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Incontro con il Meetup “Cosenza e oltre” sui diritti civili

COSENZA – Dopo le iniziative all’Unical e a Lamezia Terme,  il tour Queer LGBT Diritti Civili farà tappa a Cosenza mercoledì 6 settembre in Piazza Kennedy alle ore 18.30. Questa iniziativa è nata dall’esigenza del confronto e della formazione su temi ancora oggi tabù. Evento, questo, che si inserisce nell’azione e nella difesa dei diritti civili portata avanti dal meetup Cosenza e Oltre. Saranno presenti il Prof. Paolo Valenti, ordinario di Psicologia Clinica Università di Napoli, Marco Marchese,  Associazione Radicale Certi Diritti, Simona Coscarella, Psicologa e consigliere EOS Arcigay Cosenza e in collegamento skype Maria Edera Spadoni portavoce alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle. Moderera l’evento l’attivista politico Marco Ammendola membro di Aven Italia. I relatori parleranno di un tema delicato rappresentato dal mondo LGBT, in particolare verranno approfonditi i seguenti argomenti: omosessualità e transgenderismi,  esperienze della comunità LGBT, posizione del movimento 5 stelle sui diritti civili.

Il sindaco Occhiuto incontra il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli

citta-di-cosenza-logo-AA9E7D006B-seeklogo.comCOSENZA –  Nella serata di ieri, nel Palazzo di piazza XV Marzo, il sindaco di Cosenza e presidente della Provincia, Mario Occhiuto, ha incontrato il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli per discutere del campo rom temporaneo di Vaglio Lise e, più in generale, della questione dell’immigrazione. Occhiuto ha ringraziato Corbelli per la sua disponibilità e il suo incessante impegno a favore degli ultimi e gli ha chiesto di collaborare nei programmi amministrativi relativamente al coordinamento di un importante progetto di aiuto agli immigrati che sta predisponendo il Comune di Cosenza. Corbelli, dal canto suo, ha ringraziato Mario Occhiuto assicurando la sua collaborazione (a titolo gratuito) e rinunciando a ricoprire qualsiasi incarico. Rispetto al tema dell’incontro di martedì sera, Mario Occhiuto ha ribadito che il fermo intento dell’Amministrazione comunale è quello di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile allo scopo di non lasciare questi cittadini stranieri a vivere nelle tende, dopo averli finalmente strappati ai rischi del campo abusivo sul fiume. “Dopo l’urgenza della messa in sicurezza e dell’igiene pubblica – ha affermato il Sindaco e Presidente della Provincia – ci stiamo attivando per garantire proprio il rispetto dei diritti umani di queste persone. Nostro compito è di offrire soluzioni che non siano precarie bensì ottimali per la qualità della vita di tutti i cittadini, indistintamente”. In relazione poi alla proposta del segretario provinciale del sindacato Autonomo di Polizia di Cosenza, Giovanni Palermo, di affidare la direzione della tendopoli rom di Vaglio Lise a Corbelli, unitamente a Padre Fedele, lo stesso Franco Corbelli l’ha subito accolta con entusiasmo e passione, offrendo la sua immediata disponibilità ad assumere questo incarico gratuitamente, “con la speranza che – ha dichiarato – da quel luogo di sofferenza possa partire un messaggio di vera solidarietà, di fratellanza, di speranza e di rispetto dei diritti di tutti, soprattutto degli ultimi, di quella umanità più povera e sofferente, che aiuto ininterrottamente da  oramai 35 anni”. Inoltre, Corbelli ha espresso apprezzamento per la coraggiosa decisione di Occhiuto di porre fine alla vergogna della disumana baraccopoli sul fiume Crati, allestendo il campo momentaneo di Vaglio Lise come primo importante passo per garantire condizioni di vita più dignitose e sicure “a questa povera gente e soprattutto per scongiurare possibili tragedie che – ha ricordato il leader dei Diritti Civili – solo per un miracolo in questi anni si sono evitate durante i diversi incendi che hanno distrutto alcune baracche del vecchio campo di Vaglio Lise”. Franco Corbelli ha infine voluto ringraziare il sindaco Occhiuto per la sua particolare attenzione e sensibilità per il sociale. Entrambi torneranno presto a vedersi per iniziare una proficua collaborazione a supporto delle condizioni di vita degli immigrati e delle fasce più povere della popolazione.