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Cetraro, donna muore dopo il parto, sporta denuncia

CETRARO (CS) –  Una donna di 35 anni di Montalto Uffugo (Cosenza) è morta nell’ospedale di Cetraro, sulla costa tirrenica cosentina, a seguito di una complicazione seguita al parto.

La donna villeggiava a Fuscaldo con la famiglia, quando si è recata in ospedale per partorire.

Secondo quanto si è appreso, subito dopo il parto naturale, andato bene, la donna avrebbe avuto una forte emorragia e poco dopo è morta.
I familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri. Saranno le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola, a chiarire l’esatta dinamica dei fatti. La donna era già madre di un altro bimbo di tre anni.

Fonte Ansa

Incendio boschivo colposo, denunciato un uomo

AIELLO CALABRO (CS) – Un uomo di Aiello Calabro. R.B.di anni 51,  è stato denunciato dai Carabinieri Forestale per incendio boschivo colposo.

I primi di luglio ad Aiello Calabro si festeggia la Madonna delle Grazie. Il paese come da tradizione è illuminato lungo il sentiero del Castello con lanterne artigianali fatte di barattoli vuoti che all’interno contengono del cotone imbevuto che sono stati accesi durante la processione da una persona che non ha considerato di controllare in seguito tutto il perimetro dove sono stati posizionati gli stessi barattoli al fine di verificare lo spegnimento degli stessi.

Due di questi, posti sotto sequestro, come è stato verificato dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Aiello, alimentati dalla vegetazione secca presente sul luogo,  hanno provocato un incendio che si è esteso in seguito per circa dieci ettari su una superficie caratterizzata da un rimboschimento di conifere, latifoglie e macchia mediterranea. Sul posto per domare le fiamme sono intervenuti i Vigili del Fuoco, un elicottero regionale e due squadre antincendio. I Carabinieri Forestale hanno effettuato sul luogo dell’incendio , al fine di assicurare le fonti di prova,  il MEF, “Metodo delle evidenze Fisiche”, ai fini dell’individuazione degli elementi necessari per la ricostruzione dell’evento grazie all’attività investigativa e di repertazione che attraverso dei “segnali indicatori” rilevati con tale metodo  individua il punto d’innesco dell’incendio.

Neonato morto la scorsa notte all’Annunziata, sequestrata la salma

COSENZA – Un neonato è morto la notte scorsa nell’ospedale di Cosenza ed i genitori hanno denunciato il fatto alla polizia.

Secondo quanto si è appreso sino ad ora, la donna si è presentata in ospedale con febbre alta e problemi cardiaci ed è stata ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia.

I problemi sarebbero sopraggiunti al momento del parto e non è ancora chiaro, al momento, se il neonato sia nato morto o se il decesso sia arrivato subito dopo il parto. I genitori si sono rivolti al posto fisso della Polizia in ospedale presentando una denuncia. Stamani, gli agenti della Questura di Cosenza sono andati in reparto dove hanno sequestrato la cartella clinica.

Fonte Ansa

Denuncia estorsore e lo fa arrestare, imprenditore coraggio nel cosentino

SAN GIORGIO ALBANESE (CS) – Subisce un’estorsione e fa arrestare il responsabile presentando una denuncia ai carabinieri. Protagonista della vicenda un imprenditore, titolare di appalti per lavori pubblici a San Giorgio Albanese, che dopo avere subito un’intimidazione si è rivolto ai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza consentendo l’arresto dell’autore dell’estorsione. Si tratta di Mario Vigliaturo, di 47 anni, arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Dda di Catanzaro.

A Vigliaturo vengono contestati un’estorsione ed una tentata estorsione messe in atto ai danni dello stesso imprenditore, con l’aggravante del metodo mafioso. Un mese dopo l’intimidazione, Vigliaturo, riferisce la Dda in una nota stampa, aveva avvicinato i responsabili dell’impresa chiedendo una somma di denaro quale “regalino per gli amici di Corigliano”, cittadina della zona jonica cosentina dove si registra una forte presenza criminale.

Fonte Ansa

Droga nascosta nell’intercapedine di casa, denunciato 39enne

MILETO (VV) – Aveva nascosto dosi di cocaina e marijuana in un’intercapedine della propria abitazione a Paravati di Mileto. Un uomo di 39 anni, Michele Galati, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari dai carabinieri con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

A trovare la droga sono stati i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia nell’ambito di una serie di perquisizioni domiciliari effettuate nel comune del vibonese e nelle sue frazioni.

I militari, con l’ausilio dei colleghi del Nucleo cinofili e successivamente dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno squarciato alcune pareti dell’appartamento trovando la droga, già suddivisa in dosi, assieme alla somma di 1.740 euro in contanti.

Fonte e foto Ansa

I Nas all’Ospedale di Vibo, scatta la denuncia per il commissario Caligiuri

VIBO VALENTIA – I Carabinieri di Vibo Valentia e gli specialisti del Nas hanno denunciato in stato di libertà il Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Angela Caligiuri, di 63 anni, per le “gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate in ogni reparto dell’ospedale Iazzolino”.

I militari hanno adottato il provvedimento al termine di un’ispezione che rientra nei controlli avviati nelle varie strutture sanitarie della provincia e dopo avere passato al setaccio le unità operative di Utic/Cardiologia, Rianimazione, Chirurgia ostetricia, e ginecologia. Al commissario straordinario vengono contestate «gravi carenze di condizioni igienico strutturali».

Fonte Ansa

Cosenza, denunciati coniugi per aggressione ad una maestra

COSENZA – Due coniugi sono stati denunciati per aggressione, danneggiamento e installazione abusiva di strumentazione atta a registrare. Il fatto e’ avvenuto in un asilo di Cosenza. I due, trentenni cosentini, avrebbero ripreso un’insegnante del nido, frequentato dal figlio di 22 mesi, per verificarne il comportamento.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia avrebbe istallato una microcamera addosso al piccolo, per documentare dei presunti maltrattamenti. Una volta acquisita la registrazione, i due si sarebbero poi presentati all’asilo, dove hanno aggredito l’educatrice, ritenuta responsabile dei maltrattamenti, provocandole lesioni giudicate guaribili in quindici giorni dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata.

La donna ha sporto denuncia e il filmato e’ stato acquisito dagli agenti della Questura di Cosenza e poi trasmesso alla Procura. Ma dalle immagini, secondo quanto si apprende, non si evincerebbe alcuna violenza fisica sul bambino.

Immagini di repertorio 

Girovagavano per strada invece di andare a scuola, denunciati i genitori

LAMEZIA TERME (CZ) – I genitori di nove bambini sono stati denunciati da personale del Commissariato di Lamezia Terme della Polizia di Stato per l’evasione scolastica dei figli.

Gli agenti, nel corso di controlli in aree degradate della città ed in particolare nella località nota come “Ciampa di cavallo”, hanno notato molti minori girovagare per le strade in orario scolastico. Dagli accertamenti svolti nel vicino istituto scolastico dall’Ufficio controllo del territorio del Commissariato, è emerso che i 9 bambini, iscritti alla scuola dell’obbligo per l’anno 2018/2019, non hanno mai frequentato le lezioni.

Il personale del Commissariato di Lamezia Terme ha quindi identificato i 18 genitori, denunciandoli alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Contestualmente è stata interessata la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Catanzaro per i provvedimenti a tutela dei ragazzi.

Fonte Ansa

Strade del centro cosparse di chiodi, denunciato un 66enne

SAN DEMETRIO CORONE (CS) – Ha cosparso di chiodi alcune strade di San Demetrio Corone, il centro in cui risiede, ed è stato identificato e denunciato in stato di libertà dai carabinieri. Un pensionato, D.L., di 66 anni, è accusato di attentato alla sicurezza dei trasporti.

Da giorni, alcuni automobilisti di San Demetrio Corone, ignari di quanto aveva messo in atto il pensionato, trovavano i pneumatici delle loro autovetture forati. Dopo la denuncia da parte degli automobilisti che avevano subito i danni, i carabinieri hanno avviato le indagini, giungendo all’identificazione di G.L. quale presunto responsabile. In casa dell’uomo, in un contenitore di plastica, i militari hanno trovato un migliaio di chiodi uguali a quelli sparsi lungo le strade.
Secondo quanto è emerso dalle indagini, il comportamento del pensionato sarebbe da collegare ai litigi che avrebbe avuto negli ultimi tempi con numerosi cittadini di San Demetrio Corone.

Fonte e foto Ansa

Scarti di automobili nei pressi di un torrente, denunciato autocarrozziere

CORIGLIANO – ROSSANO (CS) – I finanzieri della Sezione Operativa navale di Corigliano Calabro hanno individuato un’area pubblica, a ridosso del torrente Gennarito, dove era stato abbandonato un consistente quantitativo di rifiuti, derivanti dallo scarto di lavorazione di autocarrozzerie.

I finanzieri, sulla base di indizi trovati sui rifiuti, hanno avviato un’indagine che ha consentito di risalire all’autocarrozzeria dalla quale provenivano gli scarti.

Nell’officina è stata trovata un’auto in riparazione dalla quale proveniva uno dei ricambi oggetto dell’abbandono. I militari hanno così identificato il presunto responsabile, titolare della ditta, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per violazioni al Testo Unico dell’ambiente, segnalandolo per l’applicazione della sanzione amministrativa che, nel caso di specie, può arrivare ad un massimo di 26.000 euro, e obbligandolo alla bonifica dell’area inquinata.

Fonte e foto Ansa