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Incassavano la pensione di congiunti morti, maxi truffa all’Inps

CATANZARO – Riscuotevano indebitamente da molti anni la pensione, rispettivamente della madre e della suocera entrambe decedute, e uno di loro aveva anche presentato domanda per la percezione del reddito di cittadinanza ottenendo un ammontare complessivo di oltre 1.300 euro mensili.

Due persone sono state denunciate per truffa ai danni dell’Inps dal Nucleo Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di finanza di Catanzaro che, su delega della Procura, ha sequestrato loro denaro, beni e attività finanziarie per 184 mila euro.

In tutti e due i casi, i responsabili della truffa avevano omesso di comunicare la morte il primo della madre deceduta nel 2005 continuando a prelevare ogni mese le relative somme dal libretto postale di cui era cointestatario e arrivando a incassare indebitamente circa 84 mila euro e il secondo della suocera morta nel 1998 arrivando a riscuotere fraudolentemente, dopo averne certificato l’esistenza in vita, per oltre 20 anni, oltre 100 mila euro di erogazioni pensionistiche.

Fonte Ansa

Commemorazione dei defunti, potenziati i servizi pubblici verso il cimitero

COSENZA – Nella giornata della Commemorazione dei Defunti,  il 2 novembre, alle ore 10.00, il Vescovo Mons. Francesco Antonio Nolè concelebrerà la Messa Solenne in memoria di tutti i defunti, al termine della quale il Sindaco Mario Occhiuto deporrà una corona di alloro alla stele, nello spazio antistante la Chiesa, in onore delle vittime di tutte le guerre. Saranno presenti autorità civili, militari, religiose e tutte le Associazioni combattentistiche e d’arma.Nell’occasione si ricorda che l’AMACO, come ogni anno, ha predisposto un potenziamento del servizio pubblico verso la zona cimiteriale. In particolare, nei giorni 1 e 2 novembre, per il servizio della linea n. 56, piazza G. Mancini –  Cimitero, si utilizzeranno quattro mezzi in aggiunta a quelli ordinari. Inoltre, domenica 30 ottobre, i collegamenti da e per il Cimitero verranno potenziati con un ulteriore mezzo e lunedì 31 ottobre con tre mezzi in aggiunta all’ordinario. La fascia oraria del servizio sopra descritto è 7,30-18,55.

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[#NerdCuriosity] La cultura dei Defunti in Giappone

Sarà capitato a molti, soprattutto agli otaku, di prendere parte a diverse scene di anime e manga ambientate durante una particolare festività, caratterizzata da bancarelle, lanterne, fuochi d’artificio, rituali e altre usanze che richiamano un substrato nipponico più antico. Per chi non lo sapesse, questo tipo di manifestazione, che si tiene ogni prima metà di Agosto e della durata di quattro giorni, è chiamata Obon, la cui finalità è quella di celebrare i defunti.

Andiamo per gradi: la concezione di morte nel Paese del Sol Levante è molto spirituale, infatti essa non viene considerata come qualcosa di fisico, riguardante esclusivamente la dimensione terrena dell’uomo, ma più che altro la morte riguarda, per i giapponesi, il cuore, inteso come sentimento profondo della persona. Secondo il buddismo, quando si muore lo spirito della persona rimane nel luogo a lui caro per quarantanove giorni e, durante questo periodo, si recitano preghiere per incoraggiarlo ad andare in un altro luogo; per questo motivo le cerimonie rivolte ai defunti non sono mai malinconiche, ma vengono celebrate in casa della persona scomparsa con la presenza di parenti e amici, vengono offerti cibi e fiori affinché lo spirito sia sollecitato ad andare via. Il rituale funziona con difficoltà se i parenti sono velati di tristezza.

manifestazione per i defunti

Può succedere spesso durante i quarantanove giorni che, quando si imbandisce la tavola, si apparecchia anche per la persona defunta, posizionando una foto dove era solita sedersi e servendo il suo piatto preferito, come se fosse viva.
Dopo i quarantanove giorni, le anime attraversano un fiume, passando sull’altra sponda. Secondo un’antica credenza, il primo giorno dell’ottavo mese le porte degli Inferi si aprono e gli spiriti tornano per quindici giorni nel mondo dei vivi per visitare i propri familiari. Durante questo periodo tutto si ferma in Giappone, ci si ricongiunge con le proprie famiglie per festeggiare con gioia l’arrivo delle anime dall’aldilà. La festività, come precedentemente detto, è chiamata Obon e si svolge dal 13 al 16 Agosto.

Per dare il benvenuto alle anime, si celebra il ritorno dei defunti con i fuochi d’artificio e vengono posizionate luci e fiaccole che permettono loro di ritrovare la strada di casa per ricongiungersi ai propri cari; in preparazione di ciò, ci si appresta a ordinare e pulire le abitazioni, proprio come se si aspettasse un ospite. Dopodiché, la celebrazione entra nel vivo: secondo la leggenda, il monaco buddista Shaka in un giorno di agosto vide la propria madre defunta che soffriva a causa della fame e, per aiutarla, l’uomo le diede cibo e bevande. Per questo durante la celebrazione si mangia insieme offrendo pietanze anche allo spirito della persona scomparsa, per alleviare le sue sofferenze. L’Obon si conclude come è iniziato: vengono riaccese le fiaccole, le luci e le lanterne per mostrare ai propri cari defunti il percorso per tornare nel regno dell’aldilà e, nel contempo, sono preparate delle imbarcazioni con dentro delle offerte che le anime portano con esse durante il ritorno.

fuochi giappone
Come al solito, anche il culto dei defunti in Giappone è impregnato di tradizione e credenze. La visione orientale dei cari che non ci sono più è molto diversa da quella occidentale; nella religione giapponese si crede che i defunti siano dei protettori per la famiglia, a metà fra anime e divinità.
Tale visione è molto poetica e di grande consolazione e speranza.      

Paolo Gabriele De Luca