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“Il diavolo custode” di Vincenzo Salemme al Rendano

COSENZA- Doppio appuntamento per la rassegna “Teatro di Primavera”, domani sera e venerdì 4 aprile, alle ore 20.30, sul palco del Teatro Rendano protagonista l’irresistibile comicità di Vincenzo Salemme. Torna a Cosenza con la sua commedia campione d’incassi “Il Diavolo custode”.
Teatro di Primavera è un evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza. Sul palco del Teatro A. Rendano sei spettacoli all’insegna del divertimento. Prosa, cabaret e musica questi gli ingredienti della rassegna ideata da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi” e “GF Management” .
Vincenzo Salemme riapre eccezionalmente la sua tournée e torna a Cosenza per due date in esclusiva. Domani e il 4 aprile prossimo, inoltre, il comico napoletano riceverà ben tre riconoscimenti. A consegnare a Vincenzo Salemme, un premio sul palco del Rendano: l’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro); l’Agis Calabria (Associazione nazionale Esercenti cinema); inoltre, riceverà il Chicco d’Oro, assegnato fin dalla prima edizione ai personaggi dello spettacolo più amati dal pubblico, promosso dall’azienda Caffè Aiello.
Si preannuncia sold out per la sua commedia che prende spunto dall’attualità: “Immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode – scrive nelle sue note di regia il comico napoletano –  salga sulla terra per dirci “Vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo? La vuoi la seconda possibilità? Ce la farai a fare di meglio?”
“Il diavolo custode” scritto, diretto e interpretato dallo stesso Salemme con Nicola Acunzo, Domenico Aria, Floriana e Martino, Andrea De Maria,Antonio Guerriero,Raffaella Nocerino,Giovanno Robò. Un testo che si ispira all’attualità, che fa riflettere e sorridere. “Una società civile dovrebbe consentire a chiunque di vivere con serenità senza ansie da debiti e da usurai. E, invece, oggi ci si ammazza perché non si hanno soldi. Il denaro uccide e chi non ha soldi non è niente. Ma che mondo è questo?”. Così dichiara Salemme e continua: “Ho voluto fare uno spettacolo che vi facesse venire voglia di parlare di più con voi stessi, col diavolo che è in voi senza averne tanta paura, perché se quel diavolo è in voi forse è solo un povero diavolo e non può farvi del male. E magari vorrebbe darvi solo una seconda possibilità. Perché diciamoci la verità, ci lamentiamo spesso con l’universo intero e con la vita che sono stati troppo crudeli con noi. Che ci hanno tarpato le ali, che ci hanno spezzato i sogni. E allora immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode salga sulla terra e venga a dirci: “Vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo? La vuoi la seconda possibilità? Ma sei sicuro che ne valga la pena?” Ecco questo è il tipo di domande che si pone  il regista  ridendo un po’, senza cattiveria e senza paura, su noi stessi.