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Lancia petardi durante la partita tra la Rossanese e il Montalto, daspo per un tifoso

COSENZA – In occasione dell’incontro di calcio, valevole per la 2^ giornata del campionato di categoria Promozione Girone A tra la Rossanese ed il Montalto Calcio, disputatosi nella giornata del 27 novembre u.s. presso lo stadio comunale “S. Rizzo” in a.u. Rossano, un tifoso, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato denunciato da personale del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, in quanto sorpreso a lanciare petardi all’interno del terreno di gioco.

Al riguardo il  Questore della provincia di Cosenza, valutati tutti gli elementi prodotti e la condotta del soggetto, ha adottato un provvedimento  D.A.SPO (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive),  notificato all’interessato, che si somma ai 14 provvedimenti già emessi dall’inizio dell’anno nei confronti di altrettanti soggetti che, nel corso di manifestazioni sportive, si sono resi responsabili di violenze e minacce tali da creare turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Allenatore minaccia arbitro, 5 anni di Daspo

REGGIO CALABRIA – Il questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone ha emesso due provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.
Avrà la durata di 5 anni il Daspo nei confronti di A. G., 41 anni, allenatore dell'”A.S.D. Ludos Ravagnese Calcio”, resosi responsabile dei disordini avvenuti occorsi l’8 febbraio, a Croce Valanidi, durante l’incontro con l’Africo, valevole per il Campionato di Promozione 2019/20. Il tecnico, in quella circostanza, avrebbe minacciato di morte l’arbitro a causa dell’assegnazione e della ripetizione di un rigore a favore della squadra ospite dopodiché i suoi giocatori hanno accerchiato la terna arbitrale offendendola e minacciandola a loro volta.
Il secondo provvedimento, della durata di due anni, è stato emesso nei confronti di V. G.,(40), tifoso del Locri che si sarebbe reso responsabile dei disordini verificatosi a novembre in occasione dell’incontro con la Reggiomediterranea, valevole per il Campionato di Eccellenza 2019/20.
   

Aggressione ad arbitro, daspo ad allenatore e due giocatori

REGGIO CALABRIA – Il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, ha emesso un provvedimento di daspo per cinque anni nei confronti dell’allenatore della squadra di calcio dell’Asd Athletic Roccella, responsabile di avere colpito con un pugno l’arbitro dell’incontro che vedeva impegnata la sua squadra con l’Asd Real Cittanova.

Analogo provvedimento è stato adottato nei confronti di due giocatori della stessa formazione, accusati anche loro di avere aggredito l’arbitro nel corso dell’incontro.

L’arbitro, a causa dell’aggressione subita e dell’invasione di campo da parte dei tifosi dell'”Asd Athletic Roccella”, è stato costretto a sospendere la partita facendosi poi medicare nel pronto soccorso dell’ospedale di Polistena.

Daspo anche dopo Cittanovese – Troina

Lo stesso questore Grassi ha emesso un altro provvedimento di daspo nei confronti di un addetto dello stadio “Morreale-Proto” di Cittanova, responsabile di avere aggredito, durante l’incontro di calcio tra la “Asd Calcio Cittanovese” e la “Asd Troina Calcio” un giocatore della squadra ospite.
   

Daspo ai tifosi del Catanzaro, Ferro: «Sulla vicenda interrogherò Salvini»

CATANZARO – «Pur nel pieno rispetto dell’operato della Questura di Catania e ritenendo assolutamente indispensabile la prevenzione di ogni possibile forma di violenza negli stadi, ritengo che i provvedimenti di Daspo nei confronti dei tifosi del Catanzaro siano quantomeno eccessivi ed ingiusti, anche perché colpiscono indiscriminatamente decine di tranquilli tifosi che non hanno posto in essere alcun tipo di comportamento violento o di atteggiamento minaccioso». E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia on. Wanda Ferro, che spiega: «Come hanno già evidenziato il presidente dell’Us Catanzaro Floriano Noto, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni, le misure hanno colpito anche tifosi tranquilli ed animati soltanto da una passione sportiva che non potrà mai essere deprecabile, onesti lavoratori e studenti giunti nella città etnea anche con mezzi propri per assistere ad una partita di calcio, e che hanno aderito correttamente alle richieste delle autorità di pubblica sicurezza utilizzando per raggiungere lo stadio, peraltro in forte ritardo, i pullman del trasporto pubblico. Non è in discussione la ferma condanna di chi si è reso responsabile del danneggiamento del mezzo e di eventuali altri deprecabili comportamenti – prosegue l’on. Wanda Ferro -, ma è giusto che i pochi reali soggetti responsabili siano identificati e puniti, senza sanzionare chi si è trovato in quel contesto solo per essersi attenuto alle disposizioni del personale di Pubblica sicurezza con un lodevole spirito di collaborazione e quindi nella direzione di quanto prevedono le misure di prevenzione. Ci troviamo di fronte a quello che appare una forma di Daspo collettivo, una misura di prevenzione atipica giudicata illegittima dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 22266 del 2016), che ha ricordato ai Questori che non si possono applicare le misure prescindendo dalla individuazione delle singole responsabilità. Infatti la Suprema corte ha evidenziato come vada fatta rilevare non la mera presenza nel gruppo, bensì la partecipazione individuale ad un’azione di gruppo. Sulla vicenda – conclude il deputato di Fdi – interrogherò il ministro Salvini, nella consapevolezza che deve essere questa l’occasione per riflettere sull’eventuale revisione di una normativa che presenta molti aspetti delicati, e che laddove non riesce a bilanciare le esigenze di sicurezza con le garanzie personali, rischia di svuotare gli stadi dalla loro stessa anima, ovvero la passione dei tifosi, e di togliere allo sport più amato nel nostro Paese quella ormai antica matrice culturale e sociale che ha contribuito a scrivere pagine importanti della nostra storia».    »

Oggetti in campo, Daspo a tifosi dell’Africo

REGGIO CALABRIA – Il questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, ha emesso quattro provvedimenti disciplinari nei confronti dei tifosi della squadra di calcio dell’Usd Africo, responsabili del lancio di oggetti, nello stadio di Siderno, in occasione della finale di play off del campionato di promozione Girone “B” disputata il 13 maggio scorso.

Il lancio di oggetti durante la finale Africo – Bovalinese

In particolare i destinatari del provvedimento, della durata di un anno, si sono resi responsabili del lancio di sediolini e bottiglie all’indirizzo dei calciatori dell’Asd Bovalinese, episodio che ha scatenato una situazione di grave turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica all’interno dell’impianto dove erano presenti circa 600 spettatori.

Oltre al divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, ai quattro tifosi è stato imposto l’obbligo di presentazione al Commissariato di polizia di Bovalino mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo di tutte le partite dell’Usd Africo.
   

Daspo a tifosi del Cosenza e del Catanzaro

CATANZARO – Tre tifosi del Cosenza sono stati denunciati per danneggiamento e raggiunti da un provvedimento di Daspo emesso dal Questore di Catanzaro in seguito a quanto accaduto al termine del derby Catanzaro-Cosenza del 19 novembre scorso.

I tre identificati dalla Digos

Nella circostanza, un gruppo di tifosi cosentini ha preso a calci un cancello per arrivare al contatto con i tifosi avversari. Le indagini condotte dalla squadra tifoserie della Digos di Catanzaro, insieme ai colleghi di Cosenza, hanno portato all’identificazione dei tre. Un catanzarese era già stato sottoposto al divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

Daspo anche a tifosi del Catanzaro

Inoltre, grazie alle indagini della squadra tifoserie della Questura di Catanzaro, con i colleghi di Reggio Calabria e Catania, sono stati identificati i tifosi del Catanzaro che il 18 febbraio scorso, nel porto di Reggio, si sono resi responsabili degli scontri con i tifosi del Catania, mentre si recavano in trasferta a Monopoli. Quattro sono stati denunciati e sottoposti a Daspo dal Questore di Reggio.

Litigano durante una partita di calcio dei figli, colpiti dal Daspo del Questore

COSENZA – Si sono azzuffati sugli spalti mentre assistevano domenica scorsa 15 aprile, ad un incontro di calcio tra Pro Cosenza e Marca, valevole per il campionato regionale della categoria Giovanissimi. Una lite violenta con scambio di pugni in viso, sedata solo grazie all’intervento delle altre persone presenti. I due protagonisti del deprecabile episodio, M.F di 49 anni residente a Rende e P.M. di 44 anni residente a Cosenza, entrambi genitori di due piccoli calciatori in campo, sono stati colpiti da un provvedimento di Daspo, il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive della durata di un anno, emesso dal questore.  

Aggredirono calciatori dopo Locri-Licata, emessi 3 daspo

REGGIO CALABRIA – Alcuni esponenti della tifoseria del Locri sono stati i destinatari di un provvedimento di Daspo. Il questore di Reggio Calabria, Raffeale Grassi, ha deciso di procedere in tal senso dopo averne accertato le rispettive responsabilità. Si tratta di un 27enne, un 41enne e un 47enne. I tre, al termine della partita contro il Licata, datata 28 febbraio scorso, si erano resi protagonisti di un’aggressione ai danni di alcuni calciatori della formazione siciliana. Dopo il passaggio del turno, relativo alla competizione della Coppa Italia Dilettanti, i gialloblù stavano festeggiando.

Daspo, tre le persone coinvolte

D.S. e F.D. hanno scagliato contro i calciatori diverse bottigliette d’acqua: per entrambi è scattato il provvedimento della durata di un anno. Il terzo, invece, è entrato negli spogliatoi indossando un pettorina verde. G.A. ha colpito con calci e pugni uno dei calciatori del Licata. Il provvedimento, per quest’ultimo, è di 3 anni. I facinorosi dovranno presentarsi presso gli uffici della polizia il giorno delle partite del Locri (foto repertorio).

Cosenza, daspo urbano del questore ai parcheggiatori abusivi (VIDEO)

COSENZA – Il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio dichiara guerra ai parcheggiatori abusivi emettendo nei loro confronti cinque daspo urbani. «Questo provvedimento – ha detto il questore – nasce dalla necessità che ci sia rispetto delle regole e del decoro urbano. Il parcheggiatore, se vuole svolgere legalmente la sua attività, può consorziarsi in cooperative e chiedere la concessione di spazi pubblici. Stiamo avendo un feedback positivo – ha aggiunto Conticchio – da parte dei cittadini, stanchi dei parcheggiatori abusivi». La zona monitorata è in pieno centro di Cosenza. Il questore ha emesso anche 11 daspo nei confronti di altrettante prostitute che svolgevano la loro attività in alcuni centri della costa ionica cosentina.

Lanciò petardi durante una partita, Daspo ad un minorenne

CATANZARO – Il questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco ha emesso un Daspo nei confronti di un tifoso catanzarese, minorenne, con divieto di accesso alle manifestazioni sportive per cinque anni. Il giovane, conosciuto nell’ambito della tifoseria locale perché resosi responsabile di fatti analoghi in occasione di altri incontri calcistici, è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di aver lanciato e fatto esplodere petardi di notevole potenza sia all’interno della curva che ai bordi del rettangolo di gioco durante l’incontro di calcio disputatosi tra il Catanzaro e l’Unicusano Fondi del 3 dicembre scorso e valevole per il campionato nazionale di Lega Pro Girone C.  L’indagine, avviata dalla Digos della Questura di Catanzaro grazie alla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza dello stadio, ha consentito l’identificazione dello spettatore che ha lanciato i petardi.