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All’hotel Link di Cosenza illustrata la settimana Expo 2015 dei prodotti calabresi

soda, mesoraca, guccione, andò
Soda, Mesoraca, Guccione, Andò
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Vandana Shiva

E’ stato illustrato oggi, nel corso di una conferenza stampa presso il Link Hotel di Cosenza, dall’Assessore allo “Sviluppo Economico” Carlo Guccione, il programma della prima settimana di attività della Regione, nell’ambito dell’Expo 2015. Il prossimo ventisei giugno, la Regione, infatti, inaugurerà la prima settimana del programma di attività che sostanzierà la partecipazione ad Expo 2015 e che si protrarrà fino al 2 luglio, con lui anche il dottor Giovanni Soda di Sloow Food e il professore Andò dell’Unical dipartimento di scienze infermieristiche. Sette giorni (fino al due luglio) in cui, attraverso il claim “Calabria handmade, la Calabria fatta a mano: dal saper al fare”, la Regione rappresenterà una parte della complessità e della molteplicità che il territorio e la comunità calabrese sono in grado di offrire al mondo. Il tema è il rapporto tra produzioni artigiane e produzione alimentare, secondo un programma che è coordinato dall’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico. La settimana metterà a disposizione della Calabria uno spazio concepito appositamente per ogni regione, entro il quale si alterneranno le Regioni d’Italia e che illustrerà il modo multimediale i prodotti della tradizione  e dell’innovazione della Calabrese e con il sussidio di tecnologie della comunicazione, l’ esposizioni, eventi culturali, workshop, laboratori, performance dal vivo. Insomma un affascinante e interessante intreccio per un calendario denso di appuntamenti, dall’artigianato artistico e tradizionale (tessitura, Intreccio di fibre vegetali, ceramica, arte orafa, liuteria, ecc.) al cibo, un viaggio alla scoperta di una terra ricca di paesaggi e produzioni che scaturiscono dal lavoro e dall’ingegno dei Calabresi. soprattutto la dieta mediterranea, nata in Calabria a Nicotera per l’esattezza, dalle parole di Giovanni Soda e patrimonio dell’Unesco dal 2010, dell’abilità manuale dei calabresi, storici marcatori identitari della cultura calabrese e mediterranea. Proprio ai temi culturali, sociali e salutistici della Dieta Mediterranea sarà interamente dedicata la giornata del 28 giugno, con un evento internazionale di grande significato, l’incontro con Vandana Shiva, ecologista e attivista, scienziata e filosofa, insignita del prestigioso expo-2015Right Livelihood Award, una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità. La stessa terrà una lectio magistralis al “tavolo della Democrazia”. La Calabria ha deciso così di partecipare ad una grande battaglia di democrazia come si configura essere proprio quella dell’Expo 2015, e inserirsi in un contesto di competitività e che il potere del detenere settori produttivi garantisce nello scenario mondiale. alcune cifre: 1,3 tonnellate di derrate vanno sprecate ed escono dalla filiera alimentare mentre abbiamo una popolazione mondiale che si polarizza tra la malnutrizione  e l’obesità. La Regione ha previsto per agosto e settembre il patrimonio di conoscenze e di prodotti concreti, che testimoniano le antiche radici e l’operosità di una terra fertile e ricca di saperi, talenti, tradizioni, culture locali. Per l’organizzazione della settimana, oltre che sulla consolidata partnership di Unioncamere e le partnership specifiche con l’Unical e la Wordl Agronomist Association, la Regione ha attivato una collaborazione con il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. l’Unical ha previsto già due masters in controllo e certificazione degli alimenti, e nutrizione e integrazione, questa riservata alla conoscenza dell’uso degli integratori alimentari in stati psicopatologici e carenze alimentari e l’intera offerta formativa sarà orientata ad inserire il cibo mediterraneo. Altro importante evento: visiteranno la Calabria nella sua produzione operatori e giornalisti di 13 paesi che partecipano all’Expo 2015 e saranno accolti da 7 giovani calabresi formati.  pronti due progetti per lo sviluppo del bergamotto e della cipolla rossa di Tropea e già è stato preso un accordo con l’area mercato metropolitano di Milano. quella della Calabria sarà una settimana ricca di eventi e che tra eventi pranzi e cena destinati anche al ristorante dell’Expo renderanno la Calabria inserita nel circuito nazionale al pari delle altre Regioni. Ha moderato Oldani Mesoraca.

                                                                                                                                                                       Lucia De Cicco

Caligiuri: “la Regione punta sulla dieta mediterranea”. Le lezioni dei grandi chef calabresi: Sciarrone, De Francesco e Murano al Salone del Libro

CATANZARO – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, nel commentare le iniziative della Regione Calabria al Salone del Libro di Torino, ha sottolineato che “la dieta mediterranea e’ espressione di grande cultura. Non a caso abbiamo inteso sottolinearla con una serie di iniziative che anticipano il tema dell’Expo di Milano del prossimo anno”. Dopo la presentazione del libro sui vini di Calabria di Sarino Branda edito da Rubbettino e le descrizioni della dieta mediterranea degli scrittori calabresi Carmine Abate, Mimmo Gangemi e Vito Teti, sono approdati a Torino – è scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – gli chef Maurizio Sciarrone del “De Gustibus”, Bruno De Francesco di “Zenzero” di Serra San Bruno e Salvatore Murano di “Max” di Ciro’ Marina. “Soddisfazione ed emozione incredibile nel raccontare la nostra cucina ad una platea giovane cercando di educarli al mangiar bene in modo sano e genuino”, ha detto Bruno De Francesco, che ha poi proseguito sostenendo che “la gioia di portare la Calabria, Serra San Bruno e il Consorzio della gastronomia calabrese di qualità “Assapori” al Salone del Libro di Torino è indescrivibile. Mi è piaciuto paragonare la cucina mediterranea ad un ridente paese dove c’è sempre il sole, ricco di vigneti e di orti coltivati da allegri contadini con le mani sporche di terra. Ho descritto la mia cucina che vuole reinventare la tradizione usando sempre prodotti calabresi dai più semplici, acquistati al mercato, ai più ricercati. Abbinamenti naturali come le zuppe di legumi con baccalà a bassa temperatura e pomodori secchi, involtino di pasta brick con zucchine e bufala su crema di pachino sono i protagonisti della mia cucina senza mai dimenticare l’uso dell’eccellente olio calabrese”.  Per Salvatore Murano “amare un territorio significa viverlo e trasmetterlo agli altri. Ciò che evoca significa cultura che si traduce nelle molteplici espressioni dell’arte. E poi per amare la semplicità basta guardarsi intorno. E dalle mie parti la Magna Grecia ancora si respira nell’aria, nei profumi del cibo, nel sapore dei vini Cirò, nel colore della sardella, nella croccantezza del pane di Cutro, nel gusto del latte della sciungata come nella delicatezza dei gamberetti appena pescati”. “È stata una bellissima esperienza, raccontata a una platea di passanti curiosi, insegnanti e decine e decine di ragazzi calabresi e non solo” ha detto Maurizio Sciarrone, che ha poi sensibilizzato i ragazzi a cercare di limitare le loro presenze nei fast-food, in quanto quel tipo di alimentazione può creare danni irreparabili all’organismo. Sciarrone, che è stato considerato nel 2012 in una classifica del Sole 24 Ore il primo chef emergente italiano, ha parlato del suo ristorante, di com’è nato e dei piatti molto semplici che prepara e che certe volte nascono nelle ultime ore di riposo, riprendendo la parte che ricorda dei suoi sogni. Maurizio ha quindi concluso: “I miei piatti nascono quasi esclusivamente del cuore ed in piccola parte dalla ragione. Gli accostamenti del pesce azzurro con le verdure, della spatola con i pomodorini e le melanzane e la mozzarella di bufala, delle alici con il finocchietto selvatico e la struncatura, del pesce spada con le mandorle i pistacchi, i calamari spillo con le favette, i totani con le patate e pomodori secchi sono piatti semplici ma venuti dal mio cuore e da quello di mia moglie Francesca, cuori calabresi, palmesi, pieni di amore e passione per questa bellissima e ruvida terra”.

Dieta mediterranea e legalità nel primo Polo tecnico professionale

ROSARNO (RC) – E’ stato presentato a Rosarno il primo Polo tecnico professionale della Calabria, l’Istituto Piria, capofila del Polo agroalimentare e dieta mediterranea e diretto da Maria Rosaria Russo.

I partners coinvolti nel progetto sono 38, tra questi l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, l’Accademia della Dieta Mediterranea di Nicotera, la Coldiretti della Calabria, le aziende agricole Nesci (bergamotto) e Cannata (olio di oliva).

Il Polo produrrà “l’olio della legalità” che sarà esportato in Canada grazie alla collaborazione di un altro partner: la Numace Trading INC di Gesualdo Mastruzzo.

Le lezioni inizieranno nel mese di aprile con l’apertura di laboratori nelle tre scuole coinvolte: mini frantoio per l’olio d’oliva all’Istituto Piria di Rosarno e lavorazione degli agrumi e del melograno presso gli Istituti Boccioni di Reggio Calabria e Familiari di Melito Porto Salvo. Inoltre è previsto l’uso di terreni confiscati alla criminalità per fare realizzare agli studenti microimprese e cooperative. Le attività che si intendono prevedere riguardano la formazione continua, l’apprendistato e moduli aggiuntivi con l’Istituto tecnico superiore di Locorotondo, specializzato proprio sulla dieta mediterranea.

Inoltre, è previsto, per studenti e docenti, l’insegnamento qualificato delle lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e russo).

Infine si realizzeranno iniziative di alternanza scuola-lavoro, tirocini e stages, sia in Italia che all’estero.

Nella formazione dei Poli tecnici e professionali si sono ritrovati praticamente tutti gli istituti turistici, alberghieri ed agrari, unitamente a oltre 100 aziende tra le più importanti del settore turistico ed agroalimentare, insieme a un partenariato di alto livello. Per realizzare queste attività la Regione Calabria ha impegnato 13 milioni di euro di fondi europei.

 

A Zagarise il progetto comunitario MedDiet

da sinistra M.A.Gagliardi, A.Carlomagno, A.Catalano

CATANZARO – Fará tappa a Zagarise (CZ), venerdì 13 dicembre 2013, dalle ore 9.30 alle ore 17.30, presso il Centro d’Informazione Turistica, il progetto comunitario MedDiet denominato “We are what we eat”.

Ad illustrare l’importante iniziativa è il consigliere Nazionale dell’Associazione Citta dell’Olio e assessore del Comune di Zagarise, Andrea Catalano. “MedDiet è un progetto sostenuto dall’Unione Europea con un finanziamento complessivo di 5 milioni di euro e prevede una durata triennale che coinvolge 6 Paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Tunisia, Grecia, Egitto e Libano). Con Unioncamere capofila e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio tra i principali partner italiani, il progetto ha l’obiettivo di creare occasioni di confronto e di approfondimento tra consumatori, soprattutto giovani, operatori del settore e semplici appassionati di food. Piazze reali o virtuali, dove realizzare esperienze e condividere i principi dello stile di vita mediterraneo, un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola”.

Una vera e propria promozione della Dieta Mediterranea, riconosciuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2010, ma anche una valorizzazione dei prodotti tradizionali, che si articola in cinque grandi eventi nazionali, programmati in altrettante regioni d’Italia, e in un’azione di formazione nelle scuole. L’istituto scolastico di Zagarise, indicato dal Coordinamento Regionale delle Città dell’Olio, che premia la fattiva collaborazione che hanno sempre garantito sia l’Amministrazione Comunale che la dirigenza scolastica, sarà una delle 10 scuole italiane interessate al progetto di educazione alimentare.

Il progetto prevede due fasi, una iniziale di formazione rivolta esclusivamente alla dirigenza scolastica e al corpo docente, e una successiva diretta alle scolaresche. Naturalmente, il tutto va inserito in un circolo virtuoso che non può prescindere dal paesaggio olivicolo e dalle tipicità della tradizione culturale mediterranea, come la convivialità, la socializzazione, il folklore, il ruolo della donna, ecc.. L’attività di formazione sarà svolta dal coordinatore Regionale di Città dell’Olio della Calabria e sindaco di Saracena, Mario Albino Gagliardi. “Esprimo piena soddisfazione per l’iniziativa attivata dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione, perché consente alla Calabria di recuperare un ritardo storico in ordine alle implicazioni culturali derivanti dalla coltura dell’ulivo. Purtroppo, a monte del rilevante fattore quantitativo (superficie territoriale e prodotto) si deve purtroppo registrare a valle una scarsissima ricaduta economica e sociale. Inoltre, in ordine allo stile di vita, soprattutto tra le giovani generazioni, constatiamo un modus vivendi legato sempre più a stili esterofili, come il fast food americano reclamizzato dai vari Mc Donald’s”.

 

Domani è il compleanno della Dieta Mediterranea

Domani 17 novembre, si spengono tre candeline dal  riconoscimento della dieta mediterranea quale patrimonio mondiale immateriale  dell’Umanità da parte dell’Unesco che in questi anni, sta avendo un importante valore economico per il “Made in Calabria”  agroalimentare per i primati produttivi conquistati nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, pasta, vino e il posto d’onore nella UE per l’olio di oliva, l’ambasciatore  principe della dieta mediterranea. Molinaro presidente di Coldiretti Calabria sottolinea il valore storico che ha assunto questo modello alimentare negli stili di vita e per i benefici per la salute dimostrati scientificamente e la Calabria, ne deve essere orgogliosa perche è una delle culle principali dove si producono gli elementi essenziali della dieta. Dal riconoscimento dell’Unesco –prosegue – è venuto  un importante impulso al recupero di sane abitudini che – hanno un valore straordinario per l’Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea. Una spinta anche per il turismo enogastronomico che è uno dei motori dell’economia e un  segmento in costante e continua crescita e che ha ampi margini di miglioramento.  SI’,  deve essere anche un giorno di festa – afferma – perché il riconoscimento ha avuto indubbi effetti sull’economia, la comunicazione e l’immagine nel mondo delle eccellenze enogastronomiche del Mezzogiorno e della Calabria. Questo è un punto di forza per  una regione agricola come la nostra, che deve continuare ad investire, avendo anche come punto di riferimento l’importante vetrina di Expò 2015 di Milano dedicata alla alimentazione dove vi è bisogno da subito di un grande e corale impegno.

DIETA MEDITERRANEA: Patrimonio Immateriale Dell’Umanità

Dieta Mediterranea - Patrimonio dell'UmanitàFAGNANO CASTELLO (CS) – Il prossimo 6 agosto nel cuore di Fagnano Castello, famoso per le sue bellezze paesaggistiche e ambientali, si terrà la conversazione con Rita Fiordalisi sul tema: Dieta Mediterranea- Patrimonio Immateriale Dell’Umanità.

Rita Fiordalisi, funzionario del MiBAC e autrice di pregevoli pubblicazioni, si soffermerà su una tematica di grande respiro: la Dieta Mediterranea, iscritta dall’Unesco nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

Parteciperanno all’iniziativa, moderata da Silvio Rubens Vivone, Giulio Tarsitano, sindaco di Fagnano Castello; Francesco Lo Sardo, segretario del Club Unesco San Marco Argentano e Virginia Mariotti, vicepresidente del CIF Provinciale.