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Cosenza, scoperto falso dentista

COSENZA – Scoperto dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Cosenza uno studio foto2dentistico abusivo all’interno di una palazzina in costruzione condotto da un odontotecnico. Attraverso rilevamenti dalle banche dati in uso al Corpo e successivi appostamenti, al piano terra di una palazzina è stato individuato uno studio dentistico abusivo, composto da due stanze ed una “sala d’aspetto”. Al momento dell’accesso i militari hanno rinvenuto tutte le attrezzature ed i materiali utilizzati per le attività dentistiche: dai numerosi trapani alle pinze, dai tamponi alle iniezioni di anestetico, oltre a numerosi medicinali, il tutto in ambienti privi di minime garanzie igieniche. L’attenzione degli investigatori si sta incentrando proprio sui medicinali in possesso dell’indagato, tra cui diverse dosi di adrenalina, e sullo smaltimento di quelli che vengono classificati come rifiuti sanitari ad alto rischio infettivo. Nel corso delle attività sono stati sentiti i clienti presenti e sopraggiunti ed acquisiti documenti, agende e appunti utili a ricostruire l’attività svolta dall’odontotecnico. Così, dopo aver accertato che l’odontotecnico foto 1ha illegittimamente svolto prestazioni che vanno ben oltre quanto previsto dal titolo di studio conseguito, i controlli della Guardia di Finanza cosentina saranno rivolti agli obblighi tributari, con la constatazione dei ricavi non dichiarati da parte del sedicente dentista. Il responsabile è stato denunciato per esercizio abusivo di una professione medica, mentre tutto ciò che era custodito all’interno dello studio è stato sottoposto a sequestro. L’operazione evidenzia il costante impegno profuso dalle Fiamme Gialle a contrasto delle attività medico-sanitarie abusive a salvaguardia della salute dei cittadini e la leale concorrenza nel settore.

 

Evasione fiscale da parte di falso dentista

COSENZA – Al termine di un’attività ispettiva condotta nei confronti di un falso dentista denunciato nel febbraio scorso per esercizio abusivo della professione, i finanzieri della Compagnia di Cosenza hanno recuperato a tassazione 700 mila euro di base imponibile e 90 mila di Iva. La notevole entità del patrimonio dell’uomo e l’alto tenore di vita, che non aveva giustificazione visto che l’uomo non aveva mai dichiarato compensi, sarebbero spiegati, secondo gli investigatori, dai proventi illeciti.