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Controllo del territorio, 2 arresti, 23 denunce, 4 segnalazioni, 12 patenti ritirate e 2 sanzioni amministrative

RENDE (CS) – I militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende hanno tratto in arresto: un 43enne cosentino, per furto ed attentato alla sicurezza degli impianti del gas. L’uomo, titolare di un distributore di carburanti in Montalto Uffugo, attraverso un bypass al contatore manometteva l’impianto di erogazione del gas alterando i reali consumi e pregiudicando le condizioni di sicurezza dell’impianto. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Sono stati deferiti in stato di libertà per danneggiamento un 29enne, un 23enne, un 33enne, un 28enne e un 27enne cosentini poiché, a seguito di una lite scaturita per futili motivi con il titolare di una kebaberia di Rende , danneggiavano gli arredi del citato esercizio commerciale; inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale un 35enne cosentino poiché, gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, al momento del controllo non era all’interno della propria abitazione, in violazione degli obblighi a cui sottoposto; disturbo al riposo delle persone un 19enne di Cassano allo Ionio poiché aveva organizzato una festa privata nella zona universitaria diffondendo musica ad altissimo volume fino a tarda notte; detenzione illegale di armi un 37enne e un 68enne cosentini i quali a seguito di perquisizione personale e veicolare venivano trovati in possesso di grammi 3 di marijuana. La successiva perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire nell’abitazione dei predetti, nr. 1 fucile da caccia, nr. 16 proiettili per pistole di vario calibro e nr. 124 cartucce calibro 12;

Guida senza patente un 56enne di Cosenza, poiché controllato alla guida della propria autovettura nonostante la patente revocata; lesioni personali una 48enne di Cosenza poiché, a seguito di una lite per futili motivi, aggrediva il vicino di casa, un 71enne di Cosenza, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in giorni 20.

 

Sul piano dell’azione di contrasto all’uso di droga e alcool durante la guida:

I militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende hanno denunciato: per guida in stato di ebbrezza 11 automobilisti i quali,controllati alla guida delle rispettive autovetture e sottoposti ad accertamento etilometrico, risultavano positivi con un tasso alcolemico superiore ai limiti previsti dalla legge. Le patenti venivano ritirate e le autovetture affidate a persone idonee alla guida. Sono stati denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti” un 26enne di Crotone poiché, controllato alla guida della propria autovettura veniva trovato in possesso grammi 1 di marijuana. Il 26enne, sottoposto ad accertamenti sanitari, risultava positivo ai “cannabinoidi”. La patente veniva ritirata e l’autovettura sottoposta a sequestro.

Sul piano dell’azione di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti:

I militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende hanno segnalato alla Prefettura di Cosenza, quali assuntori di sostanze stupefacenti un 23enne, un 19enne, un 35enne e un 22enne cosentini. I militari operanti in Rende, controllavano le citate persone le quali, a seguito di perquisizione personale, venivano complessivamente trovati in possesso di 8 grammi di marijuana sottoposta a sequestro.

I militari della Stazione Carabinieri di Rende hanno tratto in arresto, un 61enne di Rende (CS) su Ordine dell’Autorità Giudiziaria. I militari operanti notificavano all’uomo l’Ordine di Espiazione Pena di mesi 3, emesso dal Tribunale di Cosenza, per violazione degli obblighi della Sorveglianza Speciale, commesso in Zumpano (CS) nel 2011. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Un arresto e due denunce per detenzione ai fini di spaccio nel Cosentino

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Ieri, il personale del Commissariato P.S. Corigliano-Rossano,unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, ha tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio A.D. di anni 25.
A.D., benché sottoposto alla detenzione domiciliare per i reati estorsione e rapina, continuava a delinquere; questo è quanto accertato dal personale della Polizia di Stato che, infatti, dopo accurate verifiche, durante una perquisizione domiciliare ha rinvenuto: della marjuana accuratamente suddivisa in dosi; tutto l’occorrente per il taglio ed il confezionamento delle dosi;un bilancino di precisione e 500€ in contanti di piccolo taglio.

Altre due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria dal personale della Polizia di Stato, Squadra Volanti della Questura di Cosenza, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Due giovani, B.A. di anni 22 e M.G. di anni 26, rispettivamente conducente e passeggero di un veicolo, venivano sottoposti a controllo stradale dal quale scaturiva una perquisizione personale e quindi il rinvenimento della sostanza stupefacente.
Il B.A. veniva deferito, altresì, all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale.

 

 

 

 

Completata casa abusiva sotto sequestro, cinque denunce

CROTONE- Cinque persone sono state denunciate per una costruzione abusiva realizzata nel territorio di Crotone. Dagli accertamenti dei carabinieri forestali è emerso che il manufatto, per il quale era stata già emessa una sentenza di condanna a carico del responsabile, era stato completato, malgrado fosse sotto sequestro, ed è attualmente abitato. L’immobile era stato sequestrato mentre era in corso di costruzione. Al primo piano ne era seguito un secondo, sempre abusivo. Il sequestro era stato convalidato e il responsabile era stato condannato alla demolizione con sentenza divenuta irrevocabile. Il comune l’aveva acquisito al proprio patrimonio, così come previsto dal testo unico per l’edilizia. L’immobile si sviluppa su 300 mq ed è rifinito con materiali di qualità. Nonostante tutto, il fabbricato ha avuto assegnato un numero civico ed è stato allacciato alle reti elettrica e idrica ed è abitato da due nuclei familiari. I denunciati sono indagati per per costruzione abusiva e reati connessi.

(Foto e fonte Ansa)

Cosenza, una denuncia per detenzione di stupefacenti e tre per rapina aggravata in concorso

COSENZA – Nella serata di ieri, nell’ambito dei servizi “Focus ‘ndrangheta”, è stato denunciato a piede libero M.G. di anni 36, titolare di un esercizio commerciale del centro cittadino, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
In particolare, gli agenti hanno effettuato una perquisizione presso l’esercizio commerciale, nel corso della quale nel bagno venivano rinvenuti, celati in alcuni scatoloni, circa 2 chilogrammi di marijuana essiccata e suddivisa in bustine di cellophane, che è stata poi sequestrata.
All’interno dell’area commerciale veniva, inoltre, trovata una pianta di marijuana posta illegalmente in vendita.
Di quanto sopra veniva notiziato il P.M. di turno che disponeva la denuncia a piede libero del predetto M.G.
Nel corso dei suindicati servizi di controllo del territorio venivano altresì denunciati a piede libero tre cittadini nigeriani O.L. di anni 20, I.A. di anni 19 e O.F. di anni 27, per rapina aggravata in concorso ai danni di un loro concittadino.
Nel dettaglio, sempre durante la serata di ieri, un’unità operante del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale veniva avvicinata da un ragazzo nigeriano nei pressi dell’Autostazione di Piazza delle Provincie, il quale dichiarava di essere stato aggredito da tre soggetti che, dopo averlo minacciato e percosso, si erano impossessati dello zaino e del telefono cellulare dandosi poi alla fuga. Due dei malfattori venivano immediatamente inseguiti, raggiunti a piedi e subito riconosciuti dalla vittima. Il terzo autore dell’aggressione veniva successivamente rintracciato e bloccato dagli agenti, nei pressi della propria abitazione, nonostante cercasse anch’egli di evitare la cattura dandosi a precipitosa fuga nella sterpaglia adiacente il fabbricato. Anche quest’ultimo veniva riconosciuto dalla vittima come autore dell’aggressione.
Su disposizione del P.M. di turno i tre nigeriani venivano denunciati a piede libero per il reato di rapina aggravata in concorso.

 

 

Scarico illegale di rifiuti zootecnici, denunciati due fratelli

LIMBADI (VV) – Due fratelli di 55 e 52 anni, titolari di aziende agricole, sono stati denunciati dai carabinieri dopo che i militari hanno scoperto lo scarico illegale di 60 metri cubi di rifiuti zootecnici, lasciati a contatto diretto con il suolo in violazione di quanto previsto dalle norme a tutela dell’ambiente. Durante un controllo, effettuati dai militari di Limbadi, insieme al personale specializzato Nas di Catanzaro e del Comando Gruppo Carabinieri Forestali di Vibo Valentia, è emerso che i due fratelli avevano scaricato i rifiuti in un’area di loro proprietà senza rispettare i vincoli ambientali. Il terreno su cui erano stati lasciati i rifiuti é stato sequestrato. Dal controllo dei capi di bestiame di proprietà dei due fratelli è emerso inoltre che molti degli ovini, che avevano già una vita superiore ai 6 mesi, non avevano i boli ruminali, che servono al “censimento” dell’animale e per testarne la sicura provenienza, violando i regolamenti comunitari che disciplinano la materia. (Foto e fonte Ansa)

 

Cosenza, tre denunce per furto in concorso e ricettazione e un’ordinanza di divieto di avvicinamento

COSENZA – Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha denunciato all’A.G. 3 persone, S.G. di anni 48, M.R. di anni 50 e B.A. di anni 28, rispettivamente per furto aggravato in concorso, furto aggravato in concorso con violazione degli obblighi dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e tentata estorsione.
Le imputazioni nei confronti dei tre riguardano il furto di quattro zaini custoditi in un’autovettura, regolarmente parcheggiata in una strada del centro città ed in uso a tre turisti, due di nazionalità canadese ed uno di nazionalità cinese.
A richiesta dei malcapitati, sul posto era intervenuto il personale della Squadra Volante e successivamente anche personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Polizia di Stato. Già dai primi accertamenti, concretizzatisi in una attenta bonifica dei luoghi ed al rinvenimento sin da subito di due dei quattro zaini, immediatamente restituiti ai legittimi proprietari, venivano altresì rilevati dalla Polizia Scientifica concreti elementi oggettivi e soggettivi risultati determinanti all’individuazione dei responsabili del furto.
Da una scrupolosa disamina delle prove raccolte, il personale della Squadra Volante, sin da subito, riconosceva S.G. e M.R., pluripregiudicati, dediti a furti di vario genere e con obblighi di legge in corso.
In particolare, S.G. risulta sottoposto alla misura cautelare della presentazione alla P.G. e M.R. in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. Le successive indagini portavano all’identificazione del terzo denunciato, B.A. cittadino extracomunitario, che veniva contattato da S.G. per la compravendita della refurtiva.

Nell’ambito dei servizi di controllo, personale della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale ha proceduto al controllo di due rivendite di autoveicoli.
Durante il servizio venivano contestate numerose sanzioni amministrative al Codice della Strada poiché i concessionari avevano esposto le auto in vendita su suolo pubblico prive di copertura assicurativa.
I controlli hanno riguardato anche altre zone ed attività commerciali dell’hinterland cittadino.

NOTIFICATA ESECUZIONE DI APPLICAZIONE DI MISURA CAUTELARE COERCITIVA

Sempre nella giornata di ieri, il personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza a carico di F.F. di anni 36.
Il provvedimento è scaturito dalla denuncia della vittima e dalle successive indagini delegate condotte dal personale della Polizia di Stato, Squadra Mobile della Questura di Cosenza, che ha inequivocabilmente comprovato quanto esposto in sede di denuncia.

 

 

 

 

Spaccio di droga e truffe online, un arresto e tre denunce

COSENZA – La Polizia di Stato, nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore Dr. Giancarlo CONTICCHIO, ha effettuato, nel Comune di Corigliano-Rossano, numerosi servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati.

Nella trascorsa serata, personale della polizia giudiziaria e della Squadra Volanti del Commissariato di Corigliano-Rossano, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio, Z. F. cl. 61, residente in Rossano di Corigliano-Rossano. A seguito di attività di polizia giudiziaria gli operatori di polizia sorprendevano l’uomo mentre confezionata delle dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana in un capanno posto nel parcheggio esterno del centro commerciale i Portali di Corigliano-Rossano, capannone destinato al deposito degli attrezzi per le pulizie esterne al suddetto centro commerciale.A seguito della perquisizione nel capanno e nell’abitazione del soggetto, dipendente di una ditta di pulizie, venivano sequestrati circa 50 gr di sostanza stupefacente del tipo marijuana già suddivisa in dosi, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento in dosi della sostanza stupefacente, sostanza pronta per essere immessa sul mercato.

Nei trascorsi giorni veniva deferito in stato di liberta all’A.G. B.C. cl.74 per il reato di resistenza a P.U. e detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana ai fini dello spaccio. Lo stesso, tentava di investire gli operatori di polizia intervenuti, per sottrarsi al controllo, all’esito del quale lo stesso veni trovato in possesso di alcuni involucri di sostanza stupefacente.

DENUNCIA PER TRUFFA ONLINE 

Sempre nella stessa settimana, ha seguito di attività di indagine espletata da personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di P.S. di Corigliano-Rossano, si è proceduto al deferimento in stato di libertà all’A.G. di due soggetti responsabili del reato di truffa. Nel primo caso è stato segnalato un 32 enne residente in provincia di Cagliari per il reato consumato in danno di un cittadino residente in Corigliano-Rossano truffato, dopo essere stato tratto in inganno, con un annuncio online che presentava la vendita di un telefono cellulare, ed avendo versato la quota di € 90,00 su carta Poste Pay indicata, senza mai ricevere l’oggetto acquistato. Nel secondo caso è stato denunciato un trentottenne residente a Cosenza per aver truffata online un ragazzo residente a Corigliano-Rossano, che dopo essere stato tratto in inganno, con annuncio online per vendita macchina fotografica, effettuava un versamento di € 490,00 su carta Poste Pay senza poi ricevere l’oggetto acquistato.

 

 

 

 

Due denunce per detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

RENDE – I militari della Compagnia Carabinieri di Rende hanno denunciato per detenzione ai fini di spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti un 36enne cosentino sorpreso mentre cedeva un grammo di hashish a un 22enne di Rende (CS), il quale veniva conseguentemente segnalato alla Prefettura di Cosenza quale assuntore di sostanze stupefacenti. La sostanza è stata poi sottoposta a sequestro.

Nelle stesse ore è stato denunciato anche un 30enne cosentino il quale a seguito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 4 vasi, occultati all’esterno del balcone della propria abitazione, contenenti altrettante piantine di marijuana”, poi sottoposta a sequestro.

Contestualmente, sempre nell’ambito dell’attività  di contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti i carabinieri della locale Compagnia hanno segnalato alla Prefettura di Cosenza, quali assuntori di sostanze stupefacenti, un 22enne e un 24enne di Montalto Uffugo (CS) e una 23enne di Paola (CS). Una volta controllati dai militari, a seguito di perquisizione personale, i tre giovani sono stati  trovati in possesso,complessivamente di 6 grammi di marijuana”, poi sottoposta a sequestro.

Non funziona l’impianto di sollevamento, denunciati i responsabili della ditta

ROSE (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Pietro in Guarano hanno denunciato, per violazione alla normativa ambientale, il responsabile dell’Ufficio tecnico e il Site Manager della società che gestisce in località “Boccalupo” di Rose un impianto di sollevamento liquami proveniente dal sistema fognario del comune. Alla denuncia si è arrivati a seguito di un controllo effettuato nei giorni scorsi dai militari, unitamente ai responsabili della società ed i tecnici comunali, dell’impianto in questione. Sul posto è stata constatata la presenza di un pozzetto sistema fognario del Comune di Rose collegato direttamente all’impianto di sollevamento liquami tenuto in gestione dalla Società GEKO S.p.a. Dai successivi accertamenti, si è riscontrata la presenza di una condotta proveniente dall’ impianto di sollevamento, che con la portata costante nel tempo dello scarico creava un impluvio naturale sul suolo sfociando direttamente nel fiume Crati, tutto ciò senza aver subito idoneo processo di depurazione, come confermato dalla presenza di residui solidi allo sbocco, dai segni di imbrattamento della vegetazione circostante oltre l’intorbidimento delle acque di scolo e il cattivo odore presente in zona riconducibile alla mancata depurazione degli stessi. Ulteriori controlli hanno verificato la presenza di una condotta di scarico attiva proveniente dal sistema fognario, il mancato funzionamento dell’impianto di sollevamento e la presenza di reflui urbani all’interno dei pozzetti d’ispezione. Tale stato ha provocato l’intasamento dei reflui urbani nella camera di pompaggio, con il conseguente scarico degli stessi direttamente sul suolo senza aver subito idoneo processo di depurazione. La gestione e manutenzione dell’impianto, attraverso un contratto, è affidata alla GEKO la quale non ha prodotto autorizzazione allo scarico di tale impianto di raccolta reflui urbani. Per tale motivo dopo l’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza si è proceduto alla denuncia dei due responsabili dipendenti della stessa.

 

Commercio clandestino di animali protetti, otto denunce

REGGIO CALABRIA – Dalle prime ore di oggi, in provincia di Reggio Calabria i Carabinieri forestali del Raggruppamento Cites stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone accusate di appartenere ad un’organizzazione dedita alla cattura ed al commercio, sul territorio nazionale e all’estero, di avifauna selvatica protetta dalla Convenzione di Berna.  A carico di un’ottava persona, inoltre, è stato eseguito un obbligo di dimora.
Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, é emerso che i destinatari del provvedimento, bracconieri dediti alla cattura indiscriminata di migliaia di volatili in aree boschive della Calabria, avevano organizzato una filiera illegale per il libero commercio degli esemplari vivi, venduti in Italia e all’estero, sviluppando anche autonomi canali di distribuzione di uccellagione morta destinata ai ristoranti del Nord Italia.
Foto http://www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette