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Mario Occhiuto:« La vittoria di Abramo conferma che centrodestra è cambiato»

COSENZA -«La straripante vittoria di Sergio Abramo completa il cerchio di quanto già avvenuto a Cosenza e a Vibo Valentia e dimostra che  il centrodestra calabrese  è cambiato  e oggi  ha una capacità di ascolto che matura consenso nelle città. Il risultato del capoluogo- afferma Mario Occhiuto- induce  a ritenere che  si sia formata una classe dirigente  diversa  nell’ultimo  triennio  ,  in grado di eliminare quelle componenti di autoreferenzialità  che avevano condizionato le precedenti esperienze di  governo regionale. È un processo che è anche merito dell’ottimo lavoro svolto in Forza Italia da Jole Santelli, con pazienza  e testimonianza di coraggio nel dare spazio a generazioni diverse, connesse da una capacità comune di guardare  alla realtà con abnegazione  e senso  di realtà».

“Gli intoccabili”, le dichiarazioni di Ciancimino sul programma di LaCTv

REGGIO CALABRIA – «Tutto quello che Cosa Nostra non controllava direttamente o non riteneva di dover discutere ulteriormente oltre i loro vertici, preferiva accantonarlo subito,  pagando il dovuto e  levandosi i problemi davanti». Sono le rivelazioni che Massimo Ciancimino, figlio di don Vito, ex sindaco mafioso di Palermo, ha rilasciato  al programma “Gli Intoccabili” condotto da Klaus Davi sull’emittente calabrese LaC Tv (http://www.lactv.it).

'NDRANGHETA: OPERAZIONE DEI ROS IN LIGURIA, 12 ARRESTI

«Posso rivelare quello che ho vissuto in prima persona ma valeva per tutta l’associazione. Mio padre diceva sempre piuttosto che avere a che fare con gli ndranghetisti è meglio pagare, pagare, pagare. Accettiamo le loro condizioni ma non trattiamo. I calabresi erano pericolosi non li voleva al fianco, a nessun tavolo di trattative. Mio padre ne temeva la pericolosità non solo famigliare  ma anche  singola. Ogni singolo calabrese era pericoloso», ha spiegato Ciancimino nel corso dell’intervista, durante la terza puntata del programma e che è possibile vedere al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=LdzAsfw0_eA. «Tutto quello che mio padre non riusciva a controllare gli faceva paura e quindi pagava.- prosegue Ciancimino – Se c’erano dei cointeressi su opere edilizie, ad esempio su appalti legati ai lavori della Salerno Reggio Calabria, pagava il pizzo. La prima quota che doveva eliminare era la loro. «Accontentiamo i calabresi e leviamoceli di torno» diceva”.

 

Arresti Rende, le cantate dei pentiti che hanno inguaiato i politici

CATANZARO – Sono state le dichiarazioni di alcuni pentiti ad imprimere una svolta nelle indagini condotte da pool della DDA composto dai magistrati Bombardieri, Luberto e Bruni e che ha portato all’arresto di alcuni esponenti politici di spicco della città di Rende e ad elementi organici al clan Lanzino-Ruà. Secondo quanto riferito dallo stesso procuratore Bombardieri nel corso di una conferenza stampa che si è da poco conclusa a Catanzaro, in procura, nel corso delle indagini gli investigatori sono stati guidati anche dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Si tratta di Pierluigi Terrazzano, Roberto Violetta Calabrese e Adolfo Foggetti, tutti esponenti apicali della cosca Lanzino-Ruà. In particolare, Pierluigi Terrazzano, in un verbale di interrogatorio del 27 dicembre 2012, racconta un incontro presso le piscine di Quattromiglia di Rende, in occasione della campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Rende nel 2011, con Sandro Principe e il fratello di un dirigente comunale che non è indagato, ma è indicato dal pentito come “vicino ad ambienti massonici e politici”. Adolfo D’Ambrosio, considerato elemento di spicco della cosca Lanzino-Ruà, avrebbe chiesto 100.000 euro per sostenere la candidatura di Sandro Principe lle regionali del 2010. La frase è stata intercettata nel carcere di Cosenza, durante un colloquio tra lo stesso D’Ambrosio, detenuto, e il figlio Aldo, avvenuto il 12 marzo 2014. «L’operazione contro la cosca di Rende e i politici della città del Cosentino, tra i quali l’ex sottosegretario di Stato, Principe, evidenzia, dunque, non solo favori e assunzioni, ma anche l’elargizione di denaro» hanno messo in evidenza i maistrati.

Stati generali per le Politiche giovanili. Wanda Ferro:”Evento istituzionale o manifestazione di partito?”

wanda ferroCATANZARO (CZ) – Di seguito una dichiarazione della vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro:

“Ci chiediamo se gli Stati generali per le Politiche giovanili presentati oggi dall’assessore regionale Federica Roccisano siano un evento istituzionale o una manifestazione di partito organizzata con il marchio, e le risorse, della Regione. Lascia stupiti infatti che l’intervento di apertura sia affidato al segretario regionale dei Giovani Democratici, intervenuto anche alla conferenza stampa di presentazione, e che nella scaletta del programma sono previsti gli interventi dei capigruppo in Consiglio regionale del Pd e della lista “Oliverio Presidente”. Con tutto il rispetto dovuto al lavoro dell’assessore Roccisano e pur confidando nelle sue buone intenzioni, non si può lasciare considerare il tutto come una semplice leggerezza organizzativa. Questi ‘stati generali’ sembrano piuttosto degli stati molto ‘particolari’, e sembrano avere il solo obiettivo di dare una importante tribuna istituzionale al Partito Democratico e al suo movimento giovanile, che avranno l’occasione di parlare ad una platea di giovani calabresi e rappresentanti del mondo associativo e studentesco utilizzando surrettiziamente il marchio istituzionale della Regione Calabria. È  incredibile che un assessore tecnico sia stato trascinato verso una gaffe istituzionale eclatante e senza precedenti. Probabilmente l’apparato politico che si muove alle sue spalle non è riuscito a trattenere la propria arroganza, dimenticando che il mondo giovanile non coincide con quello del proprio partito, come forse tende a pensare chi proviene da una formazione di tipo sovietico. Mi chiedo perché sia stato invitato ad intervenire, con tanto di nome in locandina, il segretario dei Giovani Democratici, e non quelli dei giovani di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, o di qualunque altro movimento giovanile di centro, di destra o di sinistra. Voglio sperare che la Regione ponga subito riparo a questa gravissima mancanza, modificando il programma e invitando ad intervenire tutti i rappresentanti dei movimenti giovanili, o limitando gli interventi a quelli di chi ricopre ruoli istituzionali pertinenti con il tema affrontato. Altrimenti si tolga il logo della Regione Calabria dal manifesto dell’evento, e si inserisca più correttamente il simbolo del Pd, lasciando in carico al partito anche le spese organizzative”.

 

Conferenza su Futur-E, le dichiarazioni di Giuseppe Antoniotti

ROSSANO (CS)  Stamattina nella Sala Conferenze della centrale Enel in contrada Cutura si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione del progetto Futur-E  e per il riutilizzo del sito da parte del Paese. Il Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti si è espresso in maniera molto positiva a riguardo in quanto questa idea fa parte di quelle iniziative importanti per lo sviluppo del territorio. Di seguito le dichiarazioni del Primo Cittadino durante la Conferenza: «Il Programma Futur-E raccoglie una sintesi importante da quella che è l’idea progettuale del Polo Tecnologico per lo sviluppo e la ramificazione della tecnologia della banda larga su tutto il territorio nazionale. La fabbrica di internet, nella quale sviluppare software e servizi per le famiglie, per le imprese e per l’apparato pubblico attraverso il complesso mondo delle telecomunicazioni, può diventare realtà proprio attraverso il percorso, accompagnato da Enel, di riutilizzo della centrale di Rossano.

antoniotti

La nostra idea valorizza, infatti, tutti gli indirizzi ed i requisiti previsti dal bando: rispetto delle vocazioni del territorio; ricerca; tutela dei posti di lavoro; sviluppo di nuove tecnologie. Tutto questo, per creare in Calabria un centro di eccellenza, unico nel suo genere. Concetti, questi, che sono stati scanditi sia da direttore Global Generation Enel, Enrico Viale; sia dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che ha ribadito l’utilizzo dei fondi della programmazione comunitaria 2014-2020 per l’incremento delle nuove tecnologie a sostegno delle Smart-City e quindi della banda larga; sia dal prorettore dell’Unical Luigino Filice che ha più volte ribadito la volontà dell’Università di voler investire in ricerca e sviluppo per l’innovazione. Non solo. La nostra idea progettuale prevede e auspica la permanenza di un interesse industriale di Enel nel nostro territorio. E questo sarà possibile solo ed esclusivamente se si riuscirà a concretizzare un programma che cammini nel solco del core business della società energetica. E lo sviluppo della banda larga – così come ricordato di recente anche dallo stesso Ad Starace – rientra sicuramente nei piani industriali».

Caso Bentivoglio. Le dichiarazioni di Mario Oliverio

Mario OliverioREGGIO CALABRIA (RC) -A seguito dell’intimidazione ai danni dell’imprenditore Tiberio Bentivoglio, il Presidente della Regione Mario Oliverio, rilascia le proprie dichiarazioni“L’intimidazione subita dall’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio, ribellatosi al racket e divenuto testimone di giustizia, lascia sgomenti per il profondo significato che il criminale gesto incendiario porta con se. Come altri episodi, ormai troppo frequenti in provincia di Reggio Calabria e non solo, anche questo lascia uno strascico di amarezza. Investire e creare realtà lavorative sul proprio territorio non può diventare un tiro da roulette russa, così come non può esserlo amministrare con competenza e trasparenza.Ho sentito telefonicamente Tiberio Bentivoglio ed a lui ho espresso la mia solidarietà ed il mio rammarico per quanto accaduto.Non ho dubbi sul fatto che l’attività commerciale data alle fiamme rialzerà quanto prima le serrande, anche grazie alla preziosa attività che svolgono presidi come Libera.”

Enzo Bruno, dichiarazioni su handling sacal

“E’ veramente stucchevole registrare le reazioni scomposte alla garbata lettera istituzionale con cui, assieme ai due consiglieri d’amministrazione Gaetano Pignanelli e Francesco Grandinetti, ho chiesto chiarimenti in merito all’iniziativa di convocare una conferenza stampa per illustrare i termini della costituenda società di handling non ancora perfezionata”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno.
“Lo stato di agitazione e la preoccupazione di sindacati e lavoratori che ha caratterizzato in queste ultime ore avrebbe potuto essere evitato se il CdA avesse concordato e condiviso i contenuti della conferenza stampa – afferma Bruno -.
ENZO BRUNO
Le voci che circolano in questi giorni sono in netto contrasto con quanto registrato nel verbale della riunione dell’ultimo consiglio d’amministrazione, che riferisce chiaramente di come “il Consiglio, prima della costituzione della newco controllata al 100 per cento dalla Sacal, abbia affidato al presidente Colosimo il mandato al compimento di tutti gli atti necessari, opportuni e preliminari alla costituzione e all’avvio dell’attività, partendo dal rispetto dell’attuale livello occupazionale”. La lettera inviata, quindi, voleva sottolineare che tre componenti del consiglio d’amministrazione, due dei quali rappresentanti di Enti importanti e uno eletto da oltre il 90 per cento degli azionisti pubblici e privati, non sono stati coinvolti in una vicenda che ha destato, e sta destando, un vero e proprio allarme sociale. Per cui non ci aspettavamo delle scuse, ma nemmeno un attacco così scomposto. Quello che chiediamo è il rispetto delle prerogative e del ruolo di consiglieri del CdA e delle ragioni avanzate a sostegno delle nostre azioni”.
“Al presidente Rossi, al quale mi lega un rapporto di stima e amicizia, che si erge a censore della legittima azione dei rappresentanti istituzionali – conclude il presidente della Provincia – che tutelano gli interessi dei territori amministrati, suggerisco nel futuro di essere più cauto e rispettoso del mandato popolare a questi affidato.

Crati: migliorano le condizioni meteo e si abbassa il livello dell’acqua

Fiume-Crati-10Migliorano le condizioni meteo in Calabria dopo le abbondanti piogge di ieri che hanno provocato l’esondazione in tre punti del fiume Crati. Da alcune ore in Calabria ha smesso di piovere ed il livello del fiume Crati si e’ abbassato. In alcune zone della Calabria il cielo e’ sereno. Le sessanta famiglie sgomberate preventivamente nella zona di Piano Scafo nel comune di Cassano allo Ionio, oggi rientreranno in casa, con l’unico divieto di non occupare i piani bassi. Nel corso della notte la protezione civile ed i vigili del fuoco hanno monitorato costantemente la situazione. Il direttore della protezione civile della Calabria, Carlo Tansi, ha evidenziato che “continueremo a monitorare il fiume e grazie alle associazioni di volontariato continueremo le attivita’ di prevenzione”. Nel corso della notte il livello del fiume Crati ha raggiunto i 4,58 metri, di poco superiore ai livelli del 2013 quando furono sommersi dall’acqua gli scavi archeologici di Sibari. Con il passare delle ore il livello del fiume e’ sceso a 3,20 metri. Ieri il fiume era esondato in tre punti provocando danni alle colture agricole. A causa dell’esondazione la strada provinciale via dell’argine e’ stata chiusa al traffico.

Le ultime dichiarazioni di Tansi sul maltempo:

“L’acqua sta defluendo anche perche’ il mare e’ meno agitato di ieri e questo permette uno smaltimento piu’ veloce”. Lo ha detto il direttore regionale della Protezione Civile, Carlo Tansi, circa la situazione del fiume Crati. “La situazione, quindi, e’ in miglioramento, pero’, non possiamo – ha aggiunto – essere ancora completamente certi del definitivo miglioramento fino a quando non passa non finisce l’allerta meteo. Il crati, percio’, continua a essere monitorato a vista. Noi abbiamo in vari punti, quelli piu’ critici, sin da ieri pomeriggio le nostre squadre di Protezione Civile e molte squadre di associazioni volontarie”. “Siamo in contatto anche – ha concluso – con il comune di Corigliano perche’ in quel Comune c’e’ una zona, Thurio, di forte criticita’ dove il Crati sta erodendo un argine e alcune famiglie sono a rischio. Pero’ tutto e’ sotto controllo”.