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Sciopero nazionale trasporti, Amaco annuncia possibili disagi

COSENZA – «Si informa l’Utenza che per mercoledì 24 luglio 2019 è stato proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore dalle segreterie nazionali delle OO.SS. FILT CGIL,
FIT CISL, UIL TRASPORTI, FAISA CONFAIL, UGL FNA e FAST CONSAL».

E’ quanto riportato in una nota stampa dell’Amaco.

«Si precisa che pur non essendo pervenuta dalle organizzazioni sindacali
territoriali nessuna comunicazione riportante l’orario di astensione dal lavoro,
singoli lavoratori dell’Azienda potrebbero autonomamente decidere di aderire
allo sciopero. In tal caso potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi.
Si precisa che sarà comunque garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie: dalle 05.00 alle 08.00 e dalle 18.00 alle 21.00

Tir disperde gasolio, incidenti e disagi su A2

REGGIO CALABRIA – Disagi e traffico bloccato per ore sull’A2 Autostrada del Mediterraneo dopo che un’autocisterna, in transito nel tratto tra gli svincoli di Villa San Giovanni e Gallico, ha disperso gasolio a causa della rottura del serbatoio provocando.

Il liquido sul manto autostradale ha provocato una serie di incidenti a catena.

Immediato l’intervento del personale della Polizia stradale e dell’Anas che hanno disposto la chiusura del traffico in direzione nord con deviazione obbligatoria all’uscita dello svicolo di Reggio Porto e rientro a Villa San Giovanni percorrendo la strada statale 18 Tirrena Inferiore.

Gli operatori dell’Anas hanno lavorato per il ripristino delle condizioni di percorribilità del tratto interessato.

La macchina dei soccorsi è stata attivata immediatamente e si sta prestando la necessaria assistenza a quanti sono stati coinvolti negli incidenti stradali, nessuno dei quali ha provocato gravi conseguenze agli automobilisti.
   

Ritorna il maltempo in Calabria, forti venti e disagi nel cosentino

COSENZA – E’ tornato, come previsto il maltempo sulla nostra regione. Particolarmente colpita la provincia di Cosenza e le zone meridionali occidentali della Calabria, per le quali la Protezione Civile ha diramato per la giornata di oggi allerta gialla.

Nella provincia di Cosenza sono diverse le zone interessate dai forti venti di burrasca e dalla neve che sta copiosamente cadendo sull’altopiano silano, in Presila e sull’appennino paolano.

In città, così come anche nei centri limitrofi le temperature hanno subito un forte calo, anche a causa della pioggia che si sta abbattendo dalla serata di ieri.

I sindaci di Casali del Manco e Castrovillari, a causa del forte vento e delle condizioni meteo avverse, hanno disposto per oggi la chiusura delle scuole. Il forte vento si registra anche sulle coste tirreniche e ioniche.

 

 

ZTL centro storico, Katya Gentile vs Occhiuto, «Solo disagi e isolamento»

COSENZA – Non si placa il malcontento in città dopo la decisione del primo cittadino Mario Occhiuto di voler chiudere al traffico il centro storico di Cosenza divenuto ZTL. In merito alla questione interviene, attraverso una lettera aperta – che riceviamo e pubblichiamo – anche Katya Gentile, già vicesindaco di Palazzo dei Bruzi.

«Dopo il comunicato di Monsignor Nolè, il bamboccione dispettoso punta i piedi e difende a spada tratta il provvedimento assurdo partorito dalla sua mente obnubilata, che non apporterà alcun beneficio all’economia del territorio (ne produrrà, invece, per le casse del Comune e per quelle di “al volo”, ci scommetterei le mani) e provoca disagi già accertati, oltre che la desertificazione e l’isolamento dell’intera zona. E questo lui lo sa.  In un centro storico come il nostro, dove gli eroici residenti sono rimasti quattro gatti, mentre i topi non si contano, dove l’incuria e l’abbandono continuano a lasciare i segni  (mi riferisco, ad esempio, ai mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno trasformato, nei giorni scorsi, Corso Telesio nell’alveo di un fiume, gonfio dell’acqua che defluiva copiosamente dalle scale limitrofe, che sembravano torrenti in piena), prima di istituire la ztl h24, il nostro sindaco (volutamente minuscolo) avrebbe dovuto dedicargli tempo e risorse.  Ed è fastidiosamente inutile che, per convincere tutti della “sua fattività” e  sviare l’attenzione da ciò che andava fatto ed irresponsabilmente non è stato fatto negli anni, propini il suo solito elenco comprendente interventi che vanno da palazzo Gervasi al Castello, passando per la villa vecchia e la pubblica illuminazione, per la “terrazza” di corso Plebiscito etc, etc, 
Dovreste sapere, credo ormai tutti, infatti, che il suo passatempo preferito è mettere le bandierine su traguardi raggiunti grazie al lavoro e agli sforzi altrui (i miei si, anche se è passato qualche anno, continua a campare di rendita, e quelli dei dirigenti e funzionari dei Lavori Pubblici), senza aver mai partecipato ad una sola riunione, ad un solo sopralluogo, se non quando tutto era pronto ed era arrivato i l momento della consegna dei lavori o dell’inaugurazione. È come quando hai preparato una bella torta, arriva un altro, fresco, fresco, se la mette in vetrina e se ne prende i meriti. Ricordiamolo, gli unici progetti voluti “dall’archimbrosa” per il centro storico restano i bocs art, il lungofiume boulevard ed i temporary store oltre all’agognato abbattimento dell’ex hotel jolly sulle cui cenere costruirà un obbrobrio (vedendo il rendering) di museo digitale. Non voglio dilungarmi nei vari dettagli, perchè sarebbe davvero troppo lungo, ma l’esperimento fallito dei “temporary” merita menzione per aver aumentato la mole di debiti del Comune nei confronti dell’Aterp, di diverse centinaia di migliaia di euro, attraverso i fitti dei magazzini.  Pare che alcuni contratti proprio non esistano, pur essendo stati ampiamente utilizzati gli immobili. E lui, che ha perso una buon occasione per tacere, quando parla di “deriva  deturpante” si riferisce a quella in cui ha abbandonato il centro storico fin dal suo primo insediamento? 
Ha tagliato qualche nastro, si, ma non un progetto, non un’idea e neanche un intervento, se non per abbattere qualche palazzo storico, senza permesso, o per “depositarci” i Rom in un’assolata domenica di luglio. 
La scusa migliore è sempre stata “i palazzi che crollano sono di privati ed il Comune non può fare niente”. NON È COSÌ. Non può esistere una balla più gigantesca ed è il momento che verità venga fuori. 
Era già pronta in Assessorato l’ordinanza per il ripristino delle facciate e la messa in sicurezza a carico di tutti i proprietari di immobili siti nel centro storico. Nel caso in cui non avessero adempiuto il Comune avrebbe fatto i lavori a danno, lo ricorderebbe bene il povero Cucunato, che ho messo in croce per redigerla, lo ricorderà senz’altro anche qualche altro dipendente.
Anziché  rispondere al Vescovo  sommessamente, e magari in privato, non fosse altro che per il rispetto che dovrebbe portare a quella veste, da bravo cristiano quale predica di essere, sferra una pubblica arringa in difesa della sua opinione. Chè di questo  stiamo parlando!
Per i non residenti, il Mario-pensiero è assurto a Verbo da quando è sindaco-padrone della città di Cosenza, unto dal Signore, e chiunque si azzardi a dissentire, viene tacciato di essere un “seminatore di odio” o deriso perchè “non capisce niente”. 
Con l’atteggiamento di chi si sente “deluso” e oltraggiato e con il suo dire irrispettoso, non lesina, addirittura, di schernire la massima autorità della Chiesa a Cosenza, mostrando palesemente tutta la sua tracotante arroganza ed i limiti di un soggetto instabile, che mal tollera il dissenso, anche quando proviene da un’altra Autorità. 
E siccome in premessa scrive “con la massima umiltà possibile”, crede che tanto basti a giustificare l’affronto che segue e che ha i toni irriguardosi e beffardi di un qualunque sovrano-tiranno, di terza categoria, di antica memoria. 
Leggendo il suo scritto, infatti, si fa un tuffo nel passato, quando si viveva sotto dittatura o anche quando il potere temporale e quello papale erano in guerra per il predominio. 
Perchè, se fino a ieri, con la Curia, erano tutti una grande famiglia, oggi che il nuovo Vescovo ha deciso di farsi portavoce delle istanze dei parrocchiani, dei collaboratori e dei frequentatori,  scrivendo un comunicato che invita al ragionamento e al buon senso, lui ha “dovuto” mostrare i muscoli e tuonare più forte. 
Del suo pubblico dileggio, che a momenti, quello sì, mi provoca “ilarità”, mi indigna maggiormente la chiosa. 
Sminuendo il ben più articolato problema e per “apparare” la questione, arriva a scrivere: “la Curia cosentina avrà i suoi mezzi autorizzati e giammai la ztl interferirà con le attività istituzionali delle sue risorse umane”.  Di grazia, qualcuno vuole spiegargli che al Duomo, solo per fare un esempio, di sabato e domenica si celebra la Santa messa, che i fedeli non sono risorse umane della Curia  e che un Vescovo non può rimanere inerme mentre, la messa domenicale della Chiesa Madre, simbolo della Cristianità cosentina, non è più così partecipata? Immagino, inoltre, che alla Curia non abbiano un preposto che possa star lì a giocare, insieme ai dipendenti del Comune tutti i giorni dell’anno, a chiamare e inoltrare richieste di autorizzazioni, per consentire l’accesso alla vettura di questo o a quel prelato o a chiunque voglia andare a far visita al Vescovo.  Ci vorrebbero due impiegati ad hoc! Al sindaco chiedo di illuminarci sui vantaggi di questa scellerata chiusura al traffico, che molti poveri mortali come me non riescono neanche ad intravedere, fandonie e frottole sull’ambiente a parte! A questo punto della storia, se non siamo in grado di fare una riflessione lucida e serena su tutta questa vicenda, inserendola pure in un quadro d’insieme, credo che Cosenza meriti il sindaco che ha. 
E fate pure come lui, “pensate ara salute!”»
Katya Gentile

Forti piogge a Cosenza, il centro storico come un fiume in piena (FOTO)

COSENZA – Anche la città di Cosenza è interessata nelle ultime ore da forti piogge che stanno interessando non solo il centro cittadino ma anche diverse zone dell’hinterland. Particolari disagi si sono registrati pochi minuti fa su Corso Telesio, dove i copiosi temporali hanno causato l’allagamento di gran parte del tratto, causando notevoli difficoltà sia ai mezzi in transito e sia alle persone.

Pioggia e neve in Calabria, disagi in Sila. A Paola cede un tratto di strada

COSENZA – La pioggia abbondante e la neve caduta in montagna nelle ultime ore stanno provocando non pochi disagi alla viabilità nella nostra regione. In queste ore la Calabria è interessata da un forte ondata di maltempo che sta provocando un brusco calo delle temperature e grosse nevicate in Sila con conseguenti disagi. Su molte arterie stradali della provincia di Cosenza sono già in azione mezzi spargisale. Anche la pioggia di ieri, molto intesa in alcune zone, ha provocato non pochi disagi. A Paola, nella tarda serata di martedì ha ceduto un tratto di strada in via Miceli.

Aereoporto Crotone, il sottosegretario Bianchi si esprime sulla vicenda

«Ciò che sta avvenendo all’aeroporto di Crotone è incomprensibile. E’ un pessimo inizio di anno per Crotone ed i crotonesi che speravano nella riapertura dello scalo e nella riattivazione dei collegamenti aerei e che giustamente ora si sentono ingannati».

Così il sottosegretario ai Beni culturali, Dorina Bianchi, appresa la notizia che Flyservus non volerà più da Crotone.

«Non più tardi di qualche settimana fa, prima della pausa natalizia, avevo avuto ampie rassicurazioni dal presidente della Sacal, Arturo De Felice, che ho incontrato a Lamezia Terme, sul futuro del Sant’Anna: a Crotone si sarebbe tornati a volare senza ulteriori ritardi.

Ed anche il presidente della Regione Mario Oliverio, in una riunione a Roma, aveva garantito la riattivazione dei voli secondo i tempi previsti.

Ora questa notizia del passo indietro di Flyservus arriva come una doccia fredda.  A questo punto Sacal deve dirci cosa è realmente successo, i calabresi, e particolare i crotonesi, hanno il diritto di sapere cosa è cambiato in questi ultimi giorni».
«Personalmente – conclude la Bianchi – sono amareggiata e indignata per quanto si sta verificando.

Anche se la gestione aeroportuale degli scali calabresi ormai è prerogativa della Regione, non farò mancare, nemmeno in questa occasione, il mio supporto all’azione della Sacal per la ricerca di nuovi vettori al fine di consentire, questa volta sì e senza ulteriori ritardi, la conseguente riapertura dello scalo pitagorico.

Contestualmente contatterò il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e a lui chiederò di favorire l’adozione di soluzioni che garantiscano la piena funzionalità del Sant’Anna e il diritto alla mobilità dei cittadini pitagorici».

Disagi sull’Autostrada del Mediterraneo, Franco Bruno interroga il ministro Delrio

ROMA – Il deputato Franco Bruno ha rivolto una interrogazione parlamentare al ministro Delrio in relazione ai rallentamenti della circolazione provocati dai restringimenti di carreggiata in essere nell’area del Savuto. «Premesso che – scrive il deputato – è stato appena presentato il volume “Autostrada del Mediterraneo-Guida per viaggiare con gusto 2017” realizzato da Repubblica, in collaborazione con Anas, in edicola da mercoledì 28 giugno per pubblicizzare il turismo enogastronomico lungo la tratta; il 22 dicembre l’inaugurazione dell’autostrada aveva visto la presenza del premier Gentiloni e dello stesso Ministro dei Trasporti e in un post dell’ex premier Matteo Renzi si leggeva “dieci mesi fa i giornalisti della stampa estera si misero a ridere. Avevo appena annunciato che la Salerno-Reggio Calabria sarebbe stata inaugurata il 22 dicembre 2016. Grazie al lavoro del Ministero, dell’Anas, dei tecnici e degli straordinari lavoratori questo impegno domani diventerà realtà…”; che ad oggi questi annunci sembrano alquanto improvvidi sfiorando l’offensività per chi, come avviene in queste ore, resta incolonnato per molto tempo a oltre 40 gradi in lamiere arroventate lungo l’Autostrada del Mediterraneo; che il 25 Giugno si è verificato un incidente mortale in cui ha perso la vita anche un bambino di 8 anni proprio lungo l’autostrada in un tratto a corsia unica parrebbe per lavori in corso tra Laino Borgo e Mormanno; che perfino il Codacons ha presentato una denuncia alla magistratura chiedendo di verificare tutte le responsabilità e capire come sia stata collaudata quell’opera, per larghi tratti già sotto sequestro; che ogni giorno da quattro mesi tra gli svincoli di Altilia e Cosenza, per i lavori di rifacimento del manto stradale e di alcuni giunti, gli automobilisti sono costretti a viaggiare per lunghi tratti su una sola corsia con enormi disagi e a tal proposito i sindaci dell’area del Savuto hanno inviato una missiva ai vertici dell’Anas; che in vista della stagione estiva e quindi dell’aumento del flusso dei viaggiatori la situazione rischia solo di peggiorare; che la tanto pubblicizzata “Autostrada del Mediterraneo” in poche parole non è sicura, non è terminata perché ci sono cantieri ovunque e, in molti punti, dove non ci sono cantieri il manto stradale è sconnesso e pericoloso, non è l’autostrada del futuro come ci raccontano gli spot di questi giorni e nonostante lo Stato italiano abbia investito ben oltre 8 miliardi di euro nel corso degli anni rimane una grande incompiuta si chiede di sapere come il Ministro interrogato intenda rispondere alle istanze del territorio e se possa intervenire sollecitando l’Anas perché vengano garantiti almeno gli standard minimi di sicurezza».

Portapiana al collasso. Spadafora scrive ad Occhiuto, «Si intervenga con urgenza»

 

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COSENZA – «La situazione disagevole e ormai critica che interessa molte aree della nostra città – tra queste lo storico e popoloso quartiere di Portapiana – deve essere affrontata con la massima urgenza perché rappresenta ad oggi una questione assai spinosa e non più procrastinabile». Questo quanto sostiene il consigliere di maggioranza del Comune di Cosenza e presidente del Gruppo Misto Francesco Spadafora, relativamente alle annose problematiche che da mesi affliggono il quartiere di Portapiana. Il consigliere Spadafora, presenterà domani al sindaco Mario Occhiuto un documento nel quale si evidenziano le forti criticità e le gravi complessità che attanagliano quotidianamente l’area di Portapiana. Nel documento indirizzato al primo cittadino di Palazzo dei Bruzi – corredato da un corposo dossier fotografico – Spadafora affronta punto per punto tutte le problematicità che giornalmente i residenti sono costretti ad affrontare e con le quali convivono ormai da diverso tempo. «Una situazione che auspico – conclude il consigliere del Gruppo Misto – sia affrontata con la massima rapidità perché – è opportuno ricordare- gli interventi di riqualificazione dei molti quartieri della nostra città sono stati tra i punti salienti del programma politico del sindaco Occhiuto, motivo di grande interesse da parte dei numerosi cittadini che gli hanno accordato fiducia».

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Di seguito il testo integrale del documento che il consigliere Spadafora presenterà formalmente domani, lunedì 24 aprile,  al sindaco Mario Occhiuto:

 

            Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco SPADAFORA, in qualità di Presidente del gruppo consiliare “MISTO”, con la presente, richiede alla S.V. un pronto intervento per porre rimedio alle criticità e fatiscenze che da tempo si registrano nello storico e popoloso quartiere di Portapiana.

            La presente, è opportuno preliminarmente evidenziare, si è resa necessaria perché i cittadini residenti, nonché tutti coloro che sono costretti a transitare dalla zona precitata, lamentano la scarsa attenzione da parte del Comune ai problemi che da tempo attanagliano il quartiere posto ai piedi del Castello Svevo.

            Nello stesso, come si evince dalla documentazione fotografica allegata, circa un anno e mezzo fa, nelle prossimità delle case popolari è crollata una parete di cemento, ancora non risistemata e tutt’ora fonte di pericolo sia per gli abitanti che per gli utenti della strada, i cui pezzi giacciono a terra ricoperti ormai dalle erbacce. 

         Inoltre, a pochi metri più avanti, di fronte la Chiesa della Sanità e del Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio”, da circa tre mesi, a causa di una vistosa crepa sul muro di contenimento, dal quale si sono staccate anche pietre e blocchi di fango, è stata ridotta la carreggiata della ex statale 19 ed istituito un senso unico alternato con un impianto semaforico.

            Le predette limitazioni alla viabilità stano arrecando enormi disagi non solo ai cittadini residenti e alle poche attività commerciali presenti, ma anche agli utenti della strada che, specialmente nelle prime ore del mattino con l’ingresso delle scuole, sono costretti a fare lunghe e fastidiose code di attesa per raggiungere la città.

            A tal proposito, è utile rammentare, che la strada in questione è abbastanza trafficata in quanto collega i paesi del Savuto e quelli limitrofi a Donnici con la città capoluogo.

             A questo va aggiunto il dilemma del parcheggio coperto, ormai in disuso da anni, progettato per i frequentatori della parrocchia e del conservatorio che sono costretti a parcheggiare, pur vigendo i prescritti divieti di sosta, le proprie autovetture ai margini della strada, le quali, soprattutto in quest’ultimo periodo, provocano difficoltà e ostacoli agli altri mezzi in transito.

         Oltre a quanto sopra esposto, c’è la grave e precaria condizione del manto stradale di Corso Vittorio Emanuele, nel quale sono presenti enormi buche e crateri che possono determinare danni fisici alle persone e ai veicoli.

         Poiché i quartieri sono stati messi al centro del programma politico per il quale i cittadini hanno creduto, accordandoci la loro piena fiducia, con la presente, su richiesta di numerosi cittadini, richiede alla S.V. un tempestivo intervento affinché vengano eleminati tutte le problematiche anzidette, diventate ormai intollerabili per i cittadini che, pur sentendosi abbandonati a se stessi, auspicano una maggiore attenzione dell’amministrazione comunale verso uno dei quartieri più popolosi della città vecchia. 

         In attesa di un positivo e tempestivo riscontro in merito alla presente, si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti.  

Unical, Susanna Camusso tra i disagi e le proteste dei lavoratori

RENDE (CS) – Inizia con l’incontro nella sede CGIL dell’ateneo la giornata di Susanna Camusso all’Unical. Un gruppo di persone appartenenti al mondo della ricerca, del personale tecnico-amministrativo e dei lavoratori co.co.co, ha preso la parola questa mattina in presenza del segretario della CGIL Susanna Camusso, facendosi portavoce dei disagi che i lavoratori e i ricercatori devono costantemente vivere sulla propria pelle. Dottorati di ricerca che non assicurano alcuna forma di contratto, ricercatori che si trovano a svolgere la mansione di personale tecnico- amministrativo, 80 lavoratori con un contratto co.co.co, ed «un ateneo colmo di alloggi fatiscenti che non eroga la borsa di studio agli studenti che magari si trovano ad essere proprietari di un terreno incolto che incide sulla tabella reddituale – rende noto il rappresentante degli studenti Domenico Tulino» sono stati il fulcro dell’incontro “funestato” dalla presenza del brigadiere Giuseppe Gagliardi ( in congedo dopo esser stato ferito in servizio) che ha inscenato una protesta pacifica per veder riconosciuto il proprio diritto al lavoro dopo che, a monte della richiesta avanzata al presidente della Repubblica di poter essere inserito in servizio come invalido civile, si è visto negare la collocabilità. protesta carabiniereIn un’atmosfera di precari amareggiati, la Camusso ascolta e prende nota degli interventi. Terminati gli interventi , il brigadiere invitato ad abbandondonare la sala, viene ascoltato dalla Camusso all’uscita della sede prima del grande “abbraccio” riservatole dai compagni presenti in Aula Magna.

Rita Pellicori