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L’On. Forenza il Prc Cosenza-Calabria per una gestione pubblica e partecipata dei rifiuti

IMG_5955-716x393L’onorevole Eleonora Forenza, europarlamentare de L’altra Europa con Tsipras e il Prc Cosenza-Calabria hanno emanato un comunicato stampa congiunto riguardo la discarica di Celico, contro la quale proprio questa mattina si è svolta una sfilata di protesta che ha attraversato le vie di Spezzano della Sila fino a Celico. La proposta che emerge dal comunicato è quella della chiusura della discarica, nociva e illegale, unitamente alla gestione pubblica e partecipata dei rifiuti. Di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato.

Nei giorni scorsi abbiamo firmato la petizione popolare, portata avanti dal Comitato Ambientale Presilano e sostenuta e sottoscritta da migliaia di cittadini, per chiedere il ritiro dell’AIA – l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata illegittimamente dalla Regione Calabria alla società privata che gestisce la discarica di Celico, la Mi.Ga srl posseduta dalla famiglia Vrenna di Crotone – per la chiusura definitiva della discarica che insieme alle altre discariche dismesse e mai bonificate sta devastando l’ambiente, il paesaggio e la salute dei cittadini presilani e, soprattutto, per chiedere con forza un piano regionale che preveda una gestione pubblica e partecipata del ciclo dei rifiuti.
La messa in funzione della discarica, voluta in continuità da Pds-Ds-Pd locale ma con l’opposizione netta dei consiglieri comunali del Prc, il suo successivo inserimento, insieme a tutte le discariche private, nel sistema pubblico regionale di smaltimento dei rifiuti e la contestuale deroga a smaltire i rifiuti indifferenziati, o non trattati secondo quanto prevedono espressamente le normative nazionali e comunitarie, direttamente in discarica (con atti realizzati dalla Giunta Scopelliti ma confermati quasi tutti da quelle di Oliverio) hanno rappresentato e rappresentano un vero e proprio misfatto contro la salute, l’ambiente e l’economia dei cittadini silani.
Una gestione del settore verticistica, dispendiosa ed inquinante, in mano – secondo quanto affermano tanti amministratori, tra cui il sindaco di Cosenza, e certamente secondo noi – esplicitamente ai desiderata ed agli interessi dei soliti noti imprenditori privati, che sta producendo un aumento dei costi per i cittadini e dei danni rilevanti al territorio: il contrario di quello che prospettano i meritori comitati, i movimenti e le associazioni che da diversi anni sono impegnati per ottenere un governo virtuoso del settore, partendo da quanto da tempo mettono in pratica comuni virtuosi come quello di Saracena, giusto per restare in provincia di Cosenza.
Bisogna invertire la rotta e mettere in piedi un nuovo piano regionale dei rifiuti, per giunta richiesto con insistenza dalla commissione europea ad un inerme ed ignavo governo regionale, che coinvolga i cittadini, i comitati e le associazioni regionali e si fondi sulla strategia Rifiuti Zero, l’unica in grado di produrre un sistema virtuoso, conveniente e vantaggioso.
Un piano che preveda l’immediata attivazione obbligatoria della raccolta differenziata spinta porta-a-porta e la progressiva chiusura delle discariche, che fondi le sue linee guida sulla gestione interamente pubblica, sulla salvaguardia dell’ambiente e sui processi di partecipazione attiva dei cittadini.
Per questo condividiamo e sosteniamo le ragioni dei cittadini e del Comitato Ambientale Presilano e facciamo nostra la piattaforma su cui è stata indetta la manifestazione #LACHIUDIAMONOI del 24 ottobre a Spezzano della Sila: ritiro dell’AIA, bonifica vecchie discariche ed avvio di un nuovo Piano regionale dei rifiuti pubblico e partecipato.”

Il Sindaco di Rovito e la problematica della discarica di Celico

 

CELICO (CS) – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sindaco di Rovito Felice D’Alessandro. “Consegnerò personalmente la lettera firmata da tutti i Sindaci della presila cosentina, dal Consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea e dal Comitato Ambientale Presilano, riguardante la situazione di emergenza sanitaria e ambientale in cui versa il nostro territorio a causa della presenza di un impianto per il trattamento e lo smaltimento di RSU nel Comune di Celico, al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in occasione del prossimo consiglio regionale che si terrà il prossimo 27 Agosto”.

Felice D'Alessandro
Felice D’Alessandro

“Questa lettera, giunge a seguito di una serie di iniziative da me intraprese, nel corso degli ultimi mesi, riguardanti la discarica di Celico. Un impianto, quest’ultimo, di proprietà della Mi.ga srl, ubicato a distanze inferiori da quelle previste dalle norme in relazione ai centri abitati, case sparse, ferrovia e corsi d’acqua , la cui realizzazione è avvenuta nonostante la presenza di norme che ne impedivano l’utilizzo a supporto dell’impiantistica pubblica e che ha provocato solo gravi danni di immagine e ambientali al territorio presilano ed ai suoi abitanti. È per questo motivo che abbiamo voluto scrivere al Presidente Oliverio, per chiedere l’immediata cessazione delle attività di lavorazione dell’impianto sino al termine del completamento dei lavori di adeguamento (la cui scadenza è fissata al 30 settembre), di utilizzare la discarica di Celico per la sola lavorazione del rifiuto organico differenziato al fine di limitare le emissioni nocive verso gli abitanti localizzati a distanze inferiori a quelle di legge, e assumere l’impegno, anche per il futuro, sia a non rinnovare l’emendamento Orsomarso sia a non introdurlo, in altre forme, tra le norme regionali impedendo, così, l’utilizzo dell’impianto della Mi.Ga srl. Abbiamo chiesto, inoltre, la convocazione di un tavolo tecnico ad hoc per discutere della problematica al fine di avviare un cammino comune teso bonifica del territorio ed alla soluzione definitiva della problematica”.

A tal proposito- ha concluso D’Alessandro – colgo l’occasione per ringraziare quanti, in questi mesi, si sono prodigati a sostegno della nostra battaglia per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini. Un ringraziamento particolare voglio rivolgere, infine, al Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao, che, con sensibilità e tempestività, ha accolto tutte le nostre richieste favorendo il dialogo ed il confronto con tutte le parti coinvolte”.

Felice D’Alessandro

 

Discarica Celico, il Sindaco di Rovito chiede un incontro al Presidente della Regione

discarica celicoLAMEZIA TERME (VV) – Nei giorni scorsi, presso la Federazione regionale del Pd a Lamezia Terme, si è svolto  un incontro a cui hanno partecipato il sindaco di Rovito Felice D’Alessandro, l’assessore comunale all’ambiente Gessica Sottile, il segretario del circolo cittadino del Pd Eugenio Iusi e i segretari regionale e provinciale del Partito Democratico, Ernesto Magorno e Luigi Guglielmelli. “Nel corso dell’incontro – ha dichiarato D’Alessandro – abbiamo affrontato la questione riguardante l’emergenza rifiuti e, in particolar modo, la discarica di Celico. È stato un incontro fortemente positivo che ha portato i presenti alla decisione congiunta finale di chiedere un incontro al Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per meglio comprendere la linea dell’Esecutivo regionale sulla discarica di Celico”. Per quanto riguarda le richieste avanzate nei giorni scorsi all’Arpacal circa le esalazioni maleodoranti provenienti dalla discarica, preso atto che l’Agenzia regionale “non dispone dei mezzi e della strumentazione necessaria per la determinazione della concentrazione di odori mediante olfattometria dinamica”, D’Alessandro ha valutato le risposte pervenute ancora vaghe e interlocutorie, mentre ha giudicato di particolare interesse il suggerimento di Arpacal all’autorità competente di prevedere “la possibilità di una sospensione delle sole attività di compostaggio, responsabili principali delle emissioni odorigene, in attesa del completamento delle modifiche strutturali migliorative del sito” e la diffida nei confronti della società Miga s.r.l “a completare entro 30 giorni (a partire dal 2 luglio 2015), le varianti progettuali prescritte, pena la possibile revoca/sospensione dell’autorizzazione in essere”. Il sindaco di Rovito, infine, ha ringraziato il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per aver convocato tempestivamente, a seguito di sua specifica richiesta, un apposito incontro per venerdì 24 luglio alle ore 9.30 in Prefettura, a cui sono stati invitati lo stesso sindaco di Rovito, quello di Celico, il Dirigente del servizio tematico Aria dell’Arpacal e l’Amministratore Unico della società Mi.Ga srl “allo scopo – si legge nella nota/invito della Prefettura di Cosenza – di analizzare le problematiche relative alla segnalazione della fuoriuscita di esalazioni dall’impianto di compostaggio, gestito dalla Mi.Ga srl nel Comune di Celico e per aderire alla richiesta in tal senso del sindaco di Rovito nel cui territorio comunale la problematica è particolarmente avvertita”.

Il Circolo Pd, l’assessore all’ambiente e l’Amministrazione comunale di Rovito: sulla discarica di Celico

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discarica di Celico

 “Sulla discarica di Celico, Cs va fatta chiarezza una volta per tutte”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il circolo cittadino del PD, l’assessore all’ambiente, Gessica Sottile, e l’intera amministrazione comunale di Rovito.  “Su questa problematica, che interessa la salute dei cittadini e la tutela di un grande patrimonio ambientale e naturalistico come quello del territorio presilano che confina con il Parco Nazionale della Sila- prosegue la nota-  non si possono assumere posizioni populiste e demagogiche al solo scopo di mettere in allarme un intero comprensorio senza prospettare soluzioni concrete e definitive.

Leggi di più:

Il Circolo del Partito Democratico e l’amministrazione comunale di Rovito intervengono sulla discarica di Celico.

Comitato Ambientale Presilano: “Le bugie hanno le gambe corte”

Fiaccolata-contro-celico-comitato-presilanoIl Comitato Ambientale Presilano dichiara: “È ormai passato un anno dai giorni del blocco della discarica di Celico ad opera della popolazione presilana ed è passato esattamente un anno da quel Consiglio Comunale aperto e congiunto, simbolicamente organizzato, sotto la pioggia, proprio all’ingresso della strada che porta in discarica. Un bel palcoscenico, una bella cornice mediatica, con tv e giornali presenti. Ma come per tutti i palcoscenici che si rispettino, anche allora è andato in scena il teatrino della politica del PD presilano, che attraverso la bocca dei suoi rappresentanti istituzionali, prendeva allora e successivamente in altre decine di occasioni formali e ufficiali, impegni precisi con la popolazione rispetto alla questione della discarica illegale di Celico.In particolare, il Comune di Celico, per bocca dell’allora Sindaco Corrado, spalleggiato dall’allora assessore e oggi a sua volta Sindaco Falcone, prendeva un impegno solenne in merito al monitoraggio ambientale di tutta l’area interessata dalle discariche di contrada San Nicola, affermando a chiare lettere e per iscritto che i fondi derivanti dalle royalties della discarica (l’affitto che paga Vrenna al Comune di Celico, per intenderci) sarebbero stati destinati al controllo dell’inquinamento attraverso studi e analisi specifici e monitoraggio costante dell’area. Tale impegno, riconfermato mediante delibera nel primo consiglio comunale in cui ha fatto il suo esordio la nuova amministrazione di Celico guidata dal Falcone, ad oggi è stato TOTALMENTE DISATTESO e benché le prime tranche delle royalties siano già state corrisposte dalla Mi.Ga. al Comune di Celico, nemmeno un centesimo è stato speso per ciò che si era promesso e sottoscritto attraverso quegli atti ufficiali. Chiediamo pertanto, e per l’ennesima volta, all’Amministrazione di Celico di rendere conto di questo suo inaccettabile atteggiamento non al C.A.P., ma proprio alla popolazione alla quale quelle cose erano state promesse. Diversamente, tutti in presila, saremmo portati a ritenere ormai non solo un sospetto, un’illazione politica, ma una certezza fondata sui fatti che per questa Amministrazione, la salute dei propri cittadini e di quelli limitrofi non solo non rientra tra le priorità della sua azione amministrativa, ma è semplicemente uno tra i tanti mezzucci dai quali cavar consenso. Chiediamo altresì e ufficialmente che l’Amministrazione di Celico si faccia immediatamente promotrice dell’organizzazione di un consiglio Comunale congiunto con gli altri comuni della fascia, anche alla luce delle ultime deliberazioni consiliari del Comune di Rovito, in cui da parte sua dovrà rispondere alla cittadinanza di questa ormai inaccettabile e reiterata condotta fraudolenta.”

Celico: riapre la discarica, i cittadini non si arrendono

CELICO (Cs) – Dopo due mesi di stop forzato, dal 2 marzo la discarica illegale di Celico riapre.

Due mesi durante i quali i rifiuti sono stati lavorati e abbancati in altre discariche, a norma o quasi o per nulla, senza che il sistema ne abbia risentito. Anzi, dai dispositivi del dipartimento ambiente della Regione Calabria si legge allibiti che di domenica non è stato neanche necessario tenere aperta la discarica di Pianopoli.

Da lunedì prossimo quindi possono riprendere gli sversamenti in mezzo ai boschi della Sila, con i tir che si incroceranno con le auto dei vacanzieri che risalgono la statale 107 per godere dell’aria una volta incontaminata del Gran Bosco d’Italia. I turisti in montagna avranno modo di assaporare anche l’aria del mare, ammirando gli stormi dei gabbiani che svolazzano sulle prove del fallimento di un’intera classe politica.

Al Governatore Oliverio si domanda che fine abbia fatto il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti. Dai consiglieri Guccione e Giudiceandrea, pronti a raccattare voti in Presila, si vorrebbe sapere quali sono le giustificazioni che spingono il dipartimento ambiente a utilizzare la discarica illegale di Celico per sversare circa 850 tonnellate la settima di rifiuti quando sino ad oggi non vi è stata questa necessità.

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’avviso di conclusione delle indagini per la vicenda di intestazioni fittizie di quote societarie per bypassare la normativa antimafia che ha visto implicato il magistrato in pensione Tricoli e l’imprenditore Vrenna. Intanto nuovi collaboratori di giustizia testimoniano degli intrecci tra la gestione dei rifiuti e la ‘ndrangheta. Esiste un problema di opportunità politica che dovrebbe indurre ad una maggiore cautela.

Nel frattempo l’amministrazione comunale di Celico fa orecchie da mercante alle continue richieste del comitato per avere notizie su cosa e come viene sversato in discarica. L’amministrazione di Rovito invece, dopo l’impegno solenne preso in consiglio comunale, langue. Con il legale ancora in attesa dell’incarico per depositare il ricorso al TAR e con la promessa di convocazione di un consiglio comunale congiunto dei paesi della Presila rimasta solo sulla carta.

Collusione e connivenza hanno permesso e continuano a permettere la devastazione del territorio Presilano.

La popolazione resiste e non si arrende.

Calabria/rifiuti: fiaccolata contro la discarica di Celico

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa del Comitato Ambiente Presilano:

Il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, a meno di una settimana dal nostro precedente comunicato, che ha sollevato un nuovo polverone, ha emesso un nuovo provvedimento (Prot. N° 242850 del 28/07/2014).
Il provvedimento in questione non fa altro che ribadire la volontà regionale di trasformare la discarica di Celico nel ricettacolo dei rifiuti indifferenziati dell’intera Regione, in forza al perpetuo stato di emergenza e immobilismo in materia di rifiuti, in cui versa la Calabria da quasi un ventennio.

Il nuovo dispositivo prevede lo sversamento aggiuntivo di 80 tonnellate giornaliere da parte della società privata Ecologia Oggi Spa, provenienti dagli impianti pubblici di Crotone, Siderno e Rossano, dal 28 Luglio 2014, fino a data da destinarsi. Il rifiuto indicato è classificato dal codice CER 19 12 12: “altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11 (sostanze pericolose)”. Si tratta di residuo tal quale parzialmente trattato, caratterizzato da un odore acre e nauseabondo.

Ancora una volta, una discarica nata per ricevere la frazione indifferenziata, viene usata impropriamente per accogliere rifiuti che non hanno subito particolari processi di differenziazione a monte e negli impianti preposti.

Il Comitato Ambientale Presilano rinnova l’appello ai Sindaci e agli amministratori tutti, alle associazioni e alla popolazione intera. E’ necessario mettersi di traverso e fronteggiare l’ennesima ingiustizia perpetrata ai danni un territorio già devastato e non valorizzato, per le sue immense potenzialità, per colpa di chi vuole lucrare sul riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, in barba ad ogni tentativo di virtuosismo e civiltà. E’ giunta l’ora di difendere la Nostra Terra, la Nostra salute, la Nostra vita. E’ arrivato il momento di scendere in strada e lottare uniti per non rimanere sommersi dai rifiuti e dall’inscindibile connubio tra ‘ndrangheta e mala politica.

Tale impianto da anni calpesta la dignità e la libertà della popolazione coinvolta obbligandola anche nelle calde sere d’estate a rimanere chiusa in casa a causa della puzza nauseabonda e malsana che invade l’intera vallata sino alle porte di Cosenza.

Per tutte queste motivazioni la popolazione di Rovito, Celico e di tutti i paesi interessati dalla presenza della discarica scenderanno in strada partecipando alla fiaccolata che partirà alle ore 21.30 dalla piazza di San Nicola a Motta di Rovito per giungere nella piazza principale del paese, piazza del Popolo.

Tensione per la chiusura discarica Celico

La discarica di celico (CS) è temporaneamente chiusa. Ne ha dato l’annuncio in una nota formale alla Regione (e alla stampa) la stessa Mi.Ga srl. Le motivazioni addotte però appaiono prive di qualsiasi fondamento. Infatti, per voce dell’amministratore unico, la ditta crotonese, ha fatto sapere che il motivo della chiusura sarebbe l’opposizione degli attivisti del nostro Comitato. Mentre, la verità, dice tutt’altro: la discarica è chiusa a seguito dell’esposto in Procura e alla Provincia presentato nei giorni scorsi e che denunciava l’abusività dell’accesso utilizzato fin dal 2007 senza alcuna autorizzazione. Il sopralluogo dei Carabinieri di ieri mattina e le segnalazioni della Guardia Forestale dei giorni scorsi hanno spinto dunque la società a chiudere la sbarra d’accesso. Una manovra puramente cautelativa dunque.

Inoltre vorremmo segnalare il palese clima di tensione e di intimidazione che si è venuto a creare a seguito della nostra denuncia in Procura. Sia a mezzo stampa, sia verbalmente sul luogo, l’amministratore unico della Mi.Ga sig. Brutto, ci ha minacciati di querela nonchè personalmente, dinnanzi a svariati testimoni. Un clima di tensione che testimonia il nervosismo della Mi.ga srl rispetto alla nostra sacrosanta attività di controllo che sta dimostrando non solo di essere efficace, ma indispensabile, considerata la latitanza per decenni delle istituzioni preposte e di tutte le zone d’ombra della questione. A questo proposito rimandiamo al mittente le minacce sia verbali, sia eventualmente le querele formali, riservandoci di tutelarci legalmente di fronte a questo attacco sconsiderato e completamente fuori luogo.

Un clima di tensione alimentato anche dal recente, increscioso, episodio del ritrovamento dei candelotti di dinamite (inutilizzabili) in località “Cone Aria” sulla strada provinciale che qualche chilometro più avanti porta all’accesso della discordia. Vogliamo sottolineare con forza non solo la nostra più completa e totale estraneità al fatto, ma anche che non ci lasciamo intimidire da queste manovre subdole e vigliacche che non fanno altro che alimentare la paura e il risentimento. La nostra è una battaglia di legalità a tutela della sicurezza e della salute dei cittadini. Difendiamo la nostra terra e i nostri diritti. E non cadremo così facilmente, come qualcuno pensa, in questi giochetti sporchi degni della peggior risma.