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Festival del Dialetto, al via un Concorso Letterario Internazionale

CASTROVILLARI (CS) – Il 7° FESTIVAL DEL DIALETTO E LINGUE MINORITARIE DI CALABRIA 2018, organizzato dal CENTRO CULTURA E ARTE 26 con il suo portale www.arte26.it – promoter culturale accreditato dal MiBACT, parte con un Concorso Letterario Internazionale.

Pubblicato il Bando di Concorso

Pubblicato il Bando del Concorso in Dialetto e Lingue di minoranza di Calabria, con lo scopo di promuovere la conoscenza del patrimonio linguistico della terra calabra: la lingua madre, bene culturale da tutelare. La partecipazione al Concorso è gratuita e possono partecipare Autori di tutte le età, anche residenti fuori regione o all’ESTERO, con opere già edite, a tema libero, sia in Prosa che in Poesia, scritte in dialetto di Calabria o Lingua di Minoranza arbëreshe, occitana, grecanica di Calabria. Ogni partecipante potrà inviare UN LIBRO PUBBLICATO DAL 2010 AD OGGI, scritto in DIALETTO di CALABRIA o in lingua di Minoranza calabrese (UNA SOLA COPIA, MASSIMO 02 LIBRI DI ARGOMENTO DIVERSO). Le opere dovranno pervenire entro il 24 Giugno 2018 al seguente indirizzo: CENTRO CULTURA E ARTE 26 – VIA TEVERE n° 7 – 87012 CASTROVILLARI – CS. Ai vincitori verranno assegnati coppe, pacchi-libri di Autori calabresi e prodotti tipici di Calabria.

Il Centro Culturale 26

Il Centro Culturale 26, al suo 40° anno di attività, con il Festival del Dialetto s’inserisce tra gli eventi più accreditati a livello nazionale per la salvaguardia del patrimonio linguistico della Calabria. L’iniziativa non è limitata solo all’Italia, dal momento che sono coinvolti anche alcuni circoli calabresi dell’America Latina che hanno a cuore la promozione e la tutela della lingua madre, che rischia l’estinzione. Il Festival ha l’obiettivo di diffondere la cultura del dialetto, come bene culturale, non più lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza e veicolo di svantaggio sociale. Salviamo, dunque la lingua madre, per conoscere la storia e le tradizioni di un popolo.

Per non dimenticare il dialetto e le lingue minoritarie

CASTROVILLARI (CS) – “In un mondo sempre più multilingue e multiculturale, nell’era digitale dobbiamo conoscere bene innanzitutto la lingua italiana e, senza pregiudizi, contribuire a salvare la nostra lingua madre. Conoscendo il dialetto, non più considerato, come un tempo, lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza e veicolo di svantaggio o esclusione sociale, significa conoscere le nostre radici, la storia di un popolo; e il Festival ha l’obiettivo di favorire la conoscenza, promozione e conservazione del patrimonio linguistico, per scongiurarne l’estinzione”. Con queste parole l’ideatrice del Festival del Dialetto e delle lingue minoritarie, Maria Zanoni, definisce lo scopo della manifestazione che si concluderà domenica prossima, 14 maggio,alle ore 16.30 nella Sala Consiliare del Comune di Castrovillari, con la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso internazionale del Festival del Dialetto e Lingue minoritarie di Calabria.

L’evento, alla sua sesta edizione, organizzato dal Centro Cultura e Arte 26, diretto dall’Antropologa Maria Zanoni, è  patrocinato dal MiBACT, dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Cosenza, dal Parco Nazionale del Pollino, dal Comune di Marcellinara, dal Comune di San Basile.

Alla festa del Dialetto parteciperanno, oltre a poeti e compagnie teatrali dialettali, Mimmo Lo Polito, Sindaco di Castrovillari, Vittorio Scerbo, Sindaco di Marcellinara, Vincenzo Tamburi, Sindaco di San Basile, Consigliere Provinciale, Mimmo Pappaterra, Presidente Ente Parco Pollino; sarà ospite il prestigioso Maestro Orafo Gianluca Musacchio che ha curato i trofei destinati ai vincitori con originali creazioni in argento.

L’evento, organizzato dal Centro Cultura 26, al suo 40° anno di attività, ha lo scopo di contribuire a salvare la Lingua Madre (dialetto e lingue di minoranza di Calabria, con pari dignità, come beni culturali preziosi da tutelare), ha carattere itinerante ed ha durata annuale. Unico del suo genere nel panorama culturale nazionale, che il MiBACT ha riconosciuto nel Progetto Etnie e Letterature – cui l’Associazione Culturale “26” collabora dal 2004.

Il Festival sarò poi ospitato dai Comuni di Marcellinara (CZ), in Agosto; da Comuni arbereshe, a Settembre; da uno dei Borghi più belli d’Italia, Morano Calabro, in Ottobre, per chiudere a Castrovillari, con una rassegna di Suoni tradizionali.

 

La poetica di Michele Pane domani a Decollatura

DECOLLATURA (CZ) – Dopo la prima a Marina di Curinga, nell’ambito della “Festa della Cultura e dell’Ambiente” di Costa Nostra, MAICU MAN – Tra i sensi ed i paesaggi di un poeta: Michele Pane, lo spettacolo di Scenari Visibili di e con Dario Natale e Domenico D’Agostino, sarà in replica domenica 7 agosto, alle ore 18.00, ad Adami, frazione del comune di Decollatura dietro l’organizzazione di Rivìentu – Coordinamento territoriale delle associazioni del Savuto Reventino in collaborazione con l’associazione culturale e teatrale Scenari Visibili. La manifestazione di domenica si inserisce nel Cartellone Unico di eventi realizzato da Rivìentu, attraverso il quale si cerca di riunione, a mo’ di un’unica grande kermesse territoriale, tutte le iniziative culturalmente più significative dell’intera area del Savuto Reventino.

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L’azione teatrale sarà realizzata in una particolare e suggestiva location, su via Luigi Costanzo, nei pressi della casa natale del poeta. Michele Pane infatti, nacque proprio nel piccolo borgo del Reventino Adami nel lontano 1876. Emigrato sin da giovane, passò quasi tutta la sua vita negli USA, prima a New York e poi a Chicago. Fu poeta colto, perfettamente inserito nel suo tempo, da sempre contrario al feudalesimo dei galantuomini calabresi come al consumismo industriale americano. Fondatore oltreoceano di seguite riviste letterarie italo-americane, mantenne sempre precisi contatti con i dissidenti calabresi costretti all’espatrio e con la natura dei suoi luoghi, dei quali perpetua nei sui scritti la nostalgia e il ricordo. Morì a Chicago il 18 aprile del 1953.

Un’azione che vuole essere l’auspicio di una rete culturale concreta e ben collegata tra il mare e le montagna. Una poetica fortemente intrisa di passione, storia, geografia, antropologia, usi e consuetudini dell’area del Reventino. Un invito a mantenere accesa la spia della curiosità verso le figure identitarie che tuttora attualizzano il presente e il circostante.

A Marcellinara la seconda tappa del V Festival del Dialetto e lingue di minoranza

MARCELLINARA (CZ) – La seconda tappa del V Festival del Dialetto e lingue di minoranza si svolgerà il prossimo sabato 28 maggio a Marcellinara, paesino in provincia di Catanzaro, ospitata dall’Amministrazione locale, sotto la guida del dottor Vittorio Scerbo, con il patrocinio del MiBACT – Progetto Etnie e Letterature, diretto dal professor Pierfranco Bruni. In particolare, nel Palazzo dei Baroni Sanseverino si svolgerò un convegno, “I beni culturali e la civiltà contadina”, durante il quale l’antropologa Maria Zanoni presenterà il Vocabolario etnofotografico “Terra e casa”, pubblicato nell’ambito del progetto del Festival. L’incontro vedrà anche lo svolgimento di un reading poetico nelle locali parlate, con intermezzi musicali del Gruppo Radiolausberg, composto da giovani interpreti di suoni popolari dell’area del Pollino calabro-lucana.

Questa edizione del Festival, inoltre, sarà accolta dai Circoli calabresi dell’America Latina, come annunciato dal professore Mario Francisco Benvenuto, docente all’Università della Calabria, che ha tradotto in spagno la raccolta di poesie dialettali “M’arricordu”, edito da Arte26 per la Collana Festival Dialetto. Dunque, un appuntamento importante per riflettere sulla lingua come bene culturale che si lega ai fattori antropologici di unaq comunità.

 

 

 

 

Festival del Dialetto di Calabria, domenica 8 maggio la cerimonia di premiazione

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Castrovillari ( Cs)  Domenica 08 Maggio alle ore 18:30 presso il palazzo di città  a Castrovillari,cerimonia premiazione Concorso Letterario e Fotografico Internazionale del 5° Festival Dialetto di Calabria – Recital di poesie dialettali e presentazione del libro M’ARRICORDU di Maria Zanoni. patrocinato dal MiBACT – Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria, dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Cosenza, dal Parco Nazionale del Pollino. Il Festival itinerante, ideato da Arte26, è partito nel 2010 da Castrovillari con un Convegno di presentazione “Lingua, radici e territorio – aspetti antropologici e culturali”, per fare tappa nei più suggestivi centri storici regionali con Recital di poesia dialettale, premi di fotografia e pittura “I colori del Dialetto nell’Arte”, Concorsi Letterari e rappresentazioni teatrali in dialetto calabro, lingua arbereshe, occitana e grecanica di Calabria nelle antiche piazze. Il Festival favorisce la conoscenza, la promozione e la conservazione di un patrimonio linguistico altrimenti in via di estinzione. Si prevede l’intervento del Docente dell’Università della Calabria, prof. Francesco Benvenuto ,la prof.ssa Maria Zanoni autrice del libro.Non mancheranno I  saluti istituzionali dell’amministrazione Comunale di Castrovillari. Un recital di poesia e narrativa dialettali chiuderà la serata. Attraverso le parlate locali si conosce la storia di una comunità, di un territorio ben inseriti nel contesto nazionale, con le loro tradizioni, le loro risorse, usi e costumi popolari” –  afferma la prof.ssa Maria Zanoni, promoter del Festival – E precisa: “Questo processo identitario e di appartenenza affonda le sue radici negli aspetti storico-antropologici, non solo linguistici delle Comunità. Valorizzare e tutelare il dialetto, come bene culturale, significa rafforzare il patrimonio linguistico nazionale, nato da modulazioni dialettali “. Studiare le forme dialettali consente di ripercorrere il percorso antropologico e storico di un popolo grazie al suo modo di esprimersi e di comunicare. Attraverso la parlata dialettale si riscoprono vicende, memorie, tradizioni, passioni, valori: un immenso patrimonio affidato soprattutto alla tradizione orale, che rischia di subire irrecuperabili perdite. L’antropologia aiuta una lingua a non morire.

Anna Maria Schifino