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Villa Rendano, sabato il convegno su bullismo e cyberbullismo

COSENZA- La Fondazione Attilio e Elena Giuliani, in collaborazione con l’Associazione TinLella, sono lieti di presentare il convegno sul bullismo e cyberbullismo che si terrà sabato 28 aprile alle ore 17 a Villa Rendano. La dott.ssa Maria Raffaella Ramundo, presidente della TinLella, ha promosso il tema del convegno con la consapevolezza che l’Ospedale della Citta’ di Cosenza, avendo un nuovo reparto denominato TIP (Terapia Intensiva Pediatrica), voluto dal Direttore dott.Gianfranco Scarpelli, potra’ accogliere anche le vittime del bullismo.

L’obiettivo dell’incontro si propone di definire e contrastare i disagi dei bambini prima e degli adolescenti poi verso una società sempre più disarmante, a volte omertosa ed indifferente alla drammatica ed irrefrenabile crescita del fenomeno in esame. Il convegno, moderato dalla dottoressa Marianna DeLuca, prevede la presentazione delle relazioni dell’avvocato Emilio Perfetti e della psicologa Floriana Posca.

In occasione dell’evento potra’ essere visitato lo straordinario museo multimediale “Consentia Itinera” al costo ridotto di 3,00 euro.


Cyberbullismo e sicurezza Internet, al via le giornate sulla prevenzione

COSENZA – Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2018, che quest’anno si terrà martedì 6 febbraio 2018, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha organizzato un workshop sul tema del cyberbullismo negli Istituti scolastici delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia.

Safer Internet Day 2018

Si tratterà di un’edizione speciale del progetto Una vita da social con lo svolgimento, in contemporanea, di incontri presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60 000 ragazzi in occasione del Safer Internet Day, sul tema “Creare, connettere e condividere il rispetto: una migliore connessione internet inizia con te”. L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolandoli a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.La sensibilizzazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca è assolutamente determinante.

La giornata mondiale della sicurezza in Internet

Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi- sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori ad un uso sicuro e responsabile della rete. «Nel 2017 sono stati 2 gli arresti effettuati per pedofilia Online, con 10 denunce, 60 siti monitorati, 24 perquisizioni effettuate e 19 siti web pedopornografici inseriti in black list – dichiara il Dott. Vincenzo CIMINO, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria- Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web»

[#NerdCuriosity] Cosplay e cyberbullismo, quando gli orientali lo fanno peggio

Il cosplay ormai è un hobby sdoganato in tutto il mondo, e anche chi non frequenta le fiere del fumetto sa cos’è. Una categoria meno conosciuta, però, è quella dei “trap cosplayer”, ovvero cosplayer uomini che si travestono da donna.

Un noto cosplayer giapponese, noto su Twitter con il nome di @Onado_do, ama interpretare famosi personaggi femminili in pose sexy, ma chi lo guarda è consapevole che si tratta di un “trap cosplayer”. Da quello che appare sul social network, sembra avere molti fan nel mondo che si dimostrano sempre educati e gentili nei suoi confronti.

Onado_do

Diverso invece è l’atteggiamento degli stessi giapponesi, che sembrano essere più rabbiosi negli insulti e amano mandare foto molto esplicite allo stesso, che dichiara anche di ricevere proposte “indecenti” e più o meno volgari. Quello che appare dalla vicenda quindi è un accanito cyberbullismo da parte di giapponesi che forse vedono ancora il cosplay come un passatempo inutile e per sfigati, quando invece gli occidentali (almeno in questo caso) si dimostrano dei veri e propri ammiratori, con commenti sempre molto garbati. Non è la prima volta che la categoria dei cosplayer viene insultata solo perché amano “vestirsi da cartone animato”, ma è comune pensare che il moderno Giappone, patria di questo splendido hobby, sia più aperto e tollerante verso chi lo pratica.

E voi che ne pensate?

 

Vittoria Aiello

”Disconnetti il bullismo”, l’Osservatorio sul diritto di famiglia a confronto con gli studenti liceali

ROSSANO (CS) –”Disconnetti il bullismo”, è stato il tema di un’interessante iniziativa socio culturale, oltre che squisitamente formativa ed educativa, pianificata dalla sezione Rossano – Castrovillari dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, in sinergia con il Polo liceale di Rossano. Un convegno dibattito si è tenuto presso l’aula magna dello Scientifico rossanese. Hanno preso parte attiva studenti dello stesso Liceo scientifico, del linguistico, classico e artistico. L’evento è stato programmato in occasione della prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola e in coincidenza con la Giornata mondiale  della sicurezza in rete ( Safer internet day), nell’ambito del progetto Occhio al web, promosso dal Miur e coordinato nell’istituto cittadino dalle docenti tutor  Francesca Russo e Anna Martino.

 La manifestazione è stata introdotta e coordinata da Dora Mauro, presidente della sezione Rossano – Castrovillari dell’Osservatorio. Nel ben strutturato intervento iniziale l’avvocato Mauro  ha sottolineato che il fenomeno del bullismo è in aumento. «Il problema”, ha detto, “è diventato assillante, tanto da determinare l’istituzione di un’apposita giornata nazionale di sensibilizzazione». Il dirigente scolastico della scuola ospitante, Adriana Grispo, ha messo in risalto che il polo liceale rossanese è soggetto partecipante, con altre 21 scuole del territorio, al progetto del Miur “Occhio al web”. Ai numerosi studenti presenti la dottoressa Grispo ha sottolineato anche i rischi a cui si può andare incontro sulla “rete”.

Elvira Campana, componente della sezione Rossano/Castrovillari dell’Osservatorio sul diritto di famiglia, ha trattato la tematica da un’angolazione legale. Ha spiegato ai ragazzi le conseguenze, anche penali, cui va incontro il bullo. L’avvocato Campana ha diversificato l’imputabilità in base all’età di chi si comporta in maniera poco consona. Il criminologo clinico, Sergio Caruso, esperto in minori, famiglia e prevenzione, nel sottolineare il valore aggiunto rappresentato da Internet, ha fatto notare il bisogno di saper usare questo strumento. Ha illustrato gli innumerevoli rischi, fra cui, lo scambio di foto osé fra adolescenti. Il dottore Caruso ha parlato, inoltre del cyberbullismo e degli atteggiamenti vessatori attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Il sociologo e giornalista Antonio Iapichino, referente Sois, Società italiana di sociologia, per la Calabria ha puntato sull’importanza dell’ azione educativa come elemento di base nella prevenzione del bullismo. A giudizio del dottore Iapichino è necessario discutere di queste tematiche, fra adulti e con i ragazzi. Attraverso il confronto e l’interazione ci sarà la possibilità di evidenziare determinate problematiche individuandone insieme le possibili soluzioni.

Nel corso della giornata formativa sono stati proiettati e commentati alcuni video appositamente realizzati dagli studenti delle classi coinvolte dal progetto. Spunti di riflessione sull’attualissima tematica e coinvolgimento, anche emotivo, da parte dei 260 ragazzi presenti, che hanno dimostrato grande sensibilità e vivo interesse verso gli argomenti trattati.

Safer Internet Day, workshop sul cyberbullismo nelle scuole calabresi

COSENZA – Nell’ambito delle iniziative per celebrare il Safer Internet Day 2017 di domani, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo negli Istituti scolastici  delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone. L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante. Gli argomenti saranno affrontati con gli studenti dell’ Istituto Scolastico “G. Falcone” di Rende – e di altri istituti calabresi – con inizio alle 9,30, con la partecipazione di personale qualificato della Polizia Postale di Stato incaricato dai Questori delle Provincie Calabresi e dal Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Calabria, Dr. Vincenzo Cimino, che ha dichiarato: “La Calabria non è immune da episodi spiacevoli derivanti dall’uso distorto dei social network e della rete, non manca  l’impegno della Polizia di Stato, in sinergia con l’Autorità Giudiziaria per la repressione dei reati configurabili e, d’intesa con le istituzioni scolastiche, per la prevenzione delle conseguenze derivanti dall’uso distorto del web e dei social network che possono sfociare in danni all’integrità psichica e, a volte, anche all’incolumità fisica, dei soggetti coinvolti, vittime ed autori non di rado minorenni. L’obiettivo delle attività informative e formative è quello di aiutare gli studenti, le famiglie ed il corpo docente, ad essere maggiormente consapevoli dei rischi connessi all’uso delle tecnologie informatiche e telematiche oltre a sviluppare la conoscenza dei comportamenti da adottare per evitarle e delle strategie per far emergere ed affrontare le situazioni di disagio che ne derivano. La convinzione è che perseverando con un’adeguata campagna di sensibilizzazione, unita all’intensa attività svolta dalla magistratura e dalla polizia giudiziaria per perseguire i reati informatici, i moderni strumenti di comunicazione costituiscono effettivamente ed esclusivamente un’opportunità di crescita culturale e di sviluppo».

Cyberbullismo e generazioni connesse, al via il progetto “Gioca la tua parte per un internet migliore”

Cosenza ( Cs) – E’ ripartita il 9 febbraio la più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. L’evento è previsto nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day con lo slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”. Nell’ambito di tale progetto la Questura di Cosenza e la Polizia Postale saranno presenti a Spezzano Albanese (CS) il 16 marzo dalle ore 09,30 alle 16.30 per incontrare gli studenti, circa 250, delle scuole secondarie di primo e secondo grado della cittadina che ospita l’evento e di  Corigliano Calabro. L’evento, che sarà aperto dal Questore della Provincia di Cosenza, dr. Luigi LIGUORI, ha lo scopo di insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato dalla Commissione Europea, che nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio e una pagina facebook con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

Workshop sul cyberbullismo nelle scuole della provincia di Cosenza

www.lentepubblica.it
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COSENZA (CS) -Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2016, che quest’anno si è tenuto il 9 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole delle province di Cosenza.L’evento è previsto nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day con lo slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”.Una vita da social, come ormai molti sanno, è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook unavitadasocial, nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti.L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante.Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online.Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%).Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte).In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi – sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.

 

Palateatro G. Carrisi, una discussione sul Bullismo

CROSIA (CS) Occuparsi di bullismo è una priorità per poter realizzare l’obiettivo fondamentale di educare a star bene con gli altri. Famiglie, Scuola, Istituzioni e associazioni devono continuare a programmare e promuovere in maniera congiunta iniziative che affrontino i gravi disagi sociali, in un percorso educativo che aiuti a prevenire tali fenomeni. Con questi obiettivi, l’Amministrazione comunale ha inteso aderire al seminario “Adolescenti devianti: bulli, vittime ed omessa prevenzione. Metodologie di intervento in età evolutiva”, promosso dall’Associazione Concili@mo, con il Patrocinio del Comune di Crosia che si svolgerà domattina, Sabato 30 Gennaio 2016, alle ore 10.00 presso il Palateatro G. Carrisi di Via dell’Arte – Mirto Crosia.

centro storico crosia

Al convegno, introdotto dall’Assistente sociale Mariana Andreoli, e moderato dalla giornalista Stefania Schiavelli, parteciperanno, oltre al Primo Cittadino Antonio Russo e all’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Graziella Guido, per i saluti istituzionali, il Consigliere regionale On Giuseppe Graziano. Interverranno inoltre, i dirigenti scolastici degli istituti cittadini, Rachele Donnici e Ida Sisca e ilPresidente dell’Associazione Concili@mo Francesco Maria Madeo e il parroco della Chiesa San Giovanni Battista, Don Giuseppe Ruffo. Tra i relatori: il criminologo, psichiatra e docente Universitario Francesco Bruno, il criminologo clinico, pedagogista e docente Master Criminologia Calabria, Sergio Caruso, e gli avvocati Francesco Madeo e Dora Mauro. La strategia migliore per combattere il bullismo – commenta il Sindaco Russo – è certamente la prevenzione, alla base della quale c’è la promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo in grado di scoraggiare sul nascere i comportamenti di prevaricazione e prepotenza. I quali, con il passare del tempo portano ad un maggior consolidamento e ad una maggiore definizione dei ruoli, con conseguenze dannose. Anche perché – sottolinea – oggi, con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e online e la sua diffusione tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le forme subdole e pericolose del cyberbullismo che richiedono la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto.

La Scuola – aggiunge in conclusione l’Assessore Guido – è il primo luogo di relazioni sociali per i bambini e, in virtù del suo ruolo educativo, ha la responsabilità di farsi portavoce di alcuni valori che possono aiutare a prevenire il bullismo. Promuovere la conoscenza reciproca, favorire l’autostima, insegnare l’apertura verso la diversità e il rispetto degli altri, insegnare ad affrontare i conflitti invece di negarli, spiegare l’importanza del rispetto di regole di convivenza condivise. Accanto al ruolo essenziale della scuola, un compito ancora più delicato è quello della famiglia. È importante che genitori e insegnanti comunichino tra loro e si metta in atto un intervento quanto più condiviso e coerente. In questo processo sinergico, ovviamente, anche le istituzioni devono giocare il proprio ruolo fondamentale, sostenendo e incoraggiando ogni utile iniziativa socio – educativa per l’attuazione dei programmi di prevenzione.