce nel dettaglio il movente dell’aggressione a mezzo di un’arma di medio calibro: parrebbe che Grillo sia cognato di Giuseppe Perre, indicato dagli investigatori come capo dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta legata ai Barbaro di Platì e, tuttavia, il gesto sembrerebbe legato a motivi personali. A condurre le indagini i Carabinieri della compagnia di Locri.

 

Continuava a percepire la pensione della madre morte, condannata a restituire i soldi allo Stato

GIOIA TAURO (RC) – Continuava a percepire indebitamente la pensione di invalidità e di accompagnamento spettante alla madre, ormai deceduta da diversi anni. Per questo la guardia di finanza del gruppo di Gioia Tauro ha eseguito un’ordinanza emessa dalla Corte di Appello presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di una donna di 57 anni. Secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, la donna si era appropriata senza averne diritto, di oltre 75mila euro ed è stata condannata in primo grado a otto mesi di reclusione. Il provvedimento di sequestro, emesso per un importo pari alla somma indebitamente percepita, è stato attuato a seguito di accurate indagini patrimoniali e finanziarie ed ha colpito un intero fabbricato, otto appezzamenti di terreno, alcuni dei quali per la sola quota di proprietà posseduta, e diversi conti correnti di cui la persona condannata era intestataria.

Catanzaro, restituiti gioielli rubati ai legittimi proprietari

CATANZARO – I militari del gruppo della Guardia di finanza di Catanzaro hanno restituito ai proprietari numerosi gioielli e pietre preziose rubati in un appartamento a Catanzaro. La refurtiva, per un valore di 15 mila euro, era stata trovata da una pattuglia dei baschi verdi delle fiamme gialle nei pressi del fiume Alli. Nel corso di controlli i militari avevano trovato una sacca di stoffa con all’interno i gioielli e le pietre preziose abbandonati dai ladri duranti la fuga in automobile. I finanzieri hanno avviato le indagini per identificare gli autori del furto ed i proprietari dei gioielli. Una serie di accertamenti hanno portato ad individuare i legittimi proprietari ai quali è stata restituita la merce.

I presunti rapinatori di Zumpano forse preparavano un altro colpo in Calabria (AUDIO)

COSENZA – Stavano preparando un altro colpo, ma sono stati bloccati dalle forze dell’ordine prima di poter agire. Si tratta di Antonio Fortunato e Massimo Niro, entrambi residenti in Lombardia ed arrestati per aver rapinato lo scorso 14 dicembre il Brico Center dell’area commerciale di Zumpano.
Antonio Fortunato è stato fermato sabato sera dai carabinieri della Compagnia di Girifalco a bordo di un’auto che aveva rubato poco prima a Maida. Sul veicolo, rintracciato grazie al Gps e sul quale viaggiava un’altra persona, Domenico Iommello, residente in provincia di Milano, i militari dell’arma avevano rinvenuto due kalashnikov con i numeri di matricola cancellati ed una sessantina di cartucce. In una casa che i due avevano preso in affitto a Lamezia Terme i militari hanno trovato successivamente una pistola calibro 9, anche questa con la matricola cancellata. Le indagini sono poi proseguite ed hanno consentito di mettere in collegamento questo episodio con la rapina consumata a Cosenza. Nessuna traccia però del bottino, oltre centomila euro in contanti, anche se sono in corso gli accertamenti della magistratura. Con ogni probabilità i due arrestati fanno parte di una più articolata organizzazione dedita alle rapine. Antonio Fortunato e Massimo Niro hanno precedenti specifici per colpi consumati in diverse località italiane. Di seguito l’intervista al dirigente della squadra mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini.

Alla conferenza stampa organizzata presso la Questura di Cosenza era presente anche il procuratore aggiunto di Cosenza. “Il risultato, ottenuto in così poco tempo – ha detto – è significativo anche perché le rapine rappresentano in questo territorio un aspetto importante. I responsabili sono milanesi, quindi riteniamo che si tratti di una batteria di professionisti. Erano organizzati e preparati – ha aggiunto la Manzini – E’ stato fondamentale il lavoro svolto dalla squadra mobile. Uno dei due rapinatori era stato già fermato in provincia di Catanzaro, a Girifalco, e trovato con tante armi tra cui kalashnikov”. Infatti, gli agenti della Mobile hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a Fortunato nel carcere di Catanzaro, mentre Niro è stato raggiunto nella sua abitazione a Cologno Monzese. Le immagini adeso non si fermano. E’ caccia aperta ai presunti basisti dell’organizzazione.

Rapina a Zumpano, bloccati i presunti colpevoli

COSENZA – Due pregiudicati, Antonio Fortunato di 47 anni e Massimo Niro di 48 sono stati arrestati questa mattina dal personale della questura di Cosenza, perché ritenuti gli autori della rapina consumata ai danni di un furgone portavalori il 14 dicembre scorso davanti al Brico Center, nella zona commerciale di Zumpano, in provincia di Cosenza. Notevole il bottino ammontante ad oltre centomila euro in contanti. I dettagli dell’operazione che ha consentito l’arresto de presunti rapinatori saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata per le ore 10,30 nella Questura di Cosenza.

Cosenza, evasione fiscale per nove milioni di euro

COSENZA – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, in seguito ad alcuni controlli effettuati nei confronti di un’impresa del capoluogo bruzio hanno scoperto una maxi-evasione di imposte per 9 milioni di euro realizzata da una società immobiliare grazie al falso trasferimento di sede a Roma. Dagli accertamenti effettuati sono emerse diverse violazioni tra cui l’inserimento in contabilità di fatture false per 500.000 euro, al fine di gonfiare i costi e ridurre gli utili dell’impresa. Falsi acquisti di edifici in costruzione e compravendite fittizie di immobili già costruiti, attestavano operazioni e costi mai realmente sostenuti dalla società immobiliare. Il rappresentante legale dell’azienda è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cosenza per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e per dichiarazione infedele, reati sanzionati con la reclusione da uno a sei anni. Al fine di assicurare la restituzione delle imposte evase ed il pagamento delle relative sanzioni sono state attivate le procedure finalizzate al sequestro dei beni patrimoniali esistenti per valore equivalente a quello evaso.

Reggio, uomo vittima delle raffiche di vento. Colpito in pieno da un albero

CANDIDONI (RC) – Le raffiche di vento che nelle ultime ore hanno investito la nostra regione, soprattutto le zone più meridionali, hanno avuto nefaste conseguenze. Rocco Montorro, agricoltore 51enne è morto a Candidoni nella piana di Gioia Tauro schiacciato da un albero di eucalipto di dimensioni considerevoli precipitato a causa del vento forte sull’automobile. L’uomo, alla guida, stava percorrendo una strada interpoderale. La sua morte è avvenuta sul colpo, dunque inutile si è rivelato l’intervento dei vigili dei fuoco, immediatamente allertati da un testimone. L’uomo, al momento del tragico incidente, stava rientrando a casa dopo una mattinata a lavoro in campagna.

 

Reggio, spara all’ex fidanzata. Arrestato

REGGIO CALABRIA – L’ennesima lite di coppia finita questa volta in tragedia: Davide Assumma, di 22 anni, è stato arrestato dagli agenti della Polizia, con l’accusa di aver sparato un colpo di pistola contro l’ex fidanzata. Il fatto è accaduto ieri sera, quando, a seguito di un furioso litigio con la giovane con la quale si era lasciato da poco dopo una relazione di 18 mesi, Assumma aveva ferito la ragazza con un colpo diretto al polpaccio nell’ascensore del palazzo nel quale la stessa vive. Ben presto identificato dalla Polizia, il giovane si è poi volontariamente costituito in Questura, dopo che la vittima ha confermato la sua responsabilità, ma senza fornire spiegazioni circa il suo gesto. Dopo l’episodio, la giovane è stata immediatamente soccorsa dai sanitari e dagli agenti della squadra mobile. Altri particolari sulla loro relazione sono emersi dal racconto di numerosi testimoni, i quali hanno sottolineato il comportamento violento di Assumma fin dal principio della relazione.