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‘Visioni mediterranee’ su Tele Magna Graecia, oggi la seconda puntata su scuola e precariato

Da sx Vincenzo Marino e Massimo Iiritano

CATANZARO – Seconda puntata di ‘Visioni Mediterranee’, programma culturale a cura di Massimo Iiritano. ‘Scuola: la precarietà in cattedra’, il tema. In studio, a parlarne con Massimo Iiritano, Vincenzo Marino. Il programma andrà in onda oggi alle 14.30 su Tele Magna Graecia (canale 119), alle 20.30 di tutti i giorni la replica.

La prima puntata aveva ospitato Nicola Chiriano sul tema  ‘matematica, musica e… realtà’.

 

 

Adele Cambria, figura centrale nella cultura pre e post ‘68. Femminista e icona del nostro tempo.

Nata a Reggio Calabria, 1931, è una giornalista, scrittrice e attrice italiana. Figura centrale nella cultura italiana pre e post-Sessantotto con Camilla Cederna ed Oriana Fallaci, vicina alla sinistra progressista e al Partito radicale di Marco Pannella è stata fin dagli albori una sostenitrice del movimento femminista. Ha collaborato e collabora a giornali e riviste ed ha pubblicato diversi libri. Si è laureata in giurisprudenza all’Università di Messina, avvicinandosi al giornalismo nel 1956 dopo essersi trasferita a Roma, dove risiede tuttora. Come giornalista ha esordito nel 1956 scrivendo sul quotidiano Il Giorno, quando era stato appena fondato da Gaetano Baldacci, ed ha collaborato a Il Mondo di Mario Pannunzio. Con Il Giorno è poi tornata a scrivere nuovamente fra il 1985 ed il 1997. Ulteriori collaborazioni giornalistiche dal 1963 con la RAI, realizzando fra il 2000 e il 2003 per Rai Sat trentanove trasmissioni sull’immagine televisiva della donna; è stata poi autrice di Trittico meridionale, tre trasmissioni sul meridione d’Italia dedicate rispettivamente a Ernesto De Martino La terra del rimorso, Maria Occhipinti La rivolta dei non-si-parte, Reggio Calabria Dalla rivolta al professore. Per Rai Sat album ha poi firmato nel 2003 il numero zero di una serie televisiva dedicata alla storia del gossip. È autrice anche di testi teatrali.

OPERE LETTERARIE

* Maria Josè (Longanesi, biografia e diari inediti dell’ultima regina d’Italia, 1966)

* Dopo Didone (Cooperativa Prove 10, romanzo, 1974)

* Amore come rivoluzione – La risposta alle lettere dal carcere di Antonio Gramsci (Sugarco, contenente le lettere delle tre sorelle Schucht, la minore della quali, Giulia, fu moglie di Gramsci, 1976)

* In principio era Marx (Sugarco, 1978)

* Il Lenin delle donne (Mastrogiacomo, 1981)

* L’Italia segreta delle donne (Newton Compton, 1984)

* Nudo di donna con rovine (Pellicanolibri, romanzo, 1984)

* L’amore è cieco (Stampa Alternativa, racconti, 1995)

* Tu volevi un figlio carabiniere (Stampa Alternativa, scritto con il figlio Luciano Valli, 1997)

* Isabella. La triste storia di Isabella Morra (Osanna Venosa, 1997)

* Storia d’amore e schiavitù (Marsilio, 2000,)

* Nove dimissioni e mezzo (Donzelli editore, 2010)

TEATRO

* Nonostante Gramsci, rappresentato in prima nazionale al Teatro della Maddalena il 25 maggio 1975.

* In principio era Marx – La moglie e la fedele governante, prima italiana al Teatro Bellini di Napoli, 1980, Premio Fondi La Pastora 1979.

* La regina dei cartoni, 1985-2001, rappresentato all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles dal Collettivo teatrale “Isabella Morra”.

FILMOGRAFIA

* Comizi d’amore, di Pier Paolo Pasolini (1965)

* Accattone, di Pier Paolo Pasolini (1961)

* Teorema, di Pier Paolo Pasolini (1968)

* Teresa la ladra, di Carlo Di Palma (1973)

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Umberto Boccioni, principale teorico ed esponente del movimento e dell’arte futurista in Italia.

Umberto Boccioni (1882-1916) è stato il maggior esponente del futurismo italiano. Nasce a Reggio Calabria il 19 ottobre 1882, ma trascorre infanzia ed adolescenza in varie città perché  il padre, impiegato statale, è costretto a frequenti spostamenti. La famiglia, originaria di Forlì, si trasferisce a Genova, poi a Padova nel 1888 ed in seguito a Catania nel 1897, dove Umberto consegue il Diploma in un Istituto Tecnico. Nel 1899 Umberto Boccioni si trasferisce a Roma presso una zia, dove iniziò il suo apprendistato artistico prendendo lezioni di disegno e frequentando la Scuola libera del nudo. In questo periodo il giovane pittore, dallo stile molto realista, conosce l’altrettanto giovane Gino Severini e con lui frequenta lo studio di Giacomo Balla, che in quegli anni a Roma è maestro molto famoso, per approfondire la ricerca sulle tecniche divisioniste. Dal 1903 al 1906 Umberto Boccioni partecipa alle esposizioni annuali della Società Amatori e Cultori, ma nel 1905 in polemica con il conservatorismo delle giurie ufficiali, organizza con Severini, nel foyer del Teatro Costanzi, la “Mostra dei rifiutati”. Per sfuggire l’atmosfera provinciale italiana, nella primavera del 1906 Boccioni si reca a Parigi, dove rimane affascinato dalla modernità della metropoli. Da Parigi, dopo alcuni mesi, fa un viaggio in Russia, prima di tornare in Italia e stabilirsi a Padova per iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si laurea. Tuttavia l’Italia del primo Novecento, però, ha una vita artistica ancora ancorata alle vecchie tradizioni. Solo Milano è diventata una città dinamica, ed è qui che Boccioni si stabilisce al ritorno dal suo ultimo viaggio in Europa per sperimentare, sotto l’influenza del divisionismo e del simbolismo, varie tecniche. In questa fase prefuturista la pittura di Boccioni si modella soprattutto sulla lezione di Balla: la pittura dal vero e la tecnica divisionista. I soggetti dei quadri di questo periodo, soprattutto nella scelta di periferie urbane in costruzione, anticipano i successivi sviluppi del futurismo. A Milano Boccioni ha anche modo di conoscere la pittura simbolista di Previati e della Secessione viennese e la pittura espressionista tedesca dello “Sturm und Drang”. L’incontro con queste tendenze lo porterà ad attenuare i suoi interessi per il naturalismo e a ricercare una pittura più intensa sul piano psicologico ed espressivo. Nacquero così alcune sue celebri tele, quali il famoso trittico degli «Stati d’animo». Il suo interesse per la psicologia, tuttavia, non ebbe mai i toni decadenti e raffinati della pittura simbolista, ma si concentrò sui temi della interiorità dell’uomo moderno, coniugando a ciò le suggestioni più intense del futurismo. Nel gennaio del 1910 conobbe Marinetti, e l’incontro risultò decisivo per i successivi sviluppi della sua pittura. La sua adesione alle idee futuriste di Marinetti fu immediata e dopo pochi mesi firmò il primo manifesto della pittura futurista. La svolta stilistica avviene con la redazione del quadro «La città che sale» realizzato sempre nel 1910. L’anno successivo fu il principale ispiratore del Manifesto tecnico della pittura futurista. In esso si definisce più chiaramente il parametro fondamentale del futurismo in pittura: la «sensazione dinamica». La scomposizione della luce e del colore si unisce alla scomposizione dei volumi e dello spazio, portando il futurismo ad esiti molto vicini al cubismo. In breve diviene il maggior artista italiano del periodo. Partecipa a numerose manifestazioni in Italia e all’estero. La sua attività si svolge anche sul piano teorico e nel 1914 pubblica due testi fondamentali per comprendere la sua visione artistica: «Pittura Scultura Futuriste» e «Dinamismo plastico». Dal 1911 si dedica alla scultura, nella quale giunge in breve tempo a risultati eccezionali. Nel 1912 redige il Manifesto tecnico della scultura futurista, ma, più che l’attività teorica, appaiono subito straordinari gli esiti a cui giunge con la sua opera. Con la scultura «Forme uniche nella continuità dello spazio» (1913), Boccioni realizza una delle sculture più famose in assoluto di questo secolo. Indaga la deformazione plastica di un corpo umano in movimento, giungendo ad una forma aerodinamica dove il corpo, stilizzato al limite della riconoscibilità, riesce tuttavia a trasmettere una grande sensazione di forza e di potenza. La statua diviene il simbolo stesso dell’uomo futuro, così come lo immaginavano i futuristi: novello Icaro, metà uomo e metà macchina, lanciato in corsa a percorrere il mondo con forza e velocità. Allo scoppio della prima guerra mondiale viene richiamato alle armi. Il 17 agosto del 1916, all’età di soli trentaquattro anni, muore per un banale incidente mentre era nelle retrovie dei campi di battaglia. La sua precoce morte ha privato l’arte moderna di uno degli esponenti più geniali del panorama europeo di quegli anni. La sua attività di pittore si è svolta per un arco di circa dieci anni. In questo periodo Boccioni riesce ad attraversare, e far proprie, le maggiori novità artistiche del periodo, dal divisionismo al futurismo, dall’espressionismo al cubismo. E lo fa con ispirazione tale da consentirgli di produrre opere di sempre elevata qualità. Passa attraverso i territori della psicologia (notevoli sono i suoi quadri intitolati Stati d’animo), pur senza essere un decadente, così come apprende dall’espressionismo la capacità di comunicare, pur senza giungere alle esasperazioni deformistiche di quella corrente.

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Incontri d’autore: Paolo De Chiara – Storia di Lea Garofalo‏

Cosenza – Venerdì 14 dicembre alle ore 18,00, presso la sala eventi Ubik, Paolo De Chiara presenta il libro “Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘Ndrangheta”, Falco editore (prefazione di Enrico Fierro, introduzione di Giulio Cavalli).
Ne discutono con l’autore: l’on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia; Paolo Pollichieni, direttore del Corriere della Calabria; Michele Falco, editore. Modera Emanuele Giacoia, direttore responsabile de Il Quotidiano della Calabria.
Conlude Francesca Prestia, autrice de “La ballata di Lea”.

Paolo De Chiara è nato a Isernia nel 1979. Collabora con il quotidiano L’Indro. In Molise dirige un mensile di informazione, cultura e politica occupandosi delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale della regione. Si dedica a diffondere la cultura della legalità nelle scuole molisane.

“Isole in rete” al Teatro dell’Acquario

Cosenza – Al Teatro dell’Acquario sabato 8 dicembre alle 21,00 e domenica 9 alle 18,00, la compagnia Sanpapié di Milano presenta “Io sono figlio”, un viaggio attraverso le immagini del nostro mondo contemporaneo, per esplorare alcune delle domande esistenziali che accompagnano la società di oggi.

Tre danzatori giocano con diverse qualità di movimento tra ironia, intensa fisicità e leggerezza. Nel tentativo di comprendere il loro diritto di nascita, si chiedono chi sono e da dove vengono. Lo spettacolo prosegue con la ricerca della compagnia sul tema dell’identità contemporanea. “Io Sono Figlio” debutta il 1 luglio al Festival delle Esperidi – Lecco – e in prima europea al Dance Base per Edinburgh Fringe Festival 2012.

Cast: Lara Guidetti, Francesco Pacelli, Federico Melca

Drammaturgia e testi: Marco Di Stefano

Coreografie: Lara Guidetti

Musiche: Marcello Gori

Costumi e scenografie: Giulia Bonaldi

Foto di locandina: Pino Montisci

Regia: Lara Guidetti e Marco Di Stefano

Sanpapié nasce nel 2007 dalla curiosità di un gruppo di persone affascinate dal corpo e dalla possibilità di sperimentare una formula in grado di fondere linguaggi artistici differenti. Su questo progetto si incontrano Lara Guidetti, coreografa e danzatrice, Sarah Chiarcos, drammaturga, Marcello Gori, musicista, e Fabio Ferretti, organizzatore. Il gruppo inizia ad esplorare le potenzialità comunicative del corpo e del movimento, affiancando al lavoro fisico un percorso drammaturgico e una ricerca sonora costante. Dal 2007 in poi Sanpapié produce BOH, solo di Lara Guidetti su drammaturgia di Sarah Chiarcos, Prima Persona, passo a due tra Lara e Francesco Pacelli, Modelli Tagliati in Carne [per l’esecuzione di un soggetto] e Come Una Piuma sul Pelo dell’Acqua. Nel 2012 Sanpapié produce e presenta Io sono figlio, di Lara Guidetti e Marco Di Stefano, spettacolo inserito nel progetto “Europe Inestable” finanziato dalla Comunità Europea.

La Regione Calabria presenta la Carta Regionale della Cultura

CATANZARO – Nasce la Carta di credito della cultura della Regione Calabria. A darne notizia e’ l’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri commentando l’avviso pubblico per l’attivazione dello strumento. Si tratta di una vera e propria carta di credito che la Regione mettera’ a disposizione della comunita’ regionale e nazionale, a partire dai propri dipendenti e che andra’ ad alimentare un fondo che sosterra’ le attivita’ culturali.

Teatrabile 2012

Cosenza – Ritorna, il 23 e il 24 novembre, Teatrabile nella sua  II Edizione, con un sottotitolo dedicato all’accoglienza e all’inclusione, “Tutti insieme a Teatro”. La manifestazione di teatro sociale è promossa dalle Associazioni Itinerari Sperimentali, AFD – Associazioni Famiglie Disabili di Castrovillari, Radio 180 di Cosenza, Centro Socio Culturale Vittorio Bachelet, Be Equal, Arcipesca FISA – sezione provinciale di Cosenza e Itinerari Sperimentali insieme alla Cooperativa

Centro Diurno La Ghironda e al Centro di Salute Mentale di Cosenza con il sostegno del CSV.

Il progetto è focalizzato sul teatro e sulla musica nella loro valenza terapeutica e riabilitativa ma anche nella loro capacità di essere comprovati strumenti per l’integrazione e l’inclusione sociale.

La scelta del linguaggio musico-teatrale come strumento di interazione è derivata, oltre che dalla presenza variegata e multidisciplinare di gruppi e movimenti teatrali sul territorio, dalla sua capacità di essere uno strumento risocializzante, adatto a contrastare l’impoverimento relazionale del soggetto diversamente abile e/o svantaggiato/disagiato.

Il progetto si propone di migliorare la qualità della vita dei soggetti diversamente abili e/o svantaggiati attraverso la crescita e il potenziamento della consapevolezza del loro sé, e nello sviluppo delle loro capacità e abilità residuali di carattere sia emotivo che creativo.

 

L’iniziativa è indirizzata al cambiamento culturale che rappresenta l’unica valida alternativa alla marginalizzazione delle persone e al superamento della disabilità.

Teatrabile II vuole promuovere la cultura e la pratica del teatro quale importante strumento nel processo di formazione e di integrazione fra gli adolescenti e i loro coetanei diversamente abili, offrendo un’occasione di scambio, riflessione e confronto.

La rassegna è prevista per i giorni 23 e 24 novembre, alle ore 17, presso il Cinema-Teatro “A. Tieri” di Cosenza.

Due giorni di teatro e musica con attori, registi e performer che porteranno in scena opere come “La favola di Cenerentola” a cura di AFD con la regia di Dario De Luca ( Scena Verticale); “Aspettando un treno” a cura di Itinerari Sperimentali-C. S. M.-Cosenza-D.S.M. regia di Jerry Mussaro; “Cosimo ed il brigante Gian dei Brughi” tratto liberamente da “Il barone rampante” di I. Calvino a cura di C.D. La Ghironda laboratorio di Marcella Infusino, M. Francesca Abate, e ancora intermezzi, reading, cabaret e musica.
L’evento, che è stato realizzato anche con il patrocinio del comune di Cosenza e dell’ASP Cosenza è aperto agli studenti delle scuole medie e superiori della
città e del suo hinterland.

Nicola Gratteri e Antonio Nicaso‏ presentano “dire e non dire”

Cosenza – Domenica 18 novembre, alle ore 18.00, presso la sala eventi della libreria Ubik Nicola Gratteri e Antonio Nicaso presentano il libro “Dire e non dire. I dieci comandamenti della ‘Ndrangheta nelle parole degli affiliati”, edito da Mondadori.

Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘Ndrangheta. Insieme ad Antonio Nicaso ha pubblicato con Mondadori Fratelli di sangue (2009), La malapianta (2010), La giustizia è una cosa seria (2011), La mafia fa schifo (2011).

Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘Ndrangheta del mondo. Ha scritto diversi libri, tra cui alcuni bestseller internazionali.

Incontri d’autore: Alessandra Romeo‏ all’Ubik

Cosenza – Mercoledì 14 novembre alle ore 18, nella sala eventi della libreria Ubik, Alessandra Romeo presenta il libro “Orfeo in Ovidio. La creazione di un nuovo epos” edito da Rubbettino.

Ne discutono con l’autrice: Marilena Cerzoso, Direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza; Raffaele Perrelli, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria; Ornella Scognamiglio, docente di Storia dell’Arte presso la Facoltà di Lettere dell’Università della Calabria

Alessandra Romeo insegna Letteratura Latina nella Facoltà di Lettere dell’Università della Calabria. Le sue ricerche spaziano fra l’esegesi letteraria con speciale riferimento alla dizione epica e la teoria retorica ciceroniana. Gli studi degli ultimi anni, dedicati alla produzione epica di Ovidio, indagano sulle tecniche narrative delle Metamorfosi analizzando in particolare i libri “orfici” del poema -il X e l’XI-.

Le strade del paesaggio: i fumetti a Cosenza‏

Cosenza – Parte domani il nuovo viaggio tra contaminazioni culturali de “Le Strade del Paesaggio”, festival delle arti visive e del fumetto, che la Provincia di Cosenza propone nella sua sesta edizione.

Quattro, le mostre in programma, fra le quali “Tex, la frontiera dell’avventura”, la più grande retrospettiva dedicatain Italia a Tex Willer, fumetto della Sergio Bonelli Editore, in esposizione nella sua interezza, dopo aver aperto il cantiere di produzione in un’anteprima lo scorso 3 novembre.

Apertura alle 17.30 con un incontro su “Sergio Bonelli e l’avventura del fumetto, nel ricordo dell’editore, a cui parteciperanno Raffaele De Falco, curatore della mostra su Tex Willer, e Pasquale Ruju, uno degli autori delle storie     nelle quali è protagonista il ranger eroe, il tutto accompagnato da performances di live painting.

A seguire l’apertura delle quattro mostre: Tempi Diversi-Percorsi, esposizione collettiva degli artisti partecipanti ai workshop promossi dal Festival nelle passate edizioni; Una favola per Rino, immagini tratte dal libro “Sereno su gran parte del paese” di Andrea Scoppetta, dedicato al cantautore calabrese Rino Gaetano; Formic Wars, in anteprima per il Festival, che vedrà in mostra i disegni originali di una nuova serie firmata Marvel America e Tex la frontiera dell’avventura, retrospettiva su Tex Willer che da oggi si potrà ammirare nella sua completezza dopo l’anteprima di sabato 3 novembre.

Spazio poi alla musica, con il jazz del trio cosentino Amanita e, infine, un reading in cui gli attori Ernesto Orrico e Silvio Stellato metteranno in scena una storia di Tex, tratta dall’albo numero 5, dal titolo “Satania”: un’avventura scritta da Gianluigi Bonelli, adattata per l’occasione da Giuseppe De Nardo, in cui Tex ed il fido Kit Carson sono impegnati nella lotta contro trafficanti d¹oppio venuti dall’Oriente.

Nella Galleria Santa Chiara, per i visitatori, ancora “Le Frontiere del Gusto”, un’area degustazione di prodotti enogastronomici a cura di Coldiretti ed Associazione Italiana Sommeliers, partners del progetto, presente inoltre Venerdì 16, Sabato 17, Venerdì 23, Sabato 24 e Giovedì 29 novembre.

Una ulteriore novità della sesta edizione è “Le Strade del Paesaggio Games”, dedicata ai più piccoli: uno spazio dedicato ai giochi, realizzato in collaborazione con la Hasbro, allestito presso il Museo delle Arti e dei Mestieri di Corso Telesio 17 a Cosenza dove, con diversi appuntamenti sino al 25 novembre, si potranno sperimentare le proprie inclinazioni ludiche, relazionali, fantastiche, logiche, cognitive o strategiche grazie ad uno spazio Tornei, ai laboratori Giochi dal Mondo e Storie dal Mondo, alla sezione Riciclo senza Frontiere .

L’ingresso alle mostre e agli spettacoli in programma è gratuito.

Il programma dettagliato è su www.lestradedelpaesaggio.com
Per info: stampa@lestradedelpaesaggio.com