Archivi tag: discarica

Discarica di Celico, rinviata a gennaio la sentenza del TAR

CELICO (CS) – «E’ stata rinviata al 31 gennaio per l’udienza di merito, quindi decisione definitiva, il giudizio del TAR, inerente la sospensiva del provvedimento regionale di sospensione dei conferimenti di rifiuti nell’impianto di Celico. Alla luce di ciò-dichiarano gli esponenti del comitato ambientale Presila- continuiamo a chiedere con forza ai consigli comunali dei Comuni presilani, di approvare la delibera in cui si chiede ufficialmente alla Regione Calabria di avviare l’iter di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale della discarica di Celico. Inoltre ci preme insistere sulla necessità di effettuare analisi delle matrici suolo, acqua e aria di modo da evidenziare nuovi e decisivi elementi per ottenere la chiusura motivata e definitiva dell’impianto che ha ammorbato le nostre vite.

Infine chiediamo alla Regione Calabria di reiterare la sospensione dei conferimenti almeno fino alla data dell’udienza definitiva, di modo che l’impianto rimanga chiuso finché gli iter tecnici e legali non verranno completati. Il nostro obiettivo rimane il ritiro dell’aia e di conseguenza la chiusura definitiva dell’impianto di Celico».

Discarica di Celico, Comitato Ambiente Presilano: «Chiediamo la delibera per il riesame dell’AIA»

CELICO  (CS) – «Il Comitato Ambientale Presilano in questi ultimi giorni ha preparato una delibera da sottoporre ai consigli comunali. Abbiamo inserito la richiesta indirizzata al governatore Oliverio, affinché faccia partire la procedura di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.   

Il riesame della suddetta autorizzazione è una semplice procedura, diversa dalla sospensione o dal ritiro, normata dalla legge, il cui scopo è di riuscire ripetere ex novo tutto l’iter per ottenere una nuova AIA, alla luce delle prescrizioni imposte della Regione Calabria, delle nuove tecnologie e norme subentrate nel corso degli anni e delle innumerevoli osservazioni presentati dai legali e dal Cap.

Crediamo sia una scelta consequenziale e soprattutto coerente a seguito delle rilevazioni olfattometriche effettuate e alle già citate prescrizioni imposte dal Dipartimento Ambiente alla Mi.ga srl, che, prevede la riapertura dell’impianto in maniera graduale e con il permanere di controlli stringenti.

Tutto ciò conferma inequivocabilmente che lo studio di impatto ambientale, approntato in occasione del rilascio dell’AIA all’impianto di Celico, non è stato in grado di determinare gli effetti negativi nell’ambiente circostante. Ci preme evidenziare che questo è un procedimento che si può perseguire senza rischi per le casse pubbliche, e possibilità di ricorsi al Tar e/o richieste di risarcimento danni. Inoltre, ci permetterebbe di rendere parte attiva sia l’Ente Parco che il Comune di Rovito non tenuti in considerazione nel precedente iter autorizzativo.

La richiesta di riesame dell’AIA renderebbe piu efficaci tutte le cause in pendenza, sia dei Comuni che del CAP, in quanto metterebbe in evidenza il fulcro del problema che ha portato alla devastazione del nostro territorio e ha attentato alla salute e al futuro delle popolazioni presilane».

 

L’ex impianto sportivo di Villapiana riconvertito illegalmente a discarica di rifiuti

VILLAPIANA (CS) – Il vecchio campo sportivo di Villapiana utilizzato come una discarica. L’area, di proprietà comunale, sottoposta a vincolo ambientale e idrogeologico, era impiegata dalla ditta incarica della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, come sito di stoccaggio. Nonostante la destinazione urbanistica definisca chiaramente la zona come “sportiva e attrezzata”. L’abuso non è passato inosservato ai carabinieri forestali della stazione di Corigliano. I militari, dopo aver svolto controlli ed indagini, hanno deferito l’amministratore della ditta responsabile della illecita attività di smaltimento ed hanno proceduto al sequestro dell’area. Secondo quanto emerso l’area, sita in località San Francesco, nel corso degli ultimi anni è stata interessata dal deposito di una grossa mole di rifiuti eterogenei abbandonati sul suolo. Si tratta principalmente di resti di potature vegetali provenienti dalla manutenzione di giardini privati, in piccola parte già sottoposti a cippatura, misti a sacchetti in plastica alcuni dei quali contenenti residui vegetali, ma anche ingombranti quali materassi,  sedie, tavoli, bottiglie di vetro e plastica e tronchi depezzati di palme. Tale abbandono ha comportato inevitabilmente la creazione di uno  stoccaggio, non autorizzato, di rifiuti principalmente classificabili in urbani non pericolosi, con relativo pericolo d’inquinamento, degrado e alterazione del sito sottoposto a tutela ambientale, idrogeologica e con destinazione urbanistica, definita “sportiva e attrezzata” molto diversa da quella attualmente in uso. Tra le altre cose lo stato secco dell’enorme massa di rifiuti vegetali rinvenuti frammisti a plastica  costituisce  combustibile altamente infiammabile. Si è pertanto proceduto al sequestro dell’area e al deferimento dell’amministratore della ditta che dovrà ora smaltire il materiale rinvenuto nel rispetto della normativa.

Prorogato il blocco della discarica di Celico

CELICO  (CS) – «Il blocco dell’attività della discarica di Celico è stato prorogato per almeno altri 60 giorni o comunque fino a quando la società che gestisce il sito non avrà ottemperato alle nuove prescrizioni formulate dalla Regione Calabria». E’ quanto afferma il Sindaco di Rovito, Felice D’Alessandro, che, soprattutto, in queste ultime settimane ha mantenuto un contatto costante e diretto con gli uffici regionali preposti e con la presidenza della Giunta Regionale per contribuire a risolvere una problematica annosa e drammatica per il Comune di Rovito e per tutto il territorio presilano. «Il Presidente Oliverio – prosegue D’Alessandro – da sempre attento e sensibile alle esigenze dei territori, sta portando avanti con rigore e determinazione un processo complesso e difficile, per nulla scontato quindi, volto a risolvere definitivamente la problematica che assilla ormai da anni le nostre popolazioni che hanno il sacrosanto diritto di respirare aria pulita e salubre. In quest’azione coraggiosa il Comune di Rovito continuerà ad affiancare l’azione della Regione Calabria al fine di tutelare la salute pubblica e per salvaguardare l’ambiente che ci circonda e che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore. A tal fine ci stiamo preparando, con i nostri tecnici, ed in perfetta sintonia con tutte le altre amministrazioni municipali dei Comuni interessati alla problematica, ad affrontare il ricorso al Tar presentato dalla Mi.Ga. Srl, che gestisce l’impianto, il cui esame è fissato per il prossimo 11 ottobre. Per intanto, comunque, prendiamo atto che le condizioni in cui ha lavorato l’impianto non sono state ritenute idonee. Detto ciò, bandendo ogni facile populismo – conclude D’Alessandro – colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Oliverio, che sta operando per garantire i diritti delle nostre popolazioni, e per ribadire la volontà dell’amministrazione comunale di Rovito di vedere definitivamente chiusa la discarica di Celico».

Rende, sequestrata la discarica di Sant’Agostino andata a fuoco nei giorni scorsi

RENDE (CS) – I militari del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale Carabinieri di Cosenza, coadiuvati dalla stazione di Cosenza, hanno sequestrato l’area della vecchia discarica di Sant’Agostino, nel Comune di Rende. L’area è stata interessata, il 19 e 20 giugno scorsi, da un vasto incendio su una superficie di circa 42 ettari all’interno della quale ricade l’ex discarica. L’indagine è condotta dal pm della Repubblica di Cosenza Emanuela Greco e coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dal procuratore aggiunto Marisa Manzini. Il sequestro, hanno riferito gli investigatori, si è reso necessario per accertare le modalità di gestione e post-gestione ed eventuali responsabilità e per permettere all’Arpacal di procedere all’accertamento delle fonti di inquinamento primarie e secondarie. I Carabinieri Forestale hanno acquisito al Comune di Rende tutta la documentazione relativa alle due discariche dismesse che ora è all’esame degli investigatori e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

rilievi arpacal s.agostino2

Celico, Oliverio sospende l’autorizzazione sulla discarica

CASALI DEL MANCO (CS) – Il presidente della regione Mario Oliverio ha disposto la sospensione della autorizzazione integrata ambientale della discarica di Celico. La decisione è giunta al termine di una riunione svoltasi nella cittadella di Germaneto alla quale hanno partecipato i delegati dei comitati di cittadini che da anni si battono per la chiusura dell’impianto. La sospensione dell’autorizzazione determina la momentanea chiusura della discarica. La notizia è stata accolta con una ovazione dai cittadini che si erano dati appuntamento nella villetta di Casole Bruzio, in attesa di conoscere l’esito della riunione sulla discarica che mal si concilia con il contesto ambientale offerto dall’altopiano silano.

 

«Considerate le gravi considerazioni evidenziate dai sindaci – si legge nel comunicato ufficiale -, soprattutto per quanto riguarda le pesanti emissioni odorigene provenienti dall’impianto situato in contrada San Nicola di Celico, che hanno creato una situazione non più sopportabile per le popolazioni interessate soprattutto in alcuni periodi dell’anno e in alcune fasce orarie della giornata, il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, è pervenuto alla decisione di sospendere i conferimenti presso l’impianto, al fine di procedere alle necessarie verifiche tecniche di rispondenza dell’impianto alle norme vigenti ed alle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)».
«Quella odierna – ha detto il sindaco di Rovito, Felice D’Alessandro – è una bellissima giornata in cui abbiamo ottenuto un risultato importantissimo su cui abbiamo lavorato e lottato da tempo. Finalmente i rovitesi e i cittadini presilani potranno respirare l’area salubre dei nostri boschi e delle nostre colline. Ringrazio il Presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha recepito le istanze del territorio, smentendo quanti nei giorni scorsi avevano avanzato dubbi e perplessità. Ringrazio anche il mio partito e i consiglieri comunali di Rovito per aver mantenuto sempre la barra dritta non cedendo mai a provocazioni e polemiche inutili e senza sbocco».
A fargli eco è il sindaco di Celico, Antonio Falcone: «Oggi il Presidente Oliverio, ci ha regalato uno dei giorni più belli che mai potevamo immaginare. Oliverio si è messo dalla nostra parte e, mostrando grande sensibilità, ha compreso le nostre difficoltà venendoci incontro, sospendendo i conferimenti e verificando quali problemi eventualmente esistono all’interno dell’impianto. I cittadini della Presila hanno il diritto di respirare aria pulita. Ringrazio anche il consigliere regionale Giudiceandrea e il mio partito per essersi impegnati fino in fondo e con coerenza per raggiungere tale risultato».
Grande soddisfazione ha espresso anche il sindaco di Spezzano della Sila, Salvatore Monaco. «E’ un ottimo punto di partenza di cui ringraziamo il presidente Oliverio –ha affermato- ed è una notizia rassicurante per le nostre popolazioni che in questa decisione avvertono concretamente la vicinanza delle istituzioni».

Celico

Prende fuoco la discarica di Castrolibero. Sul posto anche i canadair

CASTROLIBERO (CS) – La siccità e il forte vento che hanno caratterizzato gli ultimi giorni hanno favorito anche il moltiplicarsi di incendi che hanno creato diversi problemi ai vigili del fuoco. Ultimo rogo in ordine di tempo riguarda la discarica di Castrolibero, alle porte di Cosenza, dove nel primo pomeriggio, per cause ancora da accertare, le fiamme alimentate anche dal vento nel giro di poco hanno creato una grossa nuvola di fumo dall’odore acre che sta creando più di un problema alle famiglie residenti nella zona. In particolare un gruppo di abitazioni ubicate a ridosso del liceo scientifico “Valentini” sono state avvolta dal fumo ma per il momento non sembrano esserci famiglie evacuate. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco e sono stati allertati i canadair della Protezione Civile. Fiamme anche in contrada Santa Chiara di Rende dove un altro rogo ha interessato un vasto tratto verde.

 

Discarica di Celico, salta l’incontro con Oliverio, gli attivisti bloccano la superstrada

CELICO (CS) – A causa di un impegno istituzionale improvviso, il presidente della Regione Mario Oliverio è stato costretto a partire per Roma ed a rinviare l’incontro istituzionale fissato con una delegazione di sindaci della Presila sulla questione della discarica di Celico. Ma gli attivisti del Comitato Ambientale Presilano si sono ugualmente riuniti, ribadendo le proprie preoccupazioni dopo l’autorizzazione, concessa dal presidente della regione Mario Oliverio, di sversare nella struttura sia i rifiuti privati che quelli pubblici. Gli attivisti, al termine dell’assemblea, hanno marciato lungo la statale 107, bloccando per quale minuto il traffico veicolare, in segno di protesta. Hanno aderito alla manifestazione dei cittadini anche Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista mentre sulla vicenda, con una nota, sono intervenuti anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle Paolo Parentela, Dalila Nesci, Nicola Morra e Federica Dieni, insieme all’europarlamentare Laura Ferrara. «Il governatore della Calabria, Mario Oliverio, dia seguito all’istanza dei 13 comuni della Presila cosentina, che con regolare delibera hanno richiesto la sospensione dell’Autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Celico – scrivono in una nota – Abbiamo lottato per anni al fine di ottenere la chiusura dell’impianto di Celico, anche con numerosi atti parlamentari. La difesa del territorio passa dall’esercizio di pressioni civili, che dimostrano la voglia di riscatto dei calabresi. Oliverio assecondi il volere di sindaci e cittadini della Presila cosentina, come peraltro la legge gli impone».  Intanto il Comitato ha preannunciando assemblee pubbliche quotidiane per spingere le istituzioni a risolvere la problematica.

Protesta comitato ambientale presilano 2

 

Dinapoli (PD): «La battaglia per la chiusura della discarica di Celico non ha né padri né padrini»

ROVITO (CS) – «E’ proprio vero: spesso ci sono note e dichiarazioni che, anzicchè fare chiarezza e contribuire all’affermazione della verità, servono solo a fare propaganda politica e ad imporre il diritto esclusivo di una parte a parlare a nome e per conto di tutti». E’ quanto afferma la Coordinatrice del Circolo del Pd di Rovito, Rosita Dinapoli.

«E’ il caso – prosegue la nota – delle affermazioni contenute nel comunicato stampa diffuso oggi dal Comitato Ambientale Presilano in cui, con riferimento al ritiro di alcuni codici Cer da sversare nella discarica di Celico, si afferma testualmente: “E’ una proposta messa sul tavolo dall’ing. Pallaria, lo scorso 6 Aprile, durante l’ultimo incontro in Prefettura, e non certo da chi oggi se ne prende inutili meriti, visto l’inconsistenza del provvedimento, essendo la ditta stessa dell’impianto in questione concorde e non penalizzata da tale misura. Non sono passi avanti verso la vittoria di questa battaglia di civiltà, ma fumo negli occhi, demagogia e disinformazione».

«Per amore alla verità e per il rispetto che dobbiamo ai nostri concittadini ci vediamo costretti a smentire tale versione dei fatti, citando un articolo pubblicato sul n. 3 del 31.3.2017 di “Rovito News”, il bollettino periodico del Circolo del Pd di Rovito che è a disposizione di quanti volessero consultarlo, in cui l’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo, scriveva testualmente: “In data 7.2.2017 su richiesta di alcuni comuni (Rovito e Celico) si è tenuto un incontro tecnico presso la sede del Dipartimento, con l’intervento dei Sindaci dei predetti comuni, il gestore, l’ente Parco della Sila, il Direttore Generale del Dipartimento Ambiente per discutere sulla possibilità di una rivalutazione ed eventuale riduzione dei codici CER autorizzati, nonché dell’individuazione di possibili ulteriori misure/cautele per il contenimento delle emissioni odorigene.  In tale occasione si è valutato di eliminare i rifiuti contraddistinti con le cifre finali 99, ovvero “rifiuti non altrimenti definiti”  presenti nell’autorizzazione di cui al DDG n AIA DDG n 12587 del 27/10/2014, in quanto trattasi di rifiuti che non necessitano di ulteriori certificazioni di origine da parte del soggetto con feritore”. A queste considerazioni preferiamo non aggiungere ulteriori commenti, né vogliamo prestarci alle provocazioni di bassissimo livello di chi vorrebbe farci apparire conniventi, ambigui o riluttanti sulla chiusura definitiva di un impianto che, a chiare lettere e a più riprese, abbiamo definito assolutamente pericoloso per la salute dei cittadini e devastante per l’ambiente e per il territorio in cui è stato ubicato»

«In questa direzione –conclude la Coordinatrice dem di Rovito- vogliamo proseguire il nostro impegno, riaffermando piena fiducia nell’operato del governo regionale e ravvisando, con estrema franchezza, tra le cause del fallimento e della scarsissima partecipazione dei cittadini presilani ai sit-in che si stanno svolgendo in questi giorni a Rovito (e perché non a Celico, sede della discarica?) l’eccesso di protagonismo di un gruppo che continua a ritenere di propria, “esclusiva” competenza, una battaglia che non può essere monopolizzata, utilizzata a scopi elettoralistici o sbandierata al solo fine di demonizzare e offuscare l’immagine del Pd e dei suoi aderenti.

La battaglia per la chiusura definitiva della discarica di Celico non ha né padri né padrini, ma appartiene a tutti i cittadini presilani, nessuno escluso».

Sequestrata discarica abusiva tra Acri e Montalto Uffugo

Un’area di circa tremila metri quadri adibita a discarica abusiva è stata posta sotto sequestro dai militari delle stazioni Carabinieri Forestale di Montalto ed Acri nel corso di un’attività mirata alla prevenzione di reati ambientali. Il sequestro riguarda il piazzale recintato di un’azienda per la lavorazione del ferro, nel quale era ammassato un cumulo di rifiuti metallici di varia natura, misti ad altri materiali: veicoli in disuso, pneumatici, rifiuti elettronici, materiale di risulta della lavorazione del ferro, rame, lamierati vari, alluminio. All’interno dell’area, inoltre, è stato posto sotto sequestro anche un piccolo manufatto con tettoia realizzato abusivamente. Le indagini hanno portato al deferimento di cinque persone, gestori un tempo della società e proprietari del fondo oggetto del sequestro. Dovranno rispondere di attività di gestione di rifiuti senza autorizzazione e discarica abusiva.

sigilli_discarica_montalto