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Fase 2 all’Unical fra didattica ed esami online, riaperti laboratori ricerca e biblioteche per prestito libri

RENDE (Cs) – Lezioni, esami, sedute di laurea e riunioni degli organi collegiali continueranno a svolgersi all’Unical in modalità telematica. Lo prevede il nuovo decreto del rettore Nicola Leone, che disciplina, alla luce dei provvedimenti adottati dal governo, la Fase 2 dell’emergenza Covid19 all’interno dell’ateneo.

Al momento – si legge nel decreto – i rischi sanitari sono ancora troppo elevati per consentire all’ateneo di riprendere in sicurezza le attività didattiche in presenza. Resta però obiettivo prioritario dell’Unical quello di garantire agli iscritti, anche nell’attuale situazione emergenziale, il diritto allo studio, assicurando continuità alla loro carriera universitaria e consentendo lo svolgimento delle prove d’esame, nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge.

In un periodo di grande difficoltà per il Paese e per l’ateneo, tutte le autorità accademiche hanno strettamente collaborato tra loro per assicurare la continuità dei propri compiti istituzionali e per dare risposta alle complesse necessità dei docenti, del personale amministrativo degli studenti e, per quanto possibile, del territorio. Le misure di contrasto alla situazione di emergenza hanno imposto finora decisioni spesso difficili, con l’adozione di strumenti organizzativi in parte inediti (quanto allo svolgimento telematico delle lezioni, esami, lauree, ecc.) ed elaborati con attenzione massima al rispetto della legalità, ma anche con l’obiettivo di dare risposte efficaci ai problemi. In questa complessa attività di ridefinizione organizzativa della vita di ateneo, un importante supporto collaborativo è venuto dall’intera comunità accademica, impegnata in un comune e orgoglioso sforzo di reazione alle difficoltà; docenti, personale amministrativo e studenti non hanno fatto mancare il loro contributo propositivo e migliorativo delle decisioni finali, nel comune interesse di superare una fase buia per l’intero Paese.

«Ringrazio i delegati agli Affari Legali e alla Didattica, Fabrizio Luciani e Francesco Scarcello, che hanno lavorato alacremente con me alla stesura del decreto, nel fine settimana del Primo maggio ­– dice il rettore Nicola Leone – Il testo, nella sua versione finale, tiene conto delle osservazioni emerse durante il confronto con i docenti e con i 10mila studenti, che hanno partecipato ai seminari a distanza organizzati per spiegare la nuova modalità di svolgimento degli esami scritti, una delle principali novità di questa nuova fase. Essenziale è stato anche il confronto con i rappresentanti degli studenti, che ci ha aiutato a recepire le istanze che arrivavano dai nostri iscritti. Abbiamo snellito alcune procedure e le richieste di strumentazione e posto maggiore attenzione alla tutela della privacy, assicurando comunque il rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità previsti dalla legge».

Le misure previste dal nuovo decreto hanno efficacia fino al 17 maggio. Ecco cosa prevedono nel dettaglio.

Lezioni – I corsi del secondo semestre continueranno a essere erogati a distanza, utilizzando le piattaforme Microsoft Teams e Moodle. Qui maggiori dettagli e le indicazioni per studenti e docenti.

Esami – Le prove continueranno a essere svolte da remoto. La modalità principale, per lo svolgimento degli esami a distanza, è quella orale, in videoconferenza. Le prove scritte potranno essere convertite in orali dai docenti, che potranno anche assegnare progetti o compiti da svolgere in autonomia da discutere poi durante il colloquio.

Nei casi in cui la conversione in orale non risulti possibile, gli studenti sosterranno l’esame scritto da casa. L’ateneo ha definito delle linee guida basate sul software Exam.net, ma saranno i docenti a scegliere la modalità più adatta alle specificità della classe e della disciplina. In caso di difficoltà tecniche, si potrà contattare un apposito help desk di ateneo e, nei casi di assoluta necessità, lo studente potrà sostenere l’esame presso un laboratorio dell’università con la supervisione di un tecnico.

Sul canale YouTube dell’Unical sono disponibili materiali video che guidano allo svolgimento delle prove scritte con la nuova modalità.

Lauree ed esami di dottorato – Anche le sedute di laurea e di dottorato continueranno ad essere svolte a distanza.

Concorsi – Sono sbloccati i concorsi per ricercatori di tipo B e potranno svolgersi le procedure concorsuali in cui la valutazione dei candidati potrà basarsi sul solo esame di titoli e curriculum, e svolgersi quindi in modalità telematica.

Quartieri residenziali e centri – Restano chiusi i centri comuni, i quartieri e le strutture sportive, comprese quelle gestite dal Cus.

Biblioteche – Riaprono al pubblico, ma solo per il servizio di prestito dei libri.

Laboratori – Aperti per la ricerca, ma dovranno disporre di finestre o porte esterne e avere dimensioni tali da consentire a chi opera all’interno il rispetto delle misure di distanziamento previste dal governo.

Infine, per gli esami scritti on line sono state pubblicate le linee guida (leggi qui). 

 

Unical, anche gli esami scritti si svolgeranno da casa. Ecco come

RENDE (CS) – Anche l’esame scritto, durante l’emergenza sanitaria, potrà essere svolto in via telematica, se il docente ritiene che la modalità di esame non sia commutabile in “solo orale”. Per garantire la sicurezza di studentesse e studenti, l’Università della Calabria ha adottato una procedura straordinaria che consentirà di sostenere da casa le prove scritte, come avviene già per quelle orali.

Lo ha spiegato nel corso di un seminario rivolto ai docenti, il 29 aprile, e di una diretta social dedicata agli studenti che ha toccato punte di 10.000 utenti collegati, giovedì 30 aprile, il delegato alla Didattica Francesco Scarcello. A conferma dell’attenzione che l’ateneo conferisce a questo rilevante tema per gli studenti, in entrambi i seminari è intervenuto in apertura il rettore Nicola Leone che ha anche risposto ad alcune domande a margine della relazione del suo delegato.

Nel corso del primo appuntamento, il Rettore ha spiegato che il seminario era stato organizzato per rispondere alle numerose sollecitazioni dei docenti che avevano richiesto indicazioni su come svolgere esami scritti quando non sono tramutabili in orali.

«Resta valida la possibilità – ha precisato il Rettore – per il titolare del corso, di modificare la modalità di esame in “prova orale”, per tutto il perdurare dell’emergenza sanitaria. Ma non sempre ciò è attuabile. Alcuni docenti, infatti, ritengono irrinunciabile la prova scritta per le specificità dei loro insegnamenti e hanno chiesto supporto all’ateneo su come svolgerla».

Il Rettore ha poi evidenziato che l’ateneo fornisce delle linee guida, con alcune alternative suggerite per il software e la procedura da usare, ma le esigenze disciplinari sono molto diverse “non esiste un software adatto per tutto”, ogni docente potrà selezionare programma e modalità più appropriate per le specificità dell’insegnamento.

«Nessun software o procedura – ha spiegato Leone – può ritenersi “blindata al 100%”, pertanto è sempre auspicabile una breve discussione sullo scritto durante la prova orale».

Al termine, Rettore e Delegato hanno risposto alle domande inviate durante il seminario, chiarendo diversi aspetti tecnici delle procedure. Innanzitutto sul perché si sia scelto di utilizzare, in via preferenziale, un mezzo diverso da Microsoft Teams per gli esami scritti, finora utilizzato per le lezioni on line.

«Microsoft Teams – ha spiegato il Rettore – è stato scelto a marzo perché costituiva la migliore soluzione disponibile per l’erogazione della didattica in streaming, che fosse realizzabile in pochi giorni, anche in considerazione del fatto che tutti gli studenti Unical (circa 25.000) avevano già l’account per Teams. Scelta, peraltro, condivisa da gran parte delle università italiane e senza costi per l’Unical in quanto Teams è incluso nel pacchetto Office di ateneo. Continueremo certamente ad usare Teams per la didattica del semestre; ma è poco adatto per le prove scritte perché consente di monitorare visivamente solo 4 studenti in contemporanea; mentre Google Meet o Zoom, ad esempio, permettono di visualizzare anche gruppi numerosi, sebbene noi consigliamo di limitare i gruppi a una trentina di studenti».

Molto partecipato anche il seminario dedicato agli studenti, il giorno dopo. Il delegato Francesco Scarcello ha spiegato che per sostenere gli esami scritti da casa lo studente avrà bisogno di un pc e di uno smartphone connessi ad Internet. Lo smartphone deve essere munito di un’app per le videochiamate come Google Meet (o Zoom) e il pc del software Exam.net – piattaforma utilizzata già da diversi atenei italiani come Roma Sapienza e Milano Statale (i docenti che utilizzano già Moodle per le lezioni potranno anche avvalersi direttamente di questa piattaforma d’ateneo anziché usare Exam.net). L’identificazione dello studente e il controllo della stanza in cui viene svolta la prova avverranno tramite videochiamata dallo smartphone che riprenderà tutto l’esame. Il browser sul pc degli studenti dovrà restare sempre sulla pagina con la prova d’esame, pena il blocco. Il docente potrà vigilare sulla regolarità dell’esame, per tutta la sua durata, attraverso la videochiamata.

La prova potrà essere svolta usando il pc, ma anche con carta e penna a seconda dell’insegnamento. Nel secondo caso l’elaborato andrà scansionato dal cellulare e inviato al docente al termine della prova. 

Le linee guida indicate dall’ateneo mirano a garantire la sicurezza e la regolarità dell’esame; ma i docenti avranno comunque la possibilità di scegliere la modalità più appropriate alla classe e all’insegnamento. Per chi non dispone della strumentazione necessaria, l’ateneo allestirà alcune postazioni in sicurezza nei laboratori Unical, permettendo agli studenti di svolgere l’esame sotto la supervisione di un tecnico. Inoltre, sarà attivato un help desk per aiutare chi incontra difficoltà.

Il Rettore, in chiusura di collegamento, ha sottolineato che solo un alto senso di responsabilità, la disponibilità e la collaborazione di tutti, può consentire di superare un momento così difficile. Ha ringraziato gli studenti per la loro capacità di adeguarsi, in tempi così rapidi, ai nuovi strumenti di didattica on line e li ha invitati a guardare il “bicchiere mezzo pieno” apprezzando un lato positivo del digitale: «Un evento con una presenza così massiccia, con punte di 10.000 studenti che insieme hanno potuto aggiornarsi, non sarebbe stato possibile nemmeno nella nostra Aula Magna che può ospitarne meno di 1.000. La speranza di tutti noi – ha però concluso – resta quella di poter ritornare a vivere il campus nella sua pienezza, il prima possibile. Per il momento il via libera previsto nel corso della prossima settimana riguarda attività individuali e di ricerca, e l’apertura delle biblioteche per il servizio di prestito; mentre siamo in attesa delle disposizioni ministeriali per i tirocini». 

 

Cosenza, domani al Rendano la presentazione del volume “Viaggio nella lingua italiana”

COSENZA – Sarà presentato domani nella Sala Quintieri del Teatro “Rendano” di Cosenza a partire dalle 17 il libro “Viaggio nella lingua italiana”, un volume a metà tra saggio di linguistica e guida didattica contenente  itinerari didattici e non solo, per ascoltare, parlare, leggere e scrivere nella scuola primaria. A scriverlo sono state due docenti cosentine della scuola primaria, Francesca Liporace e Raffaelina Pizzini, con l’obiettivo di delineare dei percorsi di insegnamento ed orientamento degli interventi educativi che siano di supporto ai docenti e a chi studia per diventarlo, per sviluppare le abilità linguistiche di base: l’ascolto, la parola, la lettura, la scrittura. Il volume è edito da Aracne. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cosenza, vedrà, oltre a quella delle autrici, la partecipazione di Assunta Morrone, Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Mendicino ed autrice della prefazione, di Caterina Gammaldi, già componente del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, del Professore Cesare Pitto, già Ordinario di Antropologia Culturale all’Università della Calabria, del professore Salvatore Iazzolino, dottore di ricerca in modelli di formazione e di Alessandra De Rosa, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza. La presentazione del libro sarà introdotta e moderata dalla giornalista Antonietta Cozza.
«Il libro – spiegano Francesca Liporace e Raffaelina Pizzini – documenta la nostra esperienza maturata sul campo, sia nella scuola primaria che durante l’attività accademica. La nostra ricerca nasce dall’esigenza di voler formalizzare questo nostro percorso e creare al contempo uno strumento che potesse racchiudere insieme un impianto teorico cui necessariamente corrisponde un livello pratico. Destinatari del volume sono sia gli insegnanti della scuola primaria che gli studenti di Scienze della formazione primaria. Nel libro sono contenute diverse proposte didattiche che rappresentano degli spunti ai docenti e che, in base al contesto educativo, possono essere calibrate sulle esigenze formative».
Il volume si suddivide in 4 capitoli cui corrispondono le 4 abilità linguistiche: ascoltare, parlare, leggere e scrivere. Le due autrici hanno assimilato la lezione di Tullio De Mauro, sostenitore della scuola democratica nella quale nessuno deve essere escluso.
Tanto la Liporace quanto la Pizzini hanno fatto parte sia del G.I.S.C.E.L. nazionale (Gruppo di intervento e di studio nel campo dell’educazione linguistica) che di quello calabrese. La prima, attualmente docente nell’Istituto comprensivo “Cosenza 3” di via Negroni, ha anche accumulato, dal 2011 al 2013, un’esperienza accademica all’Università della Calabria come docente a contratto in didattica della lingua italiana, nel corso di laurea di Scienze della formazione primaria. Raffaelina Pizzini, che attualmente insegna all’Istituto comprensivo di Mendicino, ha svolto, sempre dal 2011 al 2013,  il dottorato di ricerca all’Università della Calabria, pubblicando, nel 2012 un libro sull’analfabetismo di ritorno.