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Riforma Delrio, l’Upi Calabria chiede l’immediata attuazione della legge

CATANZARO – I presidenti delle Province calabresi chiedono la convocazione urgente dell’Osservatorio regionale per l’attuazione della legge di riforma Delrio alla presenza del presidente della Regione e chiamano in causa tutti i parlamentari.

L’urgente convocazione dell’Osservatorio regionale per l’attuazione della legge di riforma Delrio, da tempo richiesta,  alla presenza del presidente della Regione, Mario Oliverio; la definizione di una legge regionale che chiarisca in maniera netta l’attribuzione delle funzioni residuali alle Province, a partire dalla gestione dei Centri per l’impiego, oggetto di una convenzione scaduta che attende di essere rinnovata da mesi.
Sono questi alcuni degli argomenti trattati nella riunione convocata dal presidente dell’Unione delle Province Calabresi, Enzo Bruno, per fare in punto sulla situazione degli Enti intermedi e svolta questo pomeriggio.
I presidenti Enzo Bruno (Catanzaro), Franco Iacucci (Cosenza), e Nicodemo Parrilla (Crotone), Andrea Niglia (Vibo), presente anche Pasquale Fera (vice presidente Vibo), rilanciano la richiesta di una convocazione urgente dell’Osservatorio regionale permanente, alla presenza del presidente della Regione Calabria, per definire la complessa problematica delle competenze e delle funzioni residuali che le Province calabresi continuano a garantire a seguito della Legge Delrio (Legge 56/2014) e della Legge regionale n.14/2015.

Il presidente dell’Upi Calabria Bruno ha relazionato sull’esito della recente riunione del direttivo nazionale sulle piattaforme sia istituzionale che finanziaria, soffermandosi sui criteri di ripartizione dei 78 milioni di euro messi a disposizione dal Governo con la recente approvazione del Decreto Mezzogiorno, grazie alla mobilitazione dell’Upi nazionale, che risultano essere fondamentali per l’approvazione dei bilanci entro il 30 settembre.

Dal varo del documento economico-finanziario degli Enti intermedi dipende la garanzia di servizi fondamentali come la manutenzione di strade e scuole, che significa prima di tutto mantenere la sicurezza dei cittadini dei territori provinciali. E che senza l’attribuzione delle risorse necessarie risultano essere seriamente a rischio.

Dopo l’avvio del confronto che ha portato alla convocazione dei tavoli tecnici per la definizione delle partite economiche tra le singole Province e la Regione Calabria, con particolare riferimento alle funzioni ed alle competenze residuali, quali i parchi, musei, strutture sportive, centri per l’impiego, la questione del conferimento delle somme anticipate dalle Province continua ad essere in sospeso, creando enormi difficoltà economiche alle Province.

«Si tratta dell’esercizio di competenze finora garantite – esattamente dall’ottobre 2014 ad oggi – e che necessitano di accordi formali e di convenzioni utili per la prosecuzione della erogazione di molteplici servizi all’utenza e del riconoscimento delle spese sostenute.

A partire dalla definizione della gestione dei Centri per l’impiego, i cui servizi vengono garantiti i virtù di una convenzione siglata nel 2016, ormai scaduta, e che deve essere rinnovata a partire dalla definizione di nodi cruciali come il turn over e la regolarizzazione dei trasferimenti regionali per il pagamento degli stipendi e lo svolgimento dei servizi».
Per quanto riguarda il futuro delle Province, e non solo dal punto di vista finanziario, i presidenti degli Enti intermedi calabresi chiedono con forza una celere risposta legislativa regionale che consenta di restituire con urgenza autonomia organizzativa e gestionale ad una istituzione costitutiva della Repubblica, e per questo sollecitano un incontro con la Giunta Oliverio.
Si tratta di funzioni che hanno comportato un notevole impegno finanziario giuridicamente vincolante che deve essere garantito dalla Regione Calabria, a pena del rischio di compromettere lo stesso esercizio delle funzioni fondamentali assegnate alla Provincia dalla legge Delrio e di dovere interrompere le attività ed i servizi, con gravi ripercussioni sia d’ordine sociale che ambientale e culturale.
L’Upi Calabria, quindi, chiede al Governatore Mario Oliverio una riunione urgente sull’applicazione della legge Delrio, sul sistema delle autonomie locali, sulle funzioni fondamentali e sul ruolo strategico delle Province nelle funzioni fondamentali come Ambiente e Trasporti, aprendo un confronto sulla costituzione degli Ato per la gestione idrica e dei rifiuti, e sulla gestione dei fondi erogati per il dissesto idrogeologico.
Dopo aver avviato rapporti costruttivi con l’Anci Calabria, e convenuta la necessità di convocare un incontro con il presidente Gianluca Callipo per la definizione di una piattaforma comune dopo Ferragosto, i presidenti delle Province calabresi hanno stabilito di invitare tutti i parlamentari calabresi ad aprire un confronto sul futuro delle Province calabresi per definire un percorso di rivendicazioni a difesa dell’esercizio in capo agli enti intermedi di funzioni fondamentali per la sicurezza dei cittadini.

Ferrovia ionica, incontro alla Cittadella regionale Del Rio-Oliverio

COSENZA – Anche Italia dei Valori ha partecipato alla presentazione, presso la cittadella regionale, del progetto di rete ferroviaria della Calabria. L’ incontro si é svolto alla presenza, tra gli altri,  del Ministro alle Infrastrutture Del Rio e del Governatore della Regione Mario Oliverio. Un progetto, a dire dei relatori, che consentirà lo spostamento di 90 mln di euro dalla dorsale tirrenica a quella ionica e la realizzazione  del  collegamento tra Lamezia aeroporto e Catanzaro lido, oltre a quello dell’ aeroporto di Sant’Anna di Crotone e il potenziamento, attraverso la rete ferroviaria, della Sibari Paola. Ulteriori investimenti sono previsti  sulla tratta delle ferrovie della Calabria tra Catanzaro e Cosenza, con la realizzazione di  due tramvie urbane. La parte più interessante del progetto riguarda finalmente, dopo enormi ritardi,  il gate-way di Gioia Tauro. Tuttavia, la partecipazione di IdV all’ incontro ha inteso essere propositiva e, non solo, di puro ascolto. Daniele Menniti ha, infatti,  rilevato  che la ionica resterà ad un solo binario  anche  incrementando il numero di convogli  e migliorando la rete, con un guadagno dell’11 % sulla velocità. Trattandosi di fondi gia’ disponibili,  é stato possibile individuare l’ inizio dei lavori e la durata. Lo start e’ previsto per  Giugno e gli interventi  andranno avanti per  3 anni. Nel corso dell’ iniziativa si è discusso, inoltre, del rifacimento del terzo macrolotto della Ss 106,  ormai in fase esecutiva, ma non ancora  avviato, causa  la lentezza delle procedure burocratiche. Dalla sua, il Presidente  Oliverio ha precisato che, sino ad ora,  ha ritenuto opportuno non esprimersi in merito,  trattandosi di un progetto allo step  di programmazione, al fine di evitare il  rischio di produrre solo annunci. Dall’ incontro sono scaturite,  all’ interno di Idv,  alcune riflessioni. «Comprendiamo –  hanno commentato i rappresentanti di IdV – la decisione del Governatore di seguire la strada dei fatti  piuttosto che quella  delle parole, ma non accettiamo le mancate  risposte alle tante richieste di incontro, inoltrate da Francesco Molinari,  sia come  senatore che in qualità di  rappresentante dell’  Italia dei Valori. Da un confronto – ha aggiunto Molinari-  sarebbe potuta scaturire una maggiore pressione presso gli organi di governo. Mi auguro – ha precisato il senatore di IdV- che  non siano solo miraggi per un popolo che ha sete, perché, rispetto quanto dichiarato,  chiederemo conto».
«Non posso che  apprezzare – ha detto ancora Molinari – l’ impegno del Presidente , ma  saremo vigili, soprattutto per le non poche richieste fatte ad  Oliverio,  anche nel corso del suo impegno di sottosegretario del Governo Letta, di  investimento in Calabria, in particolare nella dorsale Jonica e sulla Ss 106.” Sono soddisfatto – ha concluso il senatore di IdV- di  aver, anche se solo in parte,  adempiuto al mandato».

Ammodernamento ferrovia ionica, il compiacimento di Dorina Bianchi

«Ho espresso al ministro Delrio e al Presidente Oliverio la mia soddisfazione per l’investimento di oltre 500 milioni per la ferrovia jonica che considero un importante passo in avanti per questo territorio. L’ammodernamento e la velocizzazione del tratto ferroviario da Rocca Imperiale a Reggio Calabria, oltre a essere interventi attesi da tempo per migliorare la mobilità dei cittadini, rappresentano un importante assist al turismo della fascia jonica penalizzato finora dalla carenza delle infrastrutture». A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputato calabrese di Alternativa Popolare. E aggiunge: «Inoltre, con il ministro Delrio e con il Presidente Oliverio siamo convenuti sulla necessità di affrontare immediatamente la questione dell’Aeroporto di Crotone. Abbiamo condiviso, infatti, l’urgenza di mettere in atto, celermente, tutte le iniziative necessarie alla riattivazione dello scalo e di dare avvio immediato alla gestione unificata del sistema aeroportuale calabrese».

Delrio domani in Calabria per sottoscrivere l’accordo sulla nuova ferrovia ionica

CATANZARO – “La nuova ferrovia ionica”: è il tema dell’incontro che si svolgerà domani, mercoledì 17 maggio, con inizio alle ore 11,00, nella sala “verde” della Cittadella regionale e nel corso del quale il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile, alla presenza del Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, sottoscriveranno l’accordo con investimenti e tempi di attuazione dei progetti per l’ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria ionica da Rocca Imperiale a Reggio Calabria.

 

 

 

Legge Delrio, riunione dell’Osservatorio regionale

CATANZARO – Si è riunito oggi, nella sede della Cittadella regionale a Catanzaro, l’Osservatorio per l’applicazione della legge “Delrio”, composto dai presidenti delle Province, dal Capo di Gabinetto della Giunta Gaetano Pignanelli e dal Vicepresidente della Regione Antonio Viscomi, tutti accompagnati dai rispettivi dirigenti, al fine precipuo di riprendere l’azione di indirizzo e di governo per la più adeguata e funzionale attuazione, in sede regionale, delle riforme che hanno coinvolto gli assetti provinciali a seguito della legge 56 del 2014. In effetti – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta -, l’attività dell’Osservatorio era stata in qualche misura congelata dall’approvazione parlamentare della riforma costituzionale e dallo svolgimento del referendum del 4 dicembre, i cui esiti negativi hanno confermato il ruolo delle Province come enti costitutivi della Repubblica e chiedono ora, a livello centrale, un affinamento complessivo del processo riformatore avviato da qualche anno. Al riguardo, in apertura della seduta, il Vicepresidente Viscomi ha evidenziato la complessità della situazione attuale, per il convergente effetto di una duplice circostanza: da un lato, la riduzione delle risorse disponibili, imposta dalle politiche di governo, che riguarda sia le regioni che le province; dall’altro lato, l’urgenza di trovare soluzioni ai bisogni dei territori tenendo conto di una distribuzione di competenze a volte poco chiara. Da qui l’esigenza, espressa dal Vicepresidente, di riprendere con immediatezza il dialogo bilaterale tra Regione e singola Provincia al fine di definire in modo condiviso lo stato dei rapporti di credito-debito relativi alle risorse finanziarie e strumentali per l’esercizio sia delle funzioni trasferite sia delle funzioni rimaste, per varie ragioni, in un limbo operativo. Tutto ciò al fine di stabilire uno scenario ordinato su cui innestare incisive azioni di riforma della geografia amministrativa regionale, tenendo conto della condizione oggettiva ma anche delle potenzialità degli enti locali. Il Presidente dell’UPI e presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha evidenziato lo stato di estremo disagio finanziario delle Province richiamando l’attenzione, in particolare, sull’esercizio delle funzioni c.d. residuali o non fondamentali, non ricomprese dalla legge regionale fra quelle oggetto di trasferimento alla regione e che incidono in maniera significativa sulla qualità della vita delle comunità locali. Il Vicepresidente della Provincia di Vibo Valentia, Pasquale Fera, ha richiamato l’importanza di una collaborazione più stretta tra gli uffici amministrativi degli enti al fine di completare velocemente il lavoro dei tavoli bilaterali sullo stato dei rapporti di credito-debito, avanzando anche la proposta di utilizzare unità di personale proveniente dalle province e inserito nei ruoli regionali in funzione di affiancamento e supporto per gli uffici provinciali. Il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, ha richiamato l’attenzione sull’urgenza che la Regione riconosca nelle Province leali collaboratori istituzionali promuovendo una significativa devoluzione a loro favore di attività progettuali, gestionali ed operative. Infine il Presidente della provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla, ha rimarcato l’esigenza di definire con chiarezza i rapporti con la Regione anche per quanto riguarda il personale regionale ancora operante nelle sedi di pertinenza provinciale. In relazione ai temi trattati, il Vicepresidente Viscomi ha condiviso l’esigenza di ragionare sempre in chiave di sistema ed in una prospettiva di leale collaborazione tra istituzioni chiamate tutte a dare risposte ai bisogni, spesso primari, dei cittadini. Ha poi rimarcato il valore strategico dei tavoli bilaterali chiamati a definire le questioni da tanti anni rimaste in sospeso – per i quali ha chiesto ai dirigenti di tutti gli enti presenti, compresa la Regione, la massima collaborazione – ma anche ad individuare e selezionare i punti reali di incertezza da risolvere sul piano politico, fermo restando che l’obiettivo da sempre espresso dal Presidente Oliverio è quello di una regione snella, di programmazione e non di gestione. Anche in questa logica, il Vicepresidente ha auspicato che dall’Osservatorio stesso possa derivare un utile impulso al processo riformatore anche sul piano legislativo, atteso che le regole di gestione del bilancio impongono di percorre, per alcune questioni specifiche e soprattutto per l’attribuzione di risorse finanziarie, proprio la via dell’intervento legislativo. In questa logica, i partecipanti all’Osservatorio hanno concordemente deciso di convocarsi per il prossimo quattro aprile, al fine di accelerare e monitorare l’intero processo riformatore.

Aeroporti calabresi, Bianchi annuncia riunione con Delrio e sindacati per risolvere la questione

ROMA – «Ho affrontato con il Ministro Del Rio il problema degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone anche alla luce della direttiva per la costituzione di reti aeroportuali. Il ministro si è impegnato a fare al più presto una riunione con tutti i soggetti interessati e i rappresentanti sindacali per affrontare la questione Calabria». È quanto ha dichiarato Dorina Bianchi, sottosegretario al MiBACT con delega al Turismo e deputato calabrese del Nuovo Centrodestra. «Trovare una soluzione al problema aeroportuale calabrese – aggiunge il sottosegretario – è diventata ormai una questione indifferibile e improcrastinabile. Lo sviluppo del Mezzogiorno, e in particolare della Calabria, è strettamente connesso con il turismo al quale serve soprattutto una buona rete infrastrutturale per rendere accessibile tutto il nostro patrimonio. Se la Calabria è stata inserita di recente dal New York Times tra le mete da visitare in Italia, è responsabilità della politica valorizzarla insieme a tutto il nostro patrimonio».
Secondo il sottosegretario «fino ad oggi è mancata la volontà di creare un sistema aeroportuale integrato che permetterebbe la sopravvivenza stessa degli scali regionali. Solo se in sinergia tra loro, assieme a quello di Lamezia Terme, dove ogni scalo dovrà avere una funzionalità ben precisa, ci potrà essere davvero sviluppo. D’altronde in questa direzione si concentrano anche le azioni del Ministero dei Trasporti che proprio lo scorso novembre ha individuato nella costituzione di reti aeroportuali un utile strumento per superare situazioni di inefficienza e costruire una crescita integrata degli aeroporti». «Mi preme esprimere la mia preoccupazione – conclude Bianchi – per la difficile situazione in cui si trovano i lavoratori. Trovare una soluzione è importante anche per mantenere i livelli occupazionali».

Anas, Armani: «La Salerno-Reggio Calabria è finita»

MORMANNO (CS) – L’Autostrada Salerno – Reggio Calabria è finita: con l’apertura al traffico della Galleria Laria chiude l’ultimo grande cantiere di un’arteria stradale concepita nel 1934 e che ha visto l’apertura del primo cantiere il 21 gennaio 1962, quasi 55 anni fa. Il tracciato originario, terminato nel 1974, costò 368 miliardi di lire mentre i lavori di ammodernamento, dagli anni ’90 ad oggi, sono costati 7,5 miliardi di euro. Con l’apertura al traffico del traforo, in provincia di Cosenza si sono conclusi i grandi lavori per la realizzazione dell’Autostrada A3 – Salerno Reggio Calabria, percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali. «Oggi – ha affermato il Presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani giunto con il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, insieme ai giornalisti, a bordo di pullman – si chiude un’epoca iniziata negli anni ’60 e si mette la parola fine alla storia di un’opera galleria-lariaraccontata per generazioni come l’eterna incompiuta. Abbiamo centrato l’obiettivo che le Autorità di Governo ci avevano dato di chiudere l’ultimo grande cantiere entro il 22 dicembre. Con oltre un anno e mezzo di anticipo consegniamo agli automobilisti un’autostrada che è allo stesso tempo un’opera di alta ingegneria e architettura al servizio del territorio. Ci siamo molto impegnati, e continueremo a farlo – ha sottolineato Armani – per trasformare un simbolo negativo in una eccellenza italiana. Abbiamo deciso di cambiare paradigma, invertendo la logica seguita finora. Noi, oggi, consegniamo un’opera insieme al suo piano di manutenzione volto a conservare e implementare ulteriormente gli standard di comfort e sicurezza e a un piano di investimenti già in corso per trasformarla nella prima smart road europea». Avviato inoltre un piano di manutenzione da oltre 1 miliardo di euro, già interamente finanziato, per la realizzazione di interventi su un tratto di 58 km compreso tra le province di Cosenza e Vibo Valentia, in tratti già’ caratterizzati da quattro corsie e standard autostradali. Si tratta del tratto tra Mormanno e Firmo, di quello tra Cosenza ed Altilia e del breve percorso che separa gli svincoli di Pizzo e Sant’Onofrio. In particolare, tra Cosenza e Altilia, è allo studio la realizzazione di una nuova carreggiata monodirezionale in aggiunta all’autostrada esistente, in modo da dotare l’arteria di una “corsia di arrampicamento” per i veicoli pesanti. Le fasi realizzative della nuova carreggiata di arrampicamento sono concepite in modo da non avere impatto sulla viabilità dell’autostrada esistente, poiché in variante rispetto al tracciato in esercizio. E, guardando al futuro, la nuova Autostrada del Mediterraneo si prepara a diventare la prima smart road italiana predisposta per la prossima guida autonoma. E’ in fase avanzata la gara da 20 milioni di euro che prevede la fornitura e la posa in opera di sistemi e postazioni per l’implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l’infomobilità e la sicurezza sull’intero itinerario.

Calabria, nuove infrastrutture per la viabilità

MORMANNO (CS) – E’ stato firmato a Mormanno, presente il ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti, Graziano Delrio, un protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione di viabilità provinciali e comunali poste in adiacenza al Macrolotto 3.2 della A3 Salerno-Reggio Calabria e configurabili quali percorsi alternativi all’autostrada. L’accordo è stato sottoscritto dal ministro Delrio, dal presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, dal presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio, dal presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza Graziano Di Natale, dal presidente del Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra e dai sindaci di Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Morano Calabro. «Il protocollo – ha detto il presidente Armani – prevede che Anas provveda alla progettazione esecutiva ed alla realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali e comunali adiacenti o interconnesse con la A3 tra lo svincolo di Laino Borgo e lo svincolo di Campotenese, oltre che alla esecuzione dei lavori finalizzati al rispetto di specifiche prescrizioni impartite dalle autorità ambientali competenti. Gli interventi sono stati preventivamente condivisi durante tavoli tecnici e di confronto svoltisi tra gli enti con il coordinamento del Ministero, oltre che durante specifici sopralluoghi. Il finanziamento delle opere previste in questo Protocollo rientra all’interno del Piano di Investimenti 2016-2020 Mit-Anas, per un importo complessivo di 26 milioni di euro. Durante gli incontri – ha aggiunto Armani – sono state definite le priorità di intervento, secondo le esigenze rappresentate da Regione, Provincia e Comuni e dall’Ente Parco del Pollino, fattosi portavoce di specifiche istanze locali. In particolare, gli interventi previsti nel Protocollo produrranno notevoli benefici anche per la fruizione delle aree del Parco del Pollino, sia in relazione alla sistemazione della viabilità di raccordo tra i centri storici dei Comuni interessati e l’autostrada A3, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale».

‘ndrangheta, Delrio: «Prenderle dai mafiosi? Un merito per Klaus Davi». Iniziativa a Vibo contro i clan per il massmediologo

ROMA – «Averle prese dai mafiosi gli fa un grande merito, anche se vorremmo venisse protetto adeguatamente. Abbiamo fatto con lui una battuta sul fatto che lo Stato è in grado di rispondere con forza e determinazione alla malavita organizzata, prova ne sono i recenti arresti  (ad opera delle procure di Catanzaro e di Reggio Calabria nell’ambito di inchieste contro la ‘Ndrangheta che hanno portato in carcere centinaia di persone tra presunti affiliati e politici  ndr)». Lo ha dichiarato il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio  a margine di una conferenza stampa sul tema del turismo, promossa da APC- Associazione Produttori Caravan e Camper.

Intanto il massmediologo, dalla sua pagina Facebook da appuntamento alla società civile a una iniziativa contro i clan dal titolo “Io non ho paura della ‘Ndrangheta” che si svolgerà a Vibo Valentia, sabato 30 luglio.

 

Porto di Gioia Tauro, le proposte del Ministro Delrio per il rilancio

ROMA – Si sono svolti  ieri, a Roma, a Palazzo Chigi, alcuni incontri cruciali per il porto di Gioia Tauro, per la salvaguardia dell’occupazione e per il reale avvio di attività produttive di grande impatto economico nell’ambito portuale, passando dalla monofunzionalità ad una molteplicità di funzioni connesse al sistema marittimo.  Alle diverse riunioni – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta -sono intervenuti, per il Governo, il Ministro Delrio, il Sottosegretario De Vincenti, la viceministro Bellanova, e i dirigenti dei ministeri interessati e delle strutture dei Ministri. Per la Regione, oltre al Presidente Oliverio, erano presenti l’Assessore al “Sistema della Logistica” Russo ed i dirigenti dei Dipartimenti regionali “Infrastrutture”, “Lavoro e sviluppo economico”.  Presenti anche le  rappresentanze sindacali di CGIL, CISL, UIL, UGL, SUL. I vertici del Gruppo MCT erano rappresentati dalla Presidente Battistello e da Grasso. Aprendo i lavori, il Sottosegretario De Vincenti ha posto il tema Gioia Tauro come di grande rilevanza nazionale. Il Presidente Oliverio, dal canto suo, ha riassunto i termini dell’attuale situazione. Ha, anzitutto, richiamato le condizioni oggettive del mercato del transhipment e quelle peculiari del porto di Gioia, a partire dai ritardi accumulati nella realizzazione delle opere inserite nell’APQ. Ha, quindi, evidenziato le condizioni attuali, sottolineando il contributo diretto della Regione, con risorse proprie, al rilancio del porto, a partire dai quaranta milioni destinati, con il Patto per la Calabria, al bacino di carenaggio. Ha evidenziato  che nel Patto si è concordato con il Presidente del Consiglio Renzi la necessità di sottoporre alla Commissione Europea la proposta di ZES nel porto e nel retroporto, nonché le altre nuove risorse, destinate ad azioni di moltiplicazione e diversificazione delle attività nel porto e nel retroporto. Il Presidente Oliverio ha, poi,  richiamato la questione accise sui carburanti che pur essendo stata già avviata, non ha avuto ancora un riscontro operativo per i mezzi di piazzale. Infine, ha chiesto di trovare uno strumento operativo che possa consentire di garantire i lavoratori nel periodo necessario a diversificare le attività. La Presidente Battistello ha ricostruito l’impegno della MCT, della Contship a Gioia Tauro, rilevando le perdite degli ultimi sei  anni, rimarcate dagli azionisti come non più sostenibili, ed ha richiamato la profonda modificazione del mercato del transhipment con la concentrazione in pochi grandi gruppi internazionali. Il Ministro Delrio ha posto il problema del transhipment a scala vasta, di sistema Paese, nel nuovo contesto internazionale, con le riduzioni dei traffici e le dislocazioni in altri porti, cosi come emerge dagli studi di settore più qualificati disponibili. Sulla base di ciò ha individuato un insieme di provvedimenti da mettere in campo per la soluzione del problema ed il rilancio del porto, attivando strumenti nuovi che consentano di affrontare le trasformazioni in corso e di diversificare i porti di transhipment con nuove attività da attivare nelle aree portuali. Uno degli strumenti potrebbe essere un’ Agenzia per il lavoro nel porto con caratteristiche di tipo nuovo, specifiche per la diversificazione.