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Lista Civica Popolare-Lorenzin, domani la presentazione

RENDE (CS) – La lista Civica Popolare –Lorenzin  sarà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani 9 febbraio alle ore 11:00 presso l’Hotel Ariha a Rende. All’incontro sarà presente Nico D’Ascola, candidato al collegio uninominale Calabria -8 – Camera dei deputati –Reggio Calabria e i candidati al Senato ed alla Camera nella lista plurinominale Calabria 01 (quota proporzionale) guidati rispettivamente dall’avv. Maria Locanto e da Franco Pichierri dirigente della Pubblica Amministrazione. Nel corso della conferenza stampa saranno esposti sinteticamente i programmi elettorali con i quali sarà chiesta la fiducia agli elettori calabresi.

 

D’Ascola ospite del convegno “Doppia preferenza di genere: Democrazia compiuta”

BAGNARA CALABRA (RC) – Il presidente della Commissione Giustizia del Senato Nico D’Ascola interverrà al convegno dal titolo “Doppia preferenza di genere: Democrazia compiuta” . Porteranno i saluti Antonella Tripodi, vice presidente Nuovi Orizzonti, Francesco Celi, presidente Associazione Tourism Project, Mimma Garofalo, presidente Società Operaia del Mutuo Soccorso.  Interverranno Giovanna Cusumano, già consulente Presidenza Consiglio dei Ministri – Dip. Pari Opportunità, Giuseppe Spoleti, già assessore pari opportunità comune di Bagnara Calabria. Concluderà il senatore Nico D’Ascola, presidente della Commissione Giustizia del Senato. L’incontro si terrà domenica 5 marzo alle ore 18:00 pressa la sala “Palma d’Oro” – Bagnara Calabra.

Corte di Appello di Reggio Calabria, sabato l’inaugurazione dell’anno giudiziario

REGGIO CALABRIA – Sarà inaugurato sabato 28 gennaio, alle ore 9,00 presso l’Auditorium “Col. Cosimo Fazio” della Scuola Allievi Carabinieri “Fava – Garofalo”, l’Anno Giudiziario 2017 della Corte di Appello di Reggio Calabria.  Alla cerimonia presenzierà il presidente della Commissione Giustizia del Senato Nico D’Ascola.

Sanità e riforma costituzionale, Lorenzin e D’Ascola a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA-  “Riforma costituzionale e sanità” è il titolo del convegno che si terrà presso la sede dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria di via Sant’Anna II Tronco, lunedì 7 novembre alle ore 15:30. All’incontro interverranno Nico D’Ascola, presidente della Commissione giustizia del Senato che relazionerà sul tema “La complessiva architettura della Riforma costituzionale” e Beatrice Lorenzin, Ministro della salute che relazionerà sul tema “L’impatto in ambito sanitario della Riforma costituzionale”. Porterà i saluti, Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria.

Nico D’Ascola, dibattito tra cultura e politica

REGGIO CALABRIA – «La politica ha tanti problemi, ma in via generale ne ha uno che è il populismo. Ci dobbiamo interrogare di come sia possibile che si siano affermati, non soltanto in Italia, ma direi in maniera anche generalizzata un po’ in Europa movimenti che sono di antipolitica». Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola nel corso della presentazione del nuovo corso della Scuola di cultura politica.

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«E’ certo che una parte delle risposte si riscontra nel basso livello della politica, la banalizzazione dei temi, la perdita dei valori ideali connessi alla politica, l’aziendalismo che ha infettato la politica di fatti soltanto personali, di interessi, in un certo senso una riduzione del livello ideale  della politica come se questa si potesse in un certo senso tradurre in riti, atteggiamenti, fattualità. La politica – prosegue il presidente – trasformata in prasseologia perché dietro alla politica, culturalmente, intellettualmente non ci stava più nulla. Le scuole di cultura politica sono necessarie, urgenti, non è possibile farne a meno tranne voler stabilizzare un sistema che a livello centrale come a livello dei cosiddetti territori ha comportato una contaminazione della politica che ci porta all’antipolitica. Si deve capire  – continua D’Ascola – che questi sono gli ultimi anni nei quali si può dare dignità, valore, senso alla politica per convincere la gente che l’antipolitica non ha senso, che da questa parte si possono dare le giuste risposte alle necessità, alle urgenze dei cittadini e che se mai l’antipolitica altro non farà che rendere drammatica la situazione della nazione. Si deve tornare – conclude il presidente – alla formazione politica che  è inevitabilmente una formazione culturale, non fa scelte in ordine ai partiti politici ai quali rivolgere il proprio contributo elettorale, ma individua un dato che costituisce una precondizione, qualcosa devi sapere,  devi in qualche modo essere in grado di organizzare la vita dei cittadini, di individuare degli obiettivi, di individuare i percorsi attraverso i quali quegli obiettivi si conseguono perché la politica è niente altro che l’anticipazione, la raffigurazione anticipata di un modello di società nei confronti del quale si intende andare».

Marziale nominato Garante per l’Infanzia, la soddisfazione di Nico D’Ascola

Roma (RM) – “Esprimo grande soddisfazione per la nomina di Antonio Marziale come Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria”. Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola. “La grande professionalità e la lunga esperienza del sociologo calabrese rappresentano sicuramente un elemento fondamentale per un contributo importante in un ruolo prestigioso ed impegnativo a tutela dei minori e degli adolescenti”.

D’Ascola sul mercato del lavoro : “ll Nord può crescere se cresce il Mezzogiorno d’Italia”

Reggio Calabria ( Rc) – “Il mercato del lavoro come componente dell’azione di politica economica nazionale. Perché il mercato del lavoro è funzionale alla occupazione non alla tutela. Un capovolgimento potremmo dire impensabile se si riporta alla memoria la vecchia concezione, ormai tramontata, concernente al rapporto tra capitale e lavoro”. Queste le parole del presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’ Ascola nel corso del suo intervento alla Scuola di politica sul tema del lavoro. “Dobbiamo riflettere sulla circostanza che deideologizzare significa crescere. Siamo stati ingabbiati in strutture ideologiche, che hanno condizionato non soltanto le nostre vite, ma hanno reso impossibile l’evoluzione della nostra cultura. Nel suo pensiero  Marco Biaggi – prosegue il presidente -aveva  immaginato il rapporto tra università e territorio. In un momento nel quale si pensa per ragioni di risparmio di limitare la cultura,  ci si deve interrogare sul danno che una politica di questo genere comporterebbe, riguardo alla eliminazione di presidi di collegamento tra la cultura ed il territorio. La cultura – evidenzia D’Ascola – ha un valore economico. E’ necessario mettere in evidenza due circostanze. Intanto, il grande richiamo all’ umanesimo che si lega alla percezione del governo delle tecnologie. Mettiamo l’uomo al centro della trasformazione tecnologica, attraverso ciò che l’uomo può fare meglio nel contesto della trasformazione tecnologica, ossia il suo governo, con finalità di un miglioramento sociale che altrimenti non soltanto non vi sarebbe, ma si trasformerebbe nel suo esatto contrario. Un fatto estremamente importante che si lega al problema del meridione d’Italia. Il nord può crescere se cresce il Mezzogiorno d’Italia. Dobbiamo governare i processi tecnologici di crescita. Il liberalismo dall’ altra parte. Due temi che fanno parte di un dibattito storico importante. Una visione liberale del mercato del lavoro – conclude il presidente – che non viene inteso in maniera separata, una struttura complessa staccata dall’ economia nazionale e dalle strategie delle linea di politica economica nazionale, perché  funzionale alla conservazione del posto di lavoro e  al mantenimento di un assetto ideologizzato. Il mondo del lavoro è stato un mondo ideologizzato”.

D’Ascola in Senato sugli incidenti stradali: “è un fatto volontario l’assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche”

Roma ( Rm) – “L’assunzione di sostanze stupefacenti o alcoliche è un fatto volontario da parte di chi poi,  si ponga alla guida”. Lo dichiara Nico D’Ascola, presidente della Commissione Giustizia del Senato nel corso del suo intervento in aula sul ddl che introduce il reato di omicidio stradale e lesioni personali stradali. “Il fatto volontario determina un elemento soggettivo o, per meglio dire, è sorretto da un elemento soggettivo, che non possiamo ostinarci a considerare soltanto colposo, bensì intermedio tra il dolo e la colpa. Se vogliamo essere realisti, chi si ponga alla guida di un’autovettura in queste condizioni, è chiaro che accetta un rischio, perché non soltanto sono noti gli effetti conseguenti all’ingestione di queste sostanze, ma anche le conseguenze connesse alla guida, da parte di un soggetto che si sia volontariamente posto nella condizione che considera la norma. Non dobbiamo – prosegue D’Ascola-  nemmeno trascurare di considerare che, a differenza della categoria generale del delitto colposo d’evento, la violazione della regola cautelare costituisce essa stessa un reato, tanto che gli articoli 186, 186-bis e 187 del codice della strada sanzionano queste condotte indipendentemente dall’essersi un evento verificato in conseguenza della loro realizzazione. Devo anche dire che non è sufficiente che l’evento si sia prodotto per effetto della violazione volontaria della regola cautelare; occorre anche che esso sia dipeso da una condotta colposa. La verità è che non soltanto è necessario che la regola cautelare sia violata, e che quindi taluno volontariamente accetti il rischio delle conseguenze di una guida compiuta in stato di ebbrezza alcolica o di stupefazione, ma per giunta che abbia compiuto una manovra la quale di per sé stesso meriti una censura sul piano delle categorie generaliste della colpa (imprudenza, imperizia o negligenza). Se sulla funzione preventiva della pena – continua il presidente – c’è qualcuno in grado di stabilire di quanto decresca un reato per effetto di un certo quantum di incremento sanzionatorio, questa persona meriterebbe una medaglia, perché sarebbe capace di previsioni straordinarie, saremmo al limite della profezia. Non vi è però dubbio che l’effetto dissuasivo che noi dobbiamo riconoscere agli incrementi sanzionatori, funziona in questo caso proprio perché la regola cautelare di base violata, funziona in quanto la disobbedienza è di tipo volontario. Se invece fosse una violazione soltanto colposa, è chiaro che il rimprovero incrementato dal punto di vista sanzionatorio funzionerebbe in maniera assolutamente ridottissima, cioè l’agente dovrebbe in un certo senso rappresentarsi anteriormente i rischi connessi a determinate condotte imprudenti. Abbiamo una violazione della regola di base – conclude D’Ascola –  che è volontaria: allorquando taluno assume sostanze alcoliche o stupefacenti lo fa volontariamente, e allora qui c’è, sia pure residualmente, la possibilità che l’incremento sanzionatorio abbia effettivamente una efficacia dissuasiva”.

Nico D’Ascola sulla legge sullo scioglimento dei comuni

Melito Porto Salvo(RC) La legge sullo scioglimento dei comuni è uno strumento legislativo indispensabile”. Queste le parole del senatore Nico D’ Ascola, nel corso del convegno sul tema  “Scioglimento dei comuni. Strumento necessario che deve essere migliorato a garanzia dei cittadini”, svoltosi presso i locali ex mercato  coperto – Melito Porto Salvo. “La norma è diretta ad accertare l’ esistenza di condizionamenti negli enti territoriali che certifichino collegamenti con associazioni criminali. Il provvedimento non evidenzia la responsabilità o  l’ attribuzione dello stato di cose ad un determinato soggetto.

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Se il condizionamento è tale da mettere l’ ente territoriale nelle condizioni di non funzionare, è necessario intervenire affinché lo stesso possa tornare ad essere al servizio dei cittadini. La legge, però, deve essere integrata. Gli amministratori devono avere la capacità di svolgere i propri compiti e la società civile deve fare la sua parte. Non possiamo non intervenire se un ente è  infiltrato, ma vanno rispettati gli interessi dei territori e dunque, è necessario avere una visione più  ampia e non unilaterale. Questo costituisce la base per il rispetto della democrazia, i cittadini hanno votato per una amministrazione che lavori per gli interessi della comunità. Il modello di responsabilità – ha proseguito D’ Ascola –   che riguarda tutti i settori del diritto è quella forma, richiamata dalla legge 231 del 2001, che concerne  le  organizzazioni complesse. Ci si riferisce alla responsabilità semi oggettiva di un soggetto che amministra e che non  ha adottato tutti gli strumenti di vigilanza e di controllo necessari ad evitare possibili infiltrazioni, affinchè l’ ente non diventi uno strumento per lo svolgimento di atti illeciti”. All incontro hanno partecipato l’avv. Tonino Curatola, membro direttivo Camera Penale e Antonio De Bernardo, Sostituto Procuratore della Repubblica DDA.

Nico D’Ascola (Ap): “Si tenta di evitare alla Calabria il soffocamento di ulteriori opportunità economiche”

FOTO D'ASCOLALa riapertura al traffico della carreggiata nord del Viadotto Italia, rappresenta l’ impegno da parte dei vertici dell’Anas e dei senatori calabresi di Area Popolare, nel risolvere un problema importante per la viabilità in Calabria”.

Ad affermarlo è senatore Nico D’Ascola, responsabile giustizia Area Popolare. “In un momento particolarmente difficile, dovuto all’ esodo estivo, l’intensificazione dei lavori per la messa in opera di un tratto essenziale per i collegamenti della regione è sintomatico della determinazione  nel richiamare l’attenzione del Governo e dell’Anas, su una situazione che rischiava di compromettere definitivamente la stagione turistica calabrese. Si è risolta, anche se in parte, una problematica che ha creato grandi disagi agli automobilisti, al movimento delle merci, alla mobilità regionale. La Regione Calabria soffre di un isolamento strutturale che non può essere aggravato da eventi che rischiano di soffocare le già deboli opportunità dell’economia calabrese. L’intervento dell’ Anas è stato diretto a risolvere le difficoltà, fronteggiando l’ emergenza scaturita dal crollo del Viadotto e dalle successive disposizioni dell’ autorità giudiziaria. Prendiamo atto con soddisfazione di una soluzione parziale che limiterà le problematiche che ancora persistono per raggiungere la Calabria e il Meridione. L’impegno da parte dell’Anas con un programma pluriennale di investimenti 2015-2019, consentirà di effettuare interventi necessari per risolvere le criticità strutturali delle strade, garantire maggiore sicurezza e migliori livelli di percorribilità di arterie di collegamento essenziali per lo sviluppo economico e la crescita sociale di ogni regione”.