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Il Catanzaro sogna il secondo posto, Bisceglie battuto 1-0

CATANZARO – BISCEGLIE 1-0

CATANZARO ( 3-4-1-2): Di Gennaro; Scognamillo, Riccardi, Gatti; Pierno (dal 41’’ st Grillo), Parlati (dal 9’ st Corapi), Risolo (dal 21’ st Jefferson ), Baldassin; Carlini; Di Massimo, Evacuo (dal 9’ st Curiale). In panchina: Mittica, Branduani, Molinaro. All.: A. Calabro

 

BISCEGLIE (3-5-2): Spurio, Vona, Priola, Altobello (dal 27’ st Tazza); Giron, Romizi (dal 9’ st Maimone), Mansour, Sartore (dal 26’ st Rocco), Gilli; Musso (dal 14’ st Pedrini), Makota (dal 26’ st Cecconi). In panchina: Russo, De Marino, Ibrahim, Zagaria, Vitale, Goffredo, Hassan. All.: A. Papagni

ARBITRO: Frascaro di Firenze

NOTE: Ammoniti: 17’ pt Scognamillo (C), 31’ pt Romizi (B), 33’ pt Parlati (C), 46’ pt Altobello (B), 4’ st Musso (B), 33’ st Maimone (B), 37’ st Cecconi (B). Corner due corner per parte. Recupero: 1’ pt; 4′ stM

MARCATORI 22’ st Curiale (C)

 

CATANZARO – Un gol di Curiale sancisce la vittoria del Catanzaro sul Bisceglie penultimo e lancia i giallorossi a meno cinque dal secondo posto. La sconfitta dell’Avellino contro la Ternana, promossa oggi in Serie B, è una splendida notizia per le aquile, nonostante la vittoria del Bari che mantiene il terzo posto.

La prima occasione è degli ospiti, al secondo minuto. Un rimpallo libera Makota sulla destra; il cross radente del francese incontra il taglio in area di Musso, ma la palla termina di poco a lato. La partita non è molto attrattiva, per usare un eufemismo. Di occasioni neanche l’ombra e il ritmo dei passaggi è più lento del solito. Alla mezz’ora da un altro rimpallo, stavolta al limite dell’area pugliese, si alza un campanile che termina sulla testa di Carlini; l’ex Frosinone colpisce la traversa, ma l’arbitro aveva fermato il gioco su segnalazione del guardalinee.

Il secondo tempo inizia in maniera simile al primo, con una grande palla gol per il Bisceglie. La palla arriva sul sinistro di Giron, esterno e giocatore più creativo tra gli uomini di Papagni; dal suo piede parte un perfetto cross a giro che impatta sulla testa di Sartore; Di Gennaro però si distende sul secondo palo e manda in corner, confermandosi come uno dei migliori portieri della categoria. Si ripete pochi secondi dopo, sull’angolo seguente, respingendo la deviazione ravvicinata di Romizi. Nel frattempo entrano Curiale e Jefferson, i protagonisti che cambieranno la partita. Al 66′, infatti, arriva il gol decisivo: Carlini crossa a rientrare, il brasiliano controlla spalle alla porta, si gira e calcia; la palla viene ribattuta sul piede di Curiale che scarica di violenza alle spalle di Spurio. Premio meritato per un attaccante sempre utile per la squadra ma a volte poco preciso sotto porta. Al 78′ l’occasione del raddoppio capita sui piedi di Carlini, che dopo una deviazione colpisce il palo col portiere in uscita. Finisce con i tre punti dopo una delle gare più ciniche del Catanzaro di Calabro.

Il Catanzaro sconfigge il Bari, terzo posto sempre più vicino

CATANZARO – BARI 2-0

CATANZARO ( 3-5-2): Di Gennaro, Scognamillo, Fazio, Martinelli; Garufo, Corapi (dal 5’ pt Baldassin ), Verna, Contessa (dal 18’ st Porcino); Carlini; Di Massimo (dal 28’ st Casoli), Curiale (dal 27’ st Evacuo)
In panchina: Branduani, Jefferson, Parlati, Molinaro, Pierno, Gatti, Riccardi, Grillo. All.: Calabro

BARI (4-2-3-1): Frattali, Semenzato, Sabbione, Di Cesare (c), Perrotta, Bianco, Maita (dal 36’ st De Risio), Marras (dal 36’ st Candellone), Antenucci, D’Ursi (dal 15’ st Rolando), Cianci (dal 42’ st Mercurio)
In panchina.: Marfella, Fiory, Dargenio, Candellone, De Risio, Minelli, Pinto, Lollo, Colaci, Mercurio
All.: Carrera

ARBITRO: Marcenaro di Genova

NOTE: Ammoniti: 20’ pt Di Cesare (B); 6’ st Di Massimo (C), 11’ st Maita (B), 21’ st Verna (C). Corner: due per il Catanzaro, otto per il Bari. Recupero: 2’ pt;  5′ st

MARCATORI: 6’ st Di Massimo (C), 47′ st Evacuo (C)

 

CATANZARO – Vittoria più importante dell’anno per il Catanzaro. Nonostante i giallorossi abbiano già sconfitto l’inarrestabile Ternana di Lucarelli, infatti, il successo di questo pomeriggio contro il Bari rappresenta il traguardo più importante, finora, della gestione Calabro. Le aquile infatti adesso contano solo un punto in meno dei pugliesi, ma con una gara da recuperare. Insomma, l’obiettivo terzo posto è sempre più concreto.

I tre punti arrivano nonostante un inizio non troppo fortunato. Dopo pochi minuti infatti capitan Corapi si fa male al braccio cadendo sullo scivoloso terreno del “Ceravolo”, inzuppato di pioggia per tutta la settimana. Al suo posto entra Baldassin, autore alla fine di un’ottima prestazione. Il primo tempo non offre grandi occasioni, ma tra le due squadre quella più in controllo sembra il Catanzaro. I giallorossi hanno le idee più precise, hanno riferimenti sicuri col pallone, al contrario del Bari, che non sembra sapere cosa fare in fase di possesso. L’emozione più grande la regala una sortita di Carlini, che con uno splendido filtrante libera Curiale al tiro in area; il sinistro dell’ex Catania viene però respinto in angolo. Per il resto, da segnalare venti minuti sotto la nebbia in cui è impossibile scorgere anche solo il pallone.

A inizio secondo tempo arriva il gol del vantaggio. Ispira sempre il solito, straordinario, Max Carlini, che rifinisce in area per Curiale. La palla dopo una respinta arriva sui piedi di Di Massimo, che calcia in porta, si fa deviare il tiro ma supera lo stesso Frattali. Vantaggio meritato per i giallorossi, che abbassano il baricentro ma non concedono nulla al Bari: le individualità migliori saranno anche quelle dei galletti, ma come collettivo il Catanzaro è di un altro livello. I brividi arrivano solo quando la difesa giallorossa dimentica di marcare Rolando in area, ma il suo colpo di testa finisce alto. Così, nelle battute finali, una transizione sulla sinistra gestita prima da Carlini e poi da Evacuo porta al rigore guadagnato da Casoli. Dal dischetto Evacuo si concede il cucchiaio, con cui sigla il 2-0 e, contestualmente, il gol numero 200 della sua carriera. Finisce come meglio non potrebbe un pomeriggio di gloria per i giallorossi.

Avellino corsaro, Catanzaro sconfitto al Ceravolo

CATANZARO – AVELLINO 0-1

CATANZARO (3-4-1-2): Di Gennaro; Scognamillo, Fazio, Gatti, Garufo (dal 41’ st Molinaro), Corapi (dal 9’ st Evacuo), Verna, Porcino (dal 9’ st Risolo); Carlini; Casoli (dal 38’ st Grillo), Curiale (dal 9’ st Jefferson)
A disposizione: Iannì, Branduani, Parlati, Molinaro, Pierno, Riccardi, Baldassin
Allenatore: A. Calabro

AVELLINO (3-5-2): Pane; Silvestri, Miceli, Illanes; Ciancio, Carriero, De Francesco, D’Angelo (dal 30’ st Adamo ), Tito; Fella (dal 21’ st Santaniello), Bernardotto (dal 20’ st Maniero, dal 38’ st Dossena)
A disposizione: Forte, Rizzo, Rocchi, Adamo
Allenatore: Braglia

ARBTIRO: Rutella di Enna

NOTE: Ammoniti: 20’ pt Carlini (C); 38’ st Scognamillo (C); 41’ st D’Angelo (A); 16’ st Miceli (A); 21’ st Evacuo (C); 37’ st Silvestri (A); 41’ st Ciancio (A); 41’ st Garufo (C); 48’ st Carlini (C). Espulsi: 37’ st Miceli (A); 48’ st Carlini (C). Corner: Otto corner per il Catanzaro, due per l’Avellino. Recupero: 1’ pt; 6’ st

MARCATORI: 21’ pt Bernardotto (A)

 

CATANZARO – Pomeriggio nefasto per il Catanzaro al Ceravolo, che perdono l’occasione di accorciare sul secondo posto nello scontro diretto con l’Avellino. Gli uomini di Calabro non riescono a evitare la sconfitta e così mancano un possibile punto di inflessione della stagione. Una gara decisa da un gol, sembra, in netto fuorigioco dei campani, che peraltro arrivavano alla partita con una settimana di riposo.

Il primo tempo viaggia su ritmi bassi, succede poco, proprio come desidera Piero Braglia, a cui una partita con pochi eventi non dispiace. L’Avellino infatti è una squadra estremamente cinica, in grado di svoltare anche partite sporche. La giocata decisiva arriva al 20′: D’Angelo con una bella triangolazione sulla sinistra entra in area e mette un rasoterra sul secondo palo dove arriva Cianci; l’esterno rimette in mezzo dove Bernardotto, davanti persino al portiere al momento del passaggio a giudicare dalle immagini, mette in rete. Il Catanzaro prova a reagire soprattutto con dei cross che però creano pochi problemi a una difesa robusta come quella degli irpini.

Il secondo tempo si apre con un’occasione interessante per Curiale, che da dentro l’area però strozza il tiro. Cinque minuti dopo Carlini sfonda e genera un rimpallo da cui nasce un rasoterra potente di Garufo che il portiere respinge coi piedi. E’ il momento migliore per il Catanzaro: Carlini pesca in area Curiale tutto solo; l’ex Catania centra la porta di testa ma Pane col braccio destro fa un miracolo e nega il pari. A ristabilire l’equilibrio non basta neanche il rosso a capitan Miceli, espulso all’80’ per perdita di tempo. La parità numerica, peraltro, ritorna durante il recupero, quando Carlini si becca il doppio giallo per un fallo di frustrazione.

Un brutta brutta serata per il Catanzaro, contro un avversario capace di addormentare la partita.

Catanzaro, vittoria all’ultimo respiro contro il Potenza

CATANZARO (3-5-2): Di Gennaro; Scognamillo (34’st Porcino), Fazio, Martinelli; Garufo (9’st Casoli), Verna (45’st Baldassin), Corapi (9’stCarlini), Risolo, Contessa; Di Massimo (1’st Di Massimo), Curiale. In panchina. Mittica, Iannì, Salines, Urso, Pinna, Riccardi, Schimmenti. All.: Calabro

POTENZA (3-5-2): Marcone; Di Somma, Gigli, Sepe; Viteritti, Bucolo, Sandri (35’st Iuliano), Ricci, Coccia; Salvemini, Cianci. In panchina. Santopadre, Brescia, Compagnon, Lauro, Nigro, Fontana, Di Livio, Volpe, Lorusso, Cirone, Cavaliere. All.: Capuano

ARBITRO: Monaldi di Macerata

NOTE: Ammoniti: 1’ pt Curiale (C); 33’ pt Corapi (C); 43’ pt Salines (C); 44’ pt, 2’ st Salvemini (P); 20’ st Marcone (P); 27’ st Capuano (P); 32’ st Casoli (C); 39’ st Calabro (C). Recupero: 2’ pt; 6′ st

MARCATORI: 49′ st Curiale (C)

 

CATANZARO – Un gol di Curiale in pieno recupero evita al Catanzaro l’ennesimo pareggio interlocutorio della stagione, contro un Potenza che ha giocato gran parte del secondo tempo in dieci uomini a causa dell’espulsione di Salvemini.

I giallorossi, ormai con la tradizionale casacca nera, partono bene e già dopo dieci minuti potrebbero andare in vantaggio: splendida invenzione di Corapi che con uno scavetto pesca Curiale tutto solo in area: l’ex Catania schiaccia di testa ma Marcone fa un miracolo e devia il tiro. Al 21′ un contropiede dei padroni di casa si conclude con un tiro da destra di Garufo che però non sorprende il portiere. Il Potenza, da manuale di Eziolino Capuano, si chiude bene e al ’32 accarezza il gol: uno schema su punizione libera al tiro Salvemini, il cui destro incrociato sfiora il palo. Un episodio sfortunato per il numero diciassette lucano, il prologo di quanto accade a inizio ripresa, quando un fallo a centrocampo gli costa la seconda ammonizione e quindi il cartellino rosso. Il Catanzaro non sembra molto fluido ma produce conclusioni abbastanza clamorose: al 66′ Carlini pesca Fazio che solo in area incredibilmente spreca. Gli errori sottoporta quest’anno sono una costante per la squadra di Calabro. Cinque minuti più tardi Curiale al volo costringe Marcone a un’altra grande parata. La palla gol più clamorosa, però, capita ad Evacuo: un rimpallo gli spedisce il pallone sul sinistro, sul dischetto del rigore, senza nessun avversario davanti: il bomber campano ha addirittura il tempo di sistemarsi la sfera, ma Marcone sfodera un vero e proprio miracolo d’istinto su un tiro troppo centrale per gli standard di un giocatore come Evacuo. Sul prosieguo dell’azione, arriva un cross da sinistra che lo stesso Evacuo, da buona posizione, schiaccia sull’esterno della rete. Al ’94 però arriva finalmente il gol: il Catanzaro occupa in massa l’area e un cross di Casoli da destra arriva tra i piedi di Curiale, che si coordina e scavalca il portiere con una sorta di pallonetto. Una vittoria scacciapensieri, che avrebbe potuto arrivare prima con più freddezza davanti alla porta.

Catanzaro agli ottavi di Coppa Italia: Catania sconfitto 1-2

CATANIA – CATANZARO 1-2

CATANIA (4-3-3): Pulidori; Aya, Lovric, Silvestri, Marchese; Bucolo (26′ st Carriero), Angiulli, Lodi; Sarno (19′ st Barisic), Curiale (19′ st Di Piazza), Brodic (32′ st Manneh). In panchina: Fabiani; Calapai, Bonaccorsi, Escu, Baraye Biagianti Mujkic. All.: Sottil

CATANZARO (3-4-3): Elezaj; Riggio, Signorini, Pambianchi (19′ st Statella); Posocco(19′ st Favalli), Eklu (39′ st Maita), De Risio, Nicoletti; Giannone (32′ st Iuliano), Ciccone, D’Ursi (19′ st Bianchimano). In panchina: Furlan, Mittica; Lame, Nikolopoulos, Fischnaller. All.: Auteri

ARBITRO: Carella di Bari

NOTE: Ammoniti Signorini (CZ), Statella (CZ). Recupero: 1′ pt, 5′ st

MARCATORI: 41′ pt Eklu (CZ), 7′ st Curiale (CT), 29′ st Bianchimano (CZ)

 

CATANIA – Catania è terra di conquista. Dopo il successo in campionato, il Catanzaro sbanca ancora una volta il Massimino e conquista gli ottavi di finale di Coppa Italia. Un successo meritato, coi giallorossi pericolosi nonostante il turnover che strappano il passaggio del turno grazie a un errore di Pulidori che regala un gol a Bianchimano, alla terza marcatura in tre presenze.

Il calendario è fitto e Auteri, ragionevolmente, ruota gli uomini. Per fortuna la rosa sembra essere all’altezza e il Catanzaro non risente dei cambi. In difesa accanto a Signorini e Pambianchi c’è Riggio, squalificato in campionato per due giornate per via di uno schiaffo rifilato a Zito al termine del match con la Casertana. In mezzo riposano Maita e Favalli, quindi Eklu e De Risio si impossessano della mediana, con Posocco e Nicoletti ai loro fianchi. In avanti Giannone e D’Ursi supportano Ciccone.

Inizia meglio il Catania, col neo acquisto Sarno che serve l’inserimento di Bucolo. Il cross del centrocampista trova la testa di Brodic che però non centra la porta. Al 13′ invece la palla del vantaggio capita sui piedi di Curiale dopo che Signorini buca l’intervento su un cross di Brodic. L’ex Lecce però è scoordinato e calcia alto. Il Catanzaro inizia a prendere confidenza col giro palla e tra i più attivi c’è Eklu che ci prova dal limite prima di destro e poi di sinistro, col pallone che supera la traversa, prove generali del gol dell’1-0. Dopo un paio di conclusioni velenose di Marchese e Angiulli infatti il centrocampista scuola Spal centra finalmente la porta: al 41′ raccoglie sul lato destro della trequarti un appoggio di Giannone e alza una palombella di destro che si infila sotto l’incrocio del secondo palo.

Il Catania deve reagire e dopo sette minuti dall’inizio della ripresa agguanta il pari. Marchese mette in mezzo dalla sinistra e Sarno invece di calciare apre col destro verso il secondo palo per Curiale che non sbaglia. Il Catanzaro sembra subire il colpo. A parte un contropiede sprecato da Ciccone su suggerimento di Giannone comunque non ci sono grandi occasioni. Così, sono le sliding doors a decidere la contesa. Perché quando al 59′ Elezaj perde il pallone su intervento Curiale, l’attaccante etneo non riesce a centrare la porta. Mentre Bianchimano quando a un quarto d’ora dal termine ruba palla a Pulidori ben lontano dall’area di rigore resta freddo, mira alla porta e insacca agevolmente di piatto destro. Il Catania è in bambola. Ciccone spreca ancora su incursione del neo entrato Statella. I siciliani protestano però per un presunto calcio di rigore poco prima del 90′. Manneh viene steso da Signorini, in area secondo i giocatori, ma i replay sembrano dare ragione al direttore di gara che concede solo punizione. Per fortuna del Catanzaro, uno specialista come Ciccio Lodi stavolta non centra la porta dalla stessa posizione in cui aveva castigato il Lecce al suo esordio col Catania nel 2011.

Così, dopo cinque minuti di recupero con pochissime sofferenze il Catanzaro conquista gli ottavi di finale. Ancora una volta si giocherà in Sicilia, contro il Trapani. C’è da vendicare l’ingiusta sconfitta di campionato. Auteri senz’altro saprà motivare i suoi.