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Nascondeva selvaggina, denunciato 49enne

Cosenza, operazione “Osei 3” denunciati 15 cacciatori

COSENZA – Quindici cacciatori sono stati denunciati dai Carabinieri della specialità Forestale per aver cacciato e detenuto esemplari di avifauna nei cui confronti la caccia non è consentita. L’operazione, denominata “Osei 3”, ha visto impegnati militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza e le Stazioni di Corigliano, Acri, Castrovillari, Trebisacce e Oriolo, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.

I militari durante una attività investigativa e di monitoraggio estesa nei comuni di Villapiana, Corigliano e Cassano hanno accertato l’attività venatoria illegale dei cacciatori che si avvalevano anche di un accompagnatore del luogo. Scattati i controlli, a seguito di ispezioni e perquisizioni di automezzi in loro possesso, sono stati rinvenuti abbattuti circa 600 capi di avifauna per la maggior parte non cacciabile appartenenti alla specie di “Fringilidi” (fringuelli, verdoni, verzellini, cardellini, pettirossi, capinera, codirosso,luì, zigolo, fanello).

I cacciatori, 12 provenienti dalle zone di Firenze e Arezzo, 2 veronesi e uno di Cassano Jonio (cs) sono stati denunciati per violazione alla legge sula caccia. Non è la prima volta, così come testimoniano le altre operazioni effettuate dai Carabinieri Forestali in questo territorio, che i cacciatori provenienti dal nord Italia, una volta giunti nello ionio cosentino trovino una perfetta organizzazione che gli fornisce vitto, alloggio, munizionamento e accompagnamento per effettuare la caccia a specie di avifauna protetta e non cacciabile, particolarmente apprezzata nella preparazione di tipici piatti. Oltre alla denuncia per aver cacciato e detenuto specie la cui caccia non è consentita e particolarmente protette dalla Convenzione di Berna,  si è provveduto nei confronti degli indagati al sequestro dell’avifauna, in gran parte Fringuelli, di 19 fucili e di 4200 cartucce di vario calibro in loro possesso.

Sorpresi a bruciare rifiuti, nei guai sette operatori ecologici

VIBO VALENTIA – Nel corso della mattinata, grazie ad un’attività mirata nel settore ambientale condotta dai carabinieri della Stazione di Pizzo, sette operatori ecologici sono stati denunciati perché sorpresi a dar fuoco a materiale di scarto all’interno di un sito di stoccaggio per la raccolta differenziata.

I sette, tutti dipendenti di ditte impiegate nella raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade dell’area napitina, sono stati colti proprio nell’atto gettare i rifiuti nel fuoco. A loro i carabinieri sono arrivati seguendo le tracce di fumo sprigionate dal grosso rogo composto da materiale di vario genere: una vera e propria colonna di fumo nero che ha sprigionato un forte odore acre nelle vicinanze del centro abitato con probabile concentrazione di diossina.
Notevoli anche i disagi per residenti del limitrofo centro abitato. Il terreno è stato sottoposto a sequestro.

Fonte e foto Ansa

Combustione illecita di rifiuti, denunciato un 59enne

 

SANTA SEVERINA (KR) – I carabinieri forestali di Santa Severina hanno denunciato un uomo che aveva incendiato due cumuli di rifiuti sul proprio terreno, nel Crotonese, per disfarsene. Durante un controllo del territorio, i militari hanno notato a distanza una colonna di fumo nero e acre, prodotto generalmente dalla combustione di materiale plastico. Intervenuti sul posto, un’area in località Carpentieri, hanno appurato che il fumo era prodotto dalla combustione di due cumuli di materiali vari, tra cui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, molle di materassi e altro. I carabinieri hanno quindi individuato il presunto incendiario, il proprietario del terreno interessato, che vive nelle adiacenze. Dopo una serie di verifiche e accertamenti, l’uomo, un 59enne, è stato segnalato alla Procura di Crotone per combustione illecita di rifiuti.

(Foto e fonte Ansa)

Reperti archeologici detenuti illegalmente, una denuncia

CIRO’ MARINA (KR) – Reperti archeologici detenuti illegalmente sono stati scoperti dai carabinieri di Cirò Marina insieme a quelli del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza, a casa di un pensionato di 69 anni che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il possesso non autorizzato.

In particolare, al termine di una perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di una campana navale appartenente al relitto sommerso del “Caccia Torpediniere Lince”, nonostante esplicita richiesta avanzata dal competente ente comunale per la successiva consegna al locale museo. Nel medesimo contesto, sono stati rinvenuti e sequestrati due piedi integrali di anfore, un collo di anfora e due anse di anfora.

Scoperti nove ordigni rudimentali, due denunce

VIBO VALENTIA –  I carabinieri di San Costantino Calabro, coadiuvati dai militari di Filandari e Francica, hanno sequestrato nove ordigni rudimentali denunciando in stato di libertà le due persone con precedenti penali che li detenevano.

I due, F.G., di 41 anni, e V.A.M., di 44, sono stati fermati nel corso di un controllo dopo che erano stati visti aggirarsi con fare sospetto per le vie di San Costantino. Dopo una prima verifica, le attività investigative si sono concentrate nelle abitazioni dei due all’interno delle quali sono stati trovati nove ordigni artigianali e due scooter, sprovvisti di assicurazione, risultati assemblati con parti di altri ciclomotori rubati.
Alle due persone denunciate vengono contestati i reati di detenzione di materiali pirotecnici non convenzionati e riciclaggio.

Fonte Ansa 

Scoperta e sequestrata carrozzeria abusiva, una denuncia

SPILINGA (VIBO VALENTIA ) – I Finanzieri della Tenenza di Tropea hanno scoperto, a Spilinga (VV), una carrozzeria operante senza alcuna autorizzazione amministrativa.
Per tali aspetti, le fiamme Gialle tropeane hanno provveduto al sequestro amministrativo di tutte le attrezzature presenti nella carrozzeria abusiva costituite da un ponte sollevatore, compressori, attrezzi meccanici vari e materiale per la verniciatura degli automezzi.

Il titolare dell’attività è stato, inoltre, denunciato alla competente Procura della Repubblica in quanto responsabile di gravi violazioni alle normative poste a tutela dell’ambiente. Nell’area antistante l’attività, infatti, in piena zona abitata, sono stati rinvenuti innumerevoli scarti di lavorazione di autocarrozzeria, autoveicoli fuori uso e materiale ferroso di vario genere, per un totale complessivo di circa 5 tonnellate, il tutto ammassato in un’area di appena 200 mq.

Il soggetto controllato, per di più, per l’attività esercitata, è risultato inadempiente agli obblighi di presentazione della dichiarazione dei redditi, qualificandosi come un “evasore totale” e, pertanto, sottoposto ad attività ispettiva.

L’azione di servizio conferma, ancora una volta, il costante presidio e controllo economico attutato sul territorio dalla Guardia di Finanza a difesa della legalità, a beneficio dei commercianti che operano nel rispetto delle regole fiscali, della
concorrenza e del mercato.

Vendeva cd musicali contraffatti, denunciato un marocchino

VIBO VALENTIA – I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, impegnati negli ordinari servizi di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, con particolare riferimento all’illecita commercializzazione di articoli contraffatti, nel comune di Filandari (VV), hanno individuato un ambulante, di origini marocchine, dedito alla vendita in forma stabile di CD-ROM, riproducenti opere musicali di vari autori italiani e stranieri, risultati contraffatti e/o esposti per
la vendita in mancanza delle prescritte autorizzazioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche.
La pattuglia, composta da militari specializzati “Antiterrorismo e Pronto Impiego”, comunemente conosciuti come “baschi verdi”, ha proceduto al sequestro della merce ed alla contestuale denuncia a piede libero alla locale Autorità Giudiziaria dell’autore del reato di contraffazione di opere protette dal diritto d’autore, previsto e punito dagli artt. 171 bis e ter del Codice Penale. Il venditore, inoltre, è stato sanzionato amministrativamente per aver eluso gli obblighi di vendita itinerante, stabilendosi con posto fisso in una pubblica via. L’attività di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nei
settori della tutela del diritto di autore e del regolare esercizio di attività commerciali.

Incendiano un’auto, denunciate le responsabili

DAVOLI  (CZ)- Due donne, madre e figlia, di 75 e 46 anni, sono state denunciate in stato di libertà dai carabinieri di Davoli per danneggiamento seguito da incendio. Le donne sono ritenute responsabili dell’incendio che, il 4 settembre scorso, ha distrutto una Fiat Panda che era parcheggiata a bordo strada in prossimità dell’abitazione del proprietario. Il pronto intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri della Compagnia di Soverato ha consentito di spegnere subito il rogo, evitando che le fiamme si estendessero alle vicine abitazioni. Le indagini, condotte dai militari della Stazione di Davoli, hanno consentito, nel giro di poche ore, di identificare le due donne quali responsabili. Secondo quanto emerso, madre e figlia avrebbero agito per un forte risentimento di natura personale nei confronti della vittima.

(Fonte Ansa)

 

In auto con fucili da caccia, denunciate due persone

SCALA COELI (CS) – Due persone, entrambe di Scala Coeli, sono state deferite in stato di libertà dai carabinieri della locale stazione per porto abusivo di armi e detenzione abusiva di munizioni. Durante un servizio di pattuglia, i militari li hanno sorpresi a bordo di un’autovettura con due fucili da caccia e relative munizioni. I carabinieri hanno allora esteso il controllo nelle rispettive abitazioni dove sono state rinvenute quasi tremila cartucce, un numero decisamente superiore a quanto consentito dalla legge.

Immagine di repertorio