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Da Cosenza la denuncia dei disabili: “per noi fondi mai assegnati, ci spettano per legge”

Riportiamo la lettera denuncia di associazioni operanti sul territorio di Cosenza a sostegno della disabilità:

Lettera aperta

Noi persone con disabilità, familiari, associazioni di/con/per le persone con disabilita e associazioni operanti sul territorio dell’ambito di Cosenza denunciamo pubblicamente: Gli Stati parti [. . .] riconoscono il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e adottano misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il godimento daparte delle persone con disabilità di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società (Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, 2006). Con D.M. del 23.11.16 il Ministero delle Politiche Sociali delle risorse per l’anno 2016 affida alla Regione Calabria 3.060.000,00 di euro per l’anno 2016 come Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.

Tali risorse al finanziamento di interventi mirati alla promozione di progetti personalizzati per il “Dopo di Noi” e per la sperimentazione di soluzioni innovative per la vita indipendente per persone con disabilità senza il necessario supporto familiare. Con la D.G.R. 296 del 30/06/2017 la Regione Calabria approva il Programma operativo, e il relativo Piano attuativo, che determina l’attuazione in Calabria della L. 112/2016 e l’impiego delle risorse del Fondo nazionale sul Dopo di noi. Con Decreto N. 14607 del 19.12.2017 sono stati assegnati agli ambiti dei Comuni le risorse del Fondo nazionale sul Dopo di noi.

L’ambito territoriale di Cosenza ha avuto assegnati 186.549,77 euro. Attraverso la determina dirigenziale 973/18 il suddetto ambito approva ed emana l’avviso pubblico per assegnazione risorse a favore di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, L. n. 112/2016 -dopo di noi, poi rettificato con determina 1029/18. In seguito a tale avviso, vengono presentate nell’intero ambito territoriale di Cosenza poco più di 20 domande. A giugno 2019 si arriva, dopo una fase di consultazione con il settore welfare del comune di Cosenza, alla redazione dei relativi progetti individualizzati. Ad oggi, però, nonostante ripetuti solleciti da parte dei sottoscrittori della presente richiesta, anche in collaborazione con altre realtà operanti nel territorio, nessuno dei suddetti progetti è stato avviato. In passato, in alcune occasioni, ci è stato anche riferito da rappresentanti istituzionali che i fondi destinati, e già stanziati, probabilmente, erano stati utilizzati per altro. E’ questa la fine che, dal 2018, ha fatto anche la quota parte dei Fondi per la non Autosufficienza dedicata ai Progetti di vita indipendente. Temiamo possa essere questa la fine che faranno i 714.998,15 di euro con i quali è stato recentemente finanziato l’Ambito Territoriale di Cosenza per la linea di investimento 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità” del PNRR. E’ di questi giorni, inoltre, la notizia per cui il settore welfare del comune di Cosenza potrebbe a breve venire commissariato in considerazione di tutti i fondi ricevuti e non investiti e delle conseguenti rendicontazioni pregresse non inviate ai competenti uffici regionali(https://www.cosenzachannel.it/2023/01/02/operazione-verita-comunecosenza-welfare-caruso/). Mentre, dunque, gli amministratori comunali e i dirigenti del settore welfare di Cosenza hanno ritenuto bene non investire i fondi ricevuti negli anni per l’applicazione di politiche sociali, le famiglie e le persone disabili costituenti le associazioni e gli enti del terzo settore firmatari della presente lettera continuano nella loro routine quotidiana, una ruotine fatta di battaglie continue, anche solo per vedere riconosciuti i diritti fondamentali della persona, di sacrifici, di autosostentamento. Siamo stanchi di belle parole e promesse puntualmente disattese. Siamo stanchi di atteggiamenti superficiali e della totale incapacità ed incompetenza nel gestire il bene comune. Esigiamo l’applicazione delle leggi esistenti senza la discrezionalità di chi amministra o di chi dirige. Pronti, se necessario, ad intraprendere le vie legali per la difesa dei nostri diritti. Pretendiamo ciò che, lo ricordiamo, non è una concessione ma un diritto: vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone.

La Spiga Odv Associazione San Pancrazio Coop. Strade di Casa Mo.C.I. Cosenza Circolo Culturale Popilia La Terra di Piero Soc. Coop. Sociale R-Accogliere La Base Cosenza Fem.In Cosenza Comitato Riforma-Rivocati Associazione Culturale Verde Binario ETS Associazione Italiana persone Down sezione di Cosenza La Stanza di Ilaria ANGSA Cosenza ApS Associazione L’arte dei Piccoli Passi Odv Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo sezione di Cosenza Semi di Spiga società cooperativa sociale

Ragazzi non vedenti sulle onde del mare con “Fuori scia”

RENDE (Cs) – “Fuori scia” è il nome che l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Cosenza ha voluto dare al campo estivo che si è svolto a Sangineto dal 5 al 12 settembre. «Significa letteralmente uscire dalla scia, non solo in senso fisico, ma soprattutto in senso metaforico» afferma il vicepresidente dell’UICI di Cosenza Roberto Crocco. I partecipanti a questa esperienza si sono cimentati in attività sperimentali decisamente poco usuali per le persone con disabilità. Una di queste è stata la pratica dello sci nautico, volta al superamento dei propri limiti, ad “uscire dalla scia mentale” della quale spesso si è prigionieri.

«Lo sci nautico ha permesso ai partecipanti di mettersi alla prova, di capire i loro limiti e le loro potenzialità, a farli crescere come individui e come gruppo, a stimolarli e a non considerarli solo come dei disabili – prosegue il dirigente dell’Unione ciechi – insomma, a dimostrare che tutti possono uscire dalla scia. Purtroppo spesso la società che ci circonda ignora tutto questo, ma quando a farlo è chi invece dovrebbe promuovere l’integrazione delle persone disabili, la cosa non è più fuori scia ma diventa fuori da ogni logica».                 

Un’esperienza unica e suggestiva che però non da tutti è stata compresa, tanto che l’UICI di Cosenza ha deciso di fare un grande sacrificio economico ed organizzativo per permettere la realizzazione di questo progetto. «Non so perché questa volta siamo stati abbandonati, ma so che nonostante tutto, il campo si è fatto lo stesso e come sempre ha portato risultati positivi – afferma ancora Crocco – risultati documentati dai progressi fatti dai partecipanti in ogni ambito, dallo sci nautico all’autonomia personale, risultati che invece secondo chi ha inteso ignorarci, non potevano essere raggiunti, incredibile vero?».

«Siamo lieti di aver smentito tali affermazioni e siamo lieti di non aver mollato nella realizzazione di tutto questo, ma soprattutto siamo lieti del fatto che se da una parte ci sono persone che non credono nelle potenzialità dei disabili, – aggiunge il vicepresidente dell’UICI – dall’altra c’è chi non solo lo fa, ma lo dimostra concretamente, come hanno fatto tutti gli operatori di questo campo, i quali hanno offerto le loro competenze professionali senza ricevere alla fine alcun compenso, e offrendo solo la loro esperienza e il loro cuore».    

«Grazie a queste persone siamo riusciti lo stesso ad organizzare il campo estivo, se non fosse per loro i ragazzi quest’anno sarebbero rimasti a casa a fare i disabili, invece di volare sugli sci. Credere nelle capacità delle persone con disabilità – conclude Roberto Crocco – è stato il vero e unico motore che ha mosso questo campo, ma forse per qualcuno questo concetto è troppo “Fuori scia”!».

Mendicino, approvato il regolamento per l’istituzione del garante per i diritti della persona disabile

MENDICINO (CS) – Il dipartimento per le pari opportunità e disabilità coordinato a livello regionale da Maria Josè Caligiuri sta operando in tutta la regione, con una nuova programmazione, per fare istituire in ogni comune calabrese il garante per l’istituzione del garante per la tutela dei diritti dei disabili.

Nel comune di Mendicino Mariangela Caserta, in qualità di responsabile comunale delle Pari Opportunità e Disabilità ha comunicato, non senza soddisfazione, l’approvazione nel corso dell’ultimo Consiglio comunale del regolamento per l’istituzione del  “Garante per i diritti della persona disabile”.

«Tutto nasce nel luglio del 2020 – come si legge nella nota stampa – con la presentazione di una mozione indirizzata al comune di Mendicino ad opera della dott.ssa Caserta nella quale si chiedeva l’istituzione della nuova figura volta a garantire la diffusione di una cultura di maggiore inclusione e tutelare i diritti delle persone con disabilità». Nascerà così un osservatorio permanente sui problemi legati alla disabilità anche allo scopo di concorrere a rimuovere ostacoli culturali e sociali e per dare pari dignità ed opportunità alle persone con disabilità, favorendo le politiche di integrazione sociale ed il miglioramento dell’autonomia dei singoli. «Ringrazio la Responsabile Regionale Maria Josè Caligiuri – ha detto Caserta – per avermi coinvolto in questo progetto territoriale-comunale a beneficio di tutti coloro che necessitano di una maggiore tutela e garanzia della loro persona. Tengo a ringraziare personalmente anche la Presidente del Consiglio comunale, Dott.ssa Nathalie Crea, per aver accolto la mia mozione e averla portata in seno al consiglio comunale, nonché ringrazio il gruppo consiliare di maggioranza “Orizzonti futuri per Mendicino” ed il suo capogruppo, Ignazio Giordano, per aver sposato da subito tale mozione e averne sollecitato l’approvazione.  Infine esprimo apprezzamento per tutti coloro che hanno approvato e mi dispiace per chi nell’opposizione si è astenuto. Oggi  la città di Mendicino farà un passo in avanti nel diventare più incisiva nella politica dell’inclusione sociale».

Barriere architettoniche e mobilità: consigli utili per la casa

Le barriere architettoniche rappresentano un vero e proprio ostacolo per le persone che hanno problemi a livello motorio. Vi sono una serie di strumenti però in grado di aggirare il problema delle barriere architettoniche e rendere una casa accessibile per tutti, come può esserlo per esempio la scelta di una piattaforma elevatrice per disabili, oppure una serie di altri elementi di ultima generazione in grado di semplificare tanti piccoli compiti che possono rappresentare un grande ostacolo per chi ha difficoltà motorie.

Quando uno dei nostri cari ha problemi motori ci si preoccupa che non possa trovarsi a proprio agio in casa e, soprattutto, che non possa essere al sicuro e fuori da ogni pericolo. Per rendere la casa un posto sicuro però è possibile ricorrere ad alcuni consigli utili.

Come eliminare le barriere architettoniche in casa

La prima cosa da fare quando si ha la necessità di eliminare le barriere architettoniche della casa è quella di controllare le porte che conducono alle varie stanze. Da quella all’ingresso a quella del bagno, occorre che ogni porta abbia l’ampiezza giusta nel caso vi sia una persona su una sedia a rotelle. Non solo, altrettanto importante sarebbe sostituire le porte a battente con delle porte scorrevoli a scomparsa per evitare difficoltose manovre. Si può optare inoltre tra inserire una maniglia oppure dotare la porta di apertura e chiusura automatiche in cui la maniglia viene sostituita da un pulsante esterno collegato alla rete elettrica.

La cucina, invece, richiede che i piani di lavoro e gli elettrodomestici siamo adattati alle esigenze delle persone disabili. Ciò significa che i piani di lavoro, così come i fornelli e il lavabo dovrebbero essere sospesi in modo tale da permettere l’avvicinamento con una sedia a rotelle e l’altezza non dovrebbe superare gli 80 cm da terra per non costringere la persona ad alzarsi.

In camera da letto, per esempio, si dovrebbe dotare il letto di apposite maniglie che possano aiutare la persona a raggiungere il letto e poi risollevarsi da soli in autonomia e sicurezza. In alternativa è possibile sostituire le maniglie con dei sollevatori che però richiedono la presenza di una seconda persona che assista alle manovre.

Altrettanto importante è predisporre anche il bagno per le persone con difficoltà motorie. Innanzitutto anche qui la porta è molto importante perché, anche se non si volesse sostituire la porta a battente con una scorrevole si dovrebbe comunque prendere l’accortezza di predisporre l’apertura verso l’esterno così da garantire un pronto intervento in caso di malessere fisico. Come per la cucina, anche qui i sanitari dovrebbero essere sospesi e installati ad un’altezza non troppo elevata. Un ultimo consiglio per il bagno riguarda la doccia, che è sempre preferibile alla vasca e che dovrebbe essere a filo pavimento per evitare inciampamenti.

Infine, un consiglio generale che riguarda tutta la casa è quello di migliorare la disposizione degli oggetti ed evitare di posizionare cose ingombranti lungo il percorso come possono essere piante in vaso o tappeti che possano impedire il passaggio regolare di una sedia a rotelle o causare cadute accidentali.

La tecnologia al servizio della disabilità

La tecnologia è sicuramente uno degli strumenti più utili per aggirare questo annoso problema. A partire dai montascale, strumenti utilissimi per eliminare l’ostacolo delle scale, fino ad arrivare agli elettrodomestici di ultima generazione che, essendo sempre connessi ad internet, hanno la capacità di autoregolare il proprio lavoro e di poter essere controllati a distanza tramite apposita app sullo smartphone.

Tra queste nuove tecnologie possiamo citare sicuramente i sistemi di regolazione dell’impianto di illuminazione. Questi sistemi permettono di controllare le luci accese nel proprio appartamento e di spegnerle a distanza così che, se l’interruttore è posto troppo in alto o in posizione scomoda può essere comodamente spento da remoto.

Una delle soluzioni più innovative riguarda i sistemi di controllo dei serramenti che possono essere aperti e chiusi da remoto e che si autoregolano in base alle condizioni climatiche. I sistemi di controllo dei serramenti risultano particolarmente utili per le finestre per tetti ma in generale sono perfette per permettere alle persone su sedia a rotelle di rimanere sedute senza cercare di compiere sforzi pericolosi.

Alcuni sistemi, per esempio, possono gestire in autonomia l’apertura e la chiusura delle finestre per migliorare la qualità dell’aria dell’ambiente grazie a nuovissime tecnologie smart-sensor in grado di controllare la temperatura, l’umidità e la concentrazione di CO2 nella stanza. Allo stesso modo, controllano l’apertura e la chiusura delle tende e delle tapparelle per garantire la giusta entrata della luce e del calore.

Infine, le nuove tecnologie arrivano anche in bagno permettendo di controllare la miscelazione dell’acqua sia del lavabo che della doccia e della vasca da bagno da remoto, attraverso un pannello di controllo digitale multifunzione con tecnologia Wireless, in grado di regolare la temperatura dell’acqua, il suo getto e la chiusura automatica di sicurezza dopo 60 secondi.

Disabilità e inclusione sociale, a Rende arriva il sottosegretario Zoccano

RENDE (CS) – «Lavorare per l’inclusione delle persone con disabilità significa renderle partecipi della vita sociale e non farle sentire ai margini della società. Per far questo occorre sentire e incontrare i territori. Perché una cattiva inclusione è figlia di una cattiva cultura. Appare evidente, quindi, quanto siano importanti questi incontri che stiamo facendo in diverse città italiane».

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia ed alla disabilità Vincenzo Zoccano non ha dubbi circa l’utilità del progetto itinerante, dal titolo “Noi diversamente uguali. Famiglia, lavoro, società. Per una società più inclusiva”, organizzato da Unisin, Sindacati dei bancari, e curato da Brunella Trifilio del Coordinamento nazionale Unisin Donne e Pari Opportunità, che toccherà Rende il prossimo 22 marzo, al palacultura “Giovanni Paolo II, in via Rossini, dalle 9,00 alle 13,00.

È la seconda tappa, dopo quella di Roma, e registrerà la partecipazione dell’onorevole Zoccano e di altri parlamentari e di rappresentanti di associazioni. Dopo i saluti dei sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto, e di Rende, Marcello Manna, alla tavola rotonda, che sarà moderata dal caporedattore della redazione società di Rai News 24, Mariella Zezza, e l’apertura dei lavori affidata a Daniela Foschetti, Segretario nazionale Unisin Donne e Pari Opportunità, tanti saranno i relatori: Gino Mirocle Crisci, rettore dell’Università della Calabria; Francesco De Maria, presidente dell’associazione “Gianmarco De Maria”; Salvatore Cimmino, , di “A nuoto nei mari del globo”; Gennaro Cosentino, caposervizio della Tgr Calabria; Antonio Marsella, docente di sociologia all’Università di Lecce; Maria Pia Funaro, della fondazione “Lilly Funaro”; Maria Grazia Cianciulli, dirigente scolastico; monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano; Emilio Contrasto, Segretario generale Unisin; il parlamentare del Movimento 5Stelle Massimo Misiti e l’eurodeputato di Forza Italia-Partito popolare europeo Fulvio Martusciello.

«È fondamentale – dice il deputato 5Stelle Massimo Misiti – intervenire culturalmente per fare in modo che la disabilità non venga considerata una malattia. I procedimenti di inclusione sono importanti per evitare trattamenti differenti e degradanti tra persone. Stiamo lavorando in Parlamento per questo».

Disabilità, interviene Francesca Cassano, «Rendere Cosenza più accessibile»

COSENZA – Il Vice Presidente del Consiglio Francesca Cassano ritorna ancora una volta a parlare di un tema delicato che le sta particolarmente a cuore: l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ne parla sia come tecnico, che affronta questi aspetti nella progettazione delle opere, che come disabile, che nel passato ha verificato come cambia la prospettiva della realtà che ci circonda quando si vive su una sedie a rotelle.

«I sopralluoghi effettuati dalla Commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Comune di Cosenza, in zone più o meno periferiche della città, rivelano un territorio purtroppo non ancora accessibile e fruibile. Infatti, importanti arterie cittadine come Via Panebianco e Via Popilia e note strade del Centro Storico come Via Savoia sono per grandi tratti inaccessibili ai disabili e non solo: marciapiedi sconnessi o totalmente assenti, radici di alberi in superficie e spazi spesso occupati abusivamente che interrompono il naturale camminamento pedonale», scrive in una nota.
«L’attenzione che la politica locale pone sul tema dell’accessibilità è sempre troppo marginale eppure a volte basterebbero piccoli interventi come: il rifacimento dei marciapiedi, la rimozione degli alberi che invadono gli stessi con le loro radici, l’allontanamento di ostacoli pericolosi, per facilitare la fruibilità e garantire il diritto all’autonomia personale. Sarebbe importante per l’abbattimento delle barriere utilizzare anche gli introiti provenienti dalle multe effettuate dai vigili urbani per soste abusive nei parcheggi per disabili», il suo pensiero.
«Vorrei inoltre sottolineare che nonostante l’attuale normativa in materia di barriere architettoniche, già in vigore dal lontano 1986, l’amministrazione di Cosenza non ha ancora attivato il cosiddetto P.E.B.A. ossia il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il P.E.B.A. non è solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità poiché comporta una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento. Esso racchiude in sé anche una programmazione delle opere per l’accessibilità. Ed è piuttosto singolare che il Sindaco e la Giunta non diano priorità ad un piano vicino alla salute, alla sicurezza e al confort dei cittadini. Auspico – la chiosa di Francesca Cassano – che questa amministrazione abbia una maggiore consapevolezza dell’utilità di questo strumento e metta in campo più risorse e competenze per la sua adozione. Se vogliamo davvero costruire una città sostenibile dobbiamo pensarla accessibile; se vogliamo puntare sulla bellezza e sull’attrattività turistica dobbiamo comprendere che la bellezza non è per pochi ma è un concetto democratico prima che estetico».

Inclusione sociale e disabilità, mercoledì incontro a Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – Si terrà il prossimo 27 settembre alle 18:00, l’evento dal titolo “INCLUSIONE SOCIALE E DISABILITA’, I GIOVANI LAMETINI NE DISCUTONO”, che si svolgerà all’interno della Sala Multimediale, del Chiostro Caffè Letterario, è a cura di FISH CALABRIA (Federazione Italiana Superamento Handicap). L’inclusione sociale rappresenta la condizione in cui tutti gli individui vivono in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità e altro. L’evento verrà introdotto, da una presentazione multimediale, dal titolo: “La cultura che include”: introdotta dalla canzone dei Baustelle – Boudelaire. Successivamente, tutti i giovani lametini presenti, potranno dire la loro, sviscerando i temi in oggetto.L’inclusione sociale guarda alla disabilità non come una caratteristica interna dell’individuo che crea il non funzionamento, ma come un deficit collocato “all’interno dei processi disabilitanti prodotti da contesti, saperi disciplinari, organizzazioni e politiche incapaci di fornire una risposta adeguata alle differenze delle persone”. Alla luce di questo risulta necessario osservare, proporre e cambiare i contesti sociali per realizzare ovunque l’inclusione sociale. Come peraltro sancito: dall’art. 19 della “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”. Ma in questo periodo storico, l’inclusione sociale è un tema che riguarda: tutte le persone che vivono una diversità e per questo vengono esclusi perché generano infondate paure tra i c.d. inclusi.

 

 

Benessere Bambino, un nuovo spazio gioco per piccoli affetti da disabilità

RENDE (CS) – Avrà sede in via Papa Giovanni XXIII n. 43, il progetto “Gioco anch’io, spazio gioco per tutte le abilità dei bambini”promosso dall’associazione Benessere Bambino, in collaborazione con le associazioni Con Paola e IPAEA e finanziato con fondi dell’8 per mille della Chiesa Valdese.

La struttura è stata ideata per rispondere alle esigenze di gioco dei bambini con disabilità psico-motorie, cognitive e sensoriali, grazie alla presenza di ambienti, strumenti, attrezzature specifiche e personale specializzato.

Iscrizione gratuita

Lo spazio gioco sarà aperto, a partire dal mese di maggio, tutte le domeniche, dalle 9.30 alle 12.30. L’iscrizione è gratuita e consente la frequenza dello spazio per un periodo di 12 mesi. Domenica 22 aprile, dalle 9.30 alle 12.30, è previsto un Open day durante il quale bambini e genitori potranno visitare la struttura, ricevere informazioni ed effettuare l’iscrizione.

locandina gioco anch’io 2018 (5)

 

Disabilità senza limiti, la Wild Boars Team incontra Giusy Versace

REGGIO CALABRIA – Parola d’ordine: disabilità senza limiti! Ed è proprio nel rispetto della solidarietà che domenica, i ragazzi della squadra di Volley misto Wild Boars, hanno incontrato la portavoce della onlus Disabili No Limits Giusy Versace. Un incontro frutto di una collaborazione reciproca: già ad inizio campionato, infatti, i ragazzi della Wild Boars Team, allenati dalla coppia Moscato – Cilea, avevano espresso il desiderio di poter evidenziare, durante l’intero campionato, che la disabilità non rappresenta un ostacolo per lo sport, anzi è un valore aggiunto. Gli stessi atleti, infatti, sulla maglia di gioco hanno deciso di mettere in evidenza il logo della Onlus di Giusy Versace donando, inoltre, un piccolo contributo in favore della stessa. Un gesto che a Giusy è piaciuto molto.

La giovane atleta, rimasta vittima di un grave incidente stradale sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria nel 2005, si è detta molto orgogliosa di questo gesto tanto da non pensarci 2 volte ed accogliere subito l’invito dei ragazzi.  La squadra, dal canto suo, è rimasta molto sorpresa dall’incontro proprio perché è stato incentrato sulla forza di volontà che permette ad un soggetto diversamente abile di poter inseguire i propri sogni e di poter fare sport oltre ogni ostacolo.

Alla fine dell’incontro, i ragazzi della Wild Boars Team, si sono proposti di aiutare Giusy nell’organizzazione di eventi sportivi che abbiano come oggetto il rispetto della disabilità in una città come Reggio Calabria dove, a dire della campionessa Versace, bisognerebbe parlare di più questi temi, promuovendo incontri, giornate all’insegna della sport e soprattutto momenti di aggregazione sociale dove ogni sportivo possa sentirsi parte di una squadra o emozionarsi facendo, semplicemente, sport.

Filadelfia, seminario formativo “Educazione all’autonomia per persone con la Sindrome di Down”

FILADELFIA (VV) – Si è tenuto a Filadelfia il  20 e il 21 gennaio, nei locali del Liceo Scientifico dell’Istituto Omnicomprensivo di Filadelfia, il Seminario Formativo “Educazione all’autonomia per persone con la Sindrome di Down”.

 Nato per rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze di offrire una prima formazione a nuovi operatori e un luogo adeguato di confronto a chi già da tempo opera attivamente, il seminario ha visto la partecipazione di oltre 70 corsisti tra docenti dell’Omnicomprensivo di Filadelfia, docenti provenienti dalla province di Vibo e Catanzaro, laureati in Scienza dell’Educazione, Assistenti Sociali e alla comunicazione, genitori di persone con la sindrome di Down, alunni del Liceo  e persone impegnate in generale nel campo della disabilità.

I partecipanti hanno avuto modo di ascoltare il Dott. Francesco Cadelano referente Nazionale nei Percorsi di Educazione all’Autonomia dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) il quale ha illustrato e fatto capire in modo chiaro e alcune volte anche senza mezzi termini, con esempi concreti e con la visione di numerose testimonianze della sua esperienza di educatore, cosa significhi educare all’autonomia persone con la sindrome di Down . Ha continuato sfatando i tanti luoghi comuni , soffermandosi sulle metodologie, le idee e gli strumenti che bisogna utilizzare ed è stato capace di farsi intendere chiaramente da una platea così diversificata.

A organizzare il tutto una pluralità di collaborazioni: in primis l’Associazione “Diapason – G. Gemelli” di Filadelfia ma anche l’Istituto Omnicomprensivo e i Comuni di Filadelfia e Francavilla Angitola, al fine di garantire , come sottolineato dalla Dirigente Prof.ssa Maria Viscone, intervenuta al Seminario, la giusta preparazione a chi giornalmente opera nel campo della disabilità.

Il seminario rappresenta, inoltre, l’inizio del  Progetto “PERCORSI DI AUTONOMIA” che avrà inizio nel mese di febbraio e che  vedrà coinvolti, nell’ambito dell’alternanza scuola -lavoro ,anche 7 studenti del Liceo Scientifico e che servirà a supportare fattivamente i ragazzi Down presenti sul territorio.