Archivi tag: denuncia

Estirpa macchia mediterranea, denunciato un imprenditore agricolo

ROCCABERNARDA (KR) –  Con l’obiettivo di trasformare un bosco in un’area coltivabile, un imprenditore agricolo aveva estirpato tutta la macchia mediterranea presente. Il mutamento di destinazione è stato scoperto dai militari della stazione carabinieri forestale Santa Severina durante un servizio di controllo del territorio. Dagli accertamenti è emerso che l’attività era stata autorizzata, ma la documentazione presentata non sarebbe stata regolare. La consistenza reale della vegetazione, costituita da specie arboree e arbustive della macchia mediterranea, infatti, non era stata qualificata correttamente. Il proprietario dell’area, un imprenditore agricolo residente a Roccabernarda, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per violazione della normativa ambientale – paesaggistica. (Fonte Ansa)

 

Incendio boschivo a Celico, denunciato un operaio

CELICO (CS) – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Spezzano Sila hanno nei giorni scorsi denunciato un operario di Celico per incendio boschivo colposo. L’uomo, dipendente di una azienda agricola del luogo, si è reso responsabile di un incendio in località “Miugliano Morelli” di Celico causato dall’abbruciamento di residui vegetali che lo stesso stava effettuando a ridosso di un terreno boscato nella proprietà dell’azienda. I militari, avvertiti da una segnalazione al numero di emergenza ambientale 1515, hanno constatato il mancato controllo del propagarsi delle fiamme che si sono estese sulla vicina area boscata interessando il sottobosco e alcune piante di Pino Laricio. Le fiamme hanno inoltre interessato un rottame di autovettura ed altri vecchi attrezzi agricoli posti all’interno dell’area interessata dalle fiamme. L’uomo, a cui è stata applicata una sanzione di 2000 euro, dovrà pertanto rispondere anche di abbruciamento illecito di rifiuti. Sull’area interessata all’incendio, posta sotto sequestro, i militari hanno inoltre applicato il Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF) che consente di ricostruire l’evoluzione del fuoco attraverso i segni e le tracce che lo stesso rilascia.

 

Se ne stava al bar invece di lavorare, denunciato dipendente comunale

CROTONE – Un dipendente del Comune di Crotone è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di avere interrotto più volte il proprio servizio, concedendosi lunghe pause in un’attività commerciale.
Le indagini che hanno portato alla denuncia sono state condotte dal personale della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura e dalla Compagnia di Crotone della Guardia di finanza.
Il dipendente comunale è stato fotografato dalla Polizia giudiziaria all’esterno dell’attività commerciale, in totale tranquillità, ripreso in vari momenti della sua permanenza fuori dalla sede di lavoro, dimostrando, riferisce un comunicato della Procura della Repubblica, «un cronico disinteresse per le funzioni pubbliche svolte” ed “una totale assenza di senso del dovere».

Foto e fonte Ansa

Sequestrati oltre 18 chili di materiale pirotecnico, denunciato un 34enne

Sorpreso a tagliare legna nel Parco Nazionale della Sila, denunciato un uomo per furto

COTRONEI (KR) – I militari della stazione Carabinieri Parco di Cotronei hanno colto in flagranza di reato in località “Pasqualone” di Petilia Policastro un uomo del luogo mentre prelevava indebitamente del materiale legnoso giacente a terra e precedentemente tagliato ad opera di ignoti. L’area oggetto del taglio furtivo ricade all’interno della zona “1” di massima tutela paesagistico-ambientale del Parco Nazionale della Sila, in terreni boscati demaniali di proprietà del comune di Petilia Policastro. Lo stesso è stato fermato dai militari mentre con l’ausilio di motosega depezzava e caricava il materiale legnoso, proveniente dall’illecito abbattimento degli alberi, sul cassone di un Nissan. Si è pertanto proceduto al sequestro del legname e della motosega e alla denuncia dall’uomo per furto di piante in area protetta. Tale attività investigativa, ha avuto origine dall’accertamento nei giorni scorsi dell’abbattimento di nove alberi di alto fusto di faggio di proprietà comunale ad opera di ignoti, il cui legname era già stato trafugato al fine di ricavarne legna da ardere.

 

Smaltimento illecito di liquami, denunciato proprietario di un’azienda zootecnica

TORANO CASTELLO (CS) – I carabinieri della sezione forestale hanno posto sotto sequestro una concimaia e alcuni capi bovini in una azienda zootecnica a Torano Castello, il cui proprietario è stato denunciato per smaltimento illecito e abusivismo edilizio. Il sequestro è avvenuto a seguito di un controllo effettuato dai militari delle Stazioni di Montalto e Cerzeto che hanno constatato che l’allevamento era privo di una vasca per lo stoccaggio dei liquami zootecnici e dei letami prodotti. Il letame era depositato in maniera incontrollata all’interno di una concimaia, risultata realizzata abusivamente, e poi sversato sul terreno privo di dovuta impermeabilizzazione e canalizzazione. Il percolato di materia fecale confluiva in seguito, attraverso un fosso di scolo nel torrente Finita iscritto nelle acque pubbliche della provincia di Cosenza. I controlli hanno constatato che il titolare dell’azienda non era in possesso di alcun titolo che autorizzasse l’utilizzazione agronomica e lo scarico dei reflui, oltre a documentazione attestante il regolare smaltimento dei rifiuti prodotti dall’azienda. Le deiezioni animali, classificate rifiuti speciali non pericolosi, sono risultate stoccate all’interno di una concimaia e una parte tracimata sul suolo senza alcun accorgimento idoneo a prevenire rischi igienico sanitari. Durante i controlli, congiuntamente al servizio veterinario, si è verificata la presenza nella stalla di otto capi bovini, aventi meno di un anno, il cui titolare dell’allevamento è risultato inosservante dell’obbligo di comunicazione entro 7 giorni dalla nascita. Oltre al sequestro della concimaia e dei liquami zootecnici stoccati si è proceduto al sequestro amministrativo del bestiame e ad elevare sanzione amministrativa di 1600 euro per l’inosservanza di comunicazione della nascita. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Cosenza.

Paola, un arresto e una denuncia per detenzione di stupefacenti

PAOLA (CS) – Ieri, il  personale della Polizia di Stato in servizio presso il commissariato di Paola ha tratto in arresto per il reato di detenzione, ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente Fedele Santoro di anni 64. Durante il servizio effettuato nell’area urbana della cittadina tirrenica, gli agenti notavano due soggetti sospetti transitare a bordo di un’autovettura per cui decidevano di effettuare più approfondite verifiche seguendo il veicolo.
L’auto in argomento veniva intercettata nelle vicinanze dell’abitazione dell’arrestato, peraltro noto alle forze dell’ordine per reati inerenti lo spaccio di stupefacenti.
In seguito alla perquisizione personale, entrambi i soggetti sono stati rinvenuti in possesso di hashish ed un bilancino di precisione.
La perquisizione si estendeva anche al domicilio del Fedele Santoro, nel corso della quale venivano rinvenuti abilmente occultati, sia in casa che nel giardino di pertinenza, diversi barattoli di vetro contenenti marjuana, per un peso complessivo al netto pari a 2,7 chilogrammi.
Al termine delle formalità di rito, il Santoro veniva tradotto su disposizione dell’A.G. presso la Casa Circondariale di Paola, mentre l’altra persona veniva denunciata per detenzione di sostanza stupefacente, ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90.

 

Abbigliamento contraffatto, scatta la denuncia per un negoziante

PALMI (RC) – Aveva messo in vendita nel proprio negozio trenta capi di abbigliamento contraffatti. Un noto commerciante di Palmi è stato denunciato in stato di libertà dal Commissariato di Polizia di Palmi e dalla Compagnia della Guardia di finanza. I capi di abbigliamento, scoperti nell’ambito delle attività interforze del dispositivo di controllo straordinario del territorio previsto dal piano di azione nazionale e transnazionale “Focus ‘ndrangheta”, stabilito in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono stati posti sotto sequestro. L’attività interforze ha riguardato soprattutto il controllo delle attività commerciali della città di Palmi allo scopo di contrastare il fenomeno della contraffazione particolarmente nella stagione dei saldi. (Foto Ansa).

Preleva materiale roccioso senza autorizzazione, una denuncia

MESORACA (KR) – Prelevava massi rocciosi senza autorizzazione dall’area annessa all’alveo di un fiume per realizzare un terrapieno. Un imprenditore di 38 anni è stato denunciato a Mesoraca dai Carabinieri Forestale per furto, invasione di terreno e violazione delle norme paesaggistiche.
I militari, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato i lavori di realizzazione di un muro di sostegno del terrapieno, alto circa quattro metri, innalzato con l’utilizzo di grossi massi granitoidi assemblati a secco.
Seguendo un autocarro hanno individuato un uomo che, con l’ausilio di un escavatore, prelevava il materiale roccioso dall’area annessa all’alveo del fiume S. Antonio. I lavori effettuati in assenza dei necessari permessi, sono stati immediatamente bloccati. In corso accertamenti per rilevare altre eventuali responsabilità.

Reggio Calabria, sequestrato un frantoio abusivo. Denunciato un responsabile

REGGIO CALABRIA – I finanzieri del comando di Reggio Calabria hanno sequestrato un frantoio oleariomabusivo operante nella zona Macellati del capoluogo reggino. Insospettiti dall’afflusso degli avventori, i militari hanno deciso di accedere al frantoio per verificare il rispetto delle normative ambientali. All’ingresso è stato constatato che l’opificio era sprovvisto di qualsiasi tipo di autorizzazione all’esercizio dell’attività nonché alla gestione dei rifiuti derivanti dalla lavorazione delle olive. Gli scarti della lavorazione erano stoccati su un terreno e all’interno di vasche adiacenti al frantoio, senza che la proprietaria adottare e accorgimenti utili a prevenire infiltrazioni nel sottosuolo. Durante le attività del controllo è stato constatato il furto dell’acqua perpetrato tramite la manomissione di un misuratore idrico, nonché dell’assenza dell’assicurazione e della revisione del furgone utilizzato per il trasporto dei liquami. La titolare è stata deferita per gestione di rifiuti non autorizzata, furto aggravato di acqua, Al contempo sono stati posti sotto sequestro i rifiuti, le attrezzature per la macina, l’area adibita a discarica e il furgone utilizzato per il trasporto di liquami, il tutto per un valore pari a 150mila euro. (Immagine di repertorio)