Archivi tag: diritto

“La tutela dell’ambiente tra diritto e politica”, convegno all’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – “La tutela dell’ambiente tra diritto e politica”: è il titolo del convegno in programma giovedì 19 aprile, alle ore 9.30, nell’aula “Nettuno” del Dipartimento Lise. L’incontro è stato organizzato dalla cattedra di Diritto penale dell’Università della Calabria, in collaborazione con l’associazione Elsa. All’appuntamento, introdotto e moderato dal prof Mario Caterini, interverrà Rocco Giurato, docente di Storia del diritto, Enrico Marchianò, presidente club per l’Unesco di Cosenza, Alessandro Mazzitelli, docente di Diritto dell’ambiente, Giancarlo Costabile, docente di Pedagogia della cittadinanza, Fabrizio Luciani, docente di Diritto amministrativo, Sabato Romano, docente di Diritto penale. Concluderà il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo. Saranno presenti anche il direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’educazione, Roberto Guarasci, il direttore del Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche, Franco Rubino e il vicepresidente di “Elsa” Cosenza.

LE BATTAGLIE A TUTELA DELL’AMBIENTE

«Si discuteranno i contenuti e i limiti delle “battaglie” a tutela dell’ambiente, condotte da parte del legislatore, della magistratura e della c.d. società civile – ha spiegato Mario Caterini, docente di Diritto penale –. Si tratta di scelte strategiche, dosaggi sapienti tra spinte e controspinte in una gestione auspicalmente accurata di strumenti tecnici e normativi. Insomma, una tutela dai contenuti anche spiccatamente politici, nei quali il poderoso intervento giudiziario in chiave efficientista rischia di andare oltre il limite costituzionale della legalità se non adeguatamente ponderato dalla regolamentazione dei fenomeni produttivi e tecnologici che possono generare danni o pericoli per l’ambiente».

Locandina Convegno La tutela dell’ambiente tra diritto e politica – cs

Presentazione del romanzo “La favola del piccolo Cisse”, di Franco Corbelli

Il piccolo ivoriano(il bambino sbarcato da solo al porto di Corigliano), dopo oltre due mesi di colloqui, consegnato, pochi giorni fa, al suo papà. Dopodomani(giovedì) alla Provincia di Cosenza la presentazione del libro “La favola del piccolo Cisse”.

Corbelli: «Il romanzo è un evento destinato a restare nella storia».

Sarà presentato dopodomani, giovedì, alle ore 11, nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, “La favola del piccolo Cisse”, il libro scritto da Franco Corbelli, che sarà distribuito gratuitamente, in abbinamento ad un volume della casa editrice Rubbettino. La presentazione avviene pochi giorni dopo che il bambino è stato consegnato al suo papà.

«Il libro è un evento destinato a restare nella storia.»

«E’ un romanzo – continua – di 200 pagine, ricco di foto, che racconta la favola del bambino ivoriano, sbarcato da solo al porto di Corigliano il 15 luglio, alla ricerca del suo papà che (forse) si trovava in Francia e che grazie alla straordinaria mobilitazione promossa da Diritti Civili, in collaborazione con altri soggetti istituzionali e una Ong, Save The Children, è stato rintracciato e, su richiesta del Tribunale dei Minori di Catanzaro, fatto arrivare in Calabria, dove dopo oltre due mesi di colloqui, pochi giorni fa, è stato consegnato al genitore», afferma Corbelli.

Anche la mamma del piccolo Cisse, che era stata imprigionata dagli scafisti mentre stava con il suo bambino, sulla spiaggia libica di Sabratha, per salire sul barcone, è stata individuata e fatta liberare, grazie sempre alla forte campagna di Diritti Civili. La donna è ritornata nel suo Paese, la Costa D’Avorio.

Ma il libro, frutto di un lavoro di alcuni mesi, attraverso il romanzo del piccolo Cisse, racconterà la tragedia epocale dell’immigrazione, le orribili stragi in mare con, sino ad oggi, oltre 33mila vittime(uomini, donne e bambini!), i cadaveri di poveri migranti divorati dagli squali, gli immigrati prigionieri venduti come schiavi, l’orrore delle carceri lager libiche, dove, con una crudeltà inaudita e senza alcuna pietà, anche i bambini vengono violentati, le donne(pure quelle incinte!) stuprate e i diritti umani più elementari brutalmente calpestati, una ferocia mai vista che l’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ ad Al Hussein, ha definito ”un oltraggio alla coscienza dell’umanità”, che non può lasciare indifferente e inerte il mondo.

Il romanzo descrive la grande risposta delle Istituzioni dello Stato, con il significativo esempio di Corigliano e della Calabria, di Reggio, Crotone, Vibo, alla drammatica emergenza degli sbarchi che tra fine giugno e metà luglio ha toccato il suo apice più alto e pericoloso. Ma «quella che viene raccontata è soprattutto la favola di questo bambino ivoriano con un retroscena fiabesco (ma in questo caso assolutamente vero) che, viene reso noto per la prima volta, renderà questo romanzo immortale, come le fiabe dei grandi autori del passato».

«Salvaguardare la sicurezza degli studenti», Graziano portavoce della scuola Mameli di Amantea

AMANTEA (CS) – «Diritto allo studio e sicurezza, la Regione Calabria si faccia interprete delle esigenze degli studenti, delle famiglie, dei docenti e del personale della scuola media “Mameli” ed avvii subito quanto di sua competenza per un piano straordinario di intervento per demolire il vecchio stabile e ricostruirne uno nuovo, finalmente sicuro e moderno. Serve una azione urgente affinché i ragazzi, al momento sistemati in classi situate in una struttura provvisoria, possano ritornare nelle aule della loro scuola già a partire dal prossimo anno scolastico. Il Governo regionale, insieme all’ente Provincia di Cosenza, competente in materia, apra un dossier per risalire alle cause che hanno determinato la pericolosità dell’edificio e si costituisca parte civile, nel procedimento che sarà aperto dalla procura competente, a tutela degli interessi dei cittadini». È, questo, l’appello del Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano, che sulle precarie e pericolose condizioni strutturali in cui versa l’Istituto di scuola secondaria di primo grado “Goffredo Mameli” di Amantea, a seguito anche dell’interessamento di Vincenzo Lazzaroli, ha presentato una specifica interrogazione al Presidente Oliverio. Il fatto che una scuola pubblica sia stata costruita con materiale scadente – dice Graziano – è un dato che non fa onore alle Istituzioni e che, dunque, non dovrebbe far sorgere alcun tentennamento affinché si trovino le risorse necessarie e si ricostruisca subito un edificio sicuro e moderno. Del resto le indagini tecniche non lasciano alcun dubbio sulle condizioni di estrema pericolosità di quella struttura. La scuola “Mameli” – ed è questo che ho chiesto al Presidente Oliverio attraverso una specifica interrogazione – può e deve diventare l’emblema del cambiamento di una Calabria che non può più affidarsi al caso. Se ci sono, come emerso da Amantea, strutture pubbliche che mettono a rischio e a repentaglio le vite dei cittadini, soprattutto dei più giovani, le responsabilità non sono solo retroattive ma riguardano anche e soprattutto chi oggi è chiamato a governare. Ed è per questo che bisogna intervenire subito, così che la gente ritorni ad avere fiducia nella politica e nelle Istituzioni. «Fondi per ricostruire una scuola degna di questo nome – precisa ancora il Segretario questore – ce ne sono a iosa. Con la programmazione comunitaria 2014/2020, poi, destinata allo sviluppo delle nuove tecnologie e di una rete di servizi intelligenti non solo potremmo offrire agli studenti della “Mameli” un luogo sicuro ma, così come a tutti gli altri giovani colleghi calabresi, garantire una proposta di studio e formativa più europea e al passo con i tempi. Rimarrò attento – conclude Graziano – e vigile sulla questione affinché la Regione risponda al più presto alle istanze dei genitori, della dirigenza scolastica e degli uffici comunali. Nei prossimi giorni, insieme all’amico Vincenzo Lazzaroli, sempre attento ai problemi che riguardano il comune di Amantea, effettuerò un sopralluogo sulla scuola così da poterne rendicontare, insieme agli atti prodotti dai tecnici, in seno al Consiglio regionale».

«Rivendichiamo il diritto alla salute», oggi una protesta a Rossano

ROSSANO (CS) – Manifestazione pubblica stamane a Rossano per rivendicare il diritto alla salute che nell’intera Sibaritide «minato – hanno sottolineato gli organizzatori – da carenze strutturali e di personale sanitario». Un corteo, promosso dal comitato spontaneo per il “Diritto alla Salute nella Sibaritide”, è partito dallo Stadio comunale di Rossano attraversando le vie principali della città. Alla manifestazione hanno preso parte diverse associazioni, sigle sindacali, partiti e movimenti politici, studenti e cittadini. “Bisogna potenziare il Pronto soccorso – è stato evidenziato dai cittadini nel corso dell’iniziativa da molti dei cittadini presenti – riorganizzare i reparti all’interno dello Spoke e rafforzare i punti di primo intervento di Cariati e Trebisacce in modo da rendere fruibile a tutti l’assistenza sanitaria”. Per l’ordine pubblico sono presenti carabinieri e polizia.

Unical, crescono i benefici sulle borse di studio

ARCAVACATA DI RENDE (CS) <<E’ stata intrapresa una strada economicamente difficile, ma eticamente necessaria>>. Ha commentato così  il prorettore Luigino Filice, delegato al Centro Residenziale, il recente cambiamento di rotta della Regione Calabria in favore del Diritto allo Studio universitario.   Si tratta, infatti, di una corroborante iniezione di fondi pubblici destinata a far crescere in maniera esponenziale i beneficiari delle borse di studio.  L’intervento biennale, a valere sull’anno accademico corrente e sul 2016/2017, vale quasi sei milioni di euro, risorse che incrementano in modo significativo il fondo annuale regionale, pari a poco meno di cinque milioni di euro.

unical

Lo stanziamento determina anche un meccanismo di premialità che dà una prospettiva di speranza nei prossimi anni, dal momento che la ripartizione tra le Regioni del fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio aumenta anche in proporzione alle risorse proprie investite.

Ma è interessante valutare l’impatto sulle borse 2015/2016 all’Università della Calabria, che aveva già investito quasi 7 milioni di euro per l’anno accademico in corso.

Al 29 aprile 2016, data di emissione del Decreto di scorrimento delle graduatorie, gli idonei di borsa di studio erano 4.401, di cui 1.677 beneficiari di borsa, con una “percentuale di copertura” del 38,10%.

L’iniezione di nuove risorse di natura Regionale per 1,2 Milioni di euro, cui l’Università ha aggiunto circa 200 mila euro di proprie economie, ha consentito ad altri 676 studenti di passare dallo status di “Idoneo Non Beneficiario di Borsa” a quello di “Idoneo Beneficiario”, godendo appieno del diritto costituzionale per studenti meritevoli con difficoltà economiche.

La percentuale di copertura, quindi, supera la soglia del 50%, portandosi esattamente al 53,47%. <<Un dato incoraggiante – ha concluso il prorettore Luigino Filice –  che ci permette di compiere un passo significativo verso il raggiungimento dell’obiettivo finale: la copertura totale delle borse per gli studenti aventi diritto>>.

Costantino Mortati, uno dei padri fondatori della Costituente.

Nato a Corigliano Calabro il 27 dicembre 1891, proveniva dalla comunità arbërëshë di Civita in Calabria.

Studiò prima a San Demetrio Corone, dove conseguì il diploma di maturità classica, e poi a Catania. Nel 1914 si laureò in Giurisprudenza a Roma. Nel 1917 si laureò, sempre a Roma, in Filosofia. Allievo di Sergio Panunzio, dal 1936 insegnò Diritto costituzionale all’Università di Messina. Successivamente fu professore ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Macerata, di cui fu anche rettore. In seguito tenne l’insegnamento di Diritto pubblico presso il Regio Istituto navale di Napoli. Proprio a Napoli nel 1940 fu professore presso la Federico II, anno durante il quale scrisse il suo saggio sulla costituzione materiale. Nel 1946 fu eletto deputato per la Democrazia Cristiana all’Assemblea costituente e fece parte della “Commissione dei 75”. Dal 1948 al 1960 fu ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Fu anche segretario della Corte dei Conti. Nel 1960 fu nominato giudice della Corte costituzionale, dove rimase fino al 1972. Nell’ultimo periodo fu anche vice presidente.

Nel 1977 fu colpito da una grave forma di paralisi. Morì a Roma nel 1985.

LE OPERE

Molto importanti i suoi studi sulla costituzione materiale del 1940. Tali studi, trascurati per lunghi anni, sono stati rivisitati alla fine del XX secolo e riscuotono oggi notevole consenso. La sua visione della Costituzione è in qualche modo intermedia tra la posizione di Hans Kelsen e quella di Carl Schmitt. Al riguardo si può sostenere che il punto di riferimento è l’individuazione dell’elemento primigenio dell’esperienza giuridica, che egli individua nell’ordinamento più che nelle norme, rovesciando la posizione di Kelsen e differenziandosi dal pensiero schmittiano, che poneva viceversa l’accento sulla decisione. All’interno della sua idea di costituzione materiale è assegnato un ruolo fondamentale al partito politico. Va a ricordato il suo importante manuale, le “Istituzioni di diritto pubblico”, più volte ampliato e ristampato, nonché “le forme di governo”, considerato tutt’oggi una delle più complete introduzioni allo studio del diritto costituzionale comparato.

CURIOSITÀ

• Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Il suo studio “La Costituzione in senso materiale” (1940) rappresenta ancora oggi un punto di riferimento obbligato, non solo per il cultore del diritto pubblico ma anche per il giurista tout court.

• Fra i suoi scritti più importanti si citano: L’ordinamento del Governo nel nuovo diritto pubblico italiano (Roma 1931); La volontà e la causa nell’atto amministrativo e nella legge (Roma 1935); La costituzione in senso materiale (Milano 1940); La Costituente (Roma 1946); Istituzioni di diritto pubblico (Padova 1960, 5ª ed.), oltre ai corsi universitari e scritti minori.

• Il 29 aprile 1961 fu nominato Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

• È annoverato fra i più autorevoli giuristi italiani del XX secolo. Tra i suoi allievi sono da ricordare Giuseppe Ferrari, Leopoldo Elia,Mario Galizia, Sergio Fois e Temistocle Martines.

• Fu il primo a riflettere sull’esistenza di una Costituzione materiale e una Costituzione formale.