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Giorgio Feroleto riconfermato alla direzione del Conservatorio di Cosenza

COSENZA – Riconfermato il maestro Giorgio Feroleto alla direzione del Conservatorio di Musica Stanislao Giacomantonio di Cosenza.

Il nuovo mandato decorrerà a partire dal 1° novembre 2019.

«Ringrazio il corpo docente, afferma il confermato direttore, per avere risposto con notevole partecipazione al voto, segno di sensibilità istituzionale e partecipazione democratica alla vita del Conservatorio, da parte di tutti. Il mio impegno, nel segno della continuità, andrà nella direzione di un rafforzamento di quanto di positivo è stato realizzato fino ad oggi, per tutte le iniziative intraprese, da quelle più propriamente istituzionali, strettamente legate alla Riforma, a quelle in prospettiva e di crescita. A cominciare sin da subito rafforzerò l’attenzione per gli studenti, qualificando maggiormente l’offerta didattica, indirizzata verso una reale crescita professionale, sempre più verso una dimensione europea. Nel contempo, grandi energie saranno dedicate affinché il nostro Istituto trovi una linea comune di sviluppo, in modo unitario. In definitiva, cercherò di guidare il Giacomantonio tenendo presente le istanze di tutti, nel solo interesse dell’Istituzione, del ruolo prestigioso acquisito fino ad oggi, nonché del suo progresso futuro».

L’allarme dei magistrati della Dda: siamo rimasti in sei con mille udienze da presenziare

Bombardieri e lubertoCATANZARO – Dopo aver illustrato i particolari dell’operazione che ha consentito alla Direzione Distrettuale di Catanzaro di procedere alla confisca dei beni riconducibili alla cosca Tripodi, il procuratore aggiunto della Dda Vincenzo Luberto si è lasci uno sfogo davanti ai cronisti, denunciando in maniera determinata la carenza di organico dell’importante ufficio giudiziario. “La Dda di Catanzaro ha a disposizione solamente sei magistrati per far fronte a mille udienze cui i singoli pm devono presenziare. Si tratta di un numero esiguo di uomini che fronteggia in ogni modo possibile la criminalità organizzata ottenendo un successo insperato, se si considera la carenza di organico. Voglio ricordare che abbiamo competenza su due terzi del territorio regionale. Parliamo di zone come Lamezia, gestita con sacrificio inenarrabile vista la presenza radicata di cosche come quella dei Giampà e dei Torcasio che comunque siamo riusciti ad arginare con numerose operazioni come “Medusa” e “Perseo”, e non ultima “Dirty Soccer”, ma se analizziamo tutto il territorio di nostra competenza non sfugge che Vibo Valentia ha in ogni frazione piccole cosche che gestiscono le attività criminali che fanno capo a quelle più note. Anche lì – ha sottolineato Luberto – la nostra attività è stata determinante e parliamo sempre di un uomo solo a gestire tutto. La situazione non cambia a Cosenza e Crotone, dove ci si divide tra Paola e Castrovillari con il clan Rango-Zingari e dove siamo riusciti con la nostra attività a svelare le ramificazioni nazionali del clan Grande-Aracri, attività che ha portato all’operazione Aemilia. Infine c’è Catanzaro, che non è un’isola felice come tutti vogliono far credere o come si potrebbe pensare. Anche qui la ‘ndrangheta è permeata notevolmente. Se la ‘ndrangheta, quindi – ha concluso il procuratore aggiunto – è il nemico numero uno, come dicono, non è così che si combatte. Le forze sono insufficienti perché si finisce per trascurare alcune situazioni che possono essere importantissime. Lo sforzo della Procura è notevole, ma potrebbe alla lunga non bastare. Per questo ribadiamo che serve un incremento di organico”.

Carceri: due agenti della polizia aggrediti

 

REGGIO CALABRIA – Due agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto riportando lesioni guaribili in 25 e 7 giorni.  Lo rendono noto Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci del Sappe. Hanno detto: “La situazione, è sempre più difficile, anche per le scelte inadeguate dell’amministrazione che ha aperto il nuovo carcere di Arghillà con 30 unità costringendo la direzione del vecchio ad inviarne 28”.