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Sindaco Papasso al Papa: “I giovani calabresi faranno ‘rumore’, cambieranno la Calabria”

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Una giornata emozionante quella di Sabato scorso per tutta la città di Cassano All’ionio e soprattutto per il Sindaco della città Giovanni Papasso, il quale prima che Papa Francesco ripartisse ha consegnato nelle mani del Pontefici in discorso di saluto che aveva scritto per l’evento. Questo il testo della sua lettera:

“Santità, – ha scritto il Sindaco Giovanni Papasso –  con il cuore colmo di gioia e di emozione, Le porgo il Benvenuto a Cassano All’Ionio, nella terra di Calabria e nella Piana ove fu l’epopea di Sibari.

Benvenuto nella terra di S. Eusebio Papa ove, agli albori del Cristianesimo,  il Vescovo Caprarius venne a piantare la prima Croce.

Le comunità della Diocesi di Cassano, alle quali oggi Ella ha voluto donare questo straordinario momento di gioia e riflessione, sono saldamente legate alla Chiesa ed al proprio Pastore, il Vescovo Mons. Nunzio Galantino, che ha saputo, con la sua umiltà, semplicità e paterna benevolenza, conquistare il cuore della nostra gente.

Santità, sento di esprimere l’immensa gratitudine, insieme all’abbraccio ideale della comunità, che ho l’onore di guidare, dei calabresi e di quanti sono venuti da lontano per incontrare il Suo sorriso ed essere confortati dalle Sue parole.

La nostra è una terra di eccezionale bellezza.

E’ terra di grandi risorse e potenzialità, di grandi talenti e, nello stesso tempo, di desolanti contraddizioni, di sofferenza, ingiustizie, povertà e disoccupazione.

E’ terra di antica ed incessante emigrazione e, nello stesso tempo, di accoglienza  per una moltitudine di immigrati.

Santità, nella Piana di Sibari e nell’intera Calabria, l’esistenza di  intere generazioni è stata scandita dall’avvilente alternarsi di grandi speranze e di cocenti delusioni, per uno sviluppo che non è mai arrivato.

Qui i poteri negativi continuano a condizionare la vita delle persone oneste, di quanti vogliono lavorare, crescere e progredire nella pace e nella tranquillità e vogliono che la Calabria non sia più terra amara,   ma terra di libertà, per gli uomini, le donne e, in maniera particolare, per i giovani.

Papa Francesco, questa è la terra bagnata dal sangue innocente di Fazio Cirolla, del piccolo Cocò e di Padre Lazzaro Longobardi: la loro crudele morte  ha aperto nell’animo di tutti  una dolorosa e profonda ferita, che non si potrà mai rimarginare.

I gravi problemi che affliggono questa terra  e il dominio dei poteri criminali, soprattutto, rendono difficile e talvolta pericolosa la strada che porta alla realizzazione del bene comune per noi Sindaci calabresi.

Santità,

con grande umiltà, Le chiedo di pregare per gli amministratori onesti della Calabria,  primo ed ultimo baluardo istituzionale per i cittadini,  che operano con l’ansia  di non riuscire a dare risposte adeguate ai bisogni infiniti e che, molto spesso, subiscono minacce e ritorsioni,  da parte di quelle forze oscure e criminali, che si irrobustiscono laddove c’è povertà ed arretratezza.

Le Sue parole, Papa Francesco, ci daranno la forza per andare avanti, per vincere ogni momento di umano sconforto e per lavorare, con rinnovata speranza, per il bene delle Comunità che a noi si sono affidate, con la voglia di fare oltre il  necessario per portare la nostra terra sui binari della crescita, avvalendoci delle  nostre   risorse naturali, culturali ed umane.

La Sua parola porterà nel cuore di tutti noi una luce nuova di speranza e di pace.

Lascerà una traccia indelebile nel cuore dei nostri ragazzi, che hanno bisogno di essere incoraggiati, per ritrovare la speranza di poter costruire, nella propria terra, un futuro migliore, liberi dalle mafie, dai ricatti e dalle paure.

I giovani calabresi, che hanno nel cuore le tre voglie della bellezza, della bontà e della verità , andranno “controcorrente” e cambieranno  la  Calabria;

I nostri ragazzi, Papa Francesco, avranno coraggio e faranno “rumore”!

Questa è la nostra grande speranza!

La Sua parola, ancora, lascerà un’emozione dolce ed inesauribile nel cuore degli anziani, dei malati, dei poveri, degli emarginati, di tutti coloro che soffrono ed hanno bisogno di conforto.

La Sua presenza infonderà coraggio e speranza nel cuore di ogni singolo membro delle comunità di Cassano e dell’intera Calabria, che oggi si stringono a Lei  in un amorevole abbraccio  e sono pronte a ricevere dalla  Sua parola una grande luce, che sicuramente renderà radioso il cammino per gli anni a venire.

Per questo, ancora grazie   Papa Francesco e benvenuto in questa nostra bella terra!

Noi tutti pregheremo per Lei!”