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Chiarezza, trasparenza, serenità: ecco i Concetti che Lamezia vorrebbe riscoprire

In un clima surreale parte il ritiro della Vigor Lamezia: tesserato l’ex secondo del Crotone.

Emanuele-concetti

Due soli uomini contrattualmente in rosa (Voltasio e il nuovo acquisto Emanuele Concetti, portiere di esperienza da anni secondo in B) e tante, troppe incognite a tingere di scuro l’avvio di una stagione che si preannuncia complicatissima. Intercettazioni, indagini, deferimenti, responsabilità dirette e non, “dirty soccer”: il tifoso biancoverde ne ha sentite sino alla nausea da Maggio ad oggi, il tifoso biancoverde vive un incubo che non meriterebbe di vivere dopo la prima storica stagione nella Lega Pro unica, dopo le sofferenze patite in tanti anni di battaglie su campi anonimi e in categorie che poco hanno a che vedere con ciò che la Lamezia sportiva merita. La penalizzazione sembra cosa certa, la serie  D un rischio tutt’altro che remoto, il fuggi fuggi dei componenti della vecchia rosa lametina (compresi giocatori sotto contratto come Scarsella e Rapisarda, persi in malo modo dopo una rescissione repentina quanto inevitabile) ha lasciato allibiti (e disgustati) coloro che senza alcuna colpa vedono la loro passione travolta dalle conseguenze di squallidi magheggi e ignobili “intrallazzi” che da tempo rappresentano il cancro del sistema calcio.

Voltasio e Concetti, dicevamo. E poi? E poi niente, tecnicamente parlando. Confermato Erra, è arrivato Pagni: due garanzie, certo. Due garanzie in un contesto comune, normale, non in questo. Con il tesseramento del portierone classe ’78 ex Lazio e Crotone dal passato (remoto) fatto di discrete annate tra C1 e B forse si cerca di dare un impulso, una scarica all’ambiente che tra un conato e l’altro prova ad aggrapparsi con speranza al futuro come disperatamente ci si arrampica agli specchi in situazioni di palese difficoltà.

Oggi, 7 Agosto 2015, inizia, con imbarazzante ritardo, la stagione biancoverde. I supporters vigorini continuano a crederci, continuano a sostenere i colori, l’unica cosa che, a dispetto di quanto accada con giocatori, presidenti, direttori, allenatori e scandali rimarrà saldo e incrollabile nei pensieri di chi ha la Vigor Lamezia nel cuore.

Oggi, 7 Agosto 1025, inizia la stagione biancoverde, in attesa di capire dove e come proseguirà.

MORELLI GIACINTO

Ed è bufera sul Calcio Calabrese: Nuovi avvisi di garanzia

th (11)La Polizia sta notificando nuovi avvisi di garanzia, emessi dalla Procura di Catanzaro, a 10 persone, tra cui calciatori e dirigenti, accusate di avere combinato le partite Tuttocuoio-Gubbio, Santarcangelo-Ascoli, Gubbio-Santarcangelo, L’Aquila-Grosseto e Juve Stabia-a del campionato di Lega Pro 2014/2015. Alcuni erano già indagati nell’operazione Dirty Soccer. Ai nuovi è contestata la frode in competizioni sportive aggravata dall’essere oggetto di concorsi pronostici.

Inchiesta Dirty Soccer: revocati arresti a consulente Vigor L.

imagesCATANZARO – Il consulente marketing della Vigor Lamezia, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse “Dirty Soccer”, ha ottenuto la revocata degli arresti domiciliari per Felice Bellini dal tribunale della libertà di Catanzaro.
Bellini, difeso dagli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco, sarà comunque sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.
I giudici catanzaresi, inoltre, accogliendo il ricorso dei due avvocati, hanno annullato nei confronti dell’indagato l’ipotesi d’accusa di associazione per delinquere.

DIRTY SOCCER/ Pino Carbone difende la Palmese

PALMI (RC) – All’ indomani della notizia del presunto coinvolgimento della Palmese nell’inchiesta Dirti Soccer in merito alla gara con la Paolana, arrivano le prime dichiarazioni del presidente Giuseppe Carbone che “scagiona” la sua squadra:83a53d6824d52cd2131e7c116a73a2d0

“Le notizie relative all’indagine condotta egregiamente dalla DIA di Catanzaro sui tanti mali che vive il calcio italiano mi rende assolutamente sereno.

L’ipotesi di un coinvolgimento della U.S. Palmese per una presunta combine nella partita Palmese – Paolana mi lascia interamente indifferente.

Dopo l’avvenuta promozione (con sei giornate di anticipo), – ma lo facevo già da diverse settimane – prima di ogni gara, entravo negli spogliatoi e assieme a mister Salerno prescrivevo una maggiore dose di impegno per portare a casa un solo risultato, LA VITTORIA!

Anche nella partita contestata ho fatto la stessa cosa, lo possono testimoniare tutti e 24 i giocatori presenti negli spogliatoi.

In questo mondo malato, la Palmese ha sempre dimostrato di riconoscere nel calcio un valore importante nella crescita della collettività: con questi intendimenti, la società e la squadra non hanno mai voluto falsare un campionato che meritava rigore e rispetto”.

 

Calcio truccato: I complimenti del Coisp

“Un sistema stabile di frodi finalizzate solo all’arricchimento di pochi. L’operazione portata a termine dai colleghi in tutta Italia è lo specchio di ciò che è divenuto ormai il mondo del calcio: un mondo di bugie, un business che nulla ha a che fare con lo sport, un carrozzone che serve a pochi ma imbambola tanti e per il quale ci chiedono di rischiare la pelle ad ogni partita, non importa di quale categoria. Il nostro lavoro, la nostra fatica è vera, e vera è anche la consueta violenza che accompagna questo ignobile circo della palla rotolante, ma il resto è, evidentemente, falso. E non solo dobbiamo impiegare sforzi titanici in occasione delle partite, quanto dobbiamo anche impegnare le nostre migliori risorse per portare alla luce il marcio  che c’è dietro a tutto questo. Fortunatamente la Polizia di Sth (8)tato è fatta di persone del calibro degli uomini della Squadra mobile guidati da Rodolfo Ruperti e dei suoi collaboratori, e almeno possiamo goderci la soddisfazione di vedere risultati come quelli messi a segno oggi”.  Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la maxi operazione denominata “Dirty soccer”, portata a termine oggi in diverse zone d’Italia e condotta dalla Squadra mobile di Catanzaro relativa al calcio truccato. Un lavoro lungo e complicato sfociato nell’emissione da parte della Procura del capoluogo calabrese di un provvedimento di fermo per ben 50 persone, e da cui emerge uno spaccato desolante del mondo del calcio. All’intervento di Maccari fa eco quello del Segretario Generale Regionale del Coisp calabrese, Giuseppe Brugnano, che ha voluto esprimere le proprie congratulazioni alla Mobile di Catanzaro. “Ancora una volta – ha detto Brugnano – l’alta professionalità dei colleghi della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro, guidata dal dottor Rodolfo Ruperti, ha determinato un’ennesima vittoria dello Stato sulla criminalità.Sono congratulazioni più che meritate, perché i colleghi della Mobile, nonostante le diverse difficoltà dovute alle limitate risorse, riescono a dare risposte concrete sul territorio nella lotta all’anti-Stato”.